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Autore: Taine    05/08/2014    0 recensioni
I due ragazzi più imbranati e sfortunati dell'intero universo si incontrano! Reborn scopre che da un anno circa, gli alieni hanno toccato la Terra, e, su ordine del Nono, organizza con la Decima Generazione un rapimento. Solo che l'obbiettivo si presenta a casa loro all'improvviso... nudo!
Fanfic senza pretese, scritta per divertimento, più che altro di azione e combattimento.
Spero che riesca a strapparvi un sorriso.
Lime e Giallo per sicurezza.
Genere: Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Un po' tutti
Note: Cross-over, Lime | Avvertimenti: nessuno
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* Il qui presente autore dichiara che i vari personaggi non sono di sua creazione. Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro*
 
 
Era una giornata tranquilla. Il sole splendeva, gli uccellini cantavano e il ragazzo più imbranato e sfaticato di Nanimori studiava seriamente e (soprattutto) capiva ciò che leggeva. Miracolo! Niente sarebbe potuto andare storto! Almeno, fino alla fatidica frase:

-Ohi Tsuna- disse un esserino dall’aspetto di un bambino, di massimo sei anni, vestito con un completo elegante nero e un cappello del medesimo colore dove si poteva scorgere un camaleonte verde intento a ronfare, come si poteva ben evincere dalla bolla che usciva dal naso. L’interpellato, un ragazzo di quindici anni dai capelli castano chiaro e i grandi occhi di colore castano scuro, magro ma ben allenato, si gira puntando i suoi profondi occhi insicuri su quelli neri del bambino che lo ha chiamato. –Dimmi Reborn. Come puoi vedere sto cercando di studiare. Diavolo la prima superiore è un inferno!- rispose con sguardo misto tra spavento e paura. Quando il suo istruttore col ciucciotto giallo lo chiamava in quel modo, solitamente significavano guai in vista. Ed infatti, l’Ex Arcobaleno gli disse: -La Terra è in pericolo. I miei informatori mi hanno avvisato che da molti mesi, una serie di alieni ha messo piede sulla Terra, in Giappone. Il Nono ha espressamente richiesto l’interevento del Neo Vongola Primo e dei suo Guardiani.- spiegò con un sorrisino contento o/e eccitato. Tsuna lo guardò per qualche secondo. Poi scoppiò a ridere, in preda ad una crisi isterica. –Ahahahah!!! Questa è bella Reborn. Gli alieni! Ahahaha!- rise fino alle lacrime. Purtroppo per lui, Reborn era serio, ed infatti, lo buttò subito giù dalla sedia con un potente calcio in testa: –Ohi! DameTsuna, non sto scherzando. Ho già chiamato tutti i tuoi guardiani. Verranno tutti quanti quì a minuti. Ho anche avvisato Mama di preparare un gran banchetto. Non sei contento?- e così dicendo sorrise, vedendo la faccia del suo allievo sbiancare e assumere un espressione di puro panico e terrore. –D-d-d-DAVVERO?!?!?! GHAAAA! DOBBIAMO SCAPPARE!!!! ANDIAMO VIA DA NANIMORI!!! NO ANDIAMO VIA DAL GIAPPONE!!!! NO NESSUN POSTO E’ SICURO SULLA TERRA!!! SIAMO SPACCIATI!!!- gridò in preda al panico e con le lacrime che continuavano a scendere a fiumi sul pavimento, mentre correva inutilmente in tondo per la sua stanza. Fu il suo maestro a fermarlo, con un secondo calcio in testa che lo stese a terra. –Tsuna, questo non è un comportamento degno del prossimo Boss dei Vongola! Calmati DameTsuna!- concluse, guadagnandosi l’attenzione del futuro Boss. Seppur in lacrime, il ragazzo ascoltò ciò che il suo fidato tutore, la sua unica ancora di salvezza in quel mare di guai. –No aspetta! NOI dobbiamo combatterli? Ma sei fuori! Sono alieni! Ci sbudelleranno, e mangeranno le nostre carni. Mentre siamo ancora vivi!- disse in preda ad un nuovo attacco di panico, e guidato da una fantasia sfrenata. Il killer non si prese nemmeno la briga di prenderlo a calci in testa. –Non se gli attaccheremo per primi. Non se lo aspettano di certo. L’elemento sorpresa molte volte è un fattore decisivo. Ricordatelo Tsuna.