Sono stanca, stanca di questa guerra, di questo mondo. Alcune volte sogno un mondo libero, in cui non c'è bisogno di nascondersi,dove tutti sono uguali e vivono in pace e armonia.
Sogno.
Perché in cuor mio so che è solo un sogo, solo una patetica bugiaIl mondo è destinato a finire e se non sarà questa guerra a spazzarlo via ci penseranno Mira e Cetus, le due divinità.
No. Non divinità, non esiste un Dio, non più per me. Ora sono solo due soli, due astri destinati a esplodere.
L'odore del sangue mi perseguita, le sento ovunque, sulle mani, sui vestiti, nell'aria, nella terra. Non importa quanto lo lavo, rimarrà sempre con me, per ricordarmi tutti gli innocenti a qui ho sottratto la vita.
Chiudi gli occhi. Adesso non voglio altro che dormire, chiudere gli occhi e fingere di morire perché è questo quello voglio, è questo il mio desiderio, Saiph era la mia vita, il mio amore e adesso voglio solo raggiungerlo, perché mi manca. Mi manca il suo odore, il suo respiro, le sue labbra, la sua voce.
-Thalita-
Alcune volte mi sembra ancora di sentirla. Che mi chiama, che urla il mio nome.
-Thalita-
Sembra così viva. Perché gli dei sono così crudeli. -Thalita- Apro gli occhi, se non lo vedrò sarà più facile accettarlo. Ma non è il cielo quello che si apre sopra la mia testa. Due occhi dorati mi fissano dall'alto.-Saiph-sussurro. Lui mi sorride. Non è reale, non può essere reale. Sbatto le palpebre, mi tiro un pizzicotto, ma lui non scompare.
Arrossisco leggermente, mi sta fissando trasognante. Lo vedo avvicinare le sue labbra alle mia, è lui ne sono più che certa. -Come hai...- mi zittisce con un dito.
Sento i muscoli contrarsi sotto il suo corpo,il suo odore mi entra nei polmoni, sa di sangue e di sudore, ma non mi importa, niente più mi importa, io lo amo, e adesso sarà mio per sempre.