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Autore: YanginRuya    13/08/2014    2 recensioni
Dopo tanto tempo (una settimana e mezzo credo), eccoci con il PRIMO spin-off della mia prima long "Accompagna il tuo amico agli allenamenti, ti dicono! E' divertente ti dicono!", (suppongo sia necessario leggerla per capirci qualcosa).
La storia è finita con un epilogo collocato piuttosto avanti nel tempo rispetto al capitolo precedente, quindi in molti si sono chiesti: come si sono evoluti i rapporti tra Mattia e Miriam?
Bella domanda! Come si sono messi insieme?!
Leggete e lo scoprirete!
Genere: Mistero, Romantico, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
- Questa storia fa parte della serie 'Gli amici e le loro idee...'
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Non so quanti di voi se ne sono accorti, ma ho inserito la nota "fantascientifico", il motivo è triste e buffo allo stesso tempo.
 
 
 
 
 
Miriam e Mattia...come dire ad Alex che stanno insieme?

 
Nonostante Alex fosse fidanzato ufficialmente da una settimana con Jason, continuava ad accompagnare l'amica Miriam ovunque e per non lasciare che diventasse "il terzo incomodo", Mattia aveva deciso di seguire il trio nei suoi spostamenti.
- Solo per quello? - aveva chiesto il castano alla spiegazione dell'amico.
- Hai la faccia di uno con secondi fini abbastanza loschi - aveva aggiunto il moro.
Il ragazzo aveva sbuffato infastidito ed era uscito dalla classe.
Una volta fuori, si era diretto al piano inferiore, verso le classi del secondo anno.
Fece in tempo a girare l'angolo che si ritrovò due braccia fini legate al collo e un piccolo corpo appeso contro al suo.
- Che cos'hai ora? - chiese la ragazza mettendo i piedi per terra, facendo piegare la schiena al più grande.
- Autogestione, tu? - domandò a sua volta il biondo dandole un leggero bacio sulle labbra.
- Ora buca - affermò lei divertita, tirando il ragazzo verso le scale antincendio.
- Allora? - chiese Miriam ansiosa, una volta seduti.
- Credo ci abbiano visto - esalò il ragazzo amareggiato - Hanno incominciato a farmi più domande del solito e appena è arrivato, Alex ha iniziato a fissarsi storto.
- Ti guarda sempre storto - lo interruppe la bionda.
- Più storto del solito, quasi come se stesse decidendo il modo migliore per nascondere il mio cadavere - ammise esasperato.
- Troveremo un modo per dirglielo, stai tranquillo - lo rassicurò la ragazza - intanto approfittiamo del fatto che Alex ci lascia uscire da soli per stare con Jason - continuò lei.
- È impressionante come siano diventati dipendenti l'uno dall'altro - scherzò divertito il biondo.
A quell'affermazione, entrambi scoppiarono a ridere divertiti.
- Ora devo andare - esclamarono poco dopo nello stesso momento, causando altre risate divertite.
- Ti vengo a prendere all'uscita - affermò allora Mattia.
Si scambiarono un veloce bacio e si divisero, tornando ognuno nella propria classe.
 
*  *  *  *  *  *  *  *  *  *  *
 
Il giorno dell'incidente in magazzino, Alex era stato così preso dal compagno, da dimenticarsi completamente dell'amica, che aveva trovato una buona compagnia nel biondo.
Dopo essersi assicurati che potesse andare in giro, Mattia aveva avuto il permesso di andare via e dopo aver avvisato i genitori dell'accaduto, aveva deciso di passare il restante pomeriggio con la ragazza.
Avevano preso un gelato, passeggiata nel parco e chiacchierato, molto.
Poi il più grande aveva accompagnato Miriam a casa, lasciandola sul vialetto di una bella abitazione su due piani e da un commento della ragazza, aveva appreso con gusto che il moro non fosse ancora tornato.
Il giorno dopo, i due biondi si erano congratulati con la neo-coppia, decidendo di "festeggiare" passando il pomeriggio insieme.
Dal giorno seguente, Mattia aveva cominciato a seguire il trio, per stare più vicino alla ragazza, propinando ai due amici la scusa che lo facesse per non lasciarla da sola con i due ragazzi innamorati.
Quando poi, nei giorni seguenti, Alex aveva capito che era lui e il fidanzato a fare la parte del "terzo incomodo", si era lasciato convincere dal compagno a lasciarli girate da soli.
 
