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Autore: Megga    11/09/2008    5 recensioni
Bill indietreggiò, non riuscendo a staccare gli occhi da quella visione. La bocca della donna-fantasma si spalancò in modo sinistro, non umano. Subito dopo ne uscì un urlo agghiacciante, che risuonò per tutto il magazzino. Era così forte che quello che era rimasto dei vetri delle finestre andò in frantumi. -CORRI!-urlò Bill, spingendo indietro il fratello.
Genere: Sovrannaturale, Horror, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Bill Kaulitz, Tom Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti! ^_^ Questa è una fanfiction Horror, molto Horror se devo dirla tutta... mi è stata ispirata da un sogno che ho fatto proprio oggi così ho pensato che forse poteva andare bene anche in una fanfiction su Bill e Tom...

[Questo scritto non è assolutamente a scopo di lucro, fatti e avvenimenti sono tutti frutto della mia fantasia. Bill e Tom Kaulitz non mi appartengono]

Buona lettura... assicuratevi di avere una lucina accesa mentre leggete! xD

Gli alberi ondeggiavano al leggero soffio del vento.

Non gli piaceva affatto andare in giro al crepuscolo, però doveva assolutamente dimostrare che non era pazzo e non soffriva di allucinazioni.

Dopo parecchi minuti, arrivò trafelato e con la milza dolorante nel grande magazzino abbandonato.

Quella vista era davvero inquietante.

L'edificio aveva le finestre rotte e incrostate di sporco, alcuni pezzi di intonaco erano caduti fra l'erba alta che era cresciuta lì intorno. Il cielo era quasi di un rosso sangue.

Represso un brivido di paura, il ragazzo avanzò fra l'erbaccia fino a raggiungere la grande porta di legno scardinata. Tese la mano per spingere la porta ma questa, senza nessun preavviso, si aprì da sola. Con passi incerti entrò dentro. Il forte odore di vernice e polvere gli penetrò nelle narici, dandogli un leggero disgusto.

Sapeva dove andare.

A passo svelto si affrettò a raggiungere le scale in fondo al magazzino. Fuori ormai era buio. Cominciò a salire piano le scale, le orecchie all'erta per scorgere ogni minimo rumore che non fosse quello delle sue scarpe da ginnastica sull marmo delle scale.

Ad un certo punto però, si udì un lamento prolungato.

Il ragazzo si fermò, il cuore che batteva così forte da fargli male.

Trattenne il respiro.

Era lì, se lo sentiva.

Il silenzio di tomba che era sceso in quel momento, venne bruscamente interrotto da delle voci squillanti all'esterno.

-Senti, io non ci entro là dentro!-disse una delle voci, con una nota di nervosismo.

-E' tutta colpa tua se ora è entrato qui!-ringhiò un'altra voce, che il ragazzo riconobbe come quella di suo fratello.

-Io sono con Rod...-

-Ma bravi, allora cosa ci state a fare qui con noi?-

Ci fù un attimo di silenzio, prima che uno dei 4 parlasse.

-V-vabene... entreremo con voi, ok?

Si sentì uno sbuffo, prima che le porte dell'entrata cominciassero ad aprirsi.

Con un terribile sfregolio di ferro arruginito, la porta si aprì completamente, facendo entrare nell'edifico una fortissima luce lunare che fù in contrasto con quelle di 4 figure nere.

Con un sussultò, cominciòa salire frettolosamente le scale. Di sicuro l'avrebbero seguito, e l'avrebbero visto anche loro.

-E' lì! L'ho visto!-sentì urlare uno dei ragazzi.

Pochi secondi dopo nel magazzino si potevano udire solo i passi dei ragazzini che salivano corrende le scale e i loro respiri irregolari.

-Bill! Cosa stai facendo, torna indietro!-urlò suo fratello.

-No!-fù la risposta di Bill, che continuò a scappare dai suoi amici.

Arrivò al capolinea quando vide davanti a sé che le scale finivano in una piccola porticina che probabilmente portavano al terrazzo.

Si fermò col fiatone, cercando di riprendere fiato. Ma perchè stava scappando? Che motivo ne aveva?

Sentì qualcuno che si avvicinava dietro a lui, con il respiro mozzato.

-Bill... che diavolo... ti è... saltato in mente!

Si voltò lentamente, ritrovandosi davanti Tom piegato in due che si teneva il fianco destro, ansimante.

-Io l'ho vista Tom! E' qui...

-Mi fai paura-disse Tom, alzando lo sguardo verso lui.

-Non mi credi, vero?-chiese flebilmente Bill, abbassando lo sguardo.

Tom non rispose.

Non ci fù tempo per dire altro perchè un secondo dopo la porticina si spalancò con forza.

