Saaalve, vi trovate nella mia passione/ossessione Klaine at Hogwarts^^ Non so come mi sia venuta questa idea,so solo che non vedevo l'ora di scriverla e pubblicarla. Come si legge dall'intro sarà una ff di 10 capitoli. Ancora non ho in mente esattamente tutti i prossimi capitoli, ma la maggior parte sì. Non sto qui ad annoiarvi, spero vi piaccia e recensite in tanti. Mi farebbe piacere :') Byee


Capitolo 1. Coprifuoco



Dei passi inizialmente cauti poi sempre più veloci attraversavano uno dei tanti corridoi di Hogwarts al secondo piano. Era notte inoltrata e il coprifuoco era scattato circa venti minuti prima.

Nonostante gli avvertimenti e le punizioni che venivano inflitte a chi veniva beccato fuori dai dormitori dopo il coprifuoco, molti erano i ragazzi che sgattaiolavano fuori ad ogni ora per incontrarsi in segreto, scambiare effusioni o uscire dalla scuola sotto mantelli invisibili dirigendosi verso la Foresta Proibita.

Blaine Anderson, Grifondoro del sesto anno non faceva parte di questi ultimi ma comunque quella notte si dirigeva, cercando di non fare rumore, verso la sua meta.

Non appena era uscito dalla Sala Comune di Grifondoro circa 5 minuti prima aveva sceso le scale lentamente per non fare rumore, ma ora percorrendo il corridoio del secondo piano, sempre più vicino al punto d'incontro e quindi sempre più agitato, aveva aumentato il passo.

"Lumox!" disse. E la bacchetta si illuminò immediatamente con un flebile suono dando luce al corridoio che stava percorrendo.

Di fronte a lui l'oscurità più assoluta. L'unica cosa visibile erano i pochi metri davanti a lui, illuminati dalla bacchetta.

Un corridoio coperto da mattonelle scure e pareti dello stesso colore, alle quali erano appesi quadri e quadri che si muovevano al più piccolo movimento.

Rallentò nuovamente il passo per evitare di svegliare qualcuno nei quadri, ma ormai era troppo tardi. Bisbigli di donne e uomini che protestavano e si lamentavano.

Istintivamente mosse il braccio contro una parete provocando l'ira di un vecchio che gli gridò contro.

"Hey ragazzino, metti via quella bacchetta!" lo ammonì "Non vedi che hai svegliato tutti, stupidi Grifondoro" continuò il vecchio cercando di ripararsi dalla luce che gli era stata sparata in faccia.

"Scusi, mi scusi" sussurò Blaine " La prego non urli, la prego".

"Ah non dovrei urlare?" urlò l'uomo. "Tu vieni a svegliarci tutti e non dovrei neanche urlarti contro? Scommetto che sei uno stupido sporco mez-"

"Gregor, fa silenzio"

Blaine voltandosi illuminò un altro quadro sulla parere opposta. Era una donna grassoccia dal viso dolce. Una di quelle donne che però sa farsi rispettare.

"Non c'è bisogno di urlare. Le cose si possono dire in diversi toni. Se continui ad urlare sveglierai l'intera scuola." continuò la donna. Poi si diresse a Blaine:

"Caro, non dovresti essere fuori a quest'ora ma capisco il senso di avventura che scorre nelle vene di voi giovani. Quindi, okay, continua ma non svegliare altri quadri"

"Sì. Grazie... Mi scusi" disse Blaine per poi riservarle un sorriso di ringraziamento e riprendere a camminare per il corridoio.

Era ormai quasi arrivato al punto d'incontro. Mancavano dieci metri.

Otto metri.

Cinque metri.
Ancora non vedeva nessuno.

Tre metri.
Niente.

Due me-

Quasi gli si staccò il braccio per la forza con cui fu tirato. Non si rese nemmeno conto di quello che era successo. Si ritrovò dietro una tenda e di fronte ai suoi occhi c'era lui.

Kurt.

Kurt con quei suoi due occhi blu come il mare che risaltavano sulla cravatta verde e lo sguardo prima su di lui poi sulla sua bacchetta ancora accesa.

"Spegni quella cosa, idiota. Ci scopriranno" gli sussurrò nervosamente.

Ancora stordito, ci mise qualche secondo per riprendersi.

"Uh, sì. Giusto" disse mortificato togliendo lo sguardo da Kurt anche se l'unica cosa che voleva era non togliere lo sguardo da Kurt perché era bellissimo alla luce fioca della bacchetta.

"Nox!" la luce si spense e rimasero al buio.
Ma non erano avvolti dall'oscurità totale. I raggi della luna si riflettevano da fuori la finestra direttamente sul viso pallido di Kurt.

Blaine aveva pensato che la luce della bacchetta lo rendesse bellissimo ma la luce della luna lo rendeva mozzafiato. Kurt era mozzafiato.

Di tutte le cose magiche che aveva visto ad Hogwarts in tutti quegli anni, Kurt era la più sensazionale, magica, incredibile creatura che avesse mai visto.

"Ci hai messo un'eternità!" gli disse Kurt portando una mano ad accarezzare la stoffa della sua cravatta rossa e gialla.

"Ho fatto più in fretta possibile. Un vecchio pazzo in un quadro ha cominciato ad urlarmi contro quando-"

Kurt tirò la sua cravatta verso di lui facendo scontrare le loro labbra in un bacio bisognoso e passionale.

