*Salvatore.* Scendeva da quel tram ogni mattina. Scendeva per ultimo tutti i giorni…voleva evitare alcuni volti..non perché avesse paura…era semplicemente stanco di sentire i stupidi discorsi degli altri… .. Si metteva le cuffie, abbassava la testa, ed usciva, con la speranza di non dover incontrare nessuno fino all’arrivo in classe… Una volta arrivato in classe, poteva tranquillamente star lì fermo, a far finta di sorridere. passava il tempo a guardare a fuori…ci provava ad impegnarsi, infatti alcune volte prendeva buoni voti…ma a lui non gliene fregava un cazzo… Cercava di andare bene a scuola solo per far in modo che i genitori non gli rompano.. Finiva la scuola, correva alla fermata, tram, “Our Song” degli The xx, e si rifugiava nel suo mondo fino all’arrivo a casa. La sua vita era forse la vita più monotona che nessuno avesse mai conosciuto. *Lucia.* Lilli, era “pronta” per questo nuovo anno scolastico, ma nessuno riusciva a vedere veramente cosa lei avesse dentro. Lei era sempre circondata da persone…e a lei piaceva…piaceva sentirsi importante per qualcuno…ma lei nel profondo sapeva che in realtà di “amiche” ne aveva pochissime…forse nessuna. Primo giorno, un settembre ancora caldo, ma a lei non importava… non le piacevano le maniche corte…lei le odiava… Scese da quel tram, trovò le sue amiche, e fino al suono della campanella non fece altro che ridere, parlare di ragazzi e delle emozionanti giornate estive che aveva passato. Era leggermente emozionata. Quel giorno avrebbe dovuto conoscere i suoi nuovi compagni, quelli che conosceva a malapena di vista…ma fortunatamente qualche suo vecchio compagno che la conosceva c'era…conosceva per modo di dire. La campanella. Entrò in classe, vide questi qua che la guardavano, questi sottospecie di cosi che davano l’impressione di non aver mai visto una ragazza in vita loro. Lei corse dalla Franci, l’unica sua vecchia compagna di classe rimasta…si sedetterò in fondo, insieme alla gente che a parer loro apparivano più simpatici. Passò tutte le sei ore a ridere e a scherzare, riempita da attenzione da parte dei suoi nuovi compagni. Si sentiva bene…si. Finì quel primo giorno di scuola. Torno a casa ancora sorridente. Pranzò, tornò nella sua stanza, e pianse. *