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Autore: Emma_blue    13/08/2014    6 recensioni
Questa storia è nata per un mio delirio notturno.
Dopo tanti disastri/ nemici / cattiverie ecc ho deciso che i nostri amati personaggi si meritino una cosa tranquilla, una serata "diversa"
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Belle, David Nolan/Principe Azzurro, Dottor Whale, Signor Gold/Tremotino, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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​“Una serata da single?"

“Si, una serata da single”
Snow, Emma, Regina e Belle fissarono Ruby come se si fosse appena trasformata in Fuffy, il cane a tre teste di Harry Potter.
“Scusa Ruby, ma non credo di capire” disse Snow “nessuna di noi è single”
“Lo so, ma vedete, ho letto questa cosa tempo fa su una rivista, una coppia spiegava di come ogni tanto a loro piacesse “giocare” agli sconosciuti: in breve facevano finta di incontrarsi in un bar e a turno o il marito o la moglie cercavano di conquistarsi come se non si conoscessero, un modo come un altro di mettere un po’ di pepe nella loro relazione”
Le quattro donne la fissarono ora con un po’ più di attenzione.
“Miss Lucas” iniziò Regina “per quando la sua idea suoni curiosa, quale sarebbe lo scopo?”
“Appunto come quella coppia, lo scopo sarebbe mettere un po’ di pepe nelle nostre rispettive relazioni” spiegò Ruby “andiamo ragazze ho capito che siamo tutte felici e abbiamo avuto il nostro lieto fine, ma non per questo dobbiamo finirla così”
“In che senso finirla cosi?”
“Ma si cercate di seguirmi, io amo Victor ma vorrei un po’ di, non so, passione? sentirmi conquistata?”
“Whale ti fa fare solo la brava massaia Ruby?” chiese ridacchiando Emma sorseggiando il suo caffè.
“Ah bhe perché sentiamo, quand’è stata l’ultima volta che Hook ti ha portato sulla sua barca per una gita romantica e non per pescare tonni e basta?”
“Bhe…”
“Ecco appunto” replicò trionfante Ruby “e tu Snow? Da quanto David non ti porta fuori a cena o anche solo a fare una passeggiata mano nella mano al chiaro di luna?”
“Ehm…”
“E tu Regina? non saremo amiche del cuore ma dimmi, quando è stata l’ultima volta che Robin ti ha portato a fare un pic nic nel bosco?”
“L’altro giorno” rispose fiera Regina alzando il mento
“Per pic nic intendo voi due da soli, non voi due più l’allegra brigata che insegue tacchini per la foresta”
“Mmh…”
“Vedete ora capite il mio punto di vista? E tu Belle? Da quando Gold non ti prepara la cena? o ti porta anche solo fuori a prendere un gelato?”
“Veramente da ieri. Mi ha preparato la cena e siccome era una bellissima serata, abbiamo fatto una passeggiata sul lungo mare, abbiamo preso un gelato e guardato le stelle sulla spiaggia”
“Sul serio?”
“Si” disse Belle arrossendo fino alla punta dei capelli “Rumple è sempre romantico con me. Pensate, ogni giorno mi fa trovare una rosa sul comodino, mi prepara la colazione e…”
“Si va bene ok abbiamo capito, Gold è romantico da far venire il diabete” sbuffò Ruby “ma comunque, questo non toglie che una sera di “caccia” farebbe bene anche a lui, andiamo Belle gli hai reso sempre le cose troppo facili, ti bastano due paroline e caschi ai suoi piedi, andiamo fallo penare un po’”
“Penso che abbiamo PENATO già abbastanza io e lui non pensi ?!” rispose Belle guardando storto l’amica.
“Si si va bene, ma torniamo al punto, la serata che ho in mente serve a quanto pare a noi povere fanciulle, si amate, ma ormai ridotte, come ha elegantemente detto prima Emma, al ruolo di massaie, per quanto mi riguarda ho voglia di essere riconquistata, chi è con me?”
“Io" disse con forza Snow.
“Contate su di me” replicò Emma.
“Potrebbe essere interessante a pensarci bene” borbottò pensierosa Regina, stupendo le altre commensali.
“Bene, perfetto, e tu Belle, sei dei nostri?” chiese Ruby all’amica, silenziosamente implorandola con lo sguardo.
“Mmh… si perché no, voglio vedere come gestisce una situazione cosi Rumple, sono con voi”
“Favoloso” disse allegra Ruby “bene. Stasera, signore appena tornerete a casa spiegherete la situazione ai vostri rispettivi uomini, l’appuntamento è domani al Rabbit Hole alle 22:00 precise, ci sarà da divertirsi”
Ruby si alzò e tornò dietro al bancone del Dinner, non prima di aver lanciato un sorrisetto malizioso alle donne sedute al tavolo.




