Lo aveva visto di sfuggita con gli amici in giro per il centro e fu assolutamente capacissima di riconoscere quei movimenti all’interno dello stomaco, non era certo la fame.
Riconosceva quello che provava quando lui giocherellava con il piercing all’estremità del labbro inferiore,
quando sorrideva e strizzava gli occhi celesti, quasi trasparenti, come quelli di un angelo, quando con la mano sinistra accarezzava la spalla destra se era incantato con la bocca leggermente socchiusa..