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Autore: _Chia329    08/08/2014    1 recensioni
«Dai diciannove anni, non avevo più avuto una relazione sentimentale. Ma lui mi faceva stare bene, era diverso..»
Genere: Avventura, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Love is my disaster.

Ciao a tutti. Mi chiamo Jessica (soprannominata Jessie), abito a Firenze, ho 21 anni e sono una giornalista. Sono sempre a caccia di nuove idee e ispirazioni. Sono un tipo misterioso, come si può notare dal mio abbigliamento. Infatti indosso sempre jeans attillati, Converse, magliette semplici, un cappello da giornalista, una macchina fotografica appesa al collo e una borsa, dove metto il mio cellulare e la mia agenda, con una penna stilografica nera. Ora passiamo al mio blog. Io ho un blog fantastico, ma per finirlo mi mancava l’ispirazione.
Dovevo tirar fuori un’idea davvero geniale e così, decisi di trovare l’ispirazione in altre città.
Erano le nove di sera, quando, mentre bevevo la cioccolata calda, consultavo siti online per prenotare una camera d’albergo. Alla fine, dati i costi, la distanza e quello che la città poteva offrire per il mio blog, decisi di andare a Londra. D’altronde, avevo sempre amato quella città. Ci ero andata solo una volta, a 3 anni, con la mia famiglia e desideravo tanto ritornarci. 


La partenza era stata fissata per Giovedì ed oggi era solo Lunedì sera. Quindi decisi di spegnere il computer e di andare a dormire per prepararmi alla faticosa giornata di domani, impegnata per i preparativi.


                                                                                                            * * * 


{Giovedì, 1 Febbraio}


Ecco, oggi è il gran giorno, stavo per partire per Londra! Alle sette di mattina, ero molto emozionata ma non dimostrandolo, vado all’aereoporto con una valigia molto spaziosa e una grande borsa.
Passata un’ora circa per l’attesa, salgo sull’aereo e mi siedo sul posto assegnato, vicino ad una finestra fortunatamente. Dopo dieci minuti, tutti erano seduti ai propri posti e un signore col microfono iniziò ad ordinare di mettere le cinture di sicurezza. Dopo qualche secondo, l’aereo iniziò a decollare. Così restai a guardare fuori dalla finestra il magnifico paesaggio. 
Il tempo in aereo è letteralmente volato. Non ho fatto altro che ascoltare musica e parlare con Andrea, il ragazzo seduto vicino a me in aereo. Era alto, occhi azzurri, capelli rossi e aveva 22 anni. Doveva andare anche lui a Londra per lavoro. E' molto simpatico e non abbiamo fatto altro che ridere perché un signore avanti a noi si addormentava  russando e si appoggiava con la testa sui suoi "vicini di aereo" , che si arrabbiavano. Quante risate!


Atterrati, io e Andrea ci salutammo, dopo esserci scambiati i numeri di telefono. Poi feci un sospiro di emozione e noleggiai un taxi. 


                                                                                                    ***
 
                                                           
Il taxi mi lasciò davanti l’hotel. Entrai e mi diedero le chiavi della mia camera. Un signore che lavorava lì mi accompagnò, portandomi i bagagli, e dopo avergli dato la mancia aprii la mia stanza. 
Dalla mia bocca uscì un: «Wow!». La camera era piccola, ma graziosa. C’era un letto da una piazza e mezzo, un comodino con una abat-jour, un cassettone con sopra uno specchio, un armadio molto spazioso, un piccolo divanetto, una piccola televisione, e ovviamente un bagno  personale. Iniziai subito a disfare le valigie e a mettere tutto in ordine.    


                                                                                                        * * * 


Fatto questo, decisi di farmi un giro per Londra. Chiesi al ragazzo alla reception se c’erano dei particolari luoghi da visitare e subito lo riconobbi. Era Andrea, il ragazzo che avevo conosciuto poco prima in aereo. «Ti accompagno, intanto il mio turno è finito.» «Ok, grazie!» Dissi io sorridendo.
«Aspettami, vado a cambiarmi torno tra due minuti.» disse lui. E io sorrisi annuendo. 
Passati 2 minuti (è di parola!), arrivò cambiato e ci incamminammo per le strade di Londra. Non so, con lui mi sentivo protetta. E stavo veramente bene.


Ciao a tutti! 
Questo è il primo capitolo del mio racconto. Per me non era tanto bello all'inizio, ma poi mi ha aiutata la mia migliore amica. <3
Spero che vi piaccia anche se a me non piace tanto lol, ama diventerà più interessante! <3









 
   
 
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