Anime & Manga > Yu-gi-oh serie > Yu-Gi-Oh! ZEXAL
Ricorda la storia  |      
Autore: morphological    07/08/2014    3 recensioni
una piccola One Shots senza pretese, che parla di una giornata al Luna Park. la nostra protagonista, qualcuno che chi ha letto "La storia di Stardust"conosce bene, la dolce Star, dovrà vedersela con la sua paura delle case infestate.
il problema è che come al solito il caro Vector ci metterà lo zampino. e quando mai? vi staretre chiedendo voi, beh, io sono d'accordo.
un piccolo regalo per Stardust, spero ceh ti piaccia cara!!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bekuta/Vector
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

La casa infestata

 
Star guardò sconsolata l’immensa giostra che aveva davanti. Fino all’ultimo aveva sperato che lui non le dicesse di salirci, ma come ogni volta quello che sperava non si avverava. Mai. Infatti, non appena aveva visto la casa degli orrori, il bariano aveva esordito con: “ci andiamo su quella, vero?”. E, purtroppo per Star, il resto del gruppo aveva accettato la proposta. E così i sarebbero dovuti andare tutti, lei compresa. Non che l’idea di andare al Luna Park non le fosse piaciuta, tutt’altro, il problema era che a Star le case degli orrori non erano mai piaciute.
Vector la guardò e sorrise, un sorrisetto malizioso che non prometteva nulla di buono. “Andiamo Star”, detto questo le si avvicinò e le porse il braccio, che la ragazza prese anche se un po’ riluttante. Guardò la sua amica Christine, che aveva preso Mizael per mano; il biondo non sembrava proprio entusiasta a quella siffatta manifestazione di sentimenti, ma era impossibile resistere a Christy e al suo entusiasmo, proprio per quello i due sembravano perfetti assieme. Dietro c’erano May e Astral in forma umana. Star sospirò e si affrettò a seguire il suo ragazzo.
Salirono sui carrelli foderati di velluto rosso – in classico stile gotico – che partirono uno per uno. Ognuno di loro era a due posti. Di bene in meglio, pensò Star. La sola idea di andare in una casa degli orrori con Vector le metteva ancora più paura. Non perché lui le facesse paura, gli voleva molto bene, ma sapeva perfettamente che lui si divertiva a metterla in difficoltà in qualunque modo, per cui non doveva mostrargli che aveva paura, o lui avrebbe rincarato ancora più la dose.
“Paura?”, le chiese infatti subito dopo che partirono.
“Assolutamente no”, dichiarò con una sicurezza che non le apparteneva.
“Sicura?”, si era avvicinato talmente tanto che star poteva sentire il suo fiato sulla guancia. Quell’improvvisa vicinanza la fece arrossire di colpo, cosa che provocò a Vector una risatina “sei tanto carina quando arrossisci”. E con quest’ultimo e inaspettato complimento si allontanò da lei.
Il tour degli orrori cominciò, e sin dalla prima svolta si videro moltissimi mostri. Il primo fu una specie di zombie che si muoveva fino quasi toccare coloro che erano sui sedili. Star tremò non appena fu sfiorata da quella cosa. Era consapevole che tutto quello che aveva attorno era pura finzione, ma le metteva una strana paura. Si era ripromessa che non avrebbe abbracciato Vector, non voleva fargliela avere vinta, se l’era ripromessa. Ma dovette cedere quando le schizzarono addosso dell’acqua colorata di dosso che fuoriusciva dai canini di un vampiro.
“Che schifo!”, esclamò aggrappandosi al braccio del suo fidanzato.
“E io che credevo che su di te queste cose non facessero effetto”, la canzonò lui. In realtà conosceva bene Star e sapeva che aveva fatto scena per dimostrargli di non avere paura, ma non perdeva mai un’occasione per infastidire qualcuno ed esasperarlo, nemmeno quando si parlava di Star.
“E invece sì”, rispose lei aggrappandosi ancora di più al suo braccio.
Vector le mise una mano sul viso. “Se ci sono io cosa può succederti di così tremendo?”
“Niente”, rispose la ragazza abbassando gli occhi imbarazzata.
“E allora perché ti preoccupi?”. Detto questo le scoccò un bacio sulle labbra come suo solito, per poi lasciare la ragazza con l’imbarazzo alle stelle. Anche fare sentire Star a disagio era uno dei suoi passatempi preferiti, anche se in fondo le voleva bene, e nemmeno troppo in fondo.
Il resto del tour dell’orrore passò tranquillo. I due ragazzi non parlarono troppo, tranne per gli urli terrorizzati della dolcissima ragazza seduta di fianco a quel sadico che era Vector. Quando uscirono gli occhi nocciola di Star incrociarono quelli viola di Vector, e la ragazza parlò. “Mai più, ti prego”
Il ragazzo si mise a ridere. “Va bene cara, ora che ti andrebbe di fare?”
Lei ci pensò su. “Ora mi offri lo zucchero filato per farti perdonare dallo spavento che mi hai fatto prendere”
“Va bene”, annuì Vector.
“E lo voglio azzurro!”, Star lo prese sottobraccio sorridente, come se quello che aveva passato fino a qualche minuto prima non fosse mai successo.
 
 

 
Angolo autrice
Si lo so: sono pazza. Ma dato che Stardust mi aveva chiesto una storia con protagonisti la sua OC Star e Vector ho pensato che provare non mi avrebbe ucciso. So per certo che non è venuta tutto questo splendore, ma io ci ho provato. Spero che vi piaccia!!
Ciaoo!!!
Sakura 
  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Yu-gi-oh serie > Yu-Gi-Oh! ZEXAL / Vai alla pagina dell'autore: morphological