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Autore: hell is just a sauna    10/08/2014    1 recensioni
"È il primo maledetto giorno dell’ultimo anno di liceo artistico.
Non vedo nessuno saltare dalla gioia,a parte quei ragazzi e quelle ragazze che inizieranno un nuovo capitolo della loro stupida vita: il primo anno di scuola superiore.
Li osservo entrare dentro la scuola mentre faccio l’ultimo tiro dalla mia sigaretta.
Aspiro il fumo.
Capisco cosa provano; scuola nuova, nuove amicizie, nuove materie, nuove persone,nuove esperienze.
Si sentono grandi anche se non lo sono ed è tutto così dannatamente nuovo.
Continuo a guardarli, sapendo che l'entusiasmo gli passerà dopo le prime verifiche e le prime interrogazioni.
Questo è poco,ma stramaledettamente sicuro."
Cosa potrebbe succedere se Hayley Blake,studentessa all'ultimo anno di liceo,si innamorasse di Gerard Way,il suo professore di arte?
Genere: Commedia, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gerard Way, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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You can get addicted to a certain kind of sadness,like resignation to the end,always the end..





Mayday Parade - "Somebody That I Used To Know" feat. Vic Fuentes (Punk Goes Pop 5)




Suona la campanella.
È il primo maledetto giorno dell’ultimo anno di liceo artistico.
Non vedo nessuno saltare dalla gioia,a parte quei  ragazzi e quelle ragazze che inizieranno un nuovo capitolo della loro stupida vita, ovvero il primo anno di scuola superiore.
Li osservo entrare dentro la scuola mentre faccio l’ultimo tiro dalla mia sigaretta.
Aspiro il fumo.
Capisco cosa provano; scuola nuova, nuove amicizie, nuove materie, nuove persone,nuove esperienze.
Si sentono grandi anche se non lo sono ed è tutto così dannatamente nuovo.
Continuo a guardarli, sapendo quell’entusiasmo gli passerà dopo le prime verifiche e  le prime interrogazioni.
E questo è poco ma è stramaledettamente sicuro.
Butto la sigaretta ormai finita per terra e la schiaccio con un piede per spegnerla.
Guardo per un attimo le mie  All Star rosse un po’ vecchie e consumate.
Le adoro; non so perchè, ma leggermente consumate quelle scarpe sono ancora più belle..penso che mi diano quasi l’aria di una ragazza vissuta,che ne ha passate tante. Si lo so,è una cazzata.
Automaticamente mi viene da pensare mia madre, che odia le mie scarpe.
Dice che sono orribili e che ne dovrei comprare un altro paio più femminili, come magari un paio di ballerine o un paio di Hogan.
Tutte le volte che lo dice le scoppio a ridere in faccia..io non comprerò mai una paio di Hogan!
Cioè,sono bruttissime e ancora non capisco come facciano ad essere alla moda.
Ma è normale che io e mia madre non abbiamo gli stessi gusti..figuriamoci,ci sopportiamo malapena.
Odio lei, il suo fidanzato, e la sua stramaledettissima casa in cui sono costretta ad abitare anche io da quando i miei hanno divorziato.
“Hayley!”-mi sento chiamare. Interrompo i miei pensieri poco positivi su mia madre e mi giro;vedo Frances, la mia migliore amica,correre verso di me.
Beh, correre è una parola. Sembra più un bufalo impazzito che cerca di sfuggire a un leone.
La guardo arricciando un po’ il naso,stranamente è arrivata ‘presto’.
Frances, quella ragazza con i capelli biondi e gli occhi azzurri da cerbiatta, è una ritardataria cronica;
mi ricordo che addirittura il primo giorno di superiori era riuscita ad arrivare in ritardo di un quarto d’ora. Non lo faceva apposta..era una cosa che le veniva naturale.
“Sei  in anticipo, la campanella è suonata solo da un minuto”-le dico ridendo.
Lei mi guarda sorridendo mentre prende fiato dopo la lunga corsa-“Beh,hai visto che brava?In tempo per il primo giorno della quinta!”-dice e poi mi abbraccia.
“Stai un po’ meglio di ieri?”-mi chiede mentre mi accarezza la schiena.
Capisco subito a cosa si riferisce. Mi mordo il labbro inferiore.
Qualche giorno prima avevo scoperto per l’ennesima volta John,il mio ormai ex ragazzo ,tradirmi con un’altra.
Avevo fatto finta di niente per un sacco di volte. Pensavo che fosse un problema mio,che fossi io quella sbagliata e che non mi meritassi un ragazzo come lui.
D’altronde era davvero un bel ragazzo e un sacco di ragazze più belle di me gli andavano dietro.
