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Autore: veronica85    08/08/2014    3 recensioni
Un breve momento, subito successivo alla fine dell'ultima battaglia, dal punto di vista di Piper e Leo.
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Leo Wyatt, Piper Halliwell
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Buonasera a tutti!! Questa è la prima volta che pubblico in questo fandom. Il tutto nasce da un contest a cui ho partecipato, giusto per far contento un amico che era il giudice (che mi frusterà per quel che ho scritto). Il contest in questione è "Il giro del mondo in -anta ship" di Total_Drama o "Il Saggio Trent" a seconda se andate a sbirciare sul forum o qui sul sito. Cosa dire sulla storia? Nulla, in realtà, è molto semplice e ho detto praticamente tutto nel commento. L'ultima cosa da dire è che mi erano stati affidati dei prompt, che non so, però, se ho usato nella maniera giusta, perché io e i prompt non andiamo d'accordo xd. Per cui evito di dirvi quali erano e lascio il giudizio al giudice...che èèèèèèèèèè meglio.
Buona lettura :)

 
Da quanto tempo era lì ad aspettare? Erano trascorsi soltanto una manciata di secondi da quando lei e le sue sorelle avevano pronunciato l'incantesimo che aveva riportato tutto alla normalità eppure aveva l'impressione di stare attendendo da giorni, mesi... Anni. Un sospiro sconsolato, una lacrima che solcava il viso seguita da una seconda e poi da una terza.  La giovane donna non poteva farne a meno: finalmente tutto era finito, finalmente Gideon e la Triade erano morti, avevano fatto il loro dovere eppure... Eppure ancora qualcosa mancava perché la sua felicità fosse perfetta. Suo padre e sua madre (sua madre, sua madre… da quanti anni non la poteva vedere così viva e tangibile?) li avevano appena raggiunti con i bambini tra le braccia e lei si era sentita scoppiare il cuore a vederli di nuovo lì tutti insieme, a poterli di nuovo stringere, con la certezza che, da quel momento in poi, non avrebbero più corso pericolo alcuno.
E alla fine, ecco, una piccola luce bianca, che avrebbe potuto passare inosservata se non fosse stata attesa con trepidazione. L’Anziana dalla pelle scura e… Leo, Leo, Leo, finalmente il suo adorato Leo le veniva restituito! Ancora non le sembrava possibile, in quell’ultimo periodo gliel’avevano portato via talmente tante volte che…. Non poteva ancora concedersi il lusso di lasciarsi andare non poteva… Eppure non poté trattenersi dal regalare un sorriso veloce ma sincero a suo marito. Prima di lasciarsi andare, però, doveva essere sicura. Fu per questo che le sue prime parole furono per la sua accompagnatrice:
“D’accordo, aspetta un secondo… Non lo porterai via di nuovo, giusto?” . E soltanto dopo la sua rassicurazione, si concesse di respirare, gettandosi tra le braccia del suo adorato marito, unendo finalmente le labbra alle sue. Erano stati separati per troppo tempo, non poteva più aspettare… e neanche lui, a giudicare da come la stringeva e dal modo in cui aveva risposto al suo bacio. Eppure fu proprio lui il primo a sciogliere il contatto e ci sarebbe rimasta davvero male se…
                                                                                                                                                         Ohh yeah yeah…
                          You smile, you smile
                                    Oh and then the spell was cast
                                And here we are in heaven
                               For you are mine at last*
 
