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Autore: Astrid__B    08/08/2014    2 recensioni
Dal Capitolo 1:
Mi chiamo Gwen: abbastanza alta, capelli lunghi e rossi, occhi verdi. Questo è il mio primo giorno in un nuovo liceo. Sono una ragazza abbastanza semplice, introversa, un po' solitaria ma amichevole quando prendo confidenza. Vivo in questa città da quest estate, da quando i miei genitori hanno deciso di divorziare e io sono diventata una specie di arma del potere. Così, ho fatto le valigie e adesso vivo con mia zia, una tipa giusta, tranne per il suo ossessionato amore per il rosa.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Armin, Dake (Dakota), Dolcetta, Iris, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Mi guardo intorno: l’imponente istituto "Dolce Amoris" padroneggia la scena, facendomi sentire piccola, quasi insignificante. Ed eccomi qui. Mi chiamo Gwen: abbastanza alta, capelli lunghi e rossi, occhi verdi. Questo è il mio primo giorno in un nuovo liceo. Sono una ragazza abbastanza semplice, introversa, un po' solitaria ma amichevole quando prendo confidenza. Vivo in questa città da quest estate, da quando i miei genitori hanno deciso di divorziare e io sono diventata una specie di arma del potere. Così, ho fatto le valigie e adesso vivo con mia zia, una tipa giusta, tranne per il suo ossessionato amore per il rosa.
Mi stringo nella mia felpa verde scuro, quasi per farmi coraggio e varco il cancello principale. Intorno davanti a me si materializzano ragazzi di ogni altezza e età che ridono, chiacchierano.
Una volta entrata al liceo, vado in segreteria, dove mi viene dato il mio orario delle lezioni e il numero e combinazione dell’armadietto. Durante le lezioni siedo spesso da sola, ma non mi dispiace, così posso osservare bene gli altri studenti.
 Arriva la pausa pranzo. Mentre vado a sedermi ad un tavolo con il mio vassoio, tre ragazze mi si piazzano davanti. «Ehi» Guardo la bionda, perplessa. «Dico a te! Ci senti? Questo è il nostro tavolo.» La guardo agitarsi mentre i suoi ricci biondi ondeggiano in continuazione. «Ascoltami» le dico interrompendola «I tavoli appartengono alla scuola e la scuola è pubblica, l’unica cosa che potrebbe cambiare da questo tavolo ad un altro potrebbe essere qualche gomma da masticare in meno, quindi, vedi di sloggiare piccola barbie.» Supero le tre e vado a sedermi accompagnata da alcune risatine.
«Dovrebbero farti una statua, sai?» Una ragazza viene a sedersi davanti a me. «Cosa?» Bofonchio con la bocca piena di cibo. «Solo Castiel riesce a far chiudere la bocca ad Ambra, ma solo perché lei è cotta di lui.» Sbarra gli occhi, portandosi una mano alla bocca. «Ma tu non l’hai saputo da me, ok?» Mi guardo intorno. «A dire il vero, non so nemmeno chi sia Castiel.» La ragazza sospira di sollievo. «Quindi sei nuova?» Mi chiede, sistemandosi la treccina blu dietro l’orecchio. «Si, sono arrivata oggi.» Le rispondo, affondando la forchetta negli spaghetti. «Strano. Non ti avevo ancora notata.» Fa una pausa . «Io sono Kim. Tu ti chiami?»
«Gwen.»
«Mmh.. Mi piace, ti da l'aria di una giusta.»
 
