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Autore: Jocelyn_Lancaster    06/08/2014    0 recensioni
Mdison: Era lui. Era veramente lui. E poi boh, in quella foto era bello, bello davvero.
Kendall: Da quando la salutai non riuscii più a togliermela dalla testa, e questo lo sapevamo solo in due. Io e James, il mio migliore amico.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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1° Capitolo


Madison: Mi piaceva andare sull'altalena, era una di quelle sensazioni in cui dentro di te sentivi un vuoto bello.
Anche se, la mia età per l'altalena era ormai avanzata, 15 anni, cercavo in ogni parco quel vuoto che sapeva di felicità e che mi rendeva libera in qualche modo.
Quel giorno caldo di fine Marzo mi trovavo nel piccolo parchetto sotto casa di mio padre, ovviamente ero sull'altalena nera e cigolante di quel posto desolato. Ero girata dalla parte opposta, nel dondolare, per il semplice fatto che con me mi ero portata il mio piccolo coniglietto attira gente che tutti noi chiamavamo Romeo. Lui era uno di quei membri della famiglia di cui si poteva dire che era tranquillo e felice per avere una vita così monotona. MI piaceva osservarlo quando era sdraiato sull'erba.

Sapete quando sentite una o più presenze dietro di voi? Come quando c'è qualche bambino che vi osserva mentre siete intenti a fare qualcosa? Ecco, in quel momento mi sentivo osservata da dietro. Appena ebbi il momento di tornare indietro, con il dondolio dell'altalena, frenai con i piedi e, rimanendo sempre seduta, mi girai indietro. Infatti dietro di me c'era un gruppetto di ragazzi armati di skateboard.
 Erano in cinque o sei.
Dopo averli squadrati per qualche secondo, parlai:" Che c'è?"
Lì per lì pensai che se mi fossi guardata dal loro punto di vista allora sarei sembrata una bambina. Uno di loro aprì bocca ma la richiuse lentamente senza far uscire parola, poi però si decise, indicò l'altalena e disse:" Guarda che stai andando nel verso sbagliato dell'altalena".
Perchè dovevo essere osservata?. Loro non sapevano che dovevo controllare il mio coniglio.
"Intanto non sto andando al contrario, se non lo sai l'altalena non ha un verso preciso. E poi sto controllando il mio coniglietto" Forse ero stata esageratamente scontrosa.
Notai solo in quel momento che qualcuno di loro aveva il cappello degli Yenkees. Quando mi girai per indicare Romeo non lo vidi. Scattai in piedi e andai verso il punto in cui poco prima si trovava. ' O miseria' pensai tra me e me.
Ho avuto un minuto di panico totale. Cosa potevo fare? Ero andata da mio padre solo per controllare che fosse vivo!
E se era riuscito ad uscire dal parco? No, no, non potevo pensare così. Non ebbi il tempo di pensare ad altro che un ragazzo di quel gruppetto disse:" E' mica lui?" Indicò il batuffolo peloso che si trovava mezzo sopra la sua scarpa. 'O mio Dio!'.
Era lui, era il mio Romeo! Meno male che non era una persona reale se no gli avrei detto di tutto.
Corsi in contro a quel ragazzo e mi accucciai per prendere il mio coniglietto.
"Grazie mille!" Ero talmente euforica che lo abbracciai. Non mi posso mai spiegare questo, il perchè faccio sempre così quando ringrazio qualcuno. Comunque, lo misi abbastanza in imbarazzo. Mi scansai, era diventato talmente rigido che sembrava che nessuno mai lo avesse abbracciato.
"Scusami tanto... Nome?" Dovevo pur scusarmi per quel momento di 'pazzia'
"Nome?" Okay, dal tono in cui ripetè la mia domanda non sembrava aver capito.
Cercai di spiegarmi meglio:" Sì, il tuo nome. Come ti chiami?"
"Ah! Non avevo capito- sorrise,tirò su solo un angolo della bocca- Mi chiamo Kendall" Non avevo mai visto nessuno sorridere in quel modo, veramente, e per essere la prima volta mi mise felicità. Come poteva un sorriso trasmettere tenerezza e felicità? Non avevo mai notato niente del genere in nessuna persona che sorrideva.
"Grazie Kendall, io sono Madison"
In quel momento entrò in scena il ragazzo di prima.
Come poteva un ragazzo di cui non sapevo neanche il nome starmi così sull'anima?
"Bene, avete finito? No perchè noi dovremmo andare"
"Ethan!" Una voce dietro di noi parlò esasperata. Ethan si girò:"Che c'è!? Dovremmo essere già lì da un pezzo e invece questi due continuano a parlare!"
Kendall con le labbra mimò un 'Scusalo' e io capii che era così scorbutico sempre e con tutti. Annuii per dirgli che avevo capito.
Kendall mi fece un mezzo sorriso, come quello di prima.
Tutti presero il proprio skateboard e se ne andarono. Li osservai fino a che non sparisono dalla mia vista, poi mi sedetti per terra e lascia Romeo gironzolare sull'arba.

 
Ecco! Questo è l'inizio della mia storia, forse non sarà una delle migliori ma almeno adesso farò leggere le mie storie a qualcuno, visto che le ho tenute tutte per me.
E per chi leggerà questo capitolo e vorrà continuare dico solo:" Alla prossima Ragazzi!!"
Jocelyne
   
 
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