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Autore: YanginRuya    05/08/2014    0 recensioni
Cosa è successo a Edoardo e Gabriella dopo quella sera al Mc?
Edoardo è riuscito nel suo intento di far innamorare la ragazza di lui? O lei le ha rivelato che lo ama a sua volta?
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Questo è il sequel della mia prima one shot "Una mattina come le altre", vi consiglio di leggerla se volete capire tutte le vicende di questa mini-long.
Genere: Romantico, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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- Questa storia fa parte della serie 'Una mattina particolare'
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Dedico questo capitolo alla mia cara rompipalle migliore amica Marye, che ieri sera mi ha insultato dicendo che non finisco di scrivere le one-shot che inizio (in parte a ragione).
Così per farle dispetto, stamani le ho mandato questo ( qualunque cosa sia, non ci ho quasi chiuso occhio ), per farla contenta.
Perché di amici ce ne sono tanti, ma di migliore amica ce né una sola.

 
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Dal giorno in cui avevano cenato al Mc, Gabriella ed Edoardo non avevano più avuto occasione per uscire insieme, se non verso la fine delle vacanze natalizie.
Certo, si vedevano a scuola e passavano abbastanza tempo insieme, ma gli mancava quell'intimità necessaria a una coppia.
Tutto perché era arrivato il pezzo per BabyKitsune e Gabriella era partita per la sua competizione, che era durata più del previsto.
Quando riuscirono a uscire di nuovo da soli era già il 6 Gennaio, quindi avevano deciso di rimediare al tempo perduto con un festeggiamento random, solo loro due.
 
Edoardo aveva cominciato un corteggiamento con i fiocchi, arrivando a regalarle un mazzo di rose rosse per il giorno del suo diciannovesimo compleanno, affermando che:
- Non importa se tra poco è San Valentino, io ti faccio onore il giorno che sei nata ringraziando che tu sia qui davanti a me.
Si era guadagnato un applauso da parte della classe è un dolce bacio a stampo da parte della ragazza.
 
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Erano passati un paio di giorni dalla festa degli innamorati, e Edoardo era intento a scarabocchiare su un pezzo di carta, ignorando come al suo solito la lezione, quando una bidella entrò in classe con una circolare, disturbando i suoi pensieri
"Come posso fare in modo che s'innamori di me?" non faceva altro che ripetersi.
Uno gomitata nelle costole lo distrasse del tutto.
- Che vuoi? - chiese adirato al vicino di banco.
- La prossima settimana si fa la settimana bianca - lo informò quello - potresti portare la tua "ragazza" da qualche parte - gli propose facendo il segno delle virgolette sulla parola ragazza.
Una lampadina gli si accese sulla testa e il suo sguardo corse veloce sulla schiena di Gabriella, intenta a messaggiare con il cel.
Finita la lezione, il ragazzo si avvicinò alla compagna chiedendo un po' di privacy.
- Hai in mente qualcosa per le vacanze? - chiese sperando in una sua negazione.
Gabriella parve pensarci un po' prima di assumere una faccia dispiaciuta per rispondere
- Non esattamente...la prossima settimana ho una competizione vicino a Goiânia .
Sentendo quella risposta, il volto di Edoardo si rattristò visibilmente, per illuminarsi a festa quando Gabriella divenne rossa e gli chiese
- Il mio manager, Jack, ha detto che posso portare qualcuno che mi accompagni durante la competizione, le spese sono tutte pagate, quindi ho pensato che se vuoi potresti - ma non finì la sua proposta perché due labbra morbide si posarono sulle sue.
- Certo che vengo con te in Brasile - gli rispose lui sorridendo.
A quel punto, la professoressa entrò in classe e dovettero separarsi.
 
Seduto al suo banco, Edoardo cominciò a pensare a tutti i momenti intimi che avevano avuto: non erano mai andati oltre il semplice limonare e lui cominciava ad essere frustrato.
Non poteva neanche lamentarsi, perché diversamente da quello che pensavano in molti, lui e Gabriella non stavano ancora insieme.
 
