PRIMA PARTE - Pensieri

Tom Kaulitz era tranquillamente seduto sul sedile accanto alla finestra del bus, e guardava fuori.
-Ah, che aria fresca … Come mi sento bene qui-
Ad un certo punto gli viene in mente lo sguardo amichevole di Gustav, la risata irrefrenabile di Georg e il dolce sorriso di Bill. Gli piace quando Bill sorride. Gli spazza via tutti i brutti pensieri che ogni tanto gli passano per la mente. In quegli istanti pensava:
Come mi piace la mia vita … Mi rendo conto che la mia è una vita meravigliosa, non voglio sprecarla. E’ bello essere una rockstar. Ma soprattutto esserlo quando ci sono anche le persone più care insieme a me. Georg, Gustav … e Bill … 
Lo sguardo di Tom, puntato verso il cielo stellato, mutò in un’espressione ansiosa.
Cosa sarei senza Bill … gli voglio troppo bene … Sono proprio uno stupido, io che non ho mai il coraggio di dirglielo ogni tanto. E invece no, io devo per forza restare dentro una corazza e nascondermi dietro il mio orgoglio. Sotto sotto vorrei dirgli quanto è importante per me, ogni volta che voglio. E invece non ci riesco a causa del mio fare da duro. Non è giusto …
Quello era uno dei pochi momenti in cui Tom si rendeva conto del suo enorme affetto per Bill. Non riusciva a stare un secondo senza di lui, anche se non aveva abbastanza coraggio per ammetterlo. Si odiava quando non voleva tirare fuori quello che sentiva dentro. Ora si lasciava andare, pensando a tutte le belle cose che univano i due gemelli, ai giorni che passava … e ne era estremamente contento. Si appoggiò lentamente al vetro della piccola finestra, sospirando felice. Voleva rilassarsi dopo l’ultimo concerto. Chiuse gli occhi. Tutta la vita gli passava davanti agli occhi, in quei lunghissimi attimi. Era come se la sua parte pessimista se ne andasse velocemente, in quei secondi che parevano interminabili. Sembrava che la parte più dura e scontrosa di Tom si staccasse dal suo corpo e scivolasse via, lenta, nella notte.
Ad un tratto … Tom sentì un rumore dietro di sé.
Un rumore che non gli prometteva nulla di buono.
Si inquietò molto e cominciò ad avere paura.
Rimase immobile e girò lentamente gli occhi verso la sua sinistra.
Il rumore si ripeté.
A Tom venne un lungo brivido che gli attraversò il corpo da capo a piedi.
Cominciava a sentire una strana presenza dietro di lui che si stava sempre più avvicinando, e non era per niente rassicurante.
Ingoiò la saliva e lentamente si girò.
Quello che vide lo terrorizzò.
Gli occhi sgranati, la bocca aperta e le corde vocali paralizzate dal terrore.
Come desiderava più di ogni altra cosa che Bill fosse lì! Si sentiva perso senza di lui …
Ma da quel momento in poi … calò il buio sugli occhi di Tom.