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Autore: Sparks_    13/08/2014    8 recensioni
[Everlark con accenni Hayffie] [probabile OOC]
È una OS leggera, abbastanza idiota, perché in questo fandom abbastanza triste a volte ci vuole un po' di allegria, no?
"Mi chiamo Katniss Everdeen. Ho vent’anni. Vivo da due con Peeta. Lo amo, ora lo so. Lo desidero? Sì, e anche se divento porpora al solo pensiero, dormire insieme non ci basta più.
Sto rifacendo il giochino che mi aveva insegnato il dottor Aurelius, perchè mi sembrano tutt’ora impossibili le conclusioni che ho appena tratto.
Sono color porpora al solo pensiero di quello che io e Peeta potremmo fare, e per la prima volta non ci vedo niente di sbagliato: siamo giovani, ci amiamo, cosa ci sarebbe di male nell’amarci anche fisicamente?
Mi ci sono voluti due anni per capirlo, ma alla fine ci sono arrivata.
C’è un unico problema: va bene che sono inesperta al massimo, ma so che la conseguenza di… quello è avere un bambino. E non sono assolutamente pronta.
(...)
Ed è per questo che, mani in tasca e guance porpora, mi sto avviando verso la casa di chi saprà darmi risposte: Haymitch Abernathy.
E me ne sto già pentendo."
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Haymitch Abernathy, Katniss Everdeen, Peeta Mellark
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Premessa: ho messo probabilmente OOC, ma non è vero: è mooolto probabile, secondo me, che Katniss sia assolutamente, totalmente, irrimediabilmente OOC. Quindi, ditemi voi se mi conviene aggiungere l’avvertimento. 
La maggior parte delle storie di questo fandom sono tristi/angst e io amo le storie così, ma a volte riderci sopra fa bene: il mio intento è solo questo, strapparvi un sorriso. 

 


Consigli utili-

Di lezioni imbarazzanti e ragazze spaesate

 

Mi chiamo Katniss Everdeen. Ho vent’anni. Vivo da due con Peeta. Lo amo, ora lo so. Lo desidero? Sì, e anche se divento porpora al solo pensiero, dormire insieme non ci basta più. 
Sto rifacendo il giochino che mi aveva insegnato il dottor Aurelius, perchè mi sembrano tutt’ora impossibili le conclusioni che ho appena tratto. 
Sono color porpora al solo pensiero di quello che io e Peeta potremmo fare, e per la prima volta non ci vedo niente di sbagliato: siamo giovani, ci amiamo, cosa ci sarebbe di male nell’amarci anche fisicamente
Mi ci sono voluti due anni per capirlo, ma alla fine ci sono arrivata. 
C’è un unico problema: va bene che sono inesperta al massimo, ma so che la conseguenza di… quello è avere un bambino. E non sono assolutamente pronta.
Non sono quasi in grado di badare a me stessa da sola, come posso pensare di occuparmi di un bambino?
Ma non riesco, non riusciamo, a trattenerci più. 
Voglio donarmi totalmente a Peeta, perchè lui per me in questi anni è stato tutto per me: amico, confessore, fidanzato e in un certo senso anche padre. È tutto quello che ho.
Questa mattina, dopo vari ragionamenti, mi sono ricordata di una cosa: ricordo una lezione di scienze, avrò avuto dodici anni, in cui l’insegnante spiegava come nascono i bambini. 
Santo cielo, la lezione più imbarazzante della mia vita. A quel tempo pensai che non mi sarebbe mai tornata utile, tanto non avrei mai fatto quelle cose. Mi sbagliavo. 
A un certo punto (una delle poche cose a cui ho prestato attenzione), la maestra spiegò che a Capitol e nei distretti più ricchi usavano delle cose per non avere figli. Ed è qui che mi pento di non sapere come diamine si chiamino, visto che la Katniss dodicenne aveva preferito estraniarsi da quella lezione. 
Ed è per questo che, mani in tasca e guance porpora, mi sto avviando verso la casa di chi saprà darmi risposte: Haymitch Abernathy.
E me ne sto già pentendo.

