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Autore: Araton_09    13/08/2014    1 recensioni
L'ultima giornata degli attori di Glee, fuori dagli studi dello show. Pronti a passare gli ultimi giorni insieme, prima della fine della terza stagione.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era un soleggiato pomeriggio di inizio giugno. Cominciava già a sentirsi aria d’estate e di festa, e di musica. Ma in giro non s’intravedeva nessuno, neanche un’anima, eppure c’era qualcosa, qualcuno che faceva rumore. Ma non quel tipo di rumore da spaccare i timpani, quel rumore, quella musica dolce che chiunque ascolterebbe. E quella canzone era perfetta per quel pomeriggio.
I membri del cast di Glee che erano nelle Nuove Direzioni si trovavano su un trattore abbastanza grande da tenerli tutti, con i sorrisi stampati in faccia si guardavano l’un altro cantando una delle canzoni che piaceva loro maggiormente.
Tonight
We are young
So let's set the world on fire
we can burn brighter
than the sun.


Le voci, i cinguettii di qualche uccello che avevano attirato, la natura intorno a loro, era tutto perfetto per quella canzone, e per loro.
Stavano passando uno dei loro ultimi pomeriggi in cui sarebbero stati tutti insieme, e la regola era divertirsi, senza fare facce tristi per il fatto che mancava un solo episodio per finire le riprese della terza stagione di Glee. Per i momenti tristi ci sarebbe stato tempo: Ryan Murphy sicuramente avrebbe organizzato una grande festa per salutarli e ringraziarli per tutto il lavoro che avevano fatto, per tutto il tempo trascorso insieme, e per ringraziarli di aver reso il suo show televisivi uno dei più visti negli ultimi anni.
A guidare il trattore c’era un uomo a cui avevano chiesto di portarli in giro, e lui aveva gentilmente accettato, senza esitare, non aveva nemmeno chiesto dei soldi, o almeno non ancora.
Gli attori di tanto in tanto allungavano il braccio per indicare agli altri alcuni piccoli particolari di quel bosco che sembravano essere usciti da un quadro di un pittore poco famoso. In quel momento, però, tutti si sentivano liberi. Non che non si siano mai sentiti liberi, ma il fatto di stare insieme, non dentro gli studi, quello non centra, era stupendo. Un venticello che veniva loro in faccia faceva sembrare che quel momento non sarebbe mai finito, dopotutto erano insieme, tutti. Avevano scelto di andare nel bosco per evitare di incontrare qualche fan che li avrebbe inseguiti per chissà quali strani posti. Dovevano stare per un momento, un pomeriggio insieme.
-Ragazzi, è quasi il tramonto- fece Lea Michele indicando il cielo che era un misto tra un rosso acceso e un arancione chiaro, quasi giallo. Tutti la guardarono con sguardo interrogativo, e lei sentì di aver rovinato quel momento di pace.
Vedendo l’attrice con un volto un po’ triste, Cory le mise una mano sulla spalla, e le sussurrò all’orecchio “Non ti preoccupare, non hai rovinato nulla.”
Dopodichè, lui si girò verso l’uomo che stava guidando chiedendogli se avesse potuto fermare il trattore e farli scendere. Stavolta toccarono a lui gli sguardi interrogativi, anche da parte di Lea.
Una volta scesi, Cory diede una piccola mancia all’uomo, il quale cercava di rifiutare dicendo che era già stato pagato, ridendo sotto i baffi.
-Da chi?- domandò Cory, facendo una strana faccia, a metà tra l’interrogativa e quella di quando si ha una risposta.
-Le vostre canzoni sono stupende, grazie per aver tenuto un piccolo concerto sul mio trattore- rispose l’uomo, toccandosi le punte dei suoi baffi bianchi. –Quando lo dirò a mia nipote non ci crederà, e se ci crederà credo che farà di questo trattore un tesoro-
Cory sorrise, mentre gli altri si guardavano l’un l’altro sentendosi compiaciuti che quell’uomo avesse fatto loro dei complimenti, non che non ne avessero mai avuti: il fandom li amava, ma quasi nessuno aveva mai fatto un commento sulle loro canzoni dal vivo, dinanzi a loro. O almeno nessuno che poi si sarebbe messo ad urlare come un pazzo.
Cory cercò comunque di dargli dei soldi, e alla fine l’uomo fu costretto ad accettare.
Quando il trattore ripartì, senza di loro a bordo, Naya Rivera fu la prima a parlare:
-Okay, Monteith, cosa hai o avevi in mente?-
Lui, col solo sguardo, le fece capire che non aveva capito cosa intendesse. Poi ci pensò un po’ su e capì.