- gli disse mentre sorseggiava una tazza di caffè spuntata da chissà dove, mentre si sedette su una sedia presa chissà quando. Nonostante la situazione, Tsuna riuscì nuovamente a calmarsi, per poi sentire suonare il campanello. –Sono arrivati- disse Reborn, scendendo dalla sedia e portandosi in soggiorno. Seppur con riluttanza, Tsuna lo seguì, uscì dalla stanza e si affrettò ad andare ad aprire. Il campanello suonò nuovamente, stavolta più a lungo e frenetico. –Tsu-kun, la porta!- gli gridò la madre, Nana Sawada, con un sorriso allegro e gioioso, visto il gran lavoro che deve svolgere per sfamare tutti gli amici del suo Tsuna. –Sto scendendooooOOO…- iniziò a dire, per poi inciampare sui suoi stessi piedi e ruzzolare giù per le scale. [Sbam] arrivò vicino alla porta, con il mento per terra ed i glutei per aria, e con aria stravolta aprì la porta. Vi trovò ad attenderlo una ragazzo dai capelli argentati e l’aria minacciosa visibilmente in ansia, un ragazzo dai capelli più corti e neri allegro e sorridente, ed un altro ragazzo, stavolta dai capelli bianchi ed un cerotto sul naso tutto eccitato. Il primo gli chiese preoccupato. –Decimo!!! Tutto a posto?! Ha saputo che gli alieni sono arrivati? Temevo che l’avessero presa!- Invece  il corvino gli sorrise e aggiunse: -Che bello un nuovo gioco, stavolta anziché la Mafia gli Alieni?- invece il terzo ragazzo, visibilmente più allenato e muscoloso si limitò a gridare un: -ESTREMOOO!- Tsuna gli fece accomodare in casa, come era suo solito fare: -Gokudera,Yamamoto, Ryoehi Onii-san, mi dispiace che siete stati coinvolti in questo.- disse, con aria preoccupata. –Non preoccuparti Tsuna! La caccia agli alieni sarà divertente!- Lo tranquillizzò Yamamoto con uno dei suoi sorrisi tranquillizzanti. Al contrario, Ryohei non nascondeva l’eccitazione –Combattere gli alieni è ESTREMO!!!- e tutti e tre si accomodarono in salone, mentre Nana, in cucina, stava ancora continuando a cucinare. –Kufufufu, questa volta devo dare ragione al Boxer. Sembra davvero una cosa interessante. Kufufufu…- una risata, alquanto strana a dirla tutta, interruppe la conversazione, mentre da una cortina di nebbia uscirono due persone. Un ragazzo alto dai capelli viola e la capigliatura che ricordava un ananas, ed una ragazza, più bassa e minuta, con la capigliatura identica e dello stesso colore, solo con un occhio bendato. Entrambi avevano un uniforma verde. Reborn li accolse con un sorriso –Ben arrivati Mukuro, Chrome, grazie per essere venuto qui. Anche tu Hibari.- aggiunse il bambino, mentre dalla porta che dava il giardino, entrò, senza una parola un altro ragazzo, dai capelli nero pece e lisci, che ricadevano sugli occhi felini grigi. Indossava la solita camicia a maniche lunghe bianca, sovrastata da un top gakuran nero. Era come al solito accompagnato da un canarino piccolo e giallo, che era appollaiato sulla sua testa, e guardava con curiosità i presenti. –Mukuro! Chrome, Hibari! Non mi aspettavo che veniste anche voi! Ora che ci siete anche voi mi sento più al sicuro…- disse, non nascondendo il sollievo che era apparso quando erano arrivati. –Vongola, gli alieni ci attaccheranno, l’alleanza mi sembra il minimo!- disse Mukuro, puntandogli il tridente contro. –Erbivoro, Nanimori è in pericolo, e poi era una richiesta del bambino. Mi ha promesso un combattimento.-rispose invece Hibari, con tono glaciale. La ragazza invece si limitò a chinare il capo e dirgli: -Non si preoccupi Boss.-  Chi sorridendo, chi sbuffando, tutti quanti si sistemarono intorno al tavolo, molti anche a modo loro. –Dov’è la Scemucca? Anche lui è un Guardiano!