[...] cercare, invocare, chiamare e reclamare sono atti di umani: in che modo un dio può rispondere al grido di chi è mortale, al lamento di quelli che hanno voce di teneri germogli, di uccelli al primo volo? Distanze incolmabili ci separano, l’Universo si espande all’infinito, generando sempre nuove dimensioni, fertile grembo dell’ignoto e di misteri innumerevoli…