Una settimana dopo l’incidente, i due biondi decisero di elevare la loro neo-amicizia a qualcosa di più profondo e intimo, senza informare i due amici della loro decisione, cominciando a uscire di nascosto.
Mattia la andava a prendere quando il moro usciva con il compagno o quando Miriam s’inventava di voler fare shopping quando era sicura che il più grande fosse impegnato, o con il castano o agli allenamenti, e non poteva accompagnarla, consigliandole di mala voglia di chiedere al biondo.
 
La loro relazione si stava evolvendo rapidamente e ogni volta che uscivano tutti e quattro, i due biondi avevano paura di essere scoperti.
Perchè lo tenevano nascosto poi?
Perché nessuno dei due sapeva come avrebbe potuto reagire Alex, perché secondo Miriam, il ragazzo non aveva ancora superato “il trauma”.
Mattia era d’accordo con lei, anche perché, se il segreto che i due nascondevano, le vicende dell’anno precedente, il trauma e l’assenza di un mese di entrambi da scuola (informazione che aveva appreso solo di recente), fossero state tutte collegate, la reazione del ragazzo più grande era più che imprevedibile.
 
*  *  *  *  *  *  *  *  *  *  *
 
Mattia era seduto in un angolo del divano, con la luce della televisione che illuminava debolmente il suo viso pensieroso e la stanza buia.
La ragazza, così piccola, riusciva a stargli rannicchiata sulle cosce, come un gatto.
- Domani entriamo dopo, io ti accompagno così Alex viene più tardi con Jason e a pranzo gli diciamo di noi - affermò il ragazzo tutto d’un fiato, durante una scena morta del film che stavano guardando.
In risposta, Miriam annuì con la testa che teneva mollemente appoggiato sul braccio del ragazzo.
Il più grande aveva di recente intuito, più che altro sperava, che Alex avesse superato in parte il suo trauma, quel tanto che gli avrebbe consentito di non subire ripercussioni per la scoperta della loro nuova relazione.
 
La sere in cui Mattia si era tolto i punti, Jason aveva trascinato il compagno e i due biondi al cinema, a vedere un film d’azione.
Per fortuna per entrambi, il castano lo aveva già visto, perché il moro non gli aveva permesso di vederlo, se non l’introduzione.
Mattia aveva riaccompagnato la ragazza a casa, assicurando l’amico, che aveva deciso di trattenersi con il fidanzato, delle sue buone intenzioni e ottenendo un invito a cena da parte della compagna.
Miriam viveva in una casa a due piani, con quattro camere da letto e un bagno al piano superiore e una cucina modernissima, una sala con televisore e impianto stereo di ultima generazione e un altro bagno al piano inferiore.
Entrando in quella casa, aveva confermato i suoi sospetti sulla convivenza dei due ragazzi e non solo; aveva scoperto cose di cui avrebbe fatto volentieri a meno.
Come dice un vecchio detto, certe cose è meglio non saperle.
- Posso andare in bagno? - chiese il biondo entrando in cucina.
- Certo, ma usa quello al piano di sopra perché quello giù è momentaneamente inagibile! - lo rassicurò lei prendendo una padella dal mobile e mettendosi ai fornelli.
Il ragazzo salì le scale e tranquillamente aprì l’ultima porta sulla destra del corridoi; “Il bagno è sempre l’ultima porta sulla destra, perchè qui no?” si ritrovò a pensare in un secondo momento.
Dopo aver aperto la porta, rimase immobile all'entrata, trovandosi davanti a una stanza buia e spoglia, tranne che per due scatoloni al centro e dei fogli sparsi tutti in torno.
Incuriosito si avvicinò raccogliendo il primo foglio che gli capitò sotto i piedi, ritrovandosi davanti il certificato di nascita di Miriam, che identificava Alex come il padre e un certificato, che dimostrava che i due erano legalmente padre e figlia dall’anno precedente.
Attirato da un altro mazzetto di fogli scritti a macchina, l’inizio sembrava la deposizione di un testimone, continuò il suo cammino raccogliendoli: non lo avesse mai fatto.
- Come ti chiami?
- Alex Sallivan
- Quanti anni hai?
- Ne ho compiuti venti due mesi fa.
- Puoi raccontare tutto dall'inizio?
- Allora...è iniziato tutto qualche mese fa…
 
