Cap. 1:
Prologo
Hello!!!
Come vi avevo detto nell’ultimo capitolo postato di Love Me
For As I Am, ecco
una delle 3 nuove ff. All’inizio la mia idea era quella di
postare Silenzi
D’Amore ( A mio parere la più bella), ma
rendendomi conto della trama che
tratta, onestamente ho voluto fare un passo indietro e aggiustarla un
po’ prima
di postarla. Ora la mia indecisione era tra le ultime 2 che erano
rimaste ed
ecco che ho scelto questa. Spero che vi piaccia proprio come vi sta piacendo
Love Me For As I Am (che è quasi al traguardo
dei 100 commenti* Minchia
come sono feliceeeee*, non fateci caso ma oggi mi sono data al dialetto
palermitano anche se sono NapoletanaXD).. Dunque, come promesso ecco
una delle
ff. Appena riesco a sbloccarmi con le altre, posterò le
altre 2. Un bacione e
vi auguro buona lettura! Ps: Le critiche sono bene accette,le accolgo
con molto
piacere perché mi devono servire a migliorare, ma a mio
parere devono essere
dette anche con rispetto. Parlo cosi poichè mi hanno accusata tramite e-mail(Per
correttezza non faccio il
nome dell’autrice), di aver plagiato con Love Me For As I Am
una ff incompleta
del sito, io vi chiedo gentilmente di dirlo subito se vi sembra cosi.
Certo può
capitare, e se cosi fosse vi chiedo scusa, ma io quando voglio postare
una ff
mi faccio un giro vedendo se c’è una storia
simile, proprio per evitare
situazioni del genere. Ma non mi sta bene che prima mi si dice una
cosa,del tipo
che è una storia bellissima e cose cosi, e poi dopo
un’altra, dicendo che è una
storia che forse è già stata letta da qualche
parte, che è stata copiata e via
dicendo, quindi per favore diciate la vostra opinione sincera
dall’inizio!Ora
vi lascio per davvero e ci si sente con il prossimo aggiornamento di
Love Me
For As I Am. Mi scuso in anticipo per la cortezza de capitolo, ma
purtroppo
devo andare di corsa perché devo andare al controllo in
ospedale (Per la mia
povera gamba che è ancora più di la che di
quaç_ç). Quindi il prossimo sarà
più
lungo prometto!! Un bacione!!
-Bene
ragazzi. Come sapete il feto al 4 mese di gravidanza può
già compiere dei
movimenti. Osservate il tabellone e vi accorgerete che tra il 4 mese e
il 5….-
Disse la voce del professore Kazura,un uomo sui 50-52 anni, ma
dall’aspetto
molto giovanile e docile, docente universitario
dell’Università di Medicina di
Tokyo. Mentre parlava si rendeva conto che la maggior parte della sua
classe
era distratta, poiché non sentiva volare una mosca quando di
solito, invece i
ragazzi facevano 1000 domande ciascuno. Cosi si voltò di
scatto, facendo
scattare gli alunni che avevano altro per la testa. Li
squadrò a uno a uno,
come se fossero tutti sotto esame. Incrociò lo sguardo di
ognuno, e rendendosi conto di come andava avanti, fece
un sorriso, mentre appoggiava la bacchetta sulla cattedra. Gli alunni
si
sarebbero aspettati una ramanzina sapendo che il loro professore non
amava
quando i suoi alunni non seguivano, invece lo videro levarsi gli
occhiali, che
utilizzava solo durante le lezioni, e alzò lo sguardo su di
loro visto che l’istante
prima lo aveva sul registro. – Bene ragazzi, credo che per
oggi possiamo
finirla qui. La lezione è finita. A domani.-
Nell’aula si creò un trambusto,
provocato dai ragazzi che si alzavano, felici che quella lezione fosse
finita. Purtroppo
non avevano seguito molto visto che la sera prima si erano organizzati
tutti
quanti per andare in disco, ed erano tornati all’alba, non
avendo avuto cosi
modo di dormire. Solo per questo non erano riusciti a seguire, ma il
resto
delle volte erano tutti attenti e devoti a quel professore che
