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Autore: LoveEverlack    12/08/2014    3 recensioni
[ AU | Captain Swan ♥ | Possibile OOC | ispirato al film "27 volte in bianco" ]
Emma Swan lavora come sceriffo per la città di Storybrooke, nel tempo libero è invece una damigella.
Vive con suo figlio, aiuta le spose lungo tutto il percorso e non rinuncerebbe mai ad un solo matrimonio.
Killian Jones lavora per sposa Magazine, odia il suo lavoro ma per passare alla rivista di Greg deve ottenere una promozione. Quale miglior modo per ottenerla, se non seguire la damigella di 27 spose?
-Lei è l’unica a non seguire quella bambina.- Emma si spaventò, girandosi di colpo verso la voce alla sua destra.
Un uomo in completo nero la guardava con un sorrisetto impertinente sulle labbra, in mano aveva due bicchieri di vino rosso, uno dei quali le stava porgendo per berlo.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Se volete, questo è un re-make del trailer che ho fatto per la storia. http://www.youtube.com/watch?v=wW-5KlnPzlE
27 Volte in Bianco


Coperina fatta da 
trubel
 
Emma Swan corse a perdifiato nel suo maggiolino giallo.
L’abito giallo limone che indossava per il matrimonio di Belle French, iniziava a farle sentire il suo ruolo di damigella.
Belle l’aveva raggiunta raggiante, nella tavola calda di Granny, per chiedere a lei e altre amiche di accompagnarla durante le sue nozze con il signor Gold, un uomo più grande e che possedeva la maggior di Storybrooke.
Henry, suo figlio, la aspettava alla guida della macchina con un completo comodo ed elegante allo stesso tempo.
Emma avrebbe dovuto fare da damigella a Belle, prima di cambiarsi per correre al matrimonio di Alice.
Avrebbe dovuto fare da spola tra due location, cambiandosi rapidamente nella macchina durante il tragitto.
Dopo aver avuto Henry, Emma aveva iniziato a lavorare come detective privato per guadagnarsi da vivere con la sua abilità nello scovare indizi anche ben nascosti. Nel tempo libero, poi, faceva la damigella.
Era andata a 27 matrimoni in meno di tre anni, tutti nel ruolo di una delle damigelle della sposa.
Henry le scoccò un’occhiata, ridendo di nascosto, aspettando che la madre chiudesse la porta per partire.
-Non ridere, ragazzino. Ci aspetta un lungo lavoro, questa notte.- Emma adorava i matrimoni, il viso dello sposo mentre osservava la sua fidanzata... o moglie, che si avvicinava a lui accompagnata dal padre.
Chiunque, avrebbe pensato di vedere il simbolo della felicità negli occhi della sposa, a differenza di Emma e Henry.
-Andiamo, mamma. Non puoi chiedermi di non ridere.- Emma sospirò, facendogli segno di andare mentre finiva di allacciarsi le scarpe che si era portata nella scatole per la fretta.
-Se fai veloce e senza commenti, ti regalo due biglietti per il concerto che tanto volevi andare con Grace. E ci metto dentro anche un bel soggiorno in hotel pagato da me.- Henry annuì, si sarebbe divertito in ogni caso.
Accese la macchina, azionando velocemente l’acceleratore per raggiungere la chiesetta di Storybrooke dove Belle ed il signor Gold dovevano sposarsi quella sera.
 