… se proprio in quell’istante Leo non le avesse regalato uno dei suoi sorrisi più belli e caldi. Se avesse potuto, avrebbe passato il resto della vita a farsi stringere da lui, ora se lo poteva permettere… o forse no, non ancora. Il suono di una gola che si schiariva la riportò alla realtà spingendola a voltarsi. Si poteva morire di felicità? Quel pensiero l’attraversò rapido quando i suoi occhi incontrarono quelli sorridenti di sua madre che stringeva in braccio Chris. E ad appena pochi millimetri da lei, suo padre aveva portato Wyatt. Non resistette oltre e, con le lacrime agli occhi, si fiondò a riprendersi i suoi figli, seguita a ruota da Leo. Quello fu un momento… perfetto. C’erano i suoi genitori, la nonna, i suoi bambini, le sue sorelle…. Le sue sorelle. Le sue sorelle non erano tutte, ne mancava una, ne sarebbe sempre mancata una e lei come nessun’altra non avrebbe mai potuto scordarlo. Una mano maschile si posò sulla sua spalla, distogliendola da quei pensieri, seguita da quella voce che tanto amava:
“Lei sarà sempre con te... finché la ricorderai e la terrai nel tuo cuore non la perderai mai del tutto”. Un sorriso incorniciato di lacrime fu tutto ciò che Leo ottenne... ma gli era più che sufficiente: in quel momento non desiderava altro che vedere la sua famiglia riunita e felice. Si sentiva un perfetto cretino in quel momento, era certo di aver assunto un’espressione ebete, ma non gli importava: finalmente era tornato a casa, finalmente poteva riabbracciare i suoi bambini… sua moglie. Lui e Piper avevano dovuto affrontare tante battaglie, tante prove che li avevano messi in difficoltà rischiando di mandare a monte perfino il loro matrimonio ma erano stati forti, avevano resistito, erano stati disposti a scendere a compromessi anche importanti pur di non perdersi e ne erano stati, alla fine, ripagati. Perfino nel momento in cui gli anziani avevano usato la magia per cancellargli la memoria e verificare la forza del suo amore per Piper, il sentimento che li univa era stato più forte della magia, permettendo loro di ritrovarsi. Erano riusciti ad andare oltre la magia, imparando, almeno in parte, a farne a meno.
E sì, spesso avevano anche discusso animatamente ed erano stati vicinissimi al punto di rottura. Spesso, dopo aver perso i suoi poteri e dopo il primo momento di euforia, Leo si era ritrovato a pensare a quanto si sentisse inutile, a quanto non fosse giusto che a lui toccasse soltanto la parte del “mammo”: occuparsi dei bambini, fare la spesa, dare un aiuto in casa… mentre Piper si trovava a combattere in prima linea, contro orde di demoni ed era sempre così troppo vicina al pericolo da fargli mancare il fiato ogni volta. C’erano giorni in cui sentiva i compiti che gli erano affidati come fardelli insopportabili, inadatti a ciò che era stato, troppo al di sotto di ciò che lui avrebbe voluto fare per contribuire al benessere della sua famiglia. Ma dopo tutte le cose cui aveva assistito, dopo essere stato strappato a forza, per l’ennesima volta a sua moglie e ai suoi bambini ed essere stato costretto ad assistere impotente alle battaglie in cui Piper era quotidianamente coinvolta, si era ripromesso che avrebbe smesso di lamentarsi e che si sarebbe limitato a pregare che tutto andasse bene. E l’aveva fatto, oh se l’aveva fatto… e le sue preghiere erano state finalmente esaudite. Gli era stato concesso di tornare e di riabbracciare le  persone che amava. Non aveva recuperato i suoi poteri… ma non contava, se poteva stringere tra le braccia Chris e Wyatt con la certezza che nulla più lo avrebbe separato da loro.  Così, mentre Piper, aiutata da Phoebe e Paige, scriveva la loro storia sul Libro delle Ombre in modo da tramandarla alle generazioni future, lui si riempiva gli occhi e il cuore dei suoi figli, che giocavano lì a pochi passi da lui. Non seppe mai valutare quanto tempo fosse trascorso, prima che un tocco gentile lo riscuotesse dai suoi pensieri: voltatosi, incontrò gli occhi sorridenti di sua moglie.
“Sei in contemplazione?” Oh, lei poteva capirlo perfettamente, era la stessa cosa, in fondo, che aveva fatto fino a pochi istanti prima. Scrivere la sua storia sul Libro delle Ombre aveva richiesto meno tempo del previsto, così, silenziosa come un gatto, si era avvicinata all’angolo in cui Leo si era rintanato ad osservare i bambini e li aveva contemplati tutti e tre a distanza, non riuscendo ancora a rendersi conto del fatto che tutto era finito. Poi non aveva più resistito, non poteva stare ancora lontana da suo marito. E ora si trovava lì, dietro di lui, con le mani appoggiate sulle sue spalle e la testa pericolosamente vicina al suo orecchio sinistro. Gli occhi di Leo incontrarono i suoi nel giro di un battito di ciglia. Il sorriso che si dipinse sulle labbra di suo marito, la spinse a ricambiare istintivamente.