dall’apparenza
poteva sembrare un tiranno, ma invece era meglio di un padre, capace di
capire
i suoi alunni quando ne avevano il bisogno. L’uomo
però, non li fece uscire
subito.- A ragazzi, guardate che vi conviene studiare questo argomento,
perché ve
lo chiederò all’esame.- proferì con un
tomo di ironia, scattando poi in una
risata, vedendo le facce dei suoi allievi. Terminato quel momento,
tutti
uscirono dall’aula, mentre 2 ragazze, una rossa e una bionda,
mettevano i libri
a posto nella loro borsa. – Ho un sonno. Appena torno a casa
direttamente sotto
alle coperte.- disse accompagnata da uno sbadiglio la ragazza bionda,
su per
giù sui 20 anni, mentre si metteva la borsa sotto al
braccio. – Ma dai su
Paddy, nemmeno mia nonna starebbe cosi. Eppure siamo tornati solo alle
7 di
stamattina cosa vuoi che sia.- ribattè la rossa, mentre
soffocava una risata, conoscendo
la risposta dell’amica.- E si, mi parli proprio tu
Strawberry? Tu non dormi
mai. Abbiamo una vita sfrenata, ma io almeno ho un attimo di
abbattimento. Torniamo
alle 7 di mattina dopo una nottata in giro con gli amici, alle 8 e
mezza
veniamo qui in facoltà, torniamo a casa,
studiamo e poi via la sera di nuovo in
giro. Mamma mia tu non chiudi mai occhio come fai? .- le
domandò soffocando un
altro sbadiglio, portandosi la mano davanti
alla bocca. La compagna prese gli appunti e si avviarono
all’uscita, ma una
voce le fermò. – Strawberry aspetta per favore.-
Le ragazze si voltarono e
videro il professore venire incontro. – Mi dica professore.-
proferì con
gentilezza la ragazza. Si stava domandando cosa volesse il professore
da lei.-
Tieni cara, l’altro giorno ti sei dimenticata questi appunti
sul banco.-
mormorò porgendole un quaderno. La ragazza imbarazzata lo
prese, arrossendo per
il fatto di aver fatto la figura della Bella Addormentata. Quella
purtroppo non
era la prima volta che si dimenticava il quaderno, e ogni volta era il
professore
che glielo ridava indietro a fine lezione. Paddy invece rise sottovoce.
– G..Grazie
Professore.- asserì imbarazzata, mentre l’uomo le
sorrise. – Ma dai non
preoccuparti. Certo ogni tanto hai la testa tra le nuvole, ma sei o no
la mia
studentessa migliore?.- Cercò di confortarla, ma quando
vedeva quella ragazza
dai capelli rossi cosi in imbarazzo come una bambina, non ce la faceva
a riconoscerla
nella sua allieva migliore. – Bè noi andiamo e le
chiedo di nuovo scusa.- Il
professore le diede una pacca sulla spalla, sorridendole. Le ragazze si
voltarono e corsero fuori dall’aula. Si diressero al piano
inferiore, verso il
bar. Paddy aveva bisogno di un caffè altrimenti sarebbe
crollata per terra. Si guardarono
intorno alla ricerca di un tavolino libero, ma a prima vista erano
tutti
occupati. – Accidenti ora dove ci sediamo? Ho bisogno di
sedermi.- mormorò
Paddy, al limite. O beveva subito un caffè o altrimenti
sarebbe morta
decrepita. – Mi dispiace amica mia ma non ne vedo di tavolini
liberi.- ribattè,
continuando a guardarsi intorno. - Adesso ti faccio vedere io come si
liberano
i tavolini.- proferì sfoggiando un sorriso sornione. La
rossa non capì cosa voleva
dire fino a quando vide l’amica che a poco a poco
cominciò a cadere a terra. Immediatamente
tutti i ragazzi presenti in quel bar si precipitarono ad aiutare quella
bionda
che era caduta a terra come un sacco di patate. C’era tanta
gente attorno a
lei, chi andava a prendere un po’ d’aceto per farla
riprendere, chi diceva di
chiamare un ambulanza. Strawberry era impassibile. Certo sapeva che
l’amica
faceva cose strane, ma da qui a inscenare uno svenimento era
troppo!!!^___________^.