Killian Jones odiava i matrimoni, ma purtroppo lavorava per la ditta Blue, la madrina, una giornalista che credeva nel vero amore e nella magia tanto da creare un giornale per spose, in collaborazione con una rivista più grande che si occupava di viaggi in mare... il lavoro che lo stesso Killian voleva fare.
A sentirla, avresti pensato alla signora Blue come ad una donna felicemente sposata e magari con molti figli a carico. Blue, invece, era solo una suora con un grosso patrimonio, che non sapendo come impiegarlo, aveva fondato la rivista. Tutto il ricavato, era diviso in piccole parti: un pezzo per mandare avanti la rivista, uno per pagare gli affitti del convento di Storybrooke e l’ultimo era devoluto in beneficenza.
Killian odiava quella donna, non sapeva nemmeno perché. Sapeva solo di non avere con lei un rapporto cordiale.
Sospirò, armato di macchina fotografata, mentre aspettava l’arrivo della sposa e di tutte le damigelle.
-Sono qui! Scusate il ritardo, il maggiolino ha dovuto aspettare dietro un’ambulanza.-
L’ultima damigella era arrivata di corsa nella chiesa, salutando lo sposo e le altre compagne, aspettando solo la sposa.
Aveva i capelli biondi legati in una semplice -ma allo stesso tempo sofisticata- coda, avvolta in un abito corto giallo. Portava tra le mani un cesto di petali, quasi sicuramente da lanciare lungo la navata, muoveva il piede destro in quella che Killian avrebbe definito agitazione... o forse era un semplice odio per i tacchi.
Quando le altre furono richiamate all’entrata la vide un’ultima volta, aggiustarsi il vestito e sorridere verso la porta.
 
Emma raggiunse in fretta il maggiolino e Henry, dopo aver sbattuto contro un uomo e avergli velocemente chiesto scusa.
Richiuse la porta con un sospiro, richiamando all'attenzione suo figlio che stava parlando con la fidanzata.
-Henry andiamo! Siamo in ritardo per il matrimonio di Alice!- la voce uscì leggermente confusa, unita ai rumori della carta e delle buste che venivano mosse in cerca del vestito e delle scarpe.
Il secondo abito della serata era rosa pallido, lungo e di una stoffa leggera, che avrebbe potuto abbinare a delle ballerine ben nascoste sotto la gonna.
Si tolse velocemente l’abito giallo, sperando che nessuno per le strade la notasse ed indossò l’abito rosa. Le mancava solamente la coroncina delle damigelle, che non riusciva a trovare nella confusione della carta.
-Il diadema è qui, mamma. La nonna e Regina mi hanno consigliato di tenerlo separato.-
Prese il diadema dalle mani di Henry e corse velocemente fuori la macchina. Sua madre e Regina la conoscevano abbastanza da immaginarla combinare qualche disastro come la perdita della coroncina.
Regina era la madre adottiva di Mary Margareth e, quindi, poteva essere considerata come la nonna di Emma nonostante questa continuasse a dirle di trattarla da amica.
Sia Mary Margareth sia Regina avevano conservato la bellezza giovanile delle loro famiglie, potevi anche scambiarle per sorelle se non ponevi la dovuta attenzione ad entrambe.
-Ottimo, ciao Henry ci vediamo tra poco.-
Scese dalla macchina, correndo verso l’entrata della villa dove viveva la famiglia di Alice e dove si sarebbe svolto il matrimonio della ragazza con Cyrus, una specie di... genio.
Riusciva ad esaudire tutto quello che la ragazza o gli amici gli chiedevano, con i giusti contatti e i fratelli nelle varie parti del mondo poteva avere facilmente accesso a molte cose.
Bussò alla porta, vedendo il padre aprirle e sorriderle per essere arrivata. Con due minuti di anticipo, fortunatamente.
-Ciao, Alice… cielo, sei splendida! Cyrus sarà contento di poterti vedere camminare verso di lui.- abbracciò la sposa, sistemandosi dietro di lei per aiutare Anastasia a portare il suo abito.
Erano le uniche due damigelle. Persino la cerimonia era stata preparata come qualcosa di intimo, immerso nel romanticismo, grazie al profumo di fiori e alle candele che inondavano la stanza.
Cyrus era raggiante, proprio come Emma aveva pensato ancor prima di arrivare, affiancato dal fidanzato di Anastasia: Will, che faceva con lei da testimone degli sposi.
 