 

“Spiegatemi ancora perché siamo qui” chiese Whale al gruppo di uomini seduti con lui.
“Perché a quanto pare la tua ragazza ha messo in testa alle nostre rispettive ragazze e mogli, che questa sarebbe stata una cosa divertente da fare amico” rispose borbottando Hook bevendo un sorso di birra e guardandosi intorno.
“Snow non ha fatto altro che parlarmene per tutto il giorno”
“Anche Regina, ma lei più che parlarmene mi ha proprio ORDINATO di essere qui stasera, ha usato lo stesso tono con cui si rivolgeva a me nella foresta incanta” disse sogghignando Robin.

“Ma qualcuno ha capito il perché di tutto questo?” chiese ancora Whale.
“Perché non riuscite a far sentire le vostre donne speciali” rispose Gold bevendo tranquillamente il suo whisky.

“HEY!!!” urlarono i quattro uomini.
“È la verità, se no perché sareste qui stasera a fare questo giochino?”
“Guarda che qui stasera ci sei anche tu amico”
“Io sono qui perché miss Lucas ha insistito. Belle non ha motivo di non sentirsi voluta da me, mia moglie è trattata da regina e sempre lo sarà” chiarì Gold guardando con sufficienza gli uomini vicino a lui.
“Stà di fatto che qui hanno trascinato anche te” borbottò David bevendo un lungo sorso della sua birra, guardando truce nella direzione di Gold.
“Lo so bene, ma io sono qui per gioco, voi per compensare delle mancanze a quanto pare miei cari” sogghignando Gold continuò a bere finche la sua attenzione non venne catturata da un gruppetto di donne che entrarono ridendo nel locale.


POCHI MINUTI PRIMA


“Io…io…io non credo di farcela Ruby”
“Oooh andiamo Belle un po’ di grinta, dov’è finito il tuo coraggio?”
“Penso sia a casa insieme ai miei vestiti”
“Ma che dici? sei vestita”
“Vestita ? tu questo lo chiami essere vestita?” chiese Belle indicandosi.
Indossava un vestito che non lasciava spazio all’immaginazione, corto anzi cortissimo, blu notte, senza spallini, tacchi vertiginosi e capelli sciolti.
Ruby guardò l’amica dalla testa ai piedi, era stata lei ha vestirla e la trovava semplicemente favolosa.
“Andiamo Belle stai benissimo, appena ti vedrà, a Gold prenderà un colpo”
“Oddio speriamo di no”
“Tranquilla al massimo con lui c’è Victor” disse Ruby ridacchiando, si girò a guardare le sue compagne di serata.
Emma aveva scelto un vestitino rosa, Regina aveva optato un per un vestitino nero monospalla, Snow portava un vestito con scollatura a barchetta bianco, e lei era in rosso. Il suo vestito si allacciava con due bretelline dietro al collo, erano tutte stupende e pronte alla serata.
“Ricordate, stasera nessuna di noi è fidanzata o sposata, siamo qui per passare una serata in compagnia e FORSE conoscere qualcuno, tutto chiaro?”
All’annuire di tutte, Ruby aprì la porta del locale ed entrò.



