11/09/2008
7 recensioniVita da cani!
-Trunks, tu dovrai prenderti cura di tua madre...- disse seriamente il Principe dei Sayan, fissando l'orizzonte in attesa del suo potentissimo avversario.
-Perchè dici così? Sia io che tu, papà, ci prenderemo cura della mamma!- esclamò confuso il bimbo con lo sguardo spaventato.
Il padre non rispose e rimase semplicemente ad osservare davanti a se il disteso deserto che li circondava.
"Mi sembra così strano, cosa avrà in mente?"
-Figliolo...Da quando sei nato io non ho mai avuto gesti affettuosi nei tuoi confronti...-disse poi guardandolo dritto i queli bellissimi occhi azzurri, così profondi come i suoi e così belli come quelli della donna che amava.
-Lascia che io ti abbracci...-
Gli si avvicinò lentamente e con una delicatezza che non ci si sarebbe mai aspettati da lui, lo abbraciò con il braccio rimasto sano dal combatimento, tenendolo vicino al suo petto come mai aveva osato fin ora.
-Smettila papà, così mi fai arrossire!!- esclamò Trunks con le guance più rosse che mai, mentre sentiva su di se il respiro calmo del genitore che ora più che mai, ammirava più di tutti.
Fin da quando Goku era tornato dall'Aldilà non aveva fatto altro che invidiare tutta la tenerezza e affettuosità che esso aveva nei confronti del figlio, ma ora non trovava più la minima ombra di gelosia per Goten, tutt'altro si sentì più felice che mai.
"Trunks...mi spiace di non essere stato un buon padre per te...."
-Perdonami figlio mio...- disse Vegeta prima di colpirlo al collo e farlo svenire, dopo di che tirò un pugno nella stomaco al piccolo Goten che cadde svenuto a terra vicino all'addormentato Trunks.
"Vegeta vuole andare da solo..." pensò junior mentre atterrava vicino al Sayan completamente immobile, girato verso il figlio svenuto.
-Portali via da qui...-
-Cosa hai intenzione di fare?- chiese il Namecciano confuso, non ricevendo risposta.
Ormai era passato molto e lo strano essere rosa incominciava già a intravedersi all'orizzonte, tra le macerie di quella che prima era una grossa muraglia rocciosa.
-Sei sicuro di voler continuare a combattere con Majin Bu? Se ti succedesse qualcosa Bulma e il piccolo Trunks ne soffrirebbero moltissimo...-
-Ma è proprio per loro che lo faccio....- rispose il Sayan girandosi verso di lui.
-Grazie di tutto...ora vai e non voltarti!-
-Daccordo!- disse spaventato, intuendo ciò che il compagno avesse in mente.
Si alzò in volo e si allontanò velocemente, raggiungendo Crili che lo aveva aspettato tutto il tempo ad addebita distanza.
-Muori, muori, muori, muori....- canticchiò il mostro sorridendo maligno e guardando il suo avversario.
-Questa è la tua fine...Per eliminarti dovrò fare in modo che tu non possa più ricomporti!- disse il Principe, mettendosi in posizione per il suo ultimo attacco.
E così il principe dei Sayan raccolse le sue ultime forze, sparendo in una luminosissima luce con un urlo straziante...
Si svegliò di soprassalto, con il respiro affannato e il corpo ricoperto di sudore.
-Di nuovo questo maledettissimo incubo!- esclamò la donna dai corti capelli azzurri e gli occhi dello stesso colore, alzandosi dal letto e avvicinandosi alla porta finestra.
Da quando Vegeta era morto Bulma non riusciva più a dormire, ne tanto meno ad essere veramente felice.
Davanti a tutti cercava di fingersi allegra, nascondendosi dietro ad un falso sorriso, ma quando si ritrovava da sola piangeva per ore ed ore, abbracciata al cuscino, ricordando le tante volte in cui lei abbracciava il marito, dopo avr fatto l'amore con lui, e si addormentava cullata dal suo respiro calmo.
Ma ora il suo unico amore era svanito e per di più il suo sacrificio non era valso a nulla, la persona che aveva ucciso majin bu era come sempre Goku.
Si strinse le spalle, mentre osservava il cielo con piccole lacrime che le scendevano dagli occhi, solcando le sue guance, chiedendosi se nell'Aldilà, lui stesse pensando a lei e a Trunks, o se stesse solo pensando alle sue battaglie.
Improvvisamente il rumore della porta che si apriva la fece girare, incontrando il volto spaventato del bambino dai capelli lilla.
-Trunks, hai fatto di nuovo quel brutto sogno?- gli chiese l'azzurra con sguardo triste, che cercava di nascondere con un dolce sorriso.
-Si...- mormorò singhiozzante Trunks stringendo a se il suo robò preferito, quello che il padre gli aveva regalato al suo 6° compleanno.
-Vieni qui Trunks...- lo richiamò a se Bulma, dolcemente, facendolo sedere affianco a se sul grande letto matrimoniale.
-Piccolo mio, non devi avere paura! E' soltato un brutto sogno...-
-Lo so, ma io non ho paura...è solo che mi ricorda quando papà...- rispose sighiozzante mentre si buttava tra le braccia della madre.e sciogliendosi in lacrime.
-Oh cucciolo mio! Ti prego Trunks non fare così! Ricordi cosa diceva sempre tuo padre?- chiese Bulma guardandolo teneramente negli occhi.
Lui era l'unico che la poteva capire veramente.
-"Il Principe dei Sayan non deve mai piangere e mostrarsi debole di fronte a tutti, ma deve dimostrare sempre quello che vale e farsi rispettare dai suoi sudditi"- rispose il piccolo Sayan guardando il volto la madre sorridente.
-Esatto! E cosa penserebbe se tuo padre ti vedesse in questo stato!- disse prendendo il fazzoleto e asciugandogli gentilmente le lacrime, che ormai si erano fermate.
-Mamma...-
-Si?-
-Posso dormire qui con te? Giuro, questa è l'ultima volta che lo faccio!-
-Daccordo, basta che sia davvero l'ultima volta...- disse mentre il bambino si buttava tra le calde coperte del letto, affianco alla madre.
-Mamma...-
-Si?-
-Secondo te papà ci sta guardando in questo momento?-
Questa domanda fece bloccare la donna.
Dopo qualche secondo gli rispose:
-Secondo me si! Perchè deve vedere come stiamo! E quindi, per fargli vedere che stiamo bene dobbiamo ridere!!- disse ghigniando, solleticando il bambino che si mise a ridere come un forzennato.
A sua volta Trunks, rispose con una cuscinata, che diede inizio ad una reazione a catena e quindi, inziarono a "lottare" con i cuscini.
Dopo un pò di lotta si fermarono stanchi e si sdraiarono sul letto a guardare il soffitto, assonnati.
-Forse è meglio se ora dormiamo, domani entrambi abbiamo da fare e dobbiamo svegliarci presto!- disse l'azzurra, coccolando il figlio e abbracciandolo calorosamente.
-Daccordo!- esclamò felice il piccolo Trunks, distratto dai suoi brutti ricordi e, stringendosi alla madre, si addormento quasi subio per la stanchezza.
CONTINUA....