“Hai finito con il Libro delle Ombre?”. Annuì, sì aveva finito e l’aveva riposto in soffitta. Lei, Phoebe e Paige avevano però stabilito di non chiuderla a chiave, non volendo abbandonare del tutto quella parte della loro vita che era stata così determinante in quegli ultimi anni.
“Sì, abbiamo scritto tutto, tutto ciò che ci è successo e poi riposto il Libro in soffitta. Adesso, l’unica cosa che ho voglia di fare è stare con te e con i nostri figli”. Mormorò, stringendosi a lui. In quegli ultimi tempi, tra incomprensioni e lontananze, erano stati fin troppo distanti, non aveva intenzione di permettere che accadesse di nuovo, voleva recuperare, riprendersi il suo matrimonio e goderselo com’era giusto che fosse. E da come Leo l’aveva accolta tra le sue braccia, sembrava essere della stessa opinione. Fu proprio lui a fare la proposta:
“Che ne dici di andare a fare una passeggiata? Solo io, te, Wyatt e Chris”. Detto fatto: la proposta era stata approvata nel giro di poco e i bambini preparati. Paige e Phoebe erano state avvertite che quell’uscita era riservata soltanto alla loro sorella maggiore e alla sua famiglia e che sarebbero tornati presto, quindi, i coniugi Wyatt avevano attraversato la porta di casa senza una meta precisa. Ora che non avevano più demoni da tenere d’occhio, potevano permetterselo. E così i loro piedi si erano mossi da soli, mentre loro erano presi l’uno dall’altra e dai bambini che, eccitati per quel fuori programma, scappavano da tutte le parti. Ci volle del bello e del buono per evitare che Wyatt finisse sotto qualche macchina, ma, alla fine, raggiunsero il porto. Non era stata loro intenzione arrivare fin lì, ma, sollevando lo sguardo, Leo e Piper si resero conto che non avrebbero potuto scegliere luogo migliore. Sopra le loro teste, infatti, a metri e metri di altezza, si stagliava il Golden Gate Bridge.
“Si può dire che è qui che è ricominciata la nostra famiglia”. Non poté fare a meno di notare Leo. Dal canto suo, Piper si limitò ad un cenno affermativo: ricordava fin troppo bene che era da sopra quel ponte che Leo si era buttato, rischiando la vita pur di tornare da lei. Era stata quella, l’ennesima prova cui erano stati sottoposti e che avevano superato soltanto grazie al loro amore. Eppure… eppure, bastò uno sguardo perché entrambi capissero che c’era qualcosa che non andava.
“Ti va di fare una pazzia?”Piper non lasciò il tempo al marito di rispondere, avviandosi con Chris in braccio dentro il porto:
“Partiamo. Per un posto a caso, io, te e i bambini. Prendiamo il primo traghetto che parte e facciamo una gita. Ce la meritiamo, dopo tutto quello che è successo”. E dopo il primo istante di sorpresa, suo marito non poté non ammettere che avesse ragione da vendere.
Mezz’ora dopo, mentre si trovavano in fila, in attesa di salire sul traghetto scelto, gli occhi di Piper volarono in alto, a osservare il cielo, quel giorno più limpido che mai. E mentre la nave usciva dal porto e loro ammiravano rapiti l’azzurro che li circondava, un solo pensiero attraversò le menti degli adulti: quel giorno si ricominciava. Quel giorno sarebbe stato un nuovo inizio. Da quel giorno, finalmente, avrebbero potuto pensare a sé stessi, ai loro sogni, senza più pensieri né altre responsabilità oltre quelle che si erano liberamente scelti.
Quel giorno, la loro vita ricominciava, sospesi tra il blu del mare e del cielo.
 
                                                                                                  Ohh yeah yeah
                                At last
                                      The skies above are blue
            (...)
            I found a dream, that I could speak to
A dream that I can call my own…*
 
 
 
*Le strofe in inglese sono due parti della canzone “At last” di Etta James che a quanto pare, non ci vuole stare, qui, perché si rifiuta di stare dritta come l'avevo messa sul documento di Word -.-. Visto che non voglio perdere tempo per dieci righe, per ora sta così, se trovo un'anima pia che mi spiega come posso metterla a posto, sistemo più che volentieri :)
 
   
 
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