Anime & Manga > Pokemon
Ricorda la storia  |      
Autore: kitharah    09/08/2014    1 recensioni
Affianco a lei c’era la sua cara amica Chumee, quel piccolo esemplare femmina di Smoochum che l’aveva accompagnata per tutte le sue avventure nella grande regione di Johto. Anche lei era felice. Tutti i loro sforzi erano stati ripagati con un dono che solo lei e i suoi compagni di squadra sapevano quanto la sua allenatrice aveva desiderato.
[Crystal; Professor Oak] [Missing moment] [One-shot]
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Crystal, Prof Oak
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Manga
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
I sogni son desideri di felicità.
 
 
 
Nelle stanze pallide dalle pareti scolorite e in attesa di una bella riverniciata del laboratorio di Biancavilla entravano i primi raggi del sole. In quel piccolo edificio si potevano intravedere i primi goffi movimenti di quegli scienziati che ancora si dovevano riprendere dal sonno. Le macchine iniziavano ad azionarsi pronte per il faticoso lavoro che le attendeva quel giorno in cui tutto ricominciava come ad ogni lunedì.
Il professor Oak era già alla sua postazione, nel grande ufficio, per rispondere alle varie lettere che gli mandavano da tutta Kanto ogni giorno. D’altronde era il professore di Pokémon più esperto di tutta la regione.
I primi Pokémon erano già stati fatti uscire dalle proprie PokéBall per la colazione dai vari assistenti, e tutto era pronto affinché le porte del laboratorio venissero aperte. Ma ancora non erano le otto.
E infatti Crystal era lì, fuori, appoggiata al muro color canarino impallidito dell’edificio. Era in attesa del suo primo giorno di lavoro lì. Come assistente, l’assistente del professor Oak. Quel ruolo… era ambito da molti allenatori Pokémon. E lei c’era arrivata.
Quasi non ci poteva credere. Per quanto fosse vero, a lei dava l’impressione di essere un sogno. Ma appunto, era tutto vero. Lei d’ora in avanti avrebbe lavorato in quell’edificio ammirato da tutti gli allenatori. E magari completando gli studi sarebbe diventata anche lei una grande ricercatrice Pokémon. E magari un giorno sarebbe diventato realtà. Magari un giorno sarebbe riuscita a prendere il posto del professor Oak, o del professor Elm, chi lo sa.
L’eccitazione in quella ragazza si poteva percepire a vista d’occhio. Bastava davvero guardarla dritta negli occhi per vedere quanta euforia provava, quanta felicità. Ma Oak le aveva detto che avrebbe incominciato appena sarebbero scattate le otto. Sadico, pensò la ragazza.
Affianco a lei c’era la sua cara amica Chumee, quel piccolo esemplare femmina di Smoochum che l’aveva accompagnata per tutte le sue avventure nella grande regione di Johto. Anche lei era felice. Tutti i loro sforzi erano stati ripagati con un dono che solo lei e i suoi compagni di squadra sapevano quanto la sua allenatrice aveva desiderato.
Erano riuscite a completare il Pokédex ed ora Crystal sarebbe diventata colei che avrebbe aiutato Oak in tutto e per tutto. Sarebbe diventata colei che avrebbe dato il primo Pokémon ad ogni neo-allenatore che le si presentava lì al laboratorio. Avrebbe reso felici decine di allenatori. E rendere felici gli allenatori donando loro un Pokémon era la cosa più importante per un futuro professore di Pokémon.
Era impaziente; anche quello lo si poteva vedere guardandola in quei suoi occhi blu cristallino. E quello era il colmo per una ragazza dal carattere paziente come il suo, anche perché se non fosse stata paziente di certo non sarebbe riuscita a catturare tutti quei Pokémon e di conseguenza completare il Pokédex.
Ma ecco che la lancetta delle ore si mosse e le arrivarono le otto. Un’ombra si intravedeva dietro la tenda bianca della porta del laboratorio. Doveva essere Oak, anche perché lui sapeva che Crystal sarebbe stata puntuale, anzi in anticipo quel giorno.
Il suo cuore palpitava, e forte pure. Chumee la guardava con gli occhi sognanti e di chi ammirava qualcuno per le sue grandi gesta. D’altronde ogni Pokémon ammira il proprio allenatore e ne va fiero di essere uno dei suoi Pokémon.
La figura mise la chiave nella toppa della porta in legno e pigiò sulla maniglia per permettere finalmente l’accesso a quella ragazzina.
Ed eccolo, finalmente. Era Oak, proprio come la giovane aveva immaginato. Aveva un camicie bianco in mano che con un grade sorriso porse a Crystal.
«Benvenuta, mia cara Crystal, o dovrei chiamarti assistente
 
 
 
Fine.
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Pokemon / Vai alla pagina dell'autore: kitharah