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Autore: Corney Shippers    13/08/2014    3 recensioni
Era estate nella bella cittadina di Peaceville, un piccolo paesino famoso per la sua calma e serenità, e molti bambini e ragazzi passavano la loro estate nell'allegro campeggio chiamato "Campo Peaceville".
Era un posto divertente dopo tutto, niente genitori che ti dicono "vai a fare amicizia", niente professori che ti rimproverano se ti distrai un secondo o se metti giù la penna perché ti è venuto un crampo alla mano, niente stress in pratica.
Solo qualche ragazzo, tra i 18 e i 20 anni, che si occupava di sorvegliarli e farli divertire.
I ragazzini adoravano stare con gli educatori e gli educatori adoravano stare con i ragazzi.
Ogni anno era sempre un divertimento per tutti andare in quel campo, ma quest’anno qualcosa avrebbe turbato fortemente quel simpatico clima sconvolgendo ogni cosa.
Genere: Horror, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Corey Riffin, Laney Penn, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Trina Riffin. Sedici anni. Assassinata nel suo letto la notte del 28 giugno 2014. La compagna di stanza l’ha trovata in una pozza di sangue nel suo letto. È stata uccisa con cinque colpi alla testa.- spiega un uomo alto e slanciato -Uh… tremendo!- intervengo io con crescente interesse, mentre entro tranquillamente nella stanza dove i tre uomini stanno parlando del caso di cui avrebbero dovuto occuparsi a breve -Laney! Tu non puoi stare qui! Torna dalla signorina Miller!- -Ma papà! La Miller è terribilmente noiosa!-
La Signorina Miller è la segretaria di questo grande commissariato. La invidio troppo, lei passa tutto il suo tempo qui e volendo può ascoltare senza problemi le conversazioni di mio padre e dei suoi colleghi, mentre io sono bloccata in quella noiosa e monotona prig… emh… scuola!
L'unica cosa che voglio è solo partecipare alle indagini, cavolo! Insomma, a cosa mi serve sapere come svolgere una disequazione quando sono sicura che da grande sarò una detective!? Gia... Un giorno…
-Non mi interessa, questa non è roba per te! Gia è tanto che ti abbia fatto venire qui oggi!- -Ma io ormai ho sedici anni! Quando potrò partecipare a delle vere indagini?!- mio padre sospira spazientito, lanciando uno sguardo mortificato ai suoi colleghi, poi mi prende da parte e mi trascina fuori dall’aula.
-Laney, qui si tratta di una cosa seria. Una ragazza è morta per colpa di un killer schizzato!- dice chinandosi per incrociare i miei occhi dato che mi ero seduta su di una sedia che avevo trovato uscendo dalla stanza.
Ho sedici anni ormai e so che lui non accetterebbe mai di vedermi crescere, ma non puo fare sempre cosi… -Io voglio partecipare!- esclamo esprimendo tutta la mia cocciutaggine -È troppo pericoloso…- sentenzia lui -Quel maniaco si aggira ancora tra le strade di Peaceville e…- Peaceville? Mai sentito nominare... -…tu rimarrai a casa mentre io andrò lì ad indagare!- continua deciso. A quanto pare non sarei andata nemmeno questa volta con lui, purtroppo…
Papà rientra nell’aula, sento solo alcuni dettagli dell’operazione, tipo che non è stata rinvenuta l’arma del delitto e che il Killer si trova ancora a piede libero. Che storia. Peccato solo che io non ne farò parte…
 
******
 
-Non lo trovo giusto!- mi lamento con mia madre, mentre sciacquo via il sapone dai piatti -Quando sarai maggiorenne potrai fare tutte le “gite” che vorrai!- risponde lei asciugandoli -Ma io non voglio fare una “gita”! Voglio partecipare alle indagini!- la mamma in tutta risposta scoppia a ridere, coprendosi la bocca con la mano destra. Lei ha uno strano modo di ridere... Tira indietro la testa, chiude gli occhi e scopre in modo molto aggraziato i denti perfettamente dritti e bianchi. È decisamente graziosa. Non so come faccia, anche la sua risata è deliziosa! Io non lo sono affatto invece…
-Con quel pazzo maniaco in circolazione?- io la fisso con un sopracciglio inarcato. Sì, proprio così! -Te lo puoi anche scordare- dice lei lasciandomi l’impronta insaponata del suo indice smaltato di porpora sul naso, proprio come quando avevo dieci anni… Non vogliono proprio rassegnarsi al fatto che ormai sono grande!
-Potresti nasconderti nel bagagliaio dell’auto di tuo padre- sghignazza impercettibilmente, riponendo l’ultimo piatto nel mobiletto ed uscendo dalla cucina. Beh potrei, oppure...
 