“Oh porca miseria” David aveva letteralmente sbattuto la mascella sul tavolo da quanto aveva spalancato la bocca.
Non vedeva sua moglie così splendente da molto, moltissimo tempo, era una visione meravigliosa. I suoi compagni di tavolo seguirono tutti il suo esempio lasciandosi andare ad esclamazioni di meraviglia non staccando gli occhi di dosso alle ragazze, l’unico che sembrava mantenere la calma era Gold che si, fissava Belle, ma non aveva ancora proferito parola.
A chiunque sarebbe potuto sembrare tranquillissimo, ma la verità è che appena aveva visto sua moglie a braccetto con miss Lucas il sangue aveva iniziato a bollirgli nelle vene e la testa a girare, ma mai avrebbe lasciato trapelare la cosa, anche se forse il leggero tremolio della mano mentre accostava il bicchiere alle labbra era un segnale.

“Bersagli a ore 9 signore” disse sotto voce Ruby alle amiche.
Le ragazze sbirciarono brevemente nella direzione dei (anche se non per stasera) compagni quasi scoppiando a ridere per le loro facce.
Facendo finta di niente si andarono a sedere dall’altra parte della sala, subito un cameriere andò a prendere le loro ordinazioni. Il locale era pieno e tutti, uomini o donne che fossero, guardarono meravigliati quelle cinque bellissime creature appena entrate.
“Bene signore, direi che abbiamo attirato la loro attenzione” disse gongolando Ruby
“Si ma adesso?” Emma, facendo finta di guardarsi intorno sbirciò gli uomini al tavolo, erano imbambolati a fissarle. “Semplice ci divertiamo, le regole le sanno, e per quanto riguarda noi la nostra parte è fatta, ora stà a loro”
Le ragazze, per quanto intrigate da tutta quella faccenda, all’inizio si trovarono in imbarazzo, non tutte al tavolo erano amiche (o meglio tutte tranne una) quindi i discorsi scarseggiavano, ma dopo un paio di giri di cocktail la tensione si sciolse.
Snow ,Regina e Ruby andarono a giocare a freccette, Emma e Belle si erano trasferite al tavolo da biliardo, la serata andava davvero alla grande.

“Ok signori, è almeno un'ora e mezza che stiamo fissando le ragazze non facendo nulla di nulla, è ora di darsi una mossa” detto questo Victor si alzò dirigendosi verso Ruby seguito a ruota da David e Robin.
“Bene coccodrillo, tu che intenzioni hai?” chiese Hook continuando a fissare Emma "
Credo proprio che andrò da quella splendida creatura che gioca a biliardo e vedrò se sarò cosi fortunato da scoprire come si chiama”
“Ma lo sai già come si chiama”
“Non stasera, ricordi? Loro per noi sono delle sconosciute”
“Già giusto il gioco…ma hey aspetta che cosa dovrei fare?”
“Caro quello che ti riesce meglio, visto il pirata che sei”
“Ovvero?”
“Vai all’arrembaggio” disse sghignazzando Gold alzandosi.
“Spiritoso” Hook finì in un solo sorso il resto della sua birra e seguì Gold.