- richiamò infuriato Gokudera. Neanche a dirlo, una risata infantile riecheggiò in casa, accompagnata dal nostro marmocchio di 5 anni con un pigiama a mucca ed i capelli afro. –Chi ha chiamato il Grande Lambo-san? Ah, è Stupidera! Ehi! Saluta il Grande Lam…- ma la frase viene interrotta da una bambina, dal forte accento cinese, con un'unica treccia e una testa ad uovo. –Lambo! Non interrompere i grandi!- lo rimproverò. Ignorando l’amica, Lambo si sedette sul tavolo davanti al suo fratellone Tsuna. Invece Gokudera era alla destra di Tsuna, il quale si trovava a capotavola, Yamamoto invece alla sinistra del Boss. Chrome era accanto alla Tempesta mentre il Sole affiancava la Pioggia. Hibari era sdraiato poco lontano, sulla veranda, intento ad osservare il cielo mentre Mukuro era sdraiato sul divano del soggiorno, staccato dal fulcro del gruppo. Reborn stava per cominciare a parlare quando una dolce voce femminile interruppe sul nascere la discussione. –Tsuna-san… Onii-chan è a casa tua?- chiese. Due ragazze, una dai lineamenti dolci ed i capelli arancioni, l’altra invece più frenetica nei movimenti e dai capelli castani si affacciarono sulla veranda, poco lontano d Hibari. –Kyoko! Ti avevo detto di non seguirmi!- si alzò in piedi il Sasagawa maggiore, con espressione mista tra lo stupore ed il preoccupato. L’altra ragazza, invece, salutò con la mani e rispose –Ahi! Ormai facciamo parte della famiglia! Quindi abbiamo il diritto di essere messe al corrente di ciò che succede!- ragionamento che non fa una piega anche se Tsuna cercò di replicare: -Kyoko, Haru, mi spiace ma è troppo pericoloso!- Hibari invece fece il suo provvidenziale quanto inaspettato intervento: -E delle erbivore deboli come voi non hanno speranza di sopravvivere.- commentò glaciale e schietto. Tutti quanti, ragazze incluse, rimasero sorprese dall’interessamento dimostrato dalla Nuvola. Reborn ruppe il silenzio che si era creato con un sospiro: -Non importa, tanto sono qui. Allora dicevamo. Gli alieni sono arrivati…- un sussulto spaventato delle ragazze ed un urlo gioioso della Tempesta interruppe il discorso: -Gli U.M.A. sono arrivati! Non vedo l’ora di provare a stringere amicizia con loro! Decimo! Andiamo a prenderli!- disse esaltato. Reborn lo zittì con uno sguardo severo e buttò sul tavolo una busta. –Non sappiamo che intenzioni abbiano, ma sono almeno sette. E girano tutte intorno ad un ragazzo.- Tsuna prese il foglio e spalancò la bocca. –Yuuki Rito. Studente del secondo anno della scuola superiore Seiren. Il padre è un Mangaka, la madre una Stilista. Vive con la sorella, Yuuki Mikan, che va all’ultimo anno di medie. E’ un terrestre. Circa un anno fa un aliena è comparsa nel Seiren. E voci dicono che viva con lui, insieme alle sue due sue sorelle. Sappiamo che le sue coinquiline si chiamano Lala, Momo e Nana. Nell’archivio dei Vongola non è riportata alcuna traccia di un passato sulla Terra. Gli informatori hanno visto spesso veder volare ed usare strani marchingegni, che hanno poco o niente di terrestre. Per il momento è tutto ciò che so. Delle altre tre non sappiamo nulla.- concluse con un sospiro rassegnato. Da quando aveva iniziato a parlare era calato un pesante silenzio nella sala, tranne per Nana, che continuava a fischiettare allegramente ed ingenuamente in cucina, senza prestare attenzione a ciò che dicevano in sala. Tsuna fu l’unico che cercò di rompere la tensione. –Quindi… immagino che il piano sia quello di rapire quel ragazzo… Yuuki Rito, ed usarlo come esca, giusto?- Metà della famiglia lo guardò con un misto di sorpresa e paura. Non era normale per Tsuna essere così schietto in questioni mafiose. Tsuna non lo farebbe mai. E soprattutto non sarebbe mai d’accordo nell’utilizzo di certi metodi. Reborn, il più stupito di tutti, anche se cercò di nasconderlo, gli rispose: -Si… vedo che impari ad inserirti nella mentalità di un Boss, Tsuna.