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Autore: Lady_Marmalade    11/09/2008    1 recensioni
Gregory House: l'uomo freddo, tutto d'un pezzo, cinico e irriverente. Ma cosa si nasconde dietro lo specchio di quegli occhi azzurri?
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Greg House
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Note: Song-fic dedicata al mio amato Dottor House. Il testo è “Behind Blue Eyes” dei Limp Bizkit, lo trovate scritto in corsivo. Buona lettura, I hope you enjoy. Commenti, critiche, recensioni et similia, molto gradite^^.

 

behind blue eyes

 

 

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La mia chitarra, il vicodin, la mia palla antistress, un mucchio di fogli, scartoffie, e penne varie. Tutto sparso sulla mia scrivania. Sopra tutte queste cose il bastone e le mie scarpe da ginnastica. Sì, ho i piedi sul tavolo cercando di rilassarmi dopo una giornata estenuante. Ma in questo ospedale rilassarsi è un lusso che viene riservato ai pazienti.

“House ci servi nella 202, un consulto chirurgico. Il paziente soffre di aritmia e il chirurgo non è sicuro degli effetti che potrebbe avere” la dottoressa Cuddy.

Il primario dell’ospedale. Tutte balle. E soprattutto non ho ascoltato una singola parola del discorso che mi ha fatto perché ha comprato una bellissima maglietta nuova e…

“House, sono qui sopra”

“Ah ci sei anche tu allora. Ascolta conosco il chirurgo, è un idiota”

“House, chi per te non è un idiota in questo ospedale?” Cameron. La mia assistente. Studentessa diligente, attaccata ai pazienti, farebbe di tutto per vederli allegri e per alleviare le loro sofferenze. Bah, che noia.

“Cameron, capiti bene. Sei un medico o no? Il consulto chirurgico è tutto tuo

Le due si guardano per un attimo, mi guardano, scuoto le spalle e finalmente se ne vanno. Un po’ di meritato relax. Un po’ di musica non fa mai male. Accendo la radio. E’ un bel pezzo: “Behind blue eyes” dei Limp Bizkit, in realtà sarebbe degli Who, ma anche cantata da loro va bene.

Mi sto per sedere quando una fitta mi passa per tutta la gamba. Dannazione. Ogni volta è come se mi prendessero a sprangate. Sapete quelle spranghe di ferro pesanti, magari anche arrugginite? Bene proprio quelle. Prendo il vicodin, vado in bagno e ingoio due pasticche. Ora comincia ad andare meglio penso, mentre mi do un’occhiata allo specchio.

No one knows what it’s like, to be the bad man, to be the sad man. Behind blue eyes

Due occhi azzurri mi guardano fisso. Sono proprio io? Quest’ospedale mi invecchia o ho davvero queste rughe? Chiudo gli occhi, faccio un bel respiro, un passo indietro, e li riapro. Così va meglio. Però in effetti mi sento più vecchio; quasi che entrare ogni santo giorno dentro questo edificio mi risucchi un po’ di vita. Eppure sembra non accorgersene nessuno: tutti pensano “Sì è House, non ha bisogno di riposo, non ha bisogno di conforto. Lui è il solo medico pieno di sé, cinico e arrogante e che avrebbe voluto fare altro nella vita, ma gli è andata male e ora tocca a noi sorbirlo”. Lo vedo negli sguardi della gente, nei loro occhi. Nessuno prova anche solo per un attimo a capire come mi sento io. Sempre quello che deve sapere tutto, il bastardo dal cuore di pietra, senza sentimenti.

And no one know what it’s like to be hated, to be faded to telling only lies

Quello che deve essere odiato, perché, bhè andiamo lui odia tutti i pazienti, non gli importa niente, perché lui dovrebbe provare qualcosa? Provare cosa vuol dire il dolore, l’amore, l’altruismo? Vengo accusato di dire bugie, di inventarmi i miei dolori. Ma nessuno sa cosa vuol dire provare il mio dolore: svegliarsi ogni giorno con una gamba che ti procura sofferenze, dover curare ogni giorno gente che non sai se riuscirà a farcela o se la loro vita tornerà più come prima, dover avere sempre una risposta a tutto, per riuscire a salvare quella gente. Forse per salvare un po’ anche me stesso.

