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Autore: _Sometimes_    11/08/2014    0 recensioni
Leyla Mastery. 17 anni.
Genitori separati. Fin da bambina non ha mai ricevuto attenzioni dal padre e ora, improvvisamente, si ritrova a conviverci un'intera estate e a conoscere quella che sarà la sua futura matrigna.
Lingua tagliente, testarda, orgogliosa ma che nasconde un lato tutto suo. Due occhi verdi-marroni, capelli lunghi castani e un sorriso finto.
Kevin O'Neill, 19 anni.
Un vuoto lasciato dalla madre scomparsa anni fa. Un piccolo delinquente della città, circondato da amici che lo rovinano. Stronzo apparentemente anche lui ha bisogno di 'qualcuno'. Due occhi grandi e azzurri come l'oceano,freddi, capelli ondulati che gli ricadono sulla fronte.
Poi c'è Jackie, la ribelle del gruppo, Joseph, rivale di Kevin, Luke, il miglior amico.
Tanti ragazzi bisognosi di qualcuno che li 'ascolti'.
Una storia fatta per chi vuole credere, viaggiare, sognare, riflettere.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago
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A sky of stars.
                                               
                                               
1.
Leyla

-"Bentornata, Leyla"- 
Due grandi braccia si divaricano di fronte ai miei occhi indifferenti.
-"Pà, ti senti bene?"- chiedo in modo acido. 
Per tutta l'infanzia non mi ha mai calcolata e ora mi accoglie con questo gesto? Mi sento un po' a disagio, ma decido di non darlo a vedere.
Mio padre mi guarda con due occhi verdi colmi di tristezza e abbassa lo sguardo. Indossa una camicia bianca e dei semplici jeans. Non è cambiato di viso, solita barbetta un po' incolta e delle piccole rughe che dimostrano la sua età.
-"Almeno accompagna tuo fratello al piano di sopra, là ci sono le vostre stanze."- 
-"Non preoccuparti, non mi perdo dentro questa casetta. So dove stanno le camere"- rispondo alzando gli occhi al cielo.
A proposito di cielo, stamane è piuttosto nuvoloso e tira parecchio vento ma da ciò che ho sentito questa cittadina è proprio così per natura. La casetta è essenziale, accogliente, non c'è da lamentarsi.. ma mi chiedo dove si trasferirà la fidanzata di mio padre. Nello scantinato? Ha anche un figlio, Luke...19 anni.
-"Ehi Andrew questa penso sia la tua camera.. Un po' spoglia ma.. non c'è da lamentarsi."- 
Mio fratello Andrew entra senza esitare, sembra piuttosto felice di stare da papà. Ha 9 anni e per fortuna non ha preso l'orgoglio da me. Spero per lui sarà una bella estate.
Mh e questa dovrebbe essere la mia.. 
Rimango parecchio stupita della stanza dove dormirò. E' carina, di colore beige - rosa. Un armadio che però non penso potrà contenere tutti i miei vestiti che ho qui nella valigia.. 
Noto una piccola scrivania all'angolo e un balcone in fondo. Poteva capitarmi peggio.
Guardo il mio riflesso allo specchio vicino al lettino. Tolgo un po' di matita sbavata sotto la palpebra dell'occhio verde e mi sistemo i capelli mossi, scuotendoli un po'. 
-"Ti piace?"- domanda mio padre poggiato allo stipite della porta in legno. Annuisco semplicemente, sistemando i vestiti nel piccolo armadio
-"Leyla.. Volevo dirti che stasera ci sarà una serata giù in spiaggia.. Andremo io, Eleonore tu e Andrew.."- 
-"Una serata in famiglia?"- chiedo sarcastica lanciando un'occhiata eloquente.
-"Brava, proprio quella."-
-"Posso non venirci?"- 
-"Mh, penso proprio debba venirci per forza."- 
-"Ah, benissimo."- 
Mio padre Robert prende e se ne va in cucina. Immagino il divertimento che mi aspetti stasera, esulto dalla gioia.
Ci vado solo perché non conosco la città, non per altro.

***
-"Piacere, Eleonore"-
Una donna alta, snella e bionda con moolto trucco mi stringe energicamente la mano, riservandomi un sorriso a 42 denti.
-"Piacere, Leyla!"- 
-"Madò sei la fotocopia di tuo padre, sai? Avete gli stessi occhi verdi!"- esclama lei, compiaciuta.
Vuole sembrare simpatica?
-"Avrei preferito somigliar a mia madre. Andrew è la sua fotocopia."- 
Io, mio padre Robert, Andrew ed Eleonore siamo seduti su una specie di pianerottolo vicino ad una spiaggia.
Ci sono parecchie persone, credo dobbiamo assistere a degli spettacoli, mangiafuoco e altri che giocano tipo con quelle palline.
."Quanti anni hai Leyla?"- 
Eleonore mi fissa con i suoi occhi lampanti.
-"Compiuti 17 anni il 26 Aprile."-  
-"Ah, segno Toro, una ragazza forte.."-
Neanche le rispondo, è patetica mentre cerca di trovare un argomento.
-"Mio figlio Luke ha 19 anni invece, penso lo conoscerai a breve"- continua lei.
-"Ah. Mh, ok"- 
-"L'entusiasmo di Leyla contagia tutti!"- ecco che mio padre fa una battuta squallida delle sue.
Noto in fondo un ragazzo che mi sta guardando. Sembra alto nonostante sia seduto, occhi a mandorla verdi e capelli con il ciuffettone riccio.
-"Bene, vado a comprarmi qualcosa da mangiare in quel piccolo chioschetto.. vengo subito."- 
Avviso loro e mi incammino verso quel piccolo bar. Noto subito dei tavoli bianchi, dove ci sono un gruppo di ragazzi con una bottiglia di birra in mano e dei drum.
Tutti mi fissano. Ma che cazzo, per caso vado nuda in giro?Ho dei normali pantaloncini di jeans e un top.
 Si sussurrano qualcosa tra di loro. 
Il mio sguardo ricade su un ragazzo seduto con gambe incrociate: ha una canotta colorata che mette in mostra i suoi bicipiti,una collanina al collo e due occhi azzurri che credo si intravedino anche al buio, sembrano fluo. Chiaramente è abbronzato, i suoi capelli sono quasi neri, folti e mossi che gli ricadono sulla fronte.
-"Un pacco di patatine"- dico a quello del bar e subito me le prende.
-"2 dollari"-
-"Sisi, grazie.."-
Mentre mi incammino verso i fuochi, vengo interrotta da una voce.
-"Ma tu sei la figlia di Robert Mastery?"-
La voce è quella di un ragazzo con i capelli rasati ai lati dove c'è li ha legati sopra, biondo scuro .
-"Ehm.. Penso proprio di sì, perché?"- chiedo seccata.
Il ragazzo si alza dalla sedia e si presenta.
-"Piacere, Luke Evans"-
-"Leyla Mastery.."-
E questo dovrebbe essere il famoso Luke.. il suo alito puzza di birra e fumo, è alto un po' più di me.
-"Carina la tua sorellina"- dice quel ragazzo dagli occhi blu che mi fissa insistentemente. Il suo tono è da strafottente.
-"Vorrei poter dire di te la stessa cosa.."- ribatto.

***
Salve a tutti! Spero vi sia piaciuto questo primo capitolo, aggiornerò la storia molto spesso. Non ho ricevuto recensioni al prologo, spero arriverà qualche parere, anche critiche. Vi ringrazio di cuore lo stesso! Il prossimo capitolo lo scrivo o stasera o domani, grazie ancora di cuore!
  
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