Nota di Amore.

Questa piccola oneshot è il risultato di un nuovo gioco che ho indetto sul mio blog: Fragments Quest, per il quale sono i lettori a proporre i personaggi dei quali dovrei narrare la storia in un breve Frammento, offrendomi come spunto una parola.
Echo-chan, alla quale questa storia è dedicata, ha suggerito Break, Reim e "onore". E poiché le avevo promesso da tempo che prima o poi avrei colorato con tinte erotiche un mio racconto, questa mi è parsa una buona occasione per cimentarmi nell'impresa. Tuttavia, erotismo non ha mai significato, per me, pornografia, e spero che il mio Frammento risulti di vostro gradimento per il suo carattere allusivo che, mi auguro, tenterà di non diventare mai volgare.
Un'ultima nota riguarda il titolo, preso in prestito da una delle battute che più amo in Romeo e Giulietta: "What man art thout that, thus bescreened in night, so stumblest on my counsel?".
Buona lettura, e grazie di cuore a tutti coloro che vorranno lasciarmi un messaggio, e il loro parere.

***


Chi sei tu che, avvolto nella notte, inciampi nei miei pensieri più segreti?
 

Onore.

Tutti i sacrifici e tutto ciò a cui aveva rinunciato; tutte le notti insonni passate a compilare rapporti e ordinare archivi; tutte le responsabilità che si era fino ad allora addossato...

Non era forse stato tutto in nome dell'onore?

Premette con dolcezza le dita sulle sue scapole, ascoltando il ritmo del proprio cuore inciampare, stupirsi, accordarsi per suonare un diverso valzer. Si trattava di vortici, stavolta: volteggi vertiginosi sull'orlo dell'abisso.

Schiuse le labbra, lasciandosi andare a un gemito sottile, per ritrovarsi la bocca, d'un tratto, totalmente prigioniera del bacio di Break. Spalancò gli occhi, sorpreso, e il gemito si trasformò in un mugolio stupito quando percepì la lingua dell'uomo e, prepotente, le sue dita.

"Xerx...", soffiò piano, allontanando appena il viso, sfuggendo a una caccia di cui il suo corpo desiderava ardentemente essere preda. Ma Break sorrise, lo strinse più forte tra le proprie braccia, e si vendicò per quel rifiuto affondando i denti sul suo collo.

"Xerx, non... Non mordermi... Che cosa diranno se vedranno i segni...?".

"Che Reim-san è finalmente diventato un ometto?".

"Oh, piantala!". Urtò la sua spalla con il palmo della mano, cercando di allontanarsi, indispettito. Ma un brivido elettrico lo percorse, sprigionandosi dal punto in cui i loro corpi erano fieramente fusi, per attraversarlo, mozzafiato ed estatico nel momento in cui raggiunse il cuore.

E allora, fu docile ancora.

Dolcemente stretto tra quelle braccia salde ma mai ingiuste, si abbandonò ai delicati movimenti dell'amore, che lo scuotevano con grazia e gli ricordavano, ad ogni sussulto di impuro piacere, quanto grave fosse il peccato di cui si stava, per l'ennesima volta, macchiando.

Le dita corsero, gentili, lungo la schiena umida di fatica di Break. Raggiunsero i suoi capelli e li strinsero, prima di accarezzargli gli zigomi, assaggiargli le labbra, constatare il calore che gli tingeva di stanchezza ed estasi le guance.

E se lo avessero scoperto?

Se avessero scoperto che l'autorità di cui era insignito di giorno si trasformava di notte in vergognosa dipendenza?

Se avessero scoperto che lui, l'ammirevole, rigoroso Reim Lunettes, era l'amante lascivo del pagliaccio della Pandora?

Break gli baciò il mento, sorridendogli con premurosa malizia mentre accompagnava la sua schiena sul letto, premendogli le spalle contro il materasso e cambiando posizione e intensità al loro gioco amoroso. Gli occhi di Reim si chiusero, stretti, per il vivido piacere che corse rapido attraverso il suo corpo, e in un attimo i suoi sentimenti traboccanti divennero ancora una volta più chiari.

Lo amava.

Amava il rosso del suo sguardo, cupo e profondo come la disonorevole emozione che non sapeva contrastare, e che lo travolgeva come un vento irrequieto.

Amava il modo in cui le sue labbra parevano divorarlo, bisognose di un bacio come dell'aria, pena la più tremenda follia.

Amava--

Bisognose di un bacio...?

Interruppe il flusso dei pensieri, spalancò gli occhi, lo guardò.

D'un tratto, sentì il cuore battere così forte contro il petto da minacciare di trafiggerlo pur di poter spiccare il volo. D'un tratto, avvertì il calore di Break propagarsi nel suo corpo, subito seguito dal suo abbraccio, dalle sue carezze, da sottili bacetti delicati sul proprio collo.

E se... Se per lui non fosse stato solo un semplice gioco indecente? 

Se Break avesse avuto davvero bisogno di lui?

Socchiuse gli occhi, abbandonandosi in quel preciso istante alle acque avvolgenti dell'estasi più dolce, cullandosi con l'anima e col cuore nella sensazione gentile di essere, forse, anche solo un po', necessario per qualcuno.

Se Break avesse provato per lui, si disse, anche solo il timido riflesso di un sentimento devastante...

Allora il proprio nome...

La propria reputazione...

L'onore in nome del quale aveva fino ad allora vissuto...

Non avrebbero mai più avuto, per lui, alcun significato.