But my dreams they aren’t as empty as my consious seems to be. I have hours, only lonely. My love is vengeance, that’s never free

Nessuno sa che ho dei sogni anch’io. Delle passioni, delle speranze. Tutti vedono ciò che vogliono vedere. Un uomo dalla coscienza apparentemente vuota, che non si fa scrupoli. Ma il vero motivo per cui non mi faccio scrupoli è salvare la vita alla gente.

A questo non ci pensa nessuno. Né Wilson, il caro buon vecchio Wilson, un ipocrita che dice alla gente come dovrebbe essere; né Foreman, il perfettino, il politically-correct, mai una frase sbagliata, una sola presa di posizione; né Chase o Cameron, troppo dolci e indifesi per permettersi di capire un vecchio bastardo come sembro; né tanto meno la Cuddy, preoccupata dal brutto dottor House che minaccia ogni giorno di far chiudere l’ospedale tentando l’impossibile per degli insulsi pazienti.

E quindi ho ore solo nel mio studio a pensare. Pensare a qualche cura assurda, a qualcosa che possa aiutare qualcuno, ma anche a pensare alla mia vita. A ciò che ne ho fatto, diventando una persona completamente persa nel suo lavoro, qualcuno che secondo gli altri non può provare sentimenti umani, come amore o compassione. Si sbagliano. Amo anch’io. Un amore che però non può mai essere libero, nascosto da una corazza di cinismo e sarcasmo puro. Forse per difendermi.

No one knows what it’s like, to feel these feelings. Like I do, and I blame you!

Nessuno sa cosa si prova a sentire queste cose sulla pelle. Questa indifferenza che mi piove addosso e che ormai mi ha permeato. Sembro essere solo, e non riesco a farmene una ragione.

Non riesco a capire come si possa chiudere gli occhi, come si può lasciare che false sensazioni ci oscurino gli occhi, lasciandoci vedere le cose come in realtà non sono. Non riesco a farmene una ragione e me la prendo con la gente, che mi dà del superficiale, del bieco, senza rendersi conto che forse sono più biechi di me, più interessati a portarsi a casa il loro stipendio, a mantenere il loro posto di lavoro per capire le cose come in realtà stanno.

No one bites back as hard, on their anger. None of my pain woe can show through

Spesso sembro uno che ha difficoltà a trattenersi, che si fa sopraffare dalla rabbia. In realtà forse sono quello che la trattiene di più, che la tiene dentro cercando di regolarsi. Forse è questo che mi fa venire le rughe. Ma se la gente provasse la metà della rabbia che provo, probabilmente esploderebbe. Mi sono chiesto più volte se forse è il vicodin a rendermi così.

Forse sì, forse no; alla fine non importa. Alla fine non importa più niente se il mondo intorno a te è così e tu non puoi fare nulla. Non può trasparire la rabbia, non può trasparire il dolore. L’unica cosa che mi rimane è il sarcasmo e l’apparente cattiveria. Ed è quello che la gente vede.

No one knows what it’s like to be mistreated, to be defeted. Behind blue eyes. Now one know hot to say, that they’re sorry, and don’t worry. I’m not telling lies

Nessuno sa cosa vuol dire essere maltrattato per un solo errore, dover avere la responsabilità di non commettere sbagli. La colpa di ogni singola sconfitta ricade su questi occhi azzurri. Ma nessuno sembra essere capace di dire un “mi dispiace, come stai?” solo sguardi truci che mi piovono addosso ovunque. E state sicuri che non sto dicendo bugie.

“House esci da quel bagno, ha bisogno di te il mio paziente. Ha sbalzi di temperatura e tosse e non so cosa possa avere” Wilson.

La musica sta finendo

Now one knows what it’s like, to be de bad man, to be the sad man. Behind blue eyes

Lancio un ultimo sguardo agli occhi azzurri che mi guardano dallo specchio. Nessuno vuol essere l’uomo dietro questi occhi azzurri. A volte neanche io.

  
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