Rose si trasferisce in un paesino, a parer suo desolato, con i genitori; e parliamoci chiaro, abbandonare la sua grande metropoli e frequentare il suo ultimo anno di liceo in un posto in cui non conosce nessuno, non è facile. Ma sembra capirlo solo lei e la sua insegnate di latino, Carol.
Alla ricerca di amici-senza avere i risultati sperati- inizia ad avvicinarsi ad un ragazzo che divide con lei il banco scolastico, Richard. Bello da mozzare il fiato, misterioso e tremendamente scontroso.
Però a legarli c'è qualcosa, un filo sottile che lega il presente e il passato, un qualcosa che possa anche influenzare il futuro. Una lettera destinata a loro, con una foto. Una foto che ritrae i due molto piccoli insieme.
Dal capitolo:
-Non capisci nulla. Perchè sei insignificante. Tu esisti non vivi.- Rose inebetita al suono di quelle parole, si lascia prendere da un moto di rabbia e scarica tutta la sua frustazione:
-Ti sbagli. Non sai nemmeno di quello di cui stai parlando, Richard. Questo- allarga le braccia e indica le mura attorno a lei-è un puzzle, un puzzle molto più grande e oscuro di quanto tu possa credere.-