-Dietro quegli alberi c’è un piccolo prato, potremo fermarci lì e finire questa giornata ancora cantando e cantando-
-Magari intorno ad un fuocherello? Sarebbe una cosa romantica- propose Chris Colfer. Gli altri acconsentirono con un semplice scambio d’occhiate.
Andarono a cercare dei ramoscelli per accendere il fuoco, un po’ qua e un po’ là, e alla fine, grazie ad un accendino che aveva Mark Salling, accesero un fuocherello, e si misero in cerchio, seduti, intorno ad esso.
In quel momento Amber Riley e Jenna Ushkowitz, di comune accordo, intonarono Don’t stop believin’, seguite poi a ruota dagli altri e ricrearono l’atmosfera che c’era in Glee, durante le riprese del pilot, mentre Lea e Cory cantavano quella canzone.
Alla fine della canzone, era scesa la sera, e furono illuminati dalle stelle. Per molti di loro fu la prima volta che videro un cielo completamente ricoperto di stelle, troppo abituati alle luci di Los Angeles. Molti si fecero scappare ‘Oooh’ perché il cielo non era mai stato, per loro, così bello.
-Dato che siamo in vena di saluti…- interruppe Kevin McHale. -…perché non prendiamo dei piccoli bastoncini?-
-E perché?- fece Naya.
-Ci diciamo tutto ciò che ci mancherà di noi, del nostro gruppo, e poi gettiamo il bastoncino in questo fuocherello, in segno di saluto per tutti, in segno di speranza in un rincontro- spiegò Kevin. Acconsentirono tutti.
Per un minuto, che sembrò eterno, tutti si guardarono chiedendo con gli occhi chi avrebbe dovuto cominciare. Fu Mark Salling ad interrompere il silenzio.
-Comincio io. Credo che mi mancherà Chris Colfer- disse. Chris gli scoccò un’occhiata interrogativa. –Mi piaceva gettarlo nel cassonetto. So che non è una cosa bella, ma in un certo senso faceva tanto da ragazzo cattivo, e questo solitamente attira molte ragazze. E poi toccare i capi firmati che indossa Kurt è sempre un onore-
-Quindi stai dicendo che ti sentivi bene quando mi gettavi nei cassonetti per finta?- disse Chris, con una nota di nervosismo nella voce. Darren Criss gli poggiò una mano sulla gamba e la testa sulla spalla, per fargli capire che Mark stava scherzando. –Vai avanti- fece Colfer, sorridendogli.
-Poi mi mancherà l’essere legato da qualcosa di più grande dell’essere amico del personaggio di Dianna, Quinn- E fece un’occhiata strana a Dianna, seduta accanto a lui. –L’ho messa incinta, nostra figlia Beth è bellissima, insomma mi mancherà-
Detto questo, si meritò un piccolo dolce schiaffo sulla spalla da parte di Dianna. Lui la guardò e si sorrisero teneramente. Poi lui lanciò il bastoncino tra le fiamme, in segno che aveva finito.
Ci fu di nuovo un momento di silenzio.
Dianna fece un sospiro e parlò:-Mi mancherà far parte delle Cheerios insieme a Naya ed Heather. Quinn, Santana e Brittany formano la Dannata Trinità, quindi se un giorno voi vorrete..- e guardò le due attrici che aveva appena nominato. -…potremo riformare l’Unholy Trinity e cominciare a fare canzoni. Un trio tutto al femminile.- Le due la guardarono, si sorrisero annuendo. –Altra persona che mi mancherà sarà Rachel. Quella Rachel che mi ha rubato il ragazzo, la Rachel che indossa solo e soltanto calze, quella che vuole tutti gli assoli che esistano su questa terra, quella che io ho fatto diventare reginetta del ballo durante il suo ultimo anno di liceo. Insomma, Rachel..- E si girò in direzione di Lea. -..se un giorno ti farai gli affaracci tuoi, standotene in un angolino mentre tutti gli altri cantano Don’t rain on my parade sappi che io verrò nella tua direzione e ti darò uno schiaffo- Lea alzò le sopracciglia. –Non puoi startene in disparte. Non saresti tu, e uno schiaffo, un mio schiaffo ti riporterebbe alla realtà-
Lea si alzò e andò in versione di Dianna. Anche quest’ultima si alzò, con uno sguardo preoccupato, preoccupato di averla offesa. Ma Lea la abbracciò sussurandole. –Grazie-
Poi tornarono ai loro posti e la bionda gettò nel fuoco il suo bastoncino.