Frances ha fatto di tutto per convincermi che non è così, che non sono io quella sbagliata e che è lui che non si merita una come me..ma io non ne sono ancora convinta.
Inutile dire che era una ferita aperta da troppo tempo e che non era stata curata.
Sento che Frances sta per sciogliere l’abbraccio, perciò mi affretto a farmi comparire un sorriso sulla faccia per poi rispondere un- “Certo”- poco convinto.
Vedo che Frances se ne accorge, ma non fa domande.
Ci avviamo verso l’entrata, notando che ormai la maggior parte degli studenti è entrata dentro scuola.
Continuiamo a camminare verso il corridoio per poi salutarci e prendere due strade diverse: purtroppo all’ultimo anno ci hanno cambiato di sezione, quando l’avevamo scoperto era stato uno shock tremendo; avremmo avuto solo le lezioni di storia dell’arte insieme.
Ovviamente ero stata divisa anche dalle altre mie amiche e dai compagni con cui avevo stretto amicizia che erano andati a finire in altre sezioni,così non avrò nessuno con cui parlare durante le lezioni fino a quando non farò amicizia con qualcun'altro.
“Sei pronta per l’inferno?”-mi chiede.
“No,non sono pronta per niente, Frances..almeno tu sei stata fortunata,non sei in classe con le oche della scuola”-rispondo leggermente seccata.
Lei mi saluta e procede verso l’altra parte del corridoio. Forse le ho risposto un po' male.
Sospiro,vado verso la mia classe vedendo che ci sono già alcuni dei miei nuovi compagni fuori dalla classe che parlano tra di loro.
La 5 b.
Li saluto cordialmente,entro e vedo che gli ultimi posti disponibili sono quelli davanti, quelli dietro sono tutti occupati dalle oche di turno. Non ci sono molti ragazzi in questa classe. Siamo 25 in tutto.
Borbotto un ‘porca troia’ da brava ragazza fine e poi mi avvicino nel banco vicino alla finestra. Almeno durante le lezioni più noiose avrei potuto guardare fuori.
Appoggio la cartella per terra,la felpa alla sedia  e vedo un ragazzo sedersi nel banco vicino al mio.
Lui mi guarda e mi sorride. È davvero carino. Ha gli occhi castani,come i capelli.
Non mi sembra di averlo mai visto qui a scuola,penso che sia nuovo.
Mi porge la mano. “Ciao,io sono Jaime Alberto Preciado..piacere”-mi dice.
Gli sorrido e gli stringo la mano. “Hayley Elise Blake”-rispondo.
Il tempo di presentarci e vediamo tutti gli altri rientrare ed andarsi a mettere al proprio posto  seguiti dal preside e da..un ragazzo?
Lo guardo meglio,si sembra proprio un ragazzo di circa trent’anni.
Ha i capelli neri, non tanto lunghi e un paio di occhiali da sole sulla testa.
Indossa una giacca di pelle, i jeans e delle All Star nere un po’ consumate..esattamente come le mie.
Tiene una tracolla su una sola spalla e in mano noto che tiene il registro di classe.
“Bene ragazzi”-inizia il preside-“come saprete la professoressa di disegno e storia dell’arte che avevate fino all’anno scorso è andata in pensione lasciando la cattedra libera, il  posto è stato assegnato ad un nuovo insegnante, il professor Way”-dice indicando il ragazzo in piedi vicino a lui che ci sorride e si guarda attorno -“detto questo, vi auguro buona fortuna per il vostro,si spera,ultimo anno di liceo”
Salutiamo il preside che esce dalla classe e restiamo con il nostro nuovo professore.
Sento le ragazze dietro parlottare, probabilmente staranno già con gli ormoni in subbuglio mentre parlano di quanto è figo e come sarebbe bello scoparsi il nuovo professore.
Roteo gli occhi e poi mi siedo appoggiando la schiena al davanzale della finestra.
‘Dio, ma perché sono finita in una classe di troie?’-sussurro a bassa voce.
Jaime,che mi ha sentito, mi guarda ridendo.
Prende una matita dal suo portapenne e mi scrive sul banco
‘Non suona più fine ragazze di facili costumi?’
Lo guardo sorridendo e annuisco con la testa poi gli prendo la matita e gli rispondo
‘Si,hai ragione,suona più fine. Ma il termine troie rendeva di più l’idea'
Lui annuisce continuando a sorridere, e poi con la gomma cancella la nostra piccola ‘conversazione’.
Vedo il prof appoggiare il registro sulla cattedra , la tracolla per terra e appoggiarsi sulla cattedra in modo da poterci guardare tutti.
 “Bene, come ha detto il preside, sarò il vostro nuovo professore di Arte e storia dell’arte..in tutto avremo circa 10 ore insieme alla settimana, visto che sono le materie principali. Mi chiamo Gerard Arthur Way, ma voi potete benissimo chiamarmi professor Way o prof”-disse appoggiando le mani alla cattedra.
