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Autore: gridanelsilenzio    09/08/2014    4 recensioni
Ma quella mancanza era giustificata: Ashton non c'era.
Ashton non c'era più, con la sua risata, a riempire l'atmosfera fredda e cupa di quella casa.
Ashton non c'era più, a trafficare con i fornelli e gli utensili della cucina, cercando di preparare qualcosa di commestibile.
Ashton non c'era più, seduto accanto a lui sul divano, pronto con una ciotola piena di pop corn e con uno scatolone di fazzoletti.
Ashton non c'era più, accanto a lui nel suo letto.
Ashton non c'era più, non sentiva più la sua voce così delicata cantare sotto la doccia.
Ashton non c'era più, non sentiva più le sue braccia stringerlo, come a non volerlo far scivolare.
Ma anche se Ashton non c'era fisicamente, lui lo sentiva, lo vedeva.
Genere: Drammatico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Ashton Irwin, Luke Hemmings
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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«Luke, please don't love anyone else»





1.





Luke ed Ashton erano insieme, quella sera.
Si erano dati "appuntamento" nella casa sul lago.
Era una piccola casetta della mamma di Luke, non ci andava nessuno da tempo e secondo i due ragazzi, che ormai avevano deciso che quello sarebbe stato il loro angolo d'amore, non c'era posto migliore per passare delle ore insieme.
Solitamente quelle ore trascorrevano tra risate, pop corn buttati per tutto il pavimento, film strappalacrime, o le passavano semplicemente accoccolati l'uno all'altro, a sentire i loro respiri e i loro battiti andare in contemporanea.
Erano così, Luke ed Ashton.
Due ragazzi spensierati, uno un po' più responsabile, l'altro un po' più pazzo. Ma si aiutavano, essendo così.
Luke riusciva a controllare meglio le mosse giuste e sbagliate di Ashton, essendo lui quello più responsabile e più riflessivo, anche se doveva ammettere che il suo ragazzo certe volte gli faceva commettere pazzie che non avrebbe mai pensato di fare.
Ashton lo faceva divertire, gli faceva vedere la vita in modo diverso e senza regole. Nel mondo e nella vita di Ashton si poteva fare tutto senza limiti, ci si poteva divertire fino ad avere costantemente il sorriso stampato sul volto.
Si piacevano così, loro due.
Con le loro diversità che li facevano stare ancora là, quel giorno, accoccolati sul divano di pelle bianca, a guardare Forrest Gump, film fortemente richiesto dal più piccolo.
« Adesso dimmi se non era bello! » disse Luke, con un tono un po' da bambino, facendo girare Ashton.
Il più grande lo trovò con le braccia conserte appoggiate al petto e il labbro inferiore tirato fuori, e sorrise.
Come poteva dire di no ad una dolcezza del genere?
« Era bellissimo, Lukey » disse Ashton, aprendo una lattina di birra e lanciandone un'altra all'altro ragazzo.
Luke sorrise teneramente, scoppiando di gioia dentro sapendo di aver vinto con la sua dolcezza, un'altra volta.
Ogni volta che i due ragazzi litigavano, Luke tirava fuori tutta la sua dolcezza, sapendo di essere uno dei punti deboli di Ashton.
E infatti, dopo qualche secondo, Ashton si ritrovava sempre ad abbracciare il più piccolo, sussurrandogli un piccolo «scusa» all'orecchio.
Secondo Ashton, dipendevano l'uno dall'altro.
Ed in effetti, era così.
Luke sapeva di dipendere dal sorriso di Ashton, dalla sua risata così rumorosa che cambiava a seconda delle situazioni.
Sapeva di dipendere dalla sua pazzia, dalla sua voglia innata di scoprire e sperimentare, dalla sua voglia di vivere ogni gioia del mondo.
Luke sapeva di dipendere dagli occhi di Ashton che gli trasmettevano amore, tutto l'amore che provava per lui.
Sapeva di dipendere dalle sue braccia forti e dalla sua protezione. Sapeva di dipendere da lui.
Ashton sapeva di dipendere dagli occhi blu di Luke, sapeva di dipendere dalla sua comprensione e dalla sua responsabilità e dal suo essere un po' in fondo pazzo come lui.
Sapeva di dipendere dal suo modo di ridere e dal suo modo di mostrare agli altri quanto era felice.
Ashton sapeva di dipendere dalla sua pigrizia e dalla sua timidezza, sapeva di dipendere da lui.
E queste cose le avevano scoperte solamente qualche mese prima, quando si erano aperti, quando avevano fatto sapere i loro sentimenti che prima erano stati messi in un nascondiglio e tenuti là fin troppo a lungo.
Entrambi sapevano che vivere senza l'altro al proprio fianco sarebbe stato malsano, una pazzia.
Ma avevano la certezza che sarebbero stati insieme per tanto tempo.
O forse no?





angolo autrice:
Eccomi qui!
Comincio subito col dirvi che questa storia comprenderà solamente cinque capitoli.
L'ho scritta tutta, tutti i capitoli, di getto, stasera.
Probabilmente presa da un attacco di tristezza, guardando i video dei Lashton su Itube, o semplicemente perché avevo voglia di fare qualcosa di diverso, perché mi auguro sia veramente così.
Ho pianto. Ho pianto tanto, vi avviso.
Come vedete, questo capitolo è corto, come lo saranno tutti gli altri perché non sarà una vera e propria storia, ma più un racconto.
Un racconto di quello che è successo alla loro storia.
Spero vi piaccia e, per favore, ditemi cosa ne pensate!

Un bacio,
Francesca.

Se avete voglia di passare dall'altra mia storia su Justin, "L'altra parte del mio cuore", la trovate sul mio profilo. E c'è anche il trailer!

Twitter: @tipregosorridi.
  
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