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Autore: Lady_blody    10/08/2014    10 recensioni
Questa è la storia dell'ipotetico incontro tra Jack Frost ed Elsa. Uno strano fenomeno porterà elsa nel mondo di Jack,il cosidetto presente. La ragazza conoscerà tutti i guardiani e un nuovo sentimento.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jack Frost
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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La vita di Jack non era mai stata semplice quando indossò i panni di guardiano. Per 3oo anni ,Jack,era alla ricerca di qualcosa. Buona parte della sua vita era costellata da domande che quasi mai avevano delle risposte,tranne le piu importanti.Cercava il suo centro,che era quello di proteggere i bambini. Cercava il pezzo mancante del suo puzzle,che era Elsa. Jack aveva trovato risposte a cio che piu gli stava a cuore,ma proprio quando era sicuro di non dover avere altri interrogativi ,ecco che arriva la tempesta che gli sconquassa la rotta. Elsa era il suo pezzo mancante,ma qualcosa la stava per portare via da lui per sempre. Rhunte bramava il suo corpo e la sua anima e non c'era modo per fermarlo o trovare una soluzione. Non era disposto a pagare un tale prezzo,non era pronto a perderla dopo che l'aveva cosi faticosamente presa a se tra le sue braccia. Ripensare che il drago la uccidesse lo fece rabbrividire. Preferiva vederla sposata con Lionel che tra le fauci del mostro. Gli bastava saperla viva. Questo era il suo desiderio. Non voleva dividersi da lei prima che una malattia o la vecchiaia la prendesse. E quel che peggio lei non sapeva nulla del suo presumibile sacrificio. Doveva dirglielo ma ogni volta gli mancavano le forze e il coraggio. Non voleva distruggere il suo sorriso e far preoccupare Anna. Cosa doveva fare? 
La mattina dopo il ballo Jack sgattaiolò fuori dal nascondiglio dei guardiani,per andare a parlare con San Giorgio,di nuovo. 
Non volò,ma camminò. Voleva pensare attentamente cosa poter dire alla divinità e come trovare una soluzione, perche doveva esserci un modo...Per forza! A tutto c'è rimedio,pensò.  Provò a conservare nel suo cuore questo barlume di ottimismo e si incamminò,sempre più lentamente, con la paura che infestava la sua anima come dei rovi pieni di spine.

Dal diario di Lionel. 
Lionel Montressor. Figlio della sorella della madre di elsa e Anna, era nato ad Arrendelle,sebbene la corona dei suoi genitori era destinata in un altro regno. Lionel naque un mese dopo quella di Elsa. 
I genitori pianificarono il loro matrimonio fin da quando erano solo dei bambini per stringere un'alleanza commerciale abbastanza forte. 
Lionel veniva a trovare la sua promessa sposa ogni estate di tutti i suoi anni,ovviamente forzato dai suoi genitori. Era riluttante a sposare sua cugina Elsa,non per il legame di parentela,ma per il suo potere. Si,Lionel era a conoscenza da tempo dei poteri di lei.  Li considerava opera del diavolo. Stregoneria. Non era magia. La magia rende bello  e caldo tutto ciò che ha grazia e bellezza. Non congelava tutto o faceva appassire i fiori con la neve. 
Li odiava e li ripudiava con tutto se stesso fino a quando non arrivò il giorno in cui li portò ad amarli e sopratutto ad amare lei. 
QUando Lionel aveva sei anni non era ben voluto dai bambini della sua età. Perchè troppo gracilino e perchè gli interessavano più i libri che giocare all'aperto. 
Veniva deriso per il suo aspetto non troppo bello e  considerato fortunato solo perche era promesso a Elsa. QUesto lo portava a detestarla ancora di più. 
Ricorda una mattina di luglio dove si era messo a riposare sotto un albero di noci nei giardini del palazzo di Arrendelle,ma venne interrotto da dei bulletti,figli di nobili venuti in visita al castello. 
" Guarda chi c'è qui" disse uno di loro . 
Lionel: Cosa volete? - Ripose Lionel con la sua vocina squillante. 
" è bello quel libro?" 