“Centro” urlò Snow tutta contenta.
“Signore permettete ?”
Le ragazze si girarono verso la voce maschile che le aveva chiamate.
Victor, David e Robin, in piedi lì vicino a loro, sorridevano squadrandole con evidente ammirazione.
“Dite pure”
“Ci chiedevamo io e i miei compagni se vi andrebbe una partita a coppie”
“Coppie?”
“Si, sapete una di voi con uno di noi e cosi le atre due” disse Whale cercando di sembrare seduttivo.
“Che ne dite invece di fare maschi contro femmine?” disse Ruby recuperando le freccette.
“Ma così è troppo facile” esordì David.
“Facile? In che modo questa disposizione renderebbe il gioco più facile signor…” disse Snow entrando nel personaggio di donna sola che stà cercando di venire sedotta.
“ David, senza signor, solo David”
“Allora, come renderebbe la partita più facile questa disposizione David?”
“È risaputo che gli uomini in questi giochi sono i migliori” disse David sorridendo: aveva detto quelle cose apposta, sapeva bene quanto sua moglie detestasse quel genere di discorsi sulla forza maschile ecc.
“Tranquillo David, vedremo di non annoiarvi troppo” replicò Snow stizzita recuperando le freccette.
“Milady prego a voi il primo lancio” esclamò Robin passando le freccette a Regina, e con la scusa del gesto le sfiorò casualmente la mano.
“E lei sarebbe?”
“Robin, mia signora”
“Mia signora? Ma dove crede di essere IN UN REAME LONTANO?” disse Regina ridacchiando in modo canzonatorio apposta per irritarlo.
“No, ma so che l’educazione è importante e ogni donna va trattata con rispetto e lusingata”
“Mmh si giusto”

Iniziarono la partita e subito anche senza volerlo davvero si divisero in coppie, potevano davvero essere convinti del gioco ma questo non toglieva nè diminuiva la loro voglia di stare insieme.
Snow e David si continuavano a punzecchiare.
Victor e Ruby si lanciavano sguardi maliziosi e si sfioravano di tanto in tanto.
Robin e Regina si contemplavano in silenzio, lui galante e premuroso, lei cercando di darsi un contegno ed essere fredda, con scarsissimo successo dovette ammettere.
Le ragazze erano in vantaggio grazie a Snow e Regina.
I ragazzi potevano contare solo su Robin, ma nonostante tutto si stavano divertendo.


 
  • “Belle preparati stanno arrivando” sussurrò Emma continuando a giocare come se niente fosse.
    Belle gettò discretamente un'occhiata alle sue spalle, vide suo marito avanzare sicuro di sé guardandola fisso. Quella sera il look di Gold era decisamente diverso dal solito.
    Al posto del solito completo, portava un paio di jeans chiari con una maglietta bianca e una giacca classica nera , anche Hook aveva abbandonato lo stile da pirata: portava dei jeans, con una maglietta a maniche corte scura e un gilet, l’uncino per quella sera sostituito dalla protesi con il guanto.
    Emma e Belle continuarono a giocare tranquillamente fino a che non vennero interrotte dai ragazzi.
    “Buona sera signore” esordì Killian con sguardo ammiccante verso Emma “io e il mio compare qui ci chiedevamo se fosse possibile fare una partita a biliardo”
    “Certo, dateci modo di terminare la nostra partita e il tavolo sarà tutto vostro” rispose Belle mandando una palla in buca proprio vicino a loro
    “perdonate il mio amico, quello che intendeva dire era se potevate concederci l’onore di una partita con voi“ disse Gold guardando Belle.
    “Tu che ne dici ?” quest’ultima si girò a guardare Emma, non riusciva a resistere allo sguardo di suo marito.
    "Perché no” sogghignò Emma spostandosi vicino a Belle “io sono Emma, lei è Belle”
    “Io sono Killian, ma puoi chiamarmi Uncino, dolcezza”
    “Uncino ? perché? è l’oggetto che ti è caduto in testa e ti ha fatto diventare un ritardato?”
    “Ahah moltooo spiritosa dolcezza, no non è per quello, c’è una lunga storia dietro, e se magari sarai gentile con me stasera potrei anche raccontartela”
    “Io non mi chiamo dolcezza, mi chiamo Emma, e sono sicurissima che allora resterò nella mia beata ignoranza” rispose lanciando una stecca a Hook.
    “Io invece sono Robert” Gold porse la mano a Belle che ricambiò subito la stretta
    “Piacere”
    “Piacere mio cara”