Entrambi gemettero non appena cominciarono a muovere le labbra in sincronia incastrandosi perfettamente come sempre.

Il bacio divenne più bagnato quando Kurt premette la lingua sulle labbra di Blaine chiedendogli il permesso di entrare, permesso che gli venne subito concesso.

A quel punto erano ormai avvinghiati dietro quella tenda, Kurt con una mano dietro il collo di Blaine accarezzandogli e tirandogli i ricci che, in quell'occasione, non erano ricoperti in modo eccessivo dal gel mentre l'altra ancora stringeva la cravatta sul petto dell'altro.

Blaine sospirò nel bacio e con un braccio gli circondò la vita stringendolo, se possibile, ancora di più verso di lui mentre appoggiò l'altra mano sul sedere dell'altro stringendo un po' e facendolo gemere nella sua bocca.

Erano stati in quella situazione già altre volte. Non erano mai arrivati fino in fondo o qualcosa del genere. In realtà non avevano fatto cose più 'grandi' del pomiciare o del toccarsi il sedere ma a loro andava bene.

Per Blaine era la prima volta in assoluto. Kurt per lui era il primo e quindi era inesperto sia in quel campo sia nel campo dei sentimenti.
Ancora gli sembrava impossibile che uno come Kurt avesse guardato uno come lui perciò tutto andava bene purché non avesse perso Kurt.

Kurt non che fosse molto più esperto. Aveva detto a Blaine che aveva avuto un altro ragazzo ma in quella situazione si era trattato solamente di qualche bacio a fior di labbra. Niente di lontanamente paragonabile a quello che aveva con Blaine.

Quando si staccarono il rumore bagnato delle loro labbra rimbombò per tutto il corridoio. Si guadarono negli occhi. Kurt con una strana luce negli occhi.

"Che c'è?" chiese dolcemente Blaine spostando anche l'altra mano sulla sua vita.

"Niente. È che..." sussurrò Kurt chinando il viso affondando nel collo di Blaine "Mi togli il respiro, Blaine".

Il cuore di Blaine scoppiò di felicità a quelle poche parole perché non c'era nient'altro che avrebbe voluto fare in vita sua. Rendere felice Kurt. Essere felice con Kurt.

"Tu mi rendi felice" gli disse poggiando le labbra sul suo collo esposto e lasciandogli un bacio leggero "Anche se organizzi incontri clandestini dopo il coprifuoco rischiando di farci scoprire".

Kurt rise e si ritrasse per guardarlo in viso "Tu ami questi incontri clandestini" constatò.

"Li amo" annuì Blaine ridendo e rifiondandosi sulle labbra di Kurt.

Si baciarono per alti dieci minuti quando sentirono un movimento dietro la tenda. Congelarono all'istante pensando di essere stati scoperti.

"Miao"

Kurt si sporse lentamente da dietro la tenda per capire se quello che aveva pensato era effettivamente giusto.

"Merda"
Sì, lo era.

"Cosa c'è?"

"Blaine" si voltò con sguardo serio verso di lui "Corri".

Lo prese per mano e lo trascinò fuori dalla tenda lungo tutto il corridoio sperando di andare nella direzione giusta.

Kurt sapeva che avendo visto Mrs. Purr sarebbero stati raggiunti da Gazza, il bidello della scuola, beccati e messi immediatamente in punizione. Non poteva permetterlo.

La notizia che era stato messo in punizione, con Blaine tra l'altro, si sarebbe diffusa e bastava fare due più due per capire cosa i due stessero facendo da soli nei corridoi dopo il coprifuoco.

Non che si vergognasse di stare con Blaine, quello no. Ma era inusuale che un Serpeverde e un Grifondoro andassero d'accordo, figurarsi avere una relazione.

I due già ne avevano parlato ed erano d'accordo sul non dirlo a nessuno. Gli amici di Kurt lo avrebbero deriso e preso in giro per sempre, se non completamente ignorato per tutto il resto della loro vita, mentre gli amici di Blaine glielo avrebbero vietato.

Raggiunsero un lato della scuola completamente buio. Sentirono dei passi e si nascosero dietro una statua.

I passi si fecero sempre più forti ma per fortuna il buio pesto impediva loro di essere visti.

Gazza passò proprio davanti a loro. Il bidello si fermò e Blaine era sicuro di aver respirato troppo forte e ora sarebbero stati scoperti. Merda merda merda.

Un colpo improvviso spezzò il silenzio e dal corridoio proveniva una voce stridula che cantava chissà quale stupida canzoncina.

"Pix!" disse il bidello digrignando i denti e dirigendosi a passi veloci verso il rumore, lontano da Kurt e Blaine.

I due uscirono dal loro nascondiglio.
"Non ringrazierò mai abbastanza Pix" sussurò Kurt.

"Probabilmente non lo ha fatto apposta" disse Blaine "Quel poltergeist mi odia. Una volta mi ha spinto giù dalle scale".

"Beh, è grazie a lui se non siamo stati beccati. È meglio che torniamo ognuno nel proprio dormitorio".

"Già."

Si baciarono un'ultima volta e ognuno raggiunse la propria Sala Comune e poi il dormitorio.

Non pensavano che sarebbe stato così difficile incontrarsi in segreto. Di certo, però, ne era valsa la pena.