Lionel: Si...volete leggerlo con me? - propose ingenuamente. 
Uno dei ragazzini,il più in carne e senza dubbio il piu prepotente glielo prese e lo pestò sotto i suoi occhi. 
Gli occhi di Lionel si sforzavano di non lacrimare perche doveva essere forte davanti a loro,ma i suoi occhi lucidi vennero notati e quindi venne attaccato ancor di più. 
Lo spinsero a terra in una pozza di fango e risero formando un cerchio intorno a lui. Era pronto alle solite botte finchè non vennero fermati dalla voce di una ragazzina. 
Elsa era dietro di loro.  
I bulli si voltarono e il loro atteggiamento cambiò al cospetto della principessina. 
Elsa: Siete di troppo. Andatevene altrove. 
" N-Noi stavamo giocando! Lui ci stava disturbando!" - mente uno di loro. 
Elsa: Non è vero siete dei bugiardi e dei codardi!  ANDATE VIA!! 
Pestò la terra con un piedino e fece alzare un vento di ghiaccio cosi che i  ragazzini,spaventati,scapparono.
Elsa: Stai bene Lionel? 
Lionel : si...- Rispose freddamente. 
Elsa: Cos'hai? 
Lionel : Dovevi lasciarmi in pace! 
Elsa: Ma ti stavano maltrattando! 
Lionel: Avevo tutto sotto controllo..! 
Elsa: Lionel io volevo solo aiutarti..
Lionel: Io non mi nascondo tra le gonne di mia cugina,Lo vuoi capire che detesto te e i tuoi poteri? 
Elsa: Si,lo so. 
Lionel: E allora perche non mi lasci stare? 
Elsa: Perche io...ti trovo carino e divertente. 
LIonel non poteva credere a quello che aveva detto. Si voltò sospettoso. 
Lionel: Tu menti. Non mi trova carino nessuno. Ne tanto meno divertente.
Elsa si mise a sedere accanto a lui. e sbirciò il tiotlo del libro che teneva in mano. 
Elsa:  " L'uomo di ghiaccio"? 
Lionel: S-si. 
Elsa: Parla di Jack frost? 
Lionel:  Si è una delle fate che piu preferisco. 
Elsa: Davvero è una fata? 
Lionel: Lo dice il libro. 
Elsa: Invece secondo me è uno spiritello dispettoso ma allegro. Io credo che sia per mano sua che ho i miei poteri. 
Lionel: Davvero? 
Elsa:  Si. - rispose sorridente. - Sono dell'idea che quando la mia mamma stava per darmi alla luce,Jack Frost, vedendola soffrire cosi tanto le diede un bacio in fronte,ma incosciamente mi congelò dentro la pancia,donandomi i poteri. 
Lionel: è una sotria davvero interessante. 
Elsa: Io quando provo ad immaginarmelo vedo la figura bellissima di un uomo coi capelli come i miei e con un mantello galoppa su un destriero di ghiaccio tra le montagne e le stelle. 
Lionel fu un po geloso. 
Lionel: E allora lo troveremo. Lo troveremo e ti dimostrerò che sono piu bello di lui. E sarò in grado di fare tante magie. 
Elsa: Che sarai bello non c'è alcun dubbio. Ma non potrai mai avere i poteri come Jack. - Rise Elsa.
Lionel: Lo vedremo! - Le fece la linguaccia. 
Elsa rispese simpaticamente al gesto allo stesso modo e fece per andarsene.
Lionel: No..resta.
Elsa: Davvero lo vuoi? 
Lionel: SI....ti va di leggere con me? 
Elsa: Volentieri. - Gli diede un bacio sulla guancia,piena di lentiggini,e il bimbo arrossi. In lui nacque un sentimento che portera sempre con se e lo indurra a contare gli anni e  i giorni che lo dividevano dalle nozze con lei. Perchè lei era quella persona speciale  che lo ha apprezzato e rispettato sempre. 
Dal diario di Lionel.Fine.