    Iniziarono a giocare a squadre, anche loro decisero per femmine contro maschi, Emma non era molto brava ma se la cavava, Belle invece era un vero portento, non sbagliava un colpo. Uncino neanche si impegnava, occupato com’era a stuzzicare la bionda.
    Gold si era rivelato una vera sorpresa, giocava benissimo e riusciva a dar del filo da torcere a Belle.
    “Io rinuncio” disse Uncino “io e il biliardo non andiamo d’accordo, che ne dici dolcezza andiamo a bere qualcosa al bar?”
    “Emma, mi chiamo Emma, lo sai dire il mio nome?”
    “Certo che lo so dire EMMA, ma visto l’indole cosi docile e tenera penso che dolcezza ti stia meglio” sghignazzò Uncino mettendo giù le stecche, prendendo a braccetto la bionda portandola verso il bar.

    “A quanto pare siamo rimasti io e te cara”
    “Già” Belle era un fascio di nervi, Gold non aveva fatto altro che lanciarle occhiatine e sfiorarla accidentalmente durante tutta la partita, suo marito sapeva essere “perfido” quando ci si metteva.

    “Che ne dici di fare un accordo cara?”
    “Che genere di accordo?”
    “Vediamo, facciamo un' ultima partita. Se vinco io mi permetterai di accompagnarti a casa questa sera, se perdo mi sacrificherò all’infausto compito di accompagnarti a casa stasera”
    Belle ridacchio leggermente “non mi sembra molto corretto, in tutti e due i casi mi riaccompagneresti a casa”
    “Si ma nel primo caso potrò far notare quanto io sia stato bravo a biliardo, nel secondo caso dovrò accettare l’amara sconfitta”
    “Ancora a me sembra la stessa cosa”
    “Punti di vista cara, punti di vista”
    “Mmmh… accetto”
    “Perfetto”





    “Signore, vista la nostra amara sconfitta credo che una bevuta sia d’obbligo” esclamò Victor al termine del gioco, i ragazzi erano stati stracciati.
    “Allora David, pensi ancora che le freccette siano un gioco solo maschile ?” chiese Snow avviandosi con gli altri verso il bar.
    “Devo dire di essere piacevolmente sorpreso della bravura che avete dimostrato stasera” rispose l’uomo sogghignando.
    “Ditemi come possono delle belle ragazze come voi essere tutte sole stasera?” chiese Victor squadrando apertamente Ruby.
    “Che volete farci, non abbiamo ancora trovato persone interessanti con cui passare il tempo” rispose Ruby.
    “Bhe, spero che questa serata in nostra compagnia vi abbia fatto cambiare idea a tal riguardo” disse Robin guardando Regina negli occhi.
    “Mai dare nulla per scontato, ma neanche accettare così alla leggera tutto quello che viene” rispose quest’ultima bevendo un sorso del suo drink.
    Robin sorrise leggermente, la sua Regina non cambia mai.
    “Hey ragazze” Emma era stata trascinata da Uncino al bar.
    “Hey Emma, chi è il tuo accompagnatore ?” chiese Snow lanciando un sorrisino alla bionda.
    “Non è il mio accompagnatore è solo un seccatore” rispose sbuffando.
    “Direi più ammiratore che seccatore, Killian Jones per servirvi”
    “Piacere” risposero le ragazze.
    “Belle che fine ha fatto?” chiese Ruby
    “È rimasta a finire la partita con l’amico del seccatore qui presente” spiego Emma sedendosi con gli altri.