Mattia continuava a leggere, dimenticandosi completamente cosa stesse facendo prima e dove si trovasse: gli capitava sempre quando leggeva, ora più che mai.
Arrivato all'ultimo foglio, cominciò a sentire un miscuglio di emozioni (rabbia, dolore, disgusto..) e gli acidi dello stomaco risalirgli la gola.
In uno scatto felino, lasciò cadere i fogli che aveva in mano e con una mano sulla bocca per aiutarsi a tenere le labbra chiuse, uscì dalla stanza, tuffandosi in quella dall'altra parte del corridoio, che scoprì con piacere essere il bagno, per inginocchiarsi davanti al gabinetto e rimettere tutto quello che aveva, e non, nello stomaco.
Sicuramente preoccupata per i bruschi rumori che aveva provocato, Miriam lo aveva raggiunto pochi secondi dopo, aiutandolo con una mano sulla sua fronte per sostenergli meglio la testa.
- Mattia! Mattia! Che succede?! - gli chiese agitata.
Lui, in risposta, gli indicò con una mano la stanza da cui era appena uscito e la ragazza, capendo in parte a cosa potesse riferirsi, singhiozzò spaventata e subito due braccia lunghe l’avvolsero per sostenerla.
 
Dopo che entrambi i ragazzi si furono tranquillizzati, si diressero in salotto.
- Cosa era quella cosa che ho letto? - chiese Mattia in un impeto di preoccupazione - Erano tutte vere le cose che ho letto?
Miriam singhiozzò appena, trattenendosi dallo scoppiare a piangere di nuovo
- Mi spiace per quello che hai letto, ma sono tutte cose vere e - non riuscì a continuare, cominciando a piangere di nuovo - e mi spiace non avertene mai parlato, ma m-a - s'interruppe, sopraffatta dai singhiozzi.
Il ragazzo la strinse a se, cercando di consolarla, per quanto poteva, trovandosi poco dopo, con il viso bagnato di lacrime.
- Shhh - cercava di tranquillizzarla - Non lo dirò a nessuno.
- Grazie - singhiozzò dopo un po'.
Quella sera non parlarono più della cosa, lasciando perdere la cena, consolandosi a vicenda.
Il biondo strinse a se la ragazza che si era addormentata fino all'arrivo del moro.
Nessuno seppe mai cosa era successo quella sera.
 
Mattia si riscosse dai suoi pensieri quando nel film cominciò una paurosa scena di una sparatoria.
- Cosa pensi che diranno i ragazzi? - chiese alla compagna, abbassando notevolmente il volume della televisione.
- Jason sarà contentissimo - affermò rigirandosi tra le braccia del suo ragazzo.
- E Alex? Che pensi farà?! - le chiese più preoccupato.
- Suppongo niente fuori dagli schemi! - lo rassicurò lei - Lo psicologo ha detto che sta molto meglio.
A quel punto si cambiarono un tenero bacio, uno sfiorarsi di labbra.
- Ora devo andare, il tuo paparino sta per tornare! - la prese in giro sollevandosi, lei gli tirò una manata divertita - Ci vediamo domani.
Dopo un ultimo bacio sulla porta, si separarono, appena in tempo per l'arrivo del moro.
 