Killian sospirò, facendo altre foto al Signor Gold e alla sua sposa, prima di allontanarsi verso l’esterno.
Si mise a guardare le foto scattate, in cerca delle migliori da pubblicare su Sposa Magazine e che sarebbero piaciute a Blue.
Un corpo, però, fece cadere la sua macchina fotografica. La stessa voce, che precedentemente gli aveva chiesto scusa, cercava nuovamente di farsi perdonare raccogliendo l’apparecchio.
Era la stessa donna che Killian aveva visto fare da damigella in chiesa, la donna bionda che stava per arrivare in ritardo.
Gli diede velocemente la macchina fotografica, correndo verso l’entrata e lasciando cadere una piccola agenda marrone.
La copertina era in pelle, elegante e con dei piccoli ghirigori a circondarlo. Sulla copertina, con una calligrafia semplice e dorata c’era la scritta: Once Upon A Time, chiusa da un semplice laccetto.
Preso dalla curiosità, Killian iniziò ad aprire l’agenda strapiena di post-it attaccati alle pagine piene di scritte con penne sempre di colore diverso.
Giorno 3/02: Matrimonio Regina e Robin
Giorno 15/05: Matrimonio del dottore e di Ruby (ricordarsi di portare la giarrettiera rossa per la sposa, in segreto per Granny)
Altre serie di date e appuntamenti, riempivano l’agenda in anni sempre diversi.
Appuntamenti nei negozi da damigella, da sposa, fioraia e altro ancora solcava le pagine dell’agenda della damigella.
Killian sapeva, di dover restituirla alla proprietaria, solo perché esisteva ancora la cavalleria. In teoria.
Ma scrivere un articolo su quella damigella, avrebbe potuto portargli una promozione lontano da Sposa Magazine, verso Greg e la sua rivista di viaggi: Neverland.
Doveva parlarne con Blu e Greg, non aveva altra scelta, stava per dare uno slancio alla sua carriera di giornalista.
 
Emma salutò velocemente Belle, raggiungendo le altre damigelle per il lancio del Bouquet ed il ballo successivo.
Per quanto corresse da una parte all'altra della città, Emma non risentiva della stanchezza, l’adrenalina e la felicità delle spose erano come un infinito carburante per lei.
Affiancò le altre donne per il lancio del bouquet, non lo avrebbe mai preso ma sarebbe senz'altro stato divertente mischiarsi alla mischia di donne innamorate.
Belle lanciò il bouquet, che volò verso il gruppo di destra e venne preso da una bambina di undici anni, che iniziò subito a litigare con le donne che non l’avevano vista e che non volevano che tenesse il bouquet.
-Non m’importa! anch'io mi sposerò, quindi i fiori sono miei!- Emma rise, allontanandosi dal gruppo per prendere qualcosa da bere dal rinfresco e, magari, anche une fetta del dolce che non aveva ancora mangiato.
Gold non aveva badato a spese per quel matrimonio, prendendo tutto ciò che piaceva a Belle.
-Lei è l’unica a non seguire quella bambina.- Emma si spaventò, girandosi di colpo verso la voce alla sua destra.
Un uomo in completo nero la guardava con un sorrisetto impertinente sulle labbra, in mano aveva due bicchieri di vino rosso, uno dei quali le stava porgendo per berlo.
-Niente vino, grazie. Lei è?- continuò a bere dal suo bicchiere, cercando di capire perché quel tizio le stesse parlando tra tutte le altre donne. Ci rimuginò sopra, esordendo poi con un: -Ah sì, lei è la persona contro cui mi sono scontrata.-
-Killian Jones, piacere.- Emma strinse la mano che le stava porgendo, controllando l’ora sull'orologio da polso di Killian.
-Emma Swan. Se non le dispiace dovrei andare, sto facendo tardi.- quasi sicuramente Henry la stava aspettando.
Era in ritardo di cinque minuti e su figlio non sarebbe sceso a cercarcela, perché in mezzo alla gente, sarebbe stato anche più difficile trovarla o notare che lo aveva superato ed era tornata alla macchina.
-Giusto… Cyrus e Alice.- si girò, alzando un sopracciglio e alzando la voce per sovrastare la musica.
-Come ha detto?- sperò di aver sentito male e che magari quell'uomo non fosse uno stalker indesiderato.
-Nulla, solo arrivederci.- le sorrise, uno finto di quelli che ad Emma non convincevano, ma che le avrebbero solo fatto perdere altro tempo per scoprire la verità. Così lo salutò, tornando di corsa verso la macchina.
  
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