Elsa e Anna camminarono mano nella mano tra le sterpaglie nel cuore della notte. Aspettarono che tutti dormissero nel villaggio e nel castello a dispetto delle guardie che evitarono con non poca fatica. Nord diede appuntamento a Elsa nel rifugio per parlargli di qualcosa di importante,ma Anna anche se non era invitata insistette testardamente a seguire la sorella. Da quando trascorse la sua prima notte d'amore con Jack,Elsa si sentiva in colpa nei confronti di Lionel. Lo aveva tradito. Sentiva che doveva dargli delle spiegazioni e mettere fine al loro fidanzamento. Non era questione di matrimonio politico,lei sapeva che Lionel nutriva amore vero,sincero e puro per lei. Come la neve candida appena caduta dal cielo,era amore senza macchia. La devozione che nutriva per lei e la fiducia erano armi a doppio taglio.Sentiva che non era stata corretta,ma cosa poteva farci? Cosa poteva dire al suo cuore che fremeva dalla voglia di stare con Jack? Una cosa però era certa.Lionel doveva sapere tutto,glielo doveva. E prima o poi l'avrebbe affrontato faccia a faccia.
Le due donne giunsero alla porta in legno che le divideva dal rifugio. Bussarono e da li sbucò Dentolina. Il suo viso era buio e non c'era luce come al solito.
Dentolina: Elsa,b-benvenuta!
Elsa: Ehi hai un'aspetto terribile. Che succede?
Lei non proferi parola anzi cercò gli occhi di Nord come se volesse un aiuto. Tutti erano strani. Quella situazione era strana.
Nord: Vieni Bambina. - La chiamò Nord .
Elsa titubante obbedi. Le sue mani tremavano . ORa era certa che qualcosa di oscuro era in arrivo.

Jack camminava sconsolato nei boschi sfiorando con la mano la corteggia di qualche albero che gli capitava a tiro provocando dei disegni di ghiaccio sulla superficie.
Decise di non andare alla cripta. Evitò quel doloroso incontro per non sentirsi dire " non c'è nulla da fare"
Decise di far venire qulache idea da sè,ma senza successo. Piu camminava e piu i pensieri volavano verso il buio. L'unic cosa che vedeva era Elsa che giace su un letto.
Al pensiero di quell ' immagine si tenne la testa e..pianse. Le sue lacrime man amno che cadevano e si staccavano dalla sua pelle divenivano fiocchi di neve. I lamenti e i singhiozzi soffocati però vennero interrotti dall'imminente arrivo di Dente da latte. La fidata fatina di Jack. Ed era venuta ad avvisarlo che Lionel è stato portato via da Pitch durante la loro assenza.

Elsa: No....!
Anna; Ma che significa? Avevate detto che mia sorella era al sicuro!
Nord: Noi stiamo facendo di tutto per pensare a un piano per salvarla.
Anna: Evidentemente non basta pensare!
Elsa: Anna..Basta cosi.- la zitti la bionda.
Elsa. Nord,ti prego...amico mio ti supplico...sei certo che San Giorgio sia sicuro che non ci sia altra via?
Nord.: Purtroppo elsa ha detto testauli parole" é inevitabile"
Le mani della regina erano congiunte,strette e sudate come se stesse pregando Dio.
Gli occhi rassegnati all'evidenza si chiusero in un minuto di silenzio.
Elsa: E sia.
Nord: Elsa noi ti proteggeremo.
Elsa: Potete proteggermi,ma l'inevitabile resta inevitabile.
NOrd: Bambina mia...!
Elsa: Mi chiedo perchè..Jack non mi abbia detto nulla. Eppure sapeva....!
Dentolina: Tesoro lui voleva solo proteggerti!
Elsa: Avrei preferito sapere tutto da lui. Invece ha aspettato che foste voi a dirvelo.
NOrd: No..Elsa lui...!
Il vecchio fu interrotto dal rumore della porta che si apri bruscamente sbattendo contro il muro. Jack era li ansimante con dente da latte in spalla .
Jack: Elsa!
Elsa non si voltò. Fece finta di non ascoltarlo.
Jack: Lionel è stato rapito da Pitch!
A quella frase lei ebbe un sussulto e solo allora decise di degnarlo di uno sguardo. Uno sguardo sconvolto e con occhi spaventati carichi di rammarico e delusione.