    “Siamo arrivati alla fine cara, ormai manca solo la 8 da buttare in buca”
    “Gli occhi li ho anche io e vedo benissimo” rispose sbuffando Belle, chi l’avrebbe detto che Gold era così bravo a giocare.
    “Vorrei proporti una modifica del nostro accordo, se mi è concesso cara”
    “Che tipo di modifica?”
    “A costo di sembrare sfrontato, vorrei proporre che alla fine della partita in caso di una vittoria da parte mia, mi sia concesso oltre che la possibilità di accompagnarti a casa anche un bacio della buona notte”
    “Un bacio? E dove sulla guancia?”
    “No, un bacio di vero amore”
    “Credi nel vero amore Rum…Robert?”
    Gold la squadrò per un lunghissimo minuto dalla testa ai piedi per poi puntare ancora gli occhi nei suoi “con tutto me stesso” sussurrò.
    Belle era sicurissima che la temperatura del locale si fosse alzata di almeno 20 gradi
    “Mmmh… e se invece vincessi io?”
    “Puoi chiedermi tutto quello che vuoi”
    “Va bene, se vinco io dovrai non solo pagare tutti i drink stasera miei e delle mie amiche, ma anche una cena da Granny’s sempre a noi ragazze”
    “Tutto qui?” chiese divertito Gold.
    “Credo che tu non sappia quanto beve la mia amica Ruby, ne quanto mangia Emma, fidati farebbero andare sul lastrico chiunque”
    “Fortunatamente io non sono chiunque mia cara, accetto” disse Gold allungando la mano verso quella di Belle. “Bene” disse lei stringendola di rimando “il primo che butta giù la palla vince”


    “Ahi ahi la vedo brutta” disse Uncino ad un certo punto.
    “Che vuoi dire?” chiese David.
    “Penso che il nostro compare abbia appena siglato un accordo con la signorina”
    Tutti si girarono verso il tavolo da biliardo nel momento in cui Gold e Belle si stringevano la mano per poi riprendere la partita.
    “La ragazza è spacciata” esclamò Victor.
    “Belle sa cavarsela” rispose Ruby sorridendo leggermente.

    Ormai il gruppo parlava tutto insieme, ridevano, scherzavano, sembrava davvero un'uscita tranquilla tra amici. Dopo una mezz’ora si avvicinò un cameriere.
    “Chi di voi è Ruby?”
    “Io” rispose la mora.
    “Ho due biglietti per lei”
    “Grazie” rispose Ruby prendendo i bigliettini e leggendoli velocemente.
    Alla fine scoppiò a ridere e ordinò ancora un giro da bere.
    “Perché ridi Ruby e come mai questo giro?” chiese Snow.
    La lupa le passò i bigliettini.

    Ruby,
    purtroppo ho perso una scommessa e devo pagare pegno, non preoccuparti per me, Robert mi riaccompagnerà a casa. Ti scrivo perché a quanto pare ha molta fretta , ci sentiamo domani
    baci Belle



    Il secondo era di poche parole, ma molto chiaro


    Offro io stasera
    Grazie G



    “Qualcuno ha apprezzato la serata vedo” esclamò Regina dopo aver visto i bigliettini.
    Il giorno dopo le ragazze si trovarono per colazione al dinner

    “Allora, come avete concluso?” chiese curiosa una raggiante Ruby.
    “Io e David siamo rimasti ancora un po’ al locale dopo che siete andati via, abbiamo giocato ancora a freccette e abbiamo parlato tanto per poi camminare mano nella mano per la città fino all’alba” disse sognante Snow.
    “Uncino mi ha portato con la barca su un' isoletta al largo e abbiamo guardato le stelle”
    “Robin mi ha portato sulla collina del pozzo a guardare le lucciole e abbiamo aspettato il sorgere del sole”
    “Io e Victor ci siamo sdraiati sulla spiaggia a parlare, non abbiamo mai parlato così tanto, mi ha raccontato tutta la sua vita e io la mia” disse Ruby “e a te Belle com’è andato il post serata?" chiese maliziosamente l’amica.
    “Benissimo… non sono mai stata così felice di pagare un accordo in vita mia“ rispose la bibliotecaria scoppiando a ridere seguita a ruota da tutte le altre.

  
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