STRIFE’S EYES
…Correva veloce come non aveva mai fatto prima,
sapendo bene che lui l’avrebbe lo stesso raggiunta.
Eppure doveva almeno provare, doveva riuscire a
salvare la vita di sua figlia.
Come previsto, non ci volle molto perché il cavaliere
oscuro la raggiungesse, sbarrandole la strada.
<< Non hai vie di fuga, rassegnati Taide. Il
Grande Hades ha molti progetti, e la bambina avrà l’onore di potervi
partecipare >>
Taide strinse ancora più forte il fagotto che portava
in braccio.
<< Mia figlia non servirà mai un essere disgusto
come Hades >> disse, condannandosi a morte.
Ci fu un colpo, ed il corpo privo di vita della donna
cadde rovinosamente a terra, mentre la neonata iniziava a piangere…
15 anni dopo, Nuova Luxor
<< No,No e NO! >>
<<
Signorina, cerchi di ragionare! >>
<< Ho
detto che non ci vengo, punto e stop! >>
Era da circa
tre ore e mezza che Mylock stava tentando di convincere in tutti i modi la
piccola Thule ad assistere alla Guerra Galattica, ottenendo finora solo urli
spacca- timpani e continue negazioni.
<< Ma non
durerà molto, e poi… >>
<< Io non
salterò la sfilata di Chanel per nessun motivo al mondo, CHIARO?! >>
ribadì ancora una volta Erii.
Erii Thule era
la classica ragazza ricca convinta di avere tutto il mondo ai suoi piedi.
La sua
compagnia era esclusiva, e di rado si poteva parlare con lei di qualcos’altro
che non comprendesse le sue migliaia paia di scarpe, i suoi vestiti all’ultima
moda, la sua immensa bellezza, i suoi accessori unici ed esclusivi ed il resto
del suo “magnifico” mondo.
A prima vista,
sembrava essere una ragazza dolce e gentile, così graziosa con i suoi lucenti
capelli castani e gli occhi verdi intensi.
Nessuno avrebbe
mai immaginato che sotto quell’aspetto tanto innocente si nascondesse
un’isterica ragazzina di 14 anni, alla quale gli ormoni avevano dato alla
testa.
<< Erii,
fallo per tuo nonno… a lui farebbe piacere, e poi il torneo è organizzato in
suo onore. Ti prometto solennemente che dopo sarai libera di fare qualsiasi
cosa tu voglia >> tentò il maggiordomo, ormai disperato.
Prima che la
ragazza potesse rispondere, qualcuno entrò nella stanza, dopo aver bussato per
tre volte.
<<
Scusate se vi interrompo, ma volevo avvisarvi che l’incontro inizierà tra poco
>>
<< Grazie
Asher, io ed Erii stavamo giusto per andare >>
Asher,
cavaliere dell’unicorno, era una delle pochissime persone (forse l’unica), che
riusciva a sopportare Erii, ed era solito soddisfare anche i suoi innumerevoli
capricci.
Tutto questo
forse dipendeva dal sentimento che nutriva ormai da tempo per la ragazza, la
quale coglieva sempre l’occasione per approfittarsene ogni volta che ne aveva
bisogno.
Ma Erii non era
sempre stata così.
Aveva vissuto
un’infanzia felice e spensierata, durante la quale si era mostrata più volte
una bambina altruista e gentile.
Poi, di punto
in bianco era cambiata.
Non si sa bene
come, ma qualcosa l’aveva indotta ad essere quella che era adesso.
<< Va
bene, Mylock, verrò all’incontro, ma dopo farò qualsiasi cosa mi salti in mente
>> disse accennando un sorriso che non prometteva nulla di buono.
A Mylock non
restò altro che iniziare a pregare mentalmente tutti gli dei che conosceva,
sperando in qualche miracolo.
*
Lo stadio di
Nuova Luxor era pieno di persone che attendevano ansiosamente l’inizio
dell’incontro di quella mattina.
Erii non
riusciva a capire che gusto provasse la gente nel vedere due tizi picchiarsi a
sangue sul ring, il tutto solo per conquistare una stupida armatura d’oro messa
in palio per il vincitore.
<< Mi
stai ascoltando sì o no?! >> le chiese irritata Isabel dalla poltrona di
pelle alla sua destra.
<< Certo
che non ti ascolto. Ma per curiosità, che stavi dicendo nel tuo monologo?
>>
<< Dicevo
che forse è ora che ti dai una calmata. Sei ossessionata continuamente dalla
moda, non puoi vivere senza le tue riviste scandalistiche e fai di tutto per
farmi arrabbiare >>
<< Almeno
io non vado in giro vestita come una vecchia bacucca, non mi rinchiudo in casa
a studiare la mitologia inventata da qualche malato di mente, e non organizzo
tornei con dei tizi che credono di essere cavalieri di non so cosa >>
Chiara, diretta
e senza peli sulla lingua. Questo era il modo preferito di Erii per comunicare
con la sorella.
Isabel si
limitò a lanciarle un’occhiataccia.
Inutile dire
che le due non andavano per niente d’accordo.
Per essere più
precisi, una volta lo erano andate, ma solo per convincere il loro adorato
nonnino a comprarle un’intera collezione di bambole antiche di porcellana.
Questo accadeva
a 5 anni.
Da allora non
era più esistita nessuna tregua o trattato tra di loro.
Si odiavano e
basta.
Sbuffando
sonoramente, Erii iniziò a scrutare dalla sua postazione l’arena e la tribuna
circostante.
Intanto, il
presentatore si stava dirigendo verso la sua postazione.
Segno evidente
che di lì a poco l’incontro sarebbe iniziato.
AUTRICE SPACE
Allora,
questo è il mio primo capitolo della mia primissima fan fiction, dedicata al
mondo dei fantastici “Cavalieri dello Zodiaco” (ma questo lo sapete benissimo,
visto che siete in questa sezione, XDXDXD).
Il
mio nuovo personaggio, Erii Thule, non è una Mary Sue, e l’ho creata ed
inserita nella storia per rendere la vita ai nostri cavalieri più difficile,
non certo per facilitarla.
Vi
avverto che non seguirò per filo e per segno la trama, e perdonatemi la mia
ignoranza, ma userò i nomi utilizzati dal cartone animato, visto che non ho mai
avuto la possibilità di leggere il manga.
Dopo
questa piccola nota, spero che come primo capitolo vi sia piaciuto, e spero
anche in qualche recensione per sapere il vostro parere ^_^
P.S.
Ho controllato e riveduto il testo molte volte, spero che non mi sia sfuggito
nessun errore.
A
presto,
Renesmee