 

***

 

-Allora dolcezza, mi vuoi dire per quale dannatissimo motivo sei piombata qui svegliandomi, o devi starmi ancora un po’ a guardare con il tuo faccino spaurito?-
Ecco, ci siamo. Fortunamente (o sfortunatamente, non ne ho idea), il mio ex mentore è abbastanza sobrio. 
Ora, come diamine faccio a dirgli tutto quello che ho pensato questa mattina?
Ciao Haymitch, voglio fare l’amore con Peeta, sai per caso dirmi come si chiamano quei cosi per non avere figli?
No, non sarei mai in grado di dirlo ad alta voce. O di sopportare le sue battutine.
Haymitch mi dovresti dire i nomi di quei cosi che servono a non fare figli, servono a Delly.
Non ci crederebbe mai, mi conosce troppo bene. E poi neanche ci parlo con Delly.
-Dolcezza, sei caduta in trance?- 
-No, no ci sono ancora.- rispondo sorridendo.
Oh, no. Io non sorrido mai a Haymitch. 
-Hai sorriso. A me. Okay, cosa diamine hai fatto?- mi chiede, con sguardo a metà tra preocupato e omicida.
Grandioso, adesso mi tocca sputare il rospo.
Coraggio, Katniss, hai guidato una rivoluzione, ce la puoi fare. Un bel respiro e via.
-Sono innamorata di Peeta.- Bel modo di inziare, non c’è che dire.
-Grazie dell’informazione, ma lo sapevo dai tempi del distretto 13.- mi dice, con un sorrisetto ironico. Idiota, sarei dovuta andare da Delly.
-Sì, beh comunque… Sai che i ragazzi innamorati, beh, fanno delle cose, e insomma, io…-
Sono color porpora, sguardo basso e cuore a mille. Come quando ho detto ‘Ti amo’ a Peeta, con la differenza che lì è stato piacevole. 
-Oh santo Dio. Dolcezza, ti prego, dimmi che non ti devo spiegare come si fa sesso.-
Bene, possono pure seppellirmi in questo momento.
-Cosa?!- mi esce una specie di urletto isterico, molto alla Effie.
-No! Insomma, sono andata a scuola abbastanza per sapere come fuziona!- parlo sempre con quel tono strudulo. Non mi sono mai imbarazzata tanto. 
-E allora cosa vuoi? Illuminarti sulle dimensioni del ragazzo? Perchè in questo non ti posso aiutare, grazie al cielo.- conclude con una faccia schifata.
Vi prego, uccidetemi adesso.
Sto parlando di certe cose con Haymitch. E comunque non capisco la faccia schifata, insomma Peeta è oggettivamente molto attraente. 
Ma che cosa sto pensando?!
-No, no Haymitch. Santo cielo, voglio solo sapere come si chiamano quei dannati cosi per non avere figli e se li vendono nel distretto.- butto fuori tutto questo in circa dieci secondi e divento viola. Il dado è tratto, non si torna indietro.
Dopodichè, succede tutto molto velocemente.
Haymitch sgrana gli occhi, apre la bocca e si mette a urlare:-Ma allora vuoi davvero fare sesso con Peeta! E lo vuoi fare anche subito! Almeno l’hai detto a quella povera anima? Dorme con te da anni e chissà da quanti è in astinenza! Hai mai notato un rigonfiamento nei suoi pantaloni al mattino?-
Santa merda. 
Dopo questa uscita, posso dire che questa è la mattina più imbarazzante della mia breve vita e che Haymitch Abernathy morirà nel sonno prima o poi. 
-Haymitch, ti prego, dimmi solo come si chiamano.- piagnucolo. 
In risposta ottengo un sorrisetto allusivo. Lo uccido.
-Oh oh, la ragazza di fuoco è impaziente! Va bene dai, lo faccio per quella povera anima del ragazzo.- dopodichè si alza e va di in un’altra stanza.
In questi due minuti, mi rendo conto di ció che ho fatto: ho detto a Haymitch che farò sesso con Peeta. 
Nascondo il mio viso in fiamme tra le mani, scuotendo la testa. Mi prenderà in giro per l’eternità.
Dopo poco ritorna con in mano due scatolette. 
-Allora dolcezza, queste sono pillole e le devi prendere tu, considerando che sei una donna.
Se invece non vuoi, questi sono preservativi e li deve mettere il ragazzo.- spiega tranquillamente, come se io non stessi morendo d’imbarazzo.
-Ma dove se li dovrebbe mettere?- non ho il tempo di finire la domanda, che già mi guadagno un ghigno malizioso e un gesto piuttosto eloquente. 
-Puoi anche metterglielo tu, dolcezza…- 
Dopo questo, inzio a correre verso la porta, gridando un saluto e un insulto a quel pervertito. 