- il Cielo, a sentire quelle parole, tirò un lungo sospiro, seguito da un piccolo singhiozzo disperato. –Reborn. Lo sai che non diventerò mai il Boss dei Vongola. Ma qui è in gioco il destino della Terra. E anche se non mi piace questo metodo, dovrò pur far qualcosa per salvarla.- disse, con aria afflitta ma determinata. I Guardiani, chi più e chi meno, come Hibari e Mukuro, sorrisero, ritrovando in quelle parole ed in quei gesti il loro Tsuna, il ragazzo gentile ed imbranato, timido ma dal gran cuore. Anche Reborn sorrise soddisfatto. Era quello il suo miglior allievo. L’allievo che l’anno prima lo aveva salvato. –Ottimo. Quindi il piano è questo. Concentriamoci a sequestrare Yuuki Rito e sconfiggiamo gli alieni…- disse Tsuna, con un tono di voce che, seppur flebile inizialmente, andava man mano crescendo di intensità e tono, mentre una luce di determinazione si accese negli occhi. Tutti quanti gridarono diedero a modo loro un cenno d’assenso, anche Mukuro, con la sua solita risata e Hibari con un grugnito di approvazione. –Il grande Lambo sconfiggerà tuuutti gli alieni!- esultò il piccolo Lambo, dopo aver ascoltato la conversazione, per poi saltare giù dal tavolo e iniziare a correre entusiasta. Aveva capito solo una cosa. Cacciare gli alieni cattivi. E mentre Tsuna e Guardiani si scaldavano ed iniziarono a preparare un piano per il rapimento, si sentì un gran botto. Tsuna si girò dicendo a Lambo con tono arrabbiato e soprattutto seccato: –Oh, Lambo, pensavo che avevamo deciso di smetterla con Il Bazooka dei Dieci Anni- ma, con sua grande sorpresa, vide Lambo poco distante da li guardarla cortina di fumo con sguardo stralunato e un dito in bocca, e I-Pin accanto a lui che cercava di strabuzzare gli occhi per vedere meglio. E maggior sorpresa e timore si sparse per tutta la famiglia quando il fumo si diradò e fece capolino dapprima una voce e poi un ragazzo, di 16 anni, che disse: -Ohi, ohi! Maledetta Lala ed il suo Warp-kun. Chissà dove sono finito…- e anche il volto dell’ inatteso ospite si fece sorpreso e soprattutto rosso, visto che era completamente nudo! Il ragazzo dai capelli arancioni guardò imbarazzato il Firmamento, per poi soffermarsi sulle ragazze del gruppo. –Oh… una casa.- Ma purtroppo per lui, neanche il tempo di formulare una scusa che si ritrovò un moccioso in smoking che lo scaraventò a terra con un calcio in testa e gli puntò una pistola contro. Gokudera fu il secondo a muoversi, portando i candelotti di dinamite allo scoperto, mentre Tsuna e gli altri si limitarono ad alzarsi ed a mettersi in guardia. Gokudera lo minacciò: -Maledetto Yuuki Rito, osi presentarti a casa del Decimo con così tanta disinvoltura! E pure NUDO! Abbi un po’ di rispetto maledetto!- gli disse visibilmente incazzato. Le ragazze infatti si girarono rosse in viso da un'altra parte, e le due amanti del Boss uscirono dalla casa, visibilmente imbarazzate. Certo, avevano visto Tsuna in mutande, ma un ragazzo nudo è tutta un'altra cosa! E poi lui non era Tsuna! Reborn, con un ghigno malefico, aggiornò la missione: -Uao! Questo è il primo caso di tutta la Famiglia in cui l’obbiettivo si presenta in sede per farsi catturare. Yuuki Rito, sei sotto sequestro dalla Famiglia Vongola!- Tsuna invece aveva tutt’altro in mente: -Reborn! Almeno fallo vestire! Va bene che è nostro prigioniero, ma almeno non farlo stare in casa mia nudo!- L’Ex Arcobaleno del Sole sbuffò seccato, ma diede ragione al Cielo, e, seppur con riluttanza, ordinò: -Portatelo in camera di Tsuna, legatelo ed imbavagliatelo. E già che ci siete mettetegli un boxer addosso.- Rito, sorpreso e spaventato dalla situazione creatosi, rimase in silenzio, in uno stato di shock momentaneo, non oppose resistenza e non emise un urlo, e quindi venne portato in camera da un ubbidiente Gokudera ed un esaltato Ryohei. Il resto del gruppo lo seguì dopo qualche minuto, trovando il loro (primo) prigioniero vestito solo di un boxer di Tsuna, con delle facce di elefantino sopra e legato. Disperato, il ragazzo chiese –Chi siete? Perché mi avete catturato? Cosa sono i Vongola?