Il testamento di un Re

Thor ormai continuava per forza di inerzia, incitava i suoi valorosi compagni di battaglia, alzava il boccale pieno di idromele verso il popolo con il tipico orgoglio di un sovrano, un sovrano Asgardiano, sorrideva agli stessi cittadini, il suo sorriso...ora solo una triste imitazione ecco cosa ne rimane.

Gli dei invecchiano, chi l'avrebbe mai detto? Si invecchiano le sue rughe prima leggere ombre di un sorriso, ora pesanti testimoni di una vita... troppo lunga, incorniciano i suoi occhi azzurri, quei bei occhi, non esisteva donna ad Asgard a Vaneheim o in tutti i nove regni che non arrossisse davanti a quegli specchi.

Ma ora Thor è stanco, vuole soltanto dormire... per sempre.

I bei capelli dorati sono attraversati da ciocche grigie come il pelo di Fenrir, la pelle compatta è ambrata, attraversata da cicatrici di una vita...troppo lunga, ora è pallida e le vene spiccano gonfie dall' epidermide.

Sul capezzale un re sta per dire addio al suo regno.

Lady Sif nonostante le intemperie è sempre bellissima, la chioma nera attraversata da fili bianchi è sempre ribelle, la decadenza che sta attraversando il corpo muscoloso non sminuisce la sua regalità, lo sguardo triste puntato verso quello che un tempo era il suo motivo di andare avanti.

Thor è stato un re saggio, giusto e leale, sono capitate le pessime scelte ma sfigurano in confronto ai suoi meriti, ma è stato, è ora di andare avanti.

Sul letto un dio sta per diventare passato.

Thor ama Jane, ma Jane ora è in un passato lontano, molto più lontano di quello a cui sta per appartenere, non ha mai smesso di amarla neanche quando la sua pelle si assottigliata, quando i suoi occhi sono diventati vacui, non ha mai smesso di crederla bellissima, i capelli castani, gli occhi marroni come la terra più fertile di Asgard, non ha mai smesso di essere felice accanto a lei, sia su un letto ad amarsi che in una terrazza ha scorgere i suoi occhi coperti da una ragnatela di rughe.

Thor ama Jane, ma Jane ora appartiene ad un passato troppo lontano.

Loki non è un passato più recente, Loki è difficile da scorgere in ogni caso, forse l'unico rimpianto di Thor è non aver abbassato lo sguardo in tempo, non aver dato abbastanza corda a quel fragile essere che era suo fratello, era partito con la promessa di proteggerlo, ma sapete la vita di un dio è troppo lunga...è le promesse svaniscono, nei troppi ticchetii degli orologi, nelle troppe battaglie di un intrepido esercito.

E' così quando lo degno di uno sguardo non trovo più la persona fragile che riconosceva come suo fratello, ma un folle inarrestabile, un folle che adorava ferirsi i piedi nei ciocchi della sua vecchia fragile corazza.

Un dio stava morendo con felicità e rimpianti di una vita troppo lunga.

Un dio stava lasciando come testamento la sua storia, per il futuro, è il prossimo passato.