Stavo vivendo un sogno! Non era possibile che la madre di Luke Hemmings avesse chiamato mia madre tra tutte le donne di Sydney per lavorare come donna delle pulizie!
Per chi non lo sapesse Luke Hemmings è un mio idolo. Uno dei 4. Suona in una band chiamata 5 Seconds Of Summer. E adesso sarei andata a vivere a casa sua! Cosa si poteva desiderare di più dalla vita se non vivere a stretto contatto con il tuo idolo adolescenziale?
- Charlotte!! Muoviti! Il taxi è già arrivato! – urlò mamma dalla porta d’ingresso
- Arrivo mamma! Ma ho 3 valige da trasportare di sotto! – le gridai sperando che salisse ad aiutarmi
- Sbrigati! Sali veloce! – disse abbastanza nervosa mamma mentre mi spingeva sul sedile posteriore – siamo già in ritardo e sai quanto ci tengo a questo lavoro! –
- Sì lo so mamma. È veramente importante anche per me! Sto andando a vivere in casa di Luke Hemmings. Sono emozionata anche io, non credi? – dissi acida
- Benvenuta Rosaline, mi chiamo Cara e lui è mio marito Joshua. – disse una donna alta e magra aprendo la porta d’ingresso. Era veramente una bella donna. Aveva i capelli lunghi fino sotto le spalle e gli occhi azzurri. Indossava un maglione di lana grigio e una gonna a tubo nera con le calze. D’altronde siamo a novembre.
- Salve. Piacere. Lei è mia figlia Charlotte. Grazie mille per l’opportunità che mi avete dato. – rispose cortesemente mamma.
- Prego la accompagno alla sua stanza al piano superiore, Rosaline. La stanza di Charlotte è al secondo piano. Spero non vi dispiaccia avere 2 camere separate. – disse Cara salendo le enormi scali bianche di marmo.
- Oh, no no, assolutamente. Anzi, grazie mille. Ma la prego mi dia del tu. – disse mia mamma
- Rosaline la tua stanza è questa. Il bagno è in fondo al corridoio a sinistra. Lo stesso vale per te Charlotte. Anche se la tua stanza è di sopra. Vieni pure, ti accompagno di sopra. – disse cortesemente Cara – devono pesare tanto. Lascia che ti dia una mano.
- Oh no, Cara, non importa grazie. Non si scomodi. – dissi gentilmente anche se ne avevo bisogno
- No dai vieni. – prese il trolley verde e andammo di sopra.
- Eccoci qua Charlotte. Questa è la tua stanza, spero tu stia bene. – disse gentilmente Cara lasciando davanti alla porta il trolley verde.
- Grazie mille Cara, per tutto. – dissi sorridendole mentre si dirigeva verso le scale.
Insomma ero in casa di Luke Hemmings, la sua casa era uno schianto, la mia camera era uno schianto. Che cosa mancava ancora?
Forse vedere Luke Hemmings? O Ashton Irwin? O Calum Hood? O Micheal Clifford?