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Autore: LORIGETA    12/09/2008    20 recensioni
Piccola ispirazione scritta di getto, grazie a chi la leggerà.^^
Vegeta aprì gli occhi nel buio: tuonava e la luce dei lampi immergeva la stanza di bagliori. Brontolò non senza un lieve sorriso d’irritazione nel sentirsi oggetto di simile ingordigia femminile, giacché Bulma si era ancor più stretta alla sua schiena.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bulma, Vegeta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Temporale.

 

 

 

 

L’oscurità era chiusa attorno a loro.

Il brontolio di un tuono rimbombò nella stanza e la pioggia prese a cadere con un tambureggiare fitto sul pavimento della terrazza.

Il temporale la inquietava da quando era bambina. 

Il cuore le batteva forte e allora desiderò di stringersi a lui.    

Si era abituata a dormire con il corpo raggomitolato vicino alla compattezza dei muscoli del suo compagno e si sentiva infinitamente protetta da quelle spalle larghe e robuste.

Era incapace di farne a meno di quel contatto: era un bisogno straziante che evocava qualcosa di più potente; travolgente come il vero amore.   

Chiuse le palpebre e ascoltò il fruscio delle foglie dell’albero di magnolia mosse dal vento, respirando l’odore della terra del giardino, trasportato dal vento che arrivava dalla finestra socchiusa.

No, adesso sarebbe stato impensabile rinunciare a lui e pensare che un tempo era stato un essere malvagio, arido, avido, crudele.

Pura collera era stato, senza nessuna remora morale. 

Vegeta aprì gli occhi nel buio: tuonava e la luce dei lampi immergeva la stanza di bagliori. Brontolò non senza un lieve sorriso d’irritazione nel sentirsi oggetto di simile ingordigia femminile, giacché Bulma si era ancor più stretta alla sua schiena.

“Il temporale mi mette qualche brivido, mi piace starti vicina, mi rassicura.” caldo, il suo respiro, lo sfiorò attraversando la profondità del silenzio.

Quella piccola frase fu disarmante.

Il principe non si sarebbe mai aspettato di poter riuscire a confortare nessuna creatura in vita sua, ma alla fine cedette per un moto istintivo.

Cedette solo per lei. 

Si voltò e la fissò in volto e poi si sistemò più comodamente, aderendo al suo corpo nudo.

Sentì in bocca il sapore dell’eccitazione.

La donna lo abbracciò e si appoggiò al suo petto, inclinando la testa da un lato e, accarezzandogli piano i capelli, lasciò che la pioggia parlasse per loro.

Chiunque fosse stato prima di allora non le importava, ora era tutto ciò che desiderava: un saiyan, un uomo, un amante…Vegeta.  

Tuonò. 

Le sue carezze la consolarono come fosse una bambina e lei voleva solo restare lì tra le sue braccia nella luce livida del lampo, nell’attesa che la tempesta scemasse, unita a un profondo e intenso senso di dolce benessere. 

 

 

 

Fine.

 

 

 

 

Ciao a tutti, grazie di aver letto questa piccola ispirazione, come sempre vi dico che è gradito il vostro commento.

 

Un bacio.

 

 

LORIGETA ^^

 

  
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