-Dato che siamo in tema Rachel..- intervenne Amber. - ..voglio solo dire: grazie per avermi fatto cantare così poche canzoni- disse ironicamente, ridendo da sola. –La rivalità tra il tuo e il mio personaggio mi è sempre piaciuta: due stelle in conflitto, cosa c’è di meglio? E anche un’altra cosa, questa è per tutti: se un giorno non mi vedrete in giro per Los Angeles dovrete fare solo due cose: chiamarmi per chiedere se sono in viaggio oppure portarmi le crocchette a casa mia. Portatemi quelle del set di Glee, sono buonissime.-
E tutti risero, al pensare che in uno degli episodi della seconda stagione Sue aveva reso illegali le crocchette al McKinley, facendo scatenare Mercedes. Fu da quell’episodio che Amber non faceva altro che chiedere le crocchette, probabilmente con la paura che un giorno diventassero illegali anche sul set.
Poi lanciò anche lei il bastoncino nel fuoco.
-Colfer, mi sono sempre mancati gli episodi in cui ti difendevamo da quei bulli omofobi del McKinley- fece Chord Overstreet. –E sappi che se un giorno qualche omofobo vorrà picchiarti, potrai chiamarmi, qualunque sia l’ora, ovunque tu ti trovi e verrò a difenderti da quei tizi. In quanto a voi ragazze, se un giorno vi sentirete sole e vorrete vedere dei pettorali, sarò disponibile- fece un occhiolino a tutti, sbattendosi i pugni sul petto. E poi fece scivolare il legnetto nel fuoco.
-Santana è la stronza del McKinley..- prese parola Naya. -…ho sempre voluto dirvi, ma non ho trovato mai l’occasione, che tutte le volte che il mio personaggio vi prendeva in giro con piccoli insulti, mi sentivo alquanto in colpa, e so che non avrei dovuto perché stavo recitando ma lo ero comunque. Grazie per il vostro appoggio, e spero di avere l’onore di ringraziarvi di nuovo quando sarò una vecchia col bastone che non riuscirà alla strada, la cui unica possibilità è morire sotto ad un auto che sta passando oppure farsi aiutare dal vicino gay più insopportabile del mondo. Ah, Rachel, un’ultima cosa: sei una gnoma.-
E tutti scoppiarono in una fragorosa risata, meno che Lea Michele.
-Ma c’è qualcuno che sopporta il tuo personaggio?- fece lei, mentre Naya lanciava il bastoncino nel fuoco.
-Io- intervenne Heather Morris, alzando la mano. –Ma sei davvero una gnoma, con o senza tacchi. Comunque volevo solo dirvi che mi mancheranno le vostre risate dopo una mia battuta improvvisata sul set. E sto seriamente pensando di aprire il mio show online, Fondue for two, e di comprare un gatto che chiamerò Lord Tubbington-
Piccole risate ci furono mentre lei allungava il braccio per lasciar cadere il suo bastoncino nel fuoco.
-Credo tocchi a me- disse Darren Criss guardandosi intorno. –L’unica cosa che dico su Chris Colfer, e che so che tutti voi lo avrà pensato almeno una volta, è che bacia davvero bene, sul serio. Naya, se un giorno non ti riuscirai a sentire speciale, chiamami. Io chiamerò Chris e verremo da te per cantarti di nuovo Perfect, e dico sul serio- disse mettendo una mano su quella di Colfer.
-Grazie- disse Naya, semplicemente. Si sentì lusingata dalle parole di Darren, tanto da star diventando rossa in viso.
-Hey, lui è il mio ragazzo, alla larga Lopez!- fece Chris, imitando una versione gelosa di Kurt Hummel.
Naya rise, e disse a Darren di buttare il bastoncino nel fuoco. E lui così fece.
-Posso parlare?- fece Harry Shum Jr, agitando le braccia. –Heather, se un giorno vorrai ballare sono disponibile, ho amato ballare con te, specie sulle note di Valerie, che la nostra cara Rivera ha cantato. Vi serviranno lezioni di danza, specie a te Colfer. Se qualcuno vorrà contattarmi avete il mio numero- fece un occhiolino e lanciò il bastoncino.
-O..o..ora p…parlo i..io- cominciò Jenna Ushkowitz, imitando la Tina della prima stagione, quella balbettante. –Non so cosa dire. So solo che l’episodio in cui sogno di essere Rachel Berry mi ha fatto sentire una star anche per quei pochi minuti che è durato. Non perché ho cantato una canzone, ma perché Rachel è praticamente la stella del glee e chi, anche tra chi non la sopportava, non ha mai pensato che gli sarebbe piaciuto essere lei?-
E anche lei fece il gesto già fatto dagli altri.