- il poveraccio era preso dal panico e lacrimava esattamente come un Cielo di loro conoscenza, tanto che la Pioggia, il Sole e la Tempesta si girarono vero il loro Boss come a controllare che non avessero sbagliato persona. Anche Lambo sembrò notare la somiglianza, e iniziò a sghignazzare: -Ahahah! Un altro DameTsuna! Tsuna ecco il tuo fratello scomparso! Ahahaha!- la mucca fu zittita dell’ennesimo calcio in testa di Reborn, che lo fece scappare via in lacrime. Poveraccio. Gokudera si prese la briga di rispondere al prigioniero: -Yuuki Rito, sei sotto sequestro perché dobbiamo catturare le tue amiche aliene. Sono una minaccia e devono essere messe sotto controllo… Non vedo l’ora di conoscerle!- aggiunse velocemente, con un luccichio negli occhi, sfregandosi le mani: -Chissà che tecnologia porteranno! Chissà come sono fatte! Chissà se…- si interruppe, ricordandosi di avere davanti un ostaggio e doveva comportarsi da buon aggressore. Rosso per l’imbarazzo sulle guance, la Tempesta si schiarì la gola e aggiunse: -Ehm, come non detto. I Vongola sono la Famiglia mafiosa più potente al mondo. E con questo ho…- l’urlo di Rito lasciò in sospeso la frase. –GYAAA! LA MAFIA!- Reborn lo zittì con un calcio al mento, facendolo svenire. –Umpf, la Scemucca ha ragione. E’ uguale a Tsuna.- Il diretto interessato si grattò il capo, un po’ rosso di vergogna per la considerazione fatta, anche se doveva ammettere che il tutore e Lambo non avevano tutti i torti. Un sospiro da parte del Cielo diede loro una sorta di assenso.
Un paio d’ore dopo, Yuuki Rito si riprese dal colpo e si guardò intorno. Era da solo, con il ragazzo che sembrava il Capo del gruppo, Tsuna aveva capito che si chiamava. –Ecco… Tsuna-san, giusto?- chiese timidamente. Il sussulto del ragazzo fu la risposta alla sua domanda. Tsuna si girò, e sorrise al suo ospite. –Si. Yuuki Rito giusto? Scusa per il trattamento dei miei amici.- e mentre lo disse, chinò il capo, visibilmente imbarazzato. L’ostaggio si sorprese. Perché mai il suo rapitore dovrebbe scusarsi? La sua sorpresa aumentò maggiormente quando il capo dei rapitori gli si avvicinò e lo slegò, per poi porgergli un vassoio pieno di cibo e una bottiglietta d’acqua. Tsuna continuò le scuse –Scusali, ma non sono cattivi. Sono un po’… strani. Hanno vissuto brutte esperienze in passato. Sanno essere molto gentili se vogliono. Ma questa storia degli alieni invasori gli ha esaltati…- un sospiro andò a marcare la rassegnazione del Cielo davanti agli strambi comportamenti dei suoi Guardiani. Una volta libero, Rito incominciò a mangiare, e, assicuratosi di essere ancora vivo al primo morso, continuò a mangiare, ed anche di gusto. –E vero che siete mafiosi?- chiese con un velo di preoccupazione negli occhi e nella voce. Tsuna disse abbassando gli occhi: -Non ancora, ma probabilmente lo saremo presto. Almeno ufficialmente. Per quanto odi ammetterlo.- un sorriso stanco si affacciò sul volto. –E’ vero che ospiti alieni a casa tua?- chiese a sua volta. Rito lo guardò per un attimo, sorpreso. Poi annuì. –Si. Tre sorelle. Lala, Momo e Nana. Tre principesse dell’imperatore di questa Galassia.- Tsuna deglutì saliva a sentire la descrizione. –E… vogliono conquistarci? Sono pericolose?- chiese, senza mascherare la paura e la preoccupazione nel volto. –No e no. Sono tutte e tre fuggite di casa. Il Re sa dove sono ma a causa di alcune circostanze, continuano a vivere con noi. Sono pericolose, ma in un altro senso.- disse, facendo apparire lo stesso sorriso tirato e stanco che era apparso a Tsuna poco prima, al ricordo delle tre ragazze che l’avevano assediato. Tsuna sospirò, sollevato, portando una mano al cuore. Poi disse: -Mi fido. Il mio sesto senso mi dice che non menti. E il mio sesto senso non sbaglia mai. Purtroppo.