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Anche quella settimana era passata e ora, Edoardo e Gabriella, si trovano nella sala d'attesa dell'aeroporto di Genova ad aspettare il team della ragazza.
Il ragazzo non aveva avuto problemi a convincere i suoi genitori a mandarlo in Brasile, considerando le spese già pagate.
- GABRY!
Un urlo riecheggiò nella sala, facendo voltare i due giovani giusto in tempo per vedere una testa rossa saltare addosso alla ragazza, seguita a ruota da un altra testa bionda.
- JOHN! JOSH! - chiamò lei abbracciando i due ragazzi - Che bello sapere che ci siete anche voi - affermò abbracciando a sua volta i due ragazzi.
Edoardo si accigliò notevolmente vedendo quei due ragazzi, gemelli identici constatò in seguito, che sembravano avere la sua età, abbracciare la sua "ragazza" con tutto quell'entusiasmo.
- Certo che ci siamo anche noi! - esclamò il biondo.
- Non potevamo di certo mancare a una competizione come questa! - continuò il rosso.
- E ho sentito che parteciperà anche quel francese spocchioso dell'anno scorso - aggiunse il biondo.
- John non dovresti dire queste cose - lo riprese la ragazza.
Un raschiamento della gola interruppe la loro conversazione e voltandosi, videro Edoardo che aspettava di essere presentato.
- Oh scusate la maleducazione - disse avvicinandosi di più al ragazzo - Josh John questo è Edoardo un... - e fece un gesto vago con la mano - Edoardo questi sono John il biondo e Josh il rosso - continuò mentre i tre si stringevano a vicenda la mano - Sono i figli del mio manager - e indicò l'uomo che finalmente li aveva raggiunti - Jack Edoardo, Edoardo Jack.
Il ragazzo strinse la mano anche all'uomo che gli sorrise gioviale.
Edoardo poté constatare che i gemelli avevano la stessa espressione e il sorriso del padre: se Jack non avesse avuto i capelli brizzolati e le piccole rughe per l'età, ma soprattutto vent’anni di meno, sarebbero passati per tre gemelli.
- Sono contento tu abbia accettato di venire con noi - lo salutò l'uomo sorridente - Fa sempre piacere avere gente nuova intorno - ammise avviandosi al gate d’imbarco.
 
- Piccolo come team - si azzardò a commentare Edoardo mentre aspettavano presso il check in.
- Jack si occupa di tutte le faccende burocratiche e legali, io penso alla parte meccanica e i gemelli raccolgono informazioni sugli altri piloti e i pezzi che mi servono, aiutandomi nella preparazione - gli spiegò allora la ragazza - Di solito non partono con noi, spuntano sempre all'improvviso - gli rispose passando il suo biglietto all'addetta.
- Faccia buon volo - li salutò la donna cordiale.
Quando salirono a bordo, Edoardo scoprì con dispiacere che il posto assegnatogli era vicino a Jack, lontano dalla ragazza che si trovava invece tra i due gemelli.
L'uomo, notando il disappunto del ragazzo, lo afferrò per una spalla, spingendolo ad accomodarsi al suo posto.
Il castano non era per niente contento di quel comportamento e fece per ribattere, ma Jack lo predette.
- Se sei qui suppongo tu sapia che Gabry e Xander sono la stessa persona - chiese calmo allacciandosi la cintura di sicurezza.
Edoardo, mise da parte il suo nervosismo per vedere dove l'uomo volesse arrivare a parare, annuendo curioso.
- Sono contento per lei...a parte i miei figli, suppongo non parli con nessuno della sua seconda vita.
Il ragazzo annuì convito, facendo capire all'altro che aveva capito cosa voleva dire.
- Io sono un imprenditore laureato in giurisprudenza - continuò poi - e di conseguenza non capisco niente di valvole, spinterogeni ecc; invece i miei figli sono degli appassionati. Hanno venticinque anni e si comportano come dei bambini - rise divertito.
A quell'affermazione, Edoardo rischiò di strozzarsi.
- Venticinque anni?! - ripeté allibito - Pensavo ne avessero massimo diciassette!! - era esterrefatto e offeso, perché Jack lo guardava divertito.
- Non so se hai mai volato, per cui ti consiglio di dormire. Quei tre parleranno della competizione e di moto fino a quando non cadranno dal sonno - gli consigliò accomodandosi meglio.
Il ragazzo fece per ribattere, ma un sonoro russare lo interruppe; lanciò uno sguardo ai tre ragazzi che stavano discutendo su dei fogli e decise di mettersi a dormire.
 
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Il viaggio in aereo era letteralmente volato.
Dopo aver ritirato i bagagli, avevano preso, insieme ad altri team, un pullman fuori dall'aeroporto, che li aveva condotti al loro albergo.
Si erano sistemati in due stanze matrimoniali e una tripla: Jack, i gemelli con Edoardo e Gabriella da sola.
Il primo giorno si erano limitati a riposarsi e fare un giro in città.
Il secondo giorno erano iniziate le prove generali del percorso, per dare la possibilità ai piloti di organizzarsi al meglio per le competizioni vere e proprie.
Anche il terzo giorno era passato senza avvenimenti particolari: Gabriella si era piazzata tra i primi quattro e nessuno aveva dato troppa importanza al fatto che fosse evidente che il pilota di BabyKitsune fosse una ragazza.
 