-Sono tra i membri originari delle Nuove Direzioni..- cominciò Kevin McHale. -… come anche Rachel, Finn, Tina, Kurt e Mercedes. Sono però l’unico su una sedia a rotelle, e non sapete com’è complicato trascinarsela dovunque. Credo che in tre anni di sedia rotelle mi sia fatto più bicipiti di quanti ne avrei fatti andando in palestra.- sorrise e lanciò il bastoncino.
-A scuola ero sempre preso in giro dai ragazzi per la mia voce..- fece Chris, con la testa bassa e gli occhi fissi sul fuoco. Darren gli cinse il braccio con le sue braccia. -…ma grazie a Glee mi sono ricreduto. Forse Kurt non ha cantato in ogni episodio, colpa di Rachel, grazie Rachel- e scoccò un’occhiata ironica a Lea, che alzò subito la testa, come chiamata di nuovo in causa. –Non so quanto vorrei ringraziarvi per avermi sostenuto in questi anni, senza preoccuparvi che io fossi gay. Sul serio, grazie. E… Lea, quando vorrai faremo un’altra sfida su Defying Gravity. Kurt ha bisogno di una rivincita.-
Amber cominciò ad intonare il verso di una canzone, seguita ruota da tutti gli altri.
No matter gay, straight, or bi, Lesbian, transgendered life
I'm on the right track baby
I was born to survive

Chris non potè fare altro che ringraziare Amber, ma anche tutti gli altri, con lo sguardo. E fece il solito gesto col bastoncino.
-Credo sia giunto il mio momento- fece Lea, alzando la testa dalla spalla di Cory. –Prima di tutto ringrazio tutti per i bei commenti fatti al mio personaggio, sul serio, siete degli ottimi amici- disse sarcastica. –Ma quello che mi mancherà di tutto questo sarà il mettervi i piedi in testa ogni volta che si tratti di cantare. Ma voi non siete di migliori: se vi lamentate perché Rachel vuole sempre gli assoli, vuol dire che anche voi volete degli assoli, ma evidentemente i vostri personaggi non sono come il mio-
-Insopportabili?- disse Naya. Poi abbassò la testa, e la rialzò con gli occhi spalancati. Si portò una mano sulla bocca e si mise a ridere. Questa era una tipica cosa da Naya: molte volte, quando Lea si trovava a fare discorsi del genere le scappava sempre qualcosa che avrebbe di sicuro detto Santana. Fu seguita anche dagli altri, in quanto a risate. Poi si alzò e andò verso Lea, e la abbracciò sussurrandole –In fondo, in fondo, in fondo, e ancora molto in fondo Santana ti vuole bene, gnoma-
Si sorrisero entrambe e mentre Naya tornava a sedersi, Lea ne approfittò per lanciare il bastoncino.
Era rimasto solo Cory.
-Ragazzi cosa devo dire?- disse, come richiamato sulla terra dopo aver notato che tutti lo stavano fissando e realizzò che era rimasto solo lui. –Non so proprio come cominciare quindi arrivo al sodo. Mi mancherete tutti. E stasera, sotto questo cielo, sotto queste stelle dobbiamo prometterci che ogni volta che ci sentiremo giù, ogni volta che qualcuno ci farà sentire non adatti ad un certo ruolo, certa canzone o chicchesia, penseremo ai bei momenti trascorsi insieme. Quando saremo lontani chilometri e non potremo parlarci di persona comincerò ad ascoltare le nostre canzoni, e penserò che non sarò e non diventerò mai solo, perché, qualsiasi cosa starò facendo, qualsiasi cosa staremo facendo, noi siamo una famiglia e così dovrà rimanere.-
Si alzò, e fece cadere il bastoncino tra le fiamme.


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Angolo autore:
Ciao a tutti. E’ la mia seconda fanfiction, e spero vi piaccia. Questa mi è venuta in mente mentre ascoltavo ‘We are young’ cantata da loro durante  il ricongiungimento(?) tra le Nuove Direzioni e le Note Moleste.
Nel testo ci sono alcuni riferimenti a ship del tipo la CrissColfer, oppure Lea e Naya. Sappiate che sono casuali, volevo solo dare momenti di dolcezza tra i vari attori.
Spero di non essere stato troppo banale.
Mi raccomando: recensite! Magari mi date dei consigli.

 
  
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