- e mentre disse ciò, si girò verso la porta, che si aprì lasciando cadere uno Gokudera ed un Ryohei per terra, che avevano provato ad origliare la conversazione, un Yamamoto com al solito sorridente ed un Reborn soddisfatto. –Ottimo Tsuna.- disse soltanto. Guardandolo, Rito si chiese: -Da quando Lala è arrivata ne ho viste di stranezze. Ma questo bambino è assurdo!- In tutta risposta, il Decimo azzardò un sorriso. –Non me ne parlare, è straordinario. Non ho mai capito come fà.- e tutti e due, scoppiarono a ridere, per togliersi il peso di quelle ultime ore piena di tensione. Guardandoli, Reborn, Yamamoto e Gokudera non poterono fare a meno di notare le varie somiglianze fra Tsuna e Rito. Il modo in cosi si muovevano, la risata, il modo di parlare. Tutto portava a fidarsi del loro ostaggio, visto che gli ricordava molto il loro Boss. –Su scendiamo Rito-san- disse Tsuna. Furono anticipati dai Guardiani, e intanto Tsuna aiutava l’”ostaggio” ad alzarsi. Una voce femminile li richiamò. Era Haru. –Arriviamo!- rispose Tsuna. Affacciandosi per le scale insieme a Rito, vide Kyoko, Haru e Chrome, giù ad aspettarlo. –Vi raggiungo tra poco…- disse Reborn, mentre si apprestava a scrivere una lettera. Tsuna annuì anche se il bambino più forte del mondo non poteva vederlo, e, insieme a Rito, si apprestò a raggiungere gli altri. –Vieni, ti presento ai miei amiciiIII!!!!- e mentre parlava, inciampò nuovamente sul suo stesso piede, e cadde giù. Anche Rito, quasi in contemporanea, inciampò sul suo piede e accompagnò il Cielo nella frenetica discesa. [SBAM] –KYAAA!!!- gridarono all’unisono le tre ragazze, travolte dai due imbranati. Fu così che Tsuna si ritrovò a palpare il seno di Haru, con la testa affondate nel davanzale di Kyoko, mentre si trovava sopra di lui Chrome, mentre rito, aveva in qualche modo sfilato l’intimo della Nebbia femmina che teneva in bocca, mentre era sopra Haru e con una mano sotto la gonna di Kyoko. Inutile dire le reazioni di Mukuro e Ryohei. –SAWADA! YUUKI! VI PERSTERO ALL’ESTREMOOOO! NON TOCCATE MIA SORELLA!!!-, -Kufufu… VONGOLA FATTI UCCIDERE!!!- e così i due si ritrovarono a scappare per tutta la città dai due ragazzi indemoniati più un Hibari svegliato dal caos creato dal gruppo dei quattro reclamando vendetta per il sonno perduto. Fu così che i Vongola scoprirono l’abilità innata di Yuuki Rito.
 

Intanto, in camera di Tsuna, mentre succedeva tutto quel casino, Reborn rileggeva la lettera che stava per spedire alle tre aliene:
A Lala, Momo e Nana.
Yuuki Rito è nelle nostre mani, se lo rivolete intero, venite al Tempio di Nanimori tra due giorni. Portate tutte le vostre armi ed attrezzature. Se non farete come diciamo, Yuuki Rito finirà molto male. E voi non volete che succeda vero?
Vongola X
Sorrise, malefico e soddisfatto, mentre portava la lettera al suo messaggero volatile più veloce. –Eheh. Sarà divertente…- sussurrò soltanto, mentre si apprestava a raggiungere il suo stupido allievo, scendendo le scale.
 
 

ANGOLO TAINE *parte sigla Doraemon(?)*
Salve salvino gente. In attesa di una prossima serie in questa sezione, vi presento il primo capitolo di questa mini saga. Un Crossover, se non l’avete ancora capito, fra To Love Ru e ovviamente Reborn. Sarà prevalentemente d’azione, e, si spera, comico. Se sono riuscito a strapparvi un sorriso, allora mi posso ritenere soddisfatto. Chiedo semplicemente di dirmi se i personaggi sono IC o OOC. Non credo cavalcherà lo spirito del manga Ecchi, non sono bravo in quelle cose. L’ambientazione, per chi non l’avesse capito è Darkness per To Love Ru, e A saga finita di Katekyo Hitman Reborn, un anno dopo, quando ormai Tsuna fa il primo superiore.
Spero che vi siate divertiti!  
   
 
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