Anna: Oh no....! - Anna si senti quasi mancare e fu cosi tanto che venne presa da Nord prima che toccasse Terra.
Elsa allungò la mano e chiamò dente da latte a sè. Jack era confuso. Perche non lo guardava e non gli parlava? Cercò gli sguardi dei presenti nella speranza che loro lo  potessero illuminare.
Elsa: Fatina dei denti...ti scongiuro..dimmi dove hanno portato Lionel.
La piccola creatura faceva gesti e versi che però la regina non riusciva a decifrare,ma dentolina intervenne a tradurre.
Dentolina: Dice....che l'hanno portato sulla montagna del Nord.
La montanga del nord. Un luogo caro a Elsa. Era il luogo che lei scelse per rifugiarsi dalla sua gente tanto tempo fa.
Avute le giuste indicazioni corse verso la porta e disse " Prendetevi cura di anna!"
Jack: Vuoi andare da sola?!
Elsa non gli rispose.
Elsa: Nord posso avere una delle tue renne?
Nord: A che ti serve?
Elsa: Lo voglio raggiungere volando.
Dentolina: Verremo anhe noi!
Elsa: No voi rimanete qui. Arrendelle ha bisogno di voi nel caso dovesse proteggersi da Rhunte.
Jack: Io verrò con te. E ti porterò io in volo.
Elsa: Non ho bisogno del tuo aiuto.
Jack: Ma che ti prende non mi dai piu confidenza?
Elsa: Esatto. - dopo questo chiuse la porta dietro di se.
Raccolse il suo velo azzurro in una mano per poter correre senza problemi. Le renne di Nord si trovavano poco piu avanti del rifugio ai margini dell'inizio del bosco. Gli altri non ci pensarono due volte prima di raggiungerla e fermarla,ma lei fu tanto piu veloce di loro che volò via con la prima renna capitata a tiro. Calmoniglio fece un balzo e si aggrappò al retro dell'animale.
Elsa: Che cosa stai facendo?!
Calmoniglio: Ti seguo!
Elsa: Calmoniglio tu servi qui!
Calmoniglio: E tu pensi che dopo che hai discusso col tuo fidanzato,saputo che devi sacrificarti al drago e incontrare Pitch,, io ti lasci andare da sola?
Elsa: I-io..non voglio pesi sulla coscenza..!
Calmoniglio: E non ne avrai...combatteremo insieme.
"Elsa!!"
Jack volava verso di lei. Lei cercò di far andare la renna più veloce ma non vi riusci.
Jack: Si puo sapere che ti è preso?  
Elsa: Dovevi dirmelo tu....o almeno quando potevi!
Jack: Io...io...Volevo solo un attimo di pace con te!
Elsa. Non importa era importante!
Jack: Non ci posso credere che stiamo discutendo in un momento simile per una cosa simile.
Elsa: Sai che ti dico? Avevi ragione! Siamo troppo diversi...
Jack: Cosa?
Elsa: Devi scusarmi Jack Frost...io vado a salvare il mio fidanzato!
Quella frase fu piu dolorosa di mille fendenti al cuore.  Jack non volò piu. Scioccato si fermò e guardò la donna della sua vita correre al galoppo da quello che chiamava il " suo fidanzato" .
 In quel momento Elsa soffocò un gemito.
Calmoniglio se ne accorse.
Elsa: Dovevo farlo....!
Calmoniglio: Perche?
Elsa: Perche....se non dovessi piu fare ritorno...lui mi potrà odiare senza dover soffrire.
Calmoniglio: Ma cosi facendo lo hai ferito lo stesso.
Elsa colpi la renna con le redini incitndola a volare ancora piu veloce.
Elsa: Lo so. Ma un'altra persona verrà ferita per colpa mia.Lionel.
Calmoniglio: Io penso che tu abbia ferito entrambi mia signora,Jack e Lionel.
Elsa: Io lo amo ma anche se dovessi tornare il drago mi uccidera...!
Calmoniglio: Lo ami a tal punto da farti odiare?
Elsa: Io...non solo lo amo...morirei per lui!  
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