La campanella squilla, il che vuol dire che bisogna tornare in classe. Io e la mia nuova amica ci avviamo in corridoio. 
«Che lezione hai adesso?» Mi chiede mentre apre il suo armadietto. Controllo la lista. «Mmh.. Inglese.» Sbatte l'anta dell'armadietto «Beata te. Io ho matematica.» Sbuffa. «A dopo, ammesso che il mio cervello funzioni ancora.» Mi strizza l'occhio e si incammina verso il lato opposto al mio.
Cammino verso l'aula b, soddisfatta per la mia nuova amicizia. Continuo a guardare l'orario delle lezioni per evitare di sbagliarmi, dopo un successo simile sarebbe da idiota entrare con scioltezza nella classe sbagliata. Con il viso chino sul foglietto, vado a scontrarmi con qualcuno. Io cado a terra, lui si limita a perdere l'equilibrio per poi tornare perfettamente su due piedi.
«Di un po' sei stupida?» Ringhia. Alzo lo sguardo. I suoi capelli e la sua maglietta, entrambi rossi, spiccano sul suo completo in pelle nera. «Quel periodo del mese, vero?» Gli rispondo sarcastica, mentre raccolgo le mie cose da terra. Lui apre la bocca per ribattere, ma viene interrotto da un altro ragazzo. 
«Suvvia Castiel, non prendertela.» Si gira verso di me, i suoi occhi giallo e verde mi guardano, le sue labbra si piegano in un lieve sorriso mentre si scosta dagli occhi qualche ciuffo argenteo.
«Ti aiuto ad alzarti.» Mi dice porgendomi la mano. La afferro e mi alzo da terra. «Ti ringrazio.»
«Io sono Lysandro. Lui invece è Castiel.»
«Io sono Gwen. Scusate ma adesso devo andare a lezione.» Mi giro e mi dirigo verso la classe. «Aspetta.» Mi blocca Lysandro. «Hai lezione di inglese adesso?» Mi giro verso di lui. «Si, perché?»
«La prof non c'è.» Fa una pausa. «Sono del tuo stesso corso.»
«Ah.. Capisco. Beh grazie.» Mi giro di nuovo e vado al mio armadietto per posare i libri.
Chiudo l'anta  e mi guardo intorno. Proprio adesso che manca un prof io non ho qualcuno con cui fare un giro. Decido di andare in cortile per rilassarmi e ascoltare un po' di musica. Fuori non sono sola, altri alunni sono fuori, alcuni probabilmente del mio corso. Mi siedo a gambe incrociate sulla panchina e metto gli auricolari nelle orecchie, premo il tasto play e parte "You Like Me Too Much" dei Beatles. Comincio a guardarmi intorno per capire chi potrebbe essere una mia potenziale amica o amico. La prima persona che vedo è una ragazza molto carina, con i capelli ramati legati in una treccia che parla e ride che un altro gruppo di persone. Ha un braccio attorcigliato a quello di un ragazzo, che di tanto in tanto cerca di divincolarsi senza successo.  Sembra troppo zuccherosa penso tra me mentre la osservo. Poi ritrovo una vecchia conoscenza: la piccola barbie e le sue amichette, solo che sta volta se n'è aggiunta una terza. Anche lei si comporta come una smorfiosetta. Il mio sguardo torna alla ragazza con i capelli ramati, che sta parlando un'altra: alta più o meno quanto me con i capelli corti viola scuro. Capisco che si occupa del giornalino della scuola quando vedo il dittafono che porta in spalla come una borsetta. Vista così sembra proprio in gamba. Ma la mia attenzione si sposta nuovamente sulla ragazza con i capelli ramati e poi sul ragazzo, che è un tipo proprio niente male. Improvvisamente viene a mancare la musica dal mio orecchio destro. Mi giro e trovo un ragazzo con la mia cuffia nell'orecchio che ascolta.
«Oh scusami.» mi dice voltandosi verso di me e restituendomi la cuffia. «È che ti ho vista qui sola soletta e volevo sapere che musica ascoltavi.» Fa una pausa rivelando un sorriso. «Non rinuncio mai alla buona musica!»
«Ti capisco. Qual è il tuo genere preferito?»
«Non ho un genere preferito. Diciamo che la musica più gettonata nel mio mp3 è la Techno. E tu?»
«Il mio preferito è il rock. Ascolto tutto. Dai Beatles ai Green Day.»
«Fantastico!» Dice entusiasta. «Come ti chiami?»
«Mi chiamo Gwen.»
«Io sono Alexy, piacere di conoscerti. Sono la prima persona che hai conosciuto?»
«No.» Gli rispondo arrotolando le cuffie. «Ho già conosciuto mmh... Kim, Ambra e poi.. Castiel, Lysandro e alla fine te.»
«Ambra?» Mi chiede inarcando le sopracciglia.
«Si, Ambra.»
«Ti prego, non dirmi che siete già grandi amiche.»
«No tranquillo, abbiamo solo parlato dei tavoli della mensa e l'ho rimessa a posto. Non mi hai visto?»
«L'hai rimessa a posto?! Wow! Comunque, no, non c'ero. Sono riuscito a convincere mio fratello a mangiare qui oggi. Un'impresa titanica.»
«Come mai?»
«A me piace stare all'aria aperta. Mio fratello invece non lo sopporta. Dice che il sole gli da fastidio.» Si volta verso la ragazza con i capelli ramati. «Non vedi come si dispera per divincolarsi dalla presa di Iris?»
«Si, avevo notato la sua espressione contrariata.»
«Beh emh... Come mai ti iscrivi solo adesso?»
«I miei genitori sono lì per lì dal divorziare. Essendomi stancata dei loro litigi li ho mollati e mi sono trasferita da mia zia per non so quanto tempo.»
«Oh capisco.» Sospirando si volta verso Iris e suo fratello. «Sarà meglio che lo salvi.» Prende fiato.
«Ehi fratellone!» Urla, scuotendo la mano in alto. Il ragazzo si gira verso Alexy facendogli un sorriso riconoscente. Riesce a staccarsi da Iris che lo guarda allontanarsi fingendo che non gli importi.
«Non sai quanto ti sono riconoscente. Voglio bene a Iris, ma sa essere veramente soffocante.» Sbuffa roteando gli occhi. Incrociamo lo sguardo. Mi sorride. Io abbozzo un sorriso abbassando gli occhi. Alexy ci guarda.
«Eeeh..Armin, ti presento Gwen. Gwen, questo è il mio fratellone Armin.»

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Angoletto dell'autrice :3

Salve salve gente :D. Sono una nuova autrice di qui. Non è la prima volta che pubblico una Fan Fiction, la prima che pubblicai fu su un forum: all'epoca avevo 10 anni e (me ne vergogno tutt'ora, credetemi) ho avuto il coraggio di scrivere con la k -.-.
Ma cianco alle bande :D ecco il primo capitolo della mia Fan Fiction su Dolce Flirt! Ci sono stata un po' per scrivere questo capitolo, visto che sono il tipo di persone che lascia le cose a metà :$. Attualmente mi sto edicando ad altre FF che ancora non ho deciso di pubblicare, ma se questa avrà successo credo che mi ci dedicherò di più, o almeno quando posso (sto per entrare nella scuola superiore, capitemi T.T). Grazie a chi recensirà e anche a chi semplicemente leggerà ^^
A presto :D
   
 
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