“Ah,se avete qualche domanda..”- Gerard non riesce nemmeno a finire di parlare che le mani della maggior parte delle ragazze è già alzata. “Come non detto”-dice poi.
Il professore indica Rebecca, una delle tante oche della classe,per invitarla a parlare.
“Lei è sposato?”-chiese lei, andando subito al punto.
“Subito sul personale, eh..”-dice lui ridendo-“no, non sono più sposato,sto chiedendo il divorzio”-rispose.
Dopo aver risposto a circa 3000 mila domande  come -“Quanti anni ha?” “33”
-“Da dove viene?”-“Dal New Jersey”
-“Ha figli?”-“Si una figlia di 5 anni”
A cui mancavano soltanto domande come:
“A che età ha perso la verginità?”-“Ma lei andrebbe mai a letto con una sua studente?”
Il professore decide di passare alle nostre presentazioni, forse stanco di tutte quelle domande.
Inizia a camminare per la classe,e dopo aver fatto presentare metà dei miei compagni si guarda attorno fino a far cadere il suo sguardo su di me.
“Tu”-dice indicandomi-“come ti chiami, età, gruppi musicali preferiti,materie che odi e quelle che ami e perché ti piace disegnare.”
Lo vedo avvicinarsi verso il mio banco.
Lo guardo e rispondo-“Hayley Elise Blake, età 18 anni,gruppi preferiti  Green Day,Avenged Sevenfold,Bring Me The Horizon,Muse,Misfits,Iron Maiden,Queen ecc..,”-lui mi interrompe sorridendo-“Ottimi gusti musicali,Hayley”-lo osservo un attimo e non so perché ma il suo sorriso mi piace, ma poi riprendo a rispondere-“mi fa assolutamente schifo la matematica e adoro disegno e inglese...adoro disegnare perché delle volte disegnando riesco a creare un mondo tutto mio..generalmente con i disegni esprimo i miei stati d’animo ed è strano..disegnare mi fa sentire libera,e delle volte addirittura una persona migliore..”-conclusi poi.
Tutti gli altri sono zitti e il professore mi guarda annuendo.
“Bene, mi piace questa risposta”
Hope alza la mano, e Gerard con un cenno della testa le da il permesso di parlare.
“Voglio fare una domanda a Hayley”-dice lei e io mi giro meglio per guardarla in faccia,parecchio irritata-“qual è stato il tuo stato d’animo dopo aver scoperto il tuo ragazzo a letto con un' altra?”
Ci rimasi davvero di merda a quella domanda. Sentii qualcuno ridacchiare e la tensione in classe salire.         
Le lacrime mi pungono gli occhi minacciando di uscire.
Ero già abbastanza distrutta di mio,in più era proprio lei la ragazza con cui John mi aveva tradito.
Mi sforzai di mantenere la calma per non andare a strappare i capelli uno a uno a quella stronza e vidi Jaime guardarmi abbastanza preoccupato.
Sentii una mano poggiarsi sulla mia spalla;è  il professore che sta guardando molto male quell’oca di Hope che continua a sorridere come un idiota.
Cerco di formulare una frase con un senso compiuto, ma Gerard mi anticipa.
“Sarò molto chiaro signorina Smith”-dice continuando a tenere la mano sulla mia spalla come per proteggermi e guardando Hope-“uno, queste scenate non mi piacciono,due,chiunque sia questo ragazzo è stato davvero un coglione:Hayley è una bellissima ragazza e vale sicuramente di più di qualsiasi altra,scusate il termine,troietta che si è portato a letto mentre stava con lei”-il sorriso di Hope scompare all’istante dalla sua faccia da culo.
Nel mentre suona la campanella della fine della prima ora.
Ormai il silenzio è scomparso, lasciando spazio alle chiacchiere.
Il professore mi toglie la mano dalla spalla e io mi giro verso di lui guardando il banco,sento alcune lacrime uscire e le asciugo con una mano.
Lui mi guarda,cercando un modo per confortarmi .
“Come stai?”-mi chiede,non rispondo. Sto male, sento che il cuore potrebbe esplodermi da un momento all’altro.
Quella mi ha umiliato davanti a tutti.
“Io.. vado un attimo in bagno”-dico e mi alzo per uscire dalla classe.
‘È iniziato al meglio questo nuovo anno’






Ciao a tutti!
Questa è la mia prima storia sui My Chemical Romance.
Non so perchè ma mi attirava l'idea di Gerard nei panni del professore, quindi ho deciso di scrivere questa piccola storia che probabilmente durerà una decina di capitoli.
Spero di non aver fatto uno schifo asssurdo :)!
Vi mando un bacio e al prossimo capitolo,
Martina!

 
   
 
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