Tra una pausa e l'altra, il team era riuscito a visitare una parte della città e a cenare fuori, in qualche ristorante tipico.
Tutto senza la costante presenza di paparazzi ficcanaso.
I ragazzi amavano il Brasile per quello.
 
Una svolta nella "vacanza", ci fu durante il quarto giorno, nel mezzo di una gara, quando Gabriella si era ritrovata nella stessa partita del famoso francese, Filippe.
Durante le varie prove generali e gare, Edoardo aveva appreso dai gemelli che tra la ragazza e il francese non corresse buon sangue, per più di una ragione.
 
La maggior parte dei piloti avevano superato metà percorso e Gabry si stava avvicinando a una duna parecchio alta: a seconda di come lo avrebbe saltato, avrebbe potuto guadagnare parecchi punti.
Purtroppo il francese era alle sue spalle, troppo vicino per un salto articolato; decise quindi di sacrificare un po' di punti per evitare un incidente, ma l'altro pilota non era della stessa opinione.
La ragazza accelerò abbastanza da saltare il dosso con un minimo di prestazione, ma Filippe diede più gas del dovuto, saltando più in alto.
Nel fare il suo numero, il ragazzo colpì il casco di Gabriella, facendole perdere l'equilibrio che le avrebbe dato la possibilità di atterrare tranquilla.
Il francese atterrò senza problemi, ma la ragazza non riuscì ad arrivare bene a terra, perdendo il controllo della moto e cadendo.
Subito i soccorsi si adoperarono per soccorre il pilota colpito, preoccupati di più per il colpo alla testa che per la caduta.
In quel frangente, si venne a conoscenza dell'identità di Xander, il pilota di BabyKitsune, notizia che fece il giro del globo in pochi secondi.
 
La gara venne interrotta, Filippe squalificato e messo sotto inchiesta per il suo comportamento scorretto: non era la prima volta che il pilota francese causava incidenti per il proprio tornaconto personale.
Gabriella rimase incosciente per qualche minuto, giusto fino all'arrivo dell'ambulanza.
In ospedale non riscontrarono danni di nessun tipo, ma la tenerono in osservazione per la notte.
Il giorno dopo era di nuovo in pista: l'attrezzatura aveva fatto il suo dovere.
Durante la notte, coloro che seguivano il campionato e non solo, cominciarono a fare domande su domande, bramosi di sapere la vera identità di Xander.
 
Edoardo dove era durante tutto questo?
Ovviamente era stato con la ragazza per tutto il tempo, in apprensione per la sua salute fisica, come il resto del team.
Aveva rischiato una denuncia di aggressione, quando aveva tirato un pugno sul naso del francese, appena era riuscito ad avvicinarsi abbastanza: con quel gesto si era guadagnato la stima e il rispetto dei gemelli.
 
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Gli amministratori della Federazione Motocross avevano rilasciato a Gabriella un attestato speciale, che le permetteva di continuare a gareggiare nella sezione maschile.
In seguito ammisero che fosse ovvio che sapessero chi fosse in realtà Xander, infondo erano l'oro che facevano i controlli sui vari piloti.
 
La competizione era continuata senza altri intoppi; senza contare i vari giornalisti che volevano ottenere più informazioni possibile sulla vera identità di Xander.
Quando chiedevano perché aveva nascosto la sua identità lei rispondeva: - Perché potevo permettermelo! - o quando chiedevano perché avesse finto di essere un maschio anche se non era l'unica femmina che gareggiava nel campionato affermava: - Ovvio! Perché la sezione maschile è più eccitante!
Le domande erano di tutti i tipi, tanto che qualcuno aveva chiesto se avesse una relazione con entrambi i gemelli.
Gabriella aveva aggredito il giornalista che le aveva posto la domanda riuscendo a buttarlo a terra, prima di rispondere: - Non ti permetto di offendere i miei amici! E per la cronaca...io ho un solo ragazzo! - e aveva tirato un ultimo calcio all'uomo, per poi allontanarsi nera di rabbia.
 
Quella stessa sera Gabry aveva beccato Edoardo filtrare con una brasiliana tutta sorrisi e guance rosse.
La ragazza sentì qualcosa dentro rompersi.
"Ma cosa è la nostra relazione?" si chiese prima di scappare via piangendo: Edoardo aveva baciato la straniera.

 
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Angolo per me
Ecco il primo capitolo di una mini-long di un paio di capitoli scritta solo ed esclusivamente per far rodere una mia amica che ha avuto il coraggio di dirmi che ( l’ho già detto questo, scusate).
Comunque, in questa storia ho modificato parecchio quello che è il Campionato Mondiale istituito dalla FIM e mi scuso con coloro che lo seguono.
Spero di non aver scritto troppe cavolate e che il capitolo vi piaccia.
 
  
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