Arrivò il ragazzo del bar con una bottiglia
d’aceto tra le mani. Si accovacciò
vicino alla ragazza e gliene passò un po’
sottonaso. Strawberry soffocò una
risatina, vedendo l’espressione dell’amica quando
fece quel gesto. Paddy odiava
a morte l’aceto, non poteva sopportarne neppure
l’odore! In quel momento fece
finta di riprendersi, e il ragazzo l’aiutò ad
alzarsi. La fecero sedere al
primo tavolino libero, tanto ora erano tutti vuoti! Tutti le chiedevano
come
stava, se si sentiva bene, e lei annuiva con un cenno del capo. E
quando il
ragazzo le domandò se voleva qualcosa, lei disse a pieni
polmoni- Un caffè per
favore.- All’idea di avere quel suo tanto amato
caffè le fece passare tutto. ora
era arzilla come non mai. Strawberry si sedette accanto a lei, senza
sapere se
doveva ridere o piangere. Quella ragazza era una vera pazza!!- Ma dico
io che
hai nella testa?.- bisbigliò, cercando di non farsi sentire
dai ragazzi che a
poco a poco stavano tornando ai propri posti come prima. –
Bè visto cosa ci
voleva ad avere un caffè?.- ironizzò, mentre
attendeva il suo amatissimo caffè.
– Io con te non so cosa fare credimi, sei una cosa assurda-
Appoggiò gli
appunti vicino alla sedia, poggiando pure la borsa, aspettando quel
caffè per
poi tornare a casa. Quando finalmente arrivò, Paddy lo
tirò giù in un solo
colpo.- Mamma mia ci voleva proprio!Ora si che sto benissimo.- - Meno
male,
pensavo ne volessi un altro.- - L’dea non è male-
E in quel momento scoppiarono
a ridere, attirando gli occhi di qualche curioso che si domandava se
davvero la
ragazza era svenuta o l’avesse fatto apposta, vedendola ora
che rideva e
scherzava più raggiante come non mai.- Senti Strawberry..
cambiando discorso e
facendo le persone serie..- proferì attirando la sua
attenzione, visto che l’amica
stava continuando a ridere.- Lo hai sentito più a Mark?.-
alzò lo sguardo dalla
tazza di caffè e vide che l’amica fece
un’espressione molto abbattuta. Forse non
glielo doveva domandare, ma la curiosità di sapere se si
erano chiariti era
troppa. Erano era coppia perfetta, ma tutto a un tratto si lasciarono
per colpa
di uno stupido malinteso. Un malinteso che non vollero chiarire,
buttando all’aria
4 anni di fidanzamento – No, e non ne voglio parlare va
bene?.- Disse
scontrosa. Si accorse poi che era stata troppo fredda nei confronti
dell’amica,
che in quel periodo era stata l’unica che le era stata
vicina, e quindi non si
meritava un trattamento cosi. Le prese una mano che era poggiata sul
tavolo, e
continuò.- Scusami Paddy. Non dovevo trattarti cosi.- - No
scusami tu
non avrei dovuto mettere l’argomento di
Mark in mezzo.- - Senti.. stasera che ne dici di andarcene io e te da
sole in
disco? E’ un po’ che non usciamo da sole come ai
vecchi tempi. Per una sera
possiamo pure non uscire con gli altri.- proferì speranzosa.
La bionda ci pensò
un po’ su. In effetti l’idea non era male.
– perfetto allora. Su andiamo a fare
shopping.- E con ciò le 2 si alzarono, prendendo le borse.
Avevano già varcato
l’uscita senza accorgersi che un ragazzo biondo, con uno
splendido completo
classico che era seduto al tavolo accanto al loro leggendo un giornale,
aveva
cercato di fermarle poiché si erano dimenticate degli
appunti. Ora quel ragazzo
si trovava all’uscita dell’università
con quel quaderno in mano, guardandosi
attorno alla ricerca di una della 2, ma ormai erano scomparse.- E io
ora come
cavolo faccio a ridare questo quaderno indietro?.- disse tra se e se,
cercando
un modo di ridare il quaderno alla sua legittima proprietaria. Non
sapeva
neppure a chi apparteneva, si ricordava solo una chioma bionda e una
rossa…
eppure..- Strawberry.- mormorò, ricordandosi il nome della
ragazza dai capelli rossi,
visto che l’aveva sentito dire dalla bionda, ascoltando senza
volerlo la
conversazione tra le 2. Non voleva farsi i fatti loro, ma qualcosa lo
aveva
attirato con le orecchie verso quel tavolo- La bionda era Paddy se non
sbaglio.
Bè sicuramente sono studentesse di questa
università, mi tocca solo aspettare
di tornare domani per cercare di beccarle.- Organizzò
guardando quel quaderno
tra le mani. Bè gli toccava aspettare solo il giorno dopo
per ridare quel
quaderno alla proprietaria. 24 ore, cosa potevano mai essere?