 

***

 

-Hey tesoro, dove sei stata?- mi accoglie Peeta con un sorriso. 
Quando si accorge della mia faccia la sua espressione cambia.
-Va tutto bene? Sei tutta rossa- dice posandomi una mano sulla guancia -e sei anche calda. Hai la febbre?-
-No, no sto bene.- mento.
Bene, questa è stata la giornata più imbarazzante di sempre, e io e Peeta ci siamo fatti una promessa: niente bugie, mai più. Quindi gli racconto tutto. Tutto. 
Penso che se prima volevo morire, adesso voglio seppellirmi viva.
La reazione di Peeta è una faccia indescrivibile: occhi sgranati, bocca socchiusa, respiro affanato e guance imporporate.
-Devo bere un po’ d’acqua- dice, accasciandosi sulla sedia e versandosene un bicchiere (rovesciandolo al primo tentativo).
Grandioso, ho traumatizzato il mio ragazzo. 
-Cioè, Katniss, tu non immagini quanto io sia felice in questo momento. Certo, sono anche scioccato e anche un po’ eccitato, ma sorattutto felice. Il Peeta quattordicenne mi sta metaforicamente battendo il cinque.- conclude con una risatina. Ed è così tenero che lo abbraccio di slancio. 
-Anche io lo sono.- gli sussurro. 
-Aspetta un momento Kat.- dice, sciogliendo l’abbraccio, ma rimanendo con le mani sulla mia schiena (mi rendo conto di essere a cavalcioni su di lui, giusto per chiudere in bellezza).
-Per quale motivo Haymitch aveva delle pillole anticoncezionali per donne in casa?-
Oh santo cielo. Ha ragione.
-Io non ne ho idea.-
Poi insieme, realizziamo. Ultimamente una persona viene al dodici sempre più spesso, fermandosi anche per qualche giorno, e potrebbe quindi averne bisogno…
-Effie!- gridiamo contemporaneamente.
In effetti quei due ultimamente sono complici, ed Effie scappa sempre da casa nostra con una scusa. 
Potrebbe essere vero, quindi. Anzi il mio istinto non mente mai, e mi dice che è vero.
Santo cielo, Haymitch ed Effie che fanno quelle cose.
Io penso di avere una faccia scioccata, quella di Peeta è come quella che ha fatto prima, con l’aggiunta di un’espressione leggermente schifata. 
-Haymitch si scopa Effie, Katniss!-
-Peeta!- gli dico colpendolo sul braccio, tanto per cambiare, arrossendo. 
-Da quando sei così volgare?- chiedo, ma stavolta sorrido.
-Da quando tu hai il coraggio di chiedere a Haymitch dei preservativi…-conclude il discorso Peeta, baciandomi intensamente.
E so che stavolta non ci fermeremo. 

 

ANGOLO AUTRICE:

Porca putroccola, l’ho scritta seriamente. Miei cari lettori, se siete arrivati fino qui, mi scuso con voi per questa cosa altamente idiota. Incolpate aqa.
Detto questo, come vi è sembrata? Devo mettere OOC, vero?
Quando l’ho scritta mi sono immaginata la scena: nella mia testa è stato divertente, non so il risultato come è uscito. 
Trovo, inoltre, impossibile che questi due abbiano aspettato quindici anni per fare le cose zozze, come suggerisce l’epilogo di zia Suzanne.
Bene, grazie della pazienza e scusate per questa cosa idiota. 
Lasciatemi un commento, un insulto, una minaccia di morte, accetto tutto!
Baci.

Sparks_

   
 
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