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Autore: _BillAle_    11/09/2008    2 recensioni
Ho provato a mettermi nei panni dela donna più fortunata del mondo..e cos' ho anche inserito una storia d'amore per uno dei 2 gemelli scoprite quale...
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Sono passati ormai quasi 13 anni da quando ho scelto di vivere la mia vita accanto ad un altro uomo.
Eppure, nonostante qualche senso di colpa mi ritorni alla mente  mi basta guardare i miei figli e pensare che se 13 anni fa non fosse andata così, loro non sarebbero diventati quello che sono. Il vocalist e il chitarrista della band più famosa del mondo.
-    Buongiorno Amore-
-    Buondì tesoro-
-    Come mai in piedi a quest’ora?? Ah aspetta che indovino……ma certo,, oggi tornano loro-
-    Chi Gordon??-
-    Ma come chi, i nostri ragazzi!-
-    Bill e Tom intendi?-
-    E chi sennò?-
-    Cosa? Oggi tornano Bill e Tom?-
-    Si amore, cos’è lo avevi dimenticato?-
-    Oh mio Dio…..si!!-
prendo a correre su e giù per la casa, deve essere tutto perfetto per il ritorno dei miei figli, ma soprattutto io…devo essere bellissima.
-    amore ma tu già sei bellissima-
-    beh allora? Che fai adesso mi leggi anche nel pensiero?!?-
-    ma no il punto è  che ti conosco benissimo e che dato che non li vedi mai, quella volta che tornano diventi nervosa dall’entusiasmo-
-    E allora?? Anche tu, dovresti esserlo tesoro-
-    E io sono nervosa va bene?!?-
-    Si e sei bellissima quando t’arrabbi-
-    Gordon!!!-
-    Ok….come non detto
Scende a fare delle commissioni, per fortuna lui al contrario del mio vecchio marito mi aiuta….non è fascista! Ecco perché lo amo.
-    si amore anche io ti amo-
-    sei ancora qui?!? Su fila!!!-
-    spalanco la porta e lo caccio fuori.
Sbrigo velocemente tutte le faccende di casa, non c’era molto da fare siamo solo in 2; il soqquadro c’era quando eravamo in 4 …..bei tempi quelli.
Esco, vado dal parrucchiere e poi dall’estetista…
Compongo il numero di cellulare di Gordon per farmi venire a prendere, si stava facendo tardi e non avevo nessuna intenzione di farmela a piedi fino a casa. La chiamata s’interrompe mi arriva un messaggio: Amore dove sei? Passo a prenderti al volo….ti amo. Sorrido, quell’uomo è capace di leggermi nella mente e anche se questo mi irrita lo rispondo fingendo indifferenza:
sono fuori alla boutique di bellezza, sbrigati devo ancora cucinare, se non ti muovi , faccio l’autostop…….ti amo.
Neanche il tempo di inviare il messaggio ed ecco che spunta sfrecciando dalla curva con la sua cabriolet.
“che esibizionista” . frena bruscamente e si ferma a pochi centimetri dai miei piedi.
-    e la fortuna ha voluto che proprio tuo marito si fermasse a fare l’autostop-
-    guarda un po’-
sorridiamo e salgo in macchina
c’è una busta sul cruscotto, sono troppo curiosa.
-    amore cos’è??-
-    due regali uno per Bill e l’altro per Tom-
-    oddio! Ma non dovevi-
dicendo questo avvicino le mie mani alla busta.
-    ah ferma, che fai!-
-    come che faccio voglio vedere i regali-
-    nono-
-    ma perché??-
-    perché fino a che non li vedranno loro non li vedrai nemmeno tu-
-    uff!!!-
sbuffo come una bambina. Prendo le buste della spesa fatta da Gordon ed entro in casa.
Intanto Gordon con quella busta misteriosa sale su al piano do sopra e posa i regali sui rispettivi letti dei gemelli.
In tutte le interviste fatte ai miei figli entrambi hanno confessato di impazzire per la cucina italiana, così ne approfitto e cucino gli spaghetti al pomodorino e mozzarella con speck per secondo.
Gordon intanto prepara la tavola e ci sediamo in attesa delle star che si fanno aspettare. Sento bussare alla porta più volte quasi a ritmo di musica. Rimango impietrita sulla sedia , sono tesissima, è davvero passato tanto forse troppo tempo dall’ultima volta che li ho visti. Gordon mi guarda, capisce, anche lui è teso ma più coraggioso di me sicuramente.
Si avvia alla porta mentre io mi specchio per l’ultima volta in un bicchiere per controllare che sia tutto apposto.
La porta si apre. Mi alzo dalla sedia. Sento le loro voci da uomini grandi, grossi e vaccinati.
Li aspetto sulla soglia della porta, li guardo. Sono bellissimi. Ancora più belli dell’ultima volta che li ho visti. Ok…. Forse troppo alti ma stupendi. Abbracciano calorosamente Gordon ed entrano. Il primo ad accorgersi di me è Bill. Ha un giubbino di pelle nero legato in vita sulla cintura, una maglietta nera a mezze maniche e delle scarpe di ginnastica  nuove nere dell’Adidas.
Si è fatto di nuovo la tinta nera e i capelli sono legati sotto il cappello. Il viso è striccato.
<> mi corre incontro e mi abbraccia, per poco non mi fa cadere, mi accorgo che adesso a malapena gli arrivo alla spalla. Sorride è felice. Fa gli occhi lucidi. Io invece sto per scoppiare in lacrime , ma mi trattengo.
Si allarga e fa spazio a Tom, wow è incredibile quanto sia cambiato. I rasta sono ancora più lunghi gli scendono sulle spalle, ha un cappello e una fascia nuovi, la maglia è quella rossa con i teschi, il jeans è nuovo gli impedisce di correre come Bill, ma non si arrende. A passo veloce mi raggiunge e prendendomi in braccio comincia a farmi girare, sembrava di stare in una giostra.
Io ero la bambina e lui il mio papà al ritorno da un lungo viaggio di lavoro
  
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