******
 
 -Fai buon viaggio, guida piano e non comprare cibo dagl’autogrill! - dice mia madre mentre, sulla porta di casa, lega meglio la cravatta al collo del papà -Ti preoccupi troppo tu… ed è successo solo una volta!- -Lo faccio perché ti amo! E sai che ho ragione!- la mamma finisce di sistemargli la cravatta, per poi bloccarsi di fronte al silenzio di papà, un silenzio più che ricambiato. Lei si limita a fissare in basso, trattenendo a stento le lacrime -Sta’ attento va bene? È… molto pericoloso…- sussurra. Papà sorride sollevandole il viso -Tranquilla, non è la prima volta che mi occupo di un caso simile- tenta di rassicurarla. Strano modo per tranquillizzare qualcuno.
Prima che la mamma possa ribattere qualcosa, le labbra di papà sono già sulle sue, trascinandola in un bacio più che appassionato. È tutto talmente romantico che… ma che dico?! Loro sono i miei genitori!
Distolgo schifata lo sguardo, tentando di dimenticare quanto la scena dei miei genitori che pomiciano allegramente sulla porta di casa sia terribilmente disgustosa, poi, sentendo che ricominciano a parlare, torno ad origliare la loro conversazione.
-Dov’è Laney?- chiede la voce di mio padre-Di sopra, in camera sua…- papà sembra addolorato per la mia assenza -È molto arrabbiata. Lo sai che ci teneva tanto- cerca di giustificarmi mamma -Sì, lo so…- dalla mia finestra vedo che papà volta lo sguardo verso di me e io mi abbasso nascondendomi sotto il davanzale prima che si accorga della mia presenza. Non voglio che mi veda!
I due tacciono per un po’, poi mamma riprende a parlare -Sei un padre fantastico! E lo sai- -Gia... Quando sarà più grande capirà…- e bla bla bla…. Io sono grande!!!
Sgattaiolo verso il mio letto, mentre cerco di chiudere la sacca che mi porterò dietro per la mia "gita con le amiche" (questo è cio che ho detto alla mamma).
-Torna presto!- o no!
Mia madre scocca un bacio sulla guancia di papà che subito entra in auto. Ho poco tempo per arrivare alla moto! Non riuscirò mai a caricarci la valigia!
-E stai attento!!!- continua la mamma, perfetto, mi tocca andare lì senza niente…
Scendo di corsa la lunga scalinata a chiocciola, faccio irruzione in cucina ed esco dalla porta sul retro.
Apro il garage in fretta e furia, accendo la moto e solo dopo che mia madre è rincasata, parto.
Arrivo Peaceville!
 
 
Angolo Autrici:
Ehy! Come va?! Ecco qui, solo per voi, il primo capitolo della nostra nuova long!
Speriamo davvero che vi piaccia *-* 
Anche se però abbiamo una brutta notizia da darvi.
Gia... A causa dei vari impegni che ci occupano la giornata e alla distanza che ci separa abbiamo deciso di prenderci una “pausa” riguardo alla pubblicazione dei prossimi capitoli della long fino alla fine del mese circa.
Ma tranquille, continueremo ad aggiornare sia questa storia che quelle dei nostri account! ;) saremo solo un po’ meno presenti, tutto qua
Hehe. Lavorare in coppia non è poi così semplice come pensavamo!
Corey: scommetto che il problema sia Martina :P
Non è vero...
Già, non è cosi. La colpa è del tempo scarso! Anche tu faresti cosi al posto nostro.
Corey: Sicura? Sai con chi parli? Io sono lo stesso ragazzo che in pochi secondi crea testi fantastici dal diario della sua pazza sorella u.u
Laney: ... Già, ed è anche lo stesso che non riesce a scriverne di suoi.
Ahahah spento! Batti cinque Laney!
*le tre battono il cinque*
Corey: ...Umiliato da tre ragazze... Posso ritenermi offeso. Sarà meglio che vada prima che sia troppo tardi.
Grazie ragazzi, è stato bello!
   
 
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