I due ragazzi sussultarono, guardando quello che stava succedendo, terrorizzati.

Un improvviso vento era entrato appena la porta si era spalancata.

Lì, davanti a loro, si trovava un corpo semi-trasparente. Era la figura di una donna, con un lungo vestito bianco svolazzante.

Bill indietreggiò, non riuscendo a staccare gli occhi da quella visione.

La bocca della donna-fantasma si spalancò in modo sinistro, non umano.

Subito dopo ne uscì un urlo agghiacciante, che risuonò per tutto il magazzino. Era così forte che quello che era rimasto dei vetri delle finestre andò in frantumi.

-CORRI!-urlò Bill, spingendo indietro il fratello.

Prendendosi per mano, cominciarono a scendere le scale correndo con tutte le forze che avevano in corpo.

-Dio Bill, ma che cos'è!?-strillò Tom, mentre si guardava indietro.

-Hai visto che cos'è! L'abbiamo fatta arrabbiare!-strillò in risposta Bill, che faceva di tutto per non cadere in avanti dalle scale.

Quando scorsero la fine, si buttarono in avanti, cadendo uno addosso all'altro.

Bill tossì a causa della grande nube di polvere che si era alzata quando erano cascati.

-Bill, levati! Mi stai uccidendo le gambe!-sbottò Tom, spingendo via il fratello.

Bill guardò oltre le spalle del ragazzo e un espressione di puro terrore gli si dipinse in viso. La porta stava girando cui cardini da sola, mancava poco che si chiudesse del tutto, intrappolandoli lì dentro.

Tom voltò la testa, vedendo anche lui quella scena.

In un secondo i due fratelli si alzarono e cominciarono a correre più forte che potevano verso la porta. Ormai mancava solo poco...

Con un ultimo sforzo, riuscirono a buttarsi fuori dal magazzino, che si chiuse con un sonoro tonfo e un rumore di catene che sigillavano la porta.

Bill aveva la faccia a terra, l'odore dell'erba gli riempiva le narici. Si alzò piano, ancora molto scosso. Accanto a lui, Tom faceva lo stesso.

-Sarebbe troppo poco dirti che sei una testa di c...-cominciò, ma Bil lo interruppe. Si guardava intorno, agitato.

-Dove sono gli altri?

Tom lo guardò attonito. Era vero! Rod, Martin, Andreas!

-Aaargh! Mi sentiranno! Abbandonarci così!-ringhiò Tom, alzandosi in piedi.

-Io sono qui!

I due si voltarono, vedendo una figura che si muoveva tra l'erba alta quasi quanto un uomo.

Alla fine vi sbucò Andreas, col fiatone.

-TU! Perchè ve ne siete andati, brutti cagasotto!-abbaiò Tom, prendendo l'amico per il colletto della maglietta.

-Tom, io volevo ritornare indietro, ma poi la porta si stava chiudendo, non riuscivo ad entrare...ed io... io...-Andreas era sul punto di scoppiare a piangere.

-Rod e Martin?-chiese Bill.

-Loro non hanno nemmeno salito le scale... credo siano scappati appena io e Tom abbiamo cominciato a inseguirti.

Tom sbuffò, dando un calcio ad un sasso.

-Ma cosa è successo...?-chiese Andreas, guardando attentamente i due amici.

-C'era un fantasma del cazzo amico!-sbraitò Tom. Era quasi fuori di sé.

-Calmati Tom... ora andiamocene da questo posto- consigliò Bill, cominciando a dirigersi verso il muretto che circondava il magazzino.

Gli altri due ragazzi lo seguirono. Scavalcarono il muro, trovandosi così dall'altra parte.

Tom aveva cominciato a dirigersi verso il sentiero che portava all'autostrada, ma Andreas lo bloccò.

-Aspettate-disse - mi hanno detto che da quella parte- indicò un punto a sinistra -c'è una specie di scorciatoia per la nostra città.

-Basta che ce ne andiamo più in fretta possibile da questo posto...-borbottò Bill.

Detto questo, i 3 amici si diressero verso il sentiero più corto.



Il prossimo capitolo...



[...]Si sentiva solo il rumore delle mascelle al lavoro. Avevano molta fame, quindi nessuno parlava.

All'improvviso però, qualcosa attrasse la loro attenzione.

Smisero di masticare, guardandosi a vicenda.

Tesero le orecchie, per sentire meglio.

Fuori dalla capanna, si sentiva un rumore di ferro sfregato. Era come se qualcuno stesse affilando un'ascia... [...]

Spero vi sia piaciuto come inizio... il prossimo capitolo sarà tremendo, ve lo assicuro!

I commentini sono molto graditi! xD

Alla prossima! <3

  
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