*  *  *  *  *  *  *  *  *  *  *
 
Come promesso, Mattia suonò il campanello puntuale e insieme alla ragazza si diressero a scuola.
Diversamente dai suoi piani, Mattia fu quasi costretto dal professore di seconda a partecipare alla sua infinita lezione, per una suo qualche strano progetto.
 
Quando finalmente le ore di supplizio finirono e arrivò l'ora di pranzo, i due biondi si diressero mano nella mano al loro albero, quello che condividevano con i ragazzi.
Arrivati a destinazione, quello che gli si presentò davanti li fece scoppiare a ridere divertiti: Alex e Jason erano impegnati in un bacio veramente passionale; i due si unirono ai nuovo i arrivati nelle risate dopo essersi ripresi dallo spavento di essere stati colti in flagrante.
- Finalmente vi siete decisi! -esclamò il castano interrompendo le risate del gruppo.
A quel commento, i due arrossirono all'inverosimile imbarazzati.
- A dire il vero vorremmo dirvi che - cominciò Mattia, pensando che l'amico si riferisse al loro ritardo.
- Rettifico - lo interruppe l’amico d’infanzia - Finalmente vi siete decisi a dirci che stavate insieme - si corresse, infatti, fintamente offeso, mettendo su quel broncio che lo faceva sembrare ancora di più un bambino.
I due ragazzi s'irrigidirono sorpresi, per poi scoppiare di nuovo a ridere più rilassati, accomodandosi e cominciando a mangiare.
- Quindi sapevate che stavamo insieme? - chiese Mattia dopo i primi due bocconi.
- Abbiamo cominciato ad avere i primi dubbi...quando? - cominciò il castano chiedendo aiuto al compagno, che per risposta si limitò a fare dei gesti indicandosi la testa con la mano libera, mentre con l’altra teneva il suo panino e aveva la bocca occupata - Dal giorno che ti hanno tolto i punti! - concluse divertito il ragazzo.
- Ma è passato più di un mese! - esclamò sorpreso il biondo - Quando avevate intenzione di dirci che lo sapevate? - chiese nervoso.
- Tsk...senti chi parla - lo schernì l'amico.
- Quindi ora possiamo uscire insieme più tranquilli? - domandò la ragazza inforcando delle foglie della sua insalata pronta.
Alex alzò di colpo il volto dal suo pranzo e le lanciò uno sguardo torvo, che fece ridere il piccolo gruppo; allora ripeté il gesto anche su gli altri due, ma il compagno, invece di intimorirsi, gli diede un veloce bacio sulle labbra per distrarlo.
Funzionò, perché il moro acconsentì con un cenno del capo tornando al suo pasto.
I ragazzi scoppiarono di nuovo a ridere divertiti.
 
Mattia rideva guardando i suoi amici e la sua ragazza, ora ufficialmente; rideva perché si erano trapanati il cervello per più di un mese per rivelare una cosa che gli altri già sapevano; rideva, ma non riusciva a sentirsi sollevato.
Il ragazzo era riuscito a risolvere il problema di come rivelare al moro che lui e Miriam stavano insieme in meno di cinque minuti, ma aveva una paura incondizionata di come avrebbe potuto affrontare il passato dei due consanguinei senza causare danni inseparabili.
La calma prima della tempesta forse?
Mattia non voleva pensarci in quel momento, volta solo trascorrere con i suoi amici del tempo felice.
Come diceva un famoso detto: non fasciarsi la resta prima di rompersela.
 
 
 
 
 
Eccoci di nuovo qui
Molti di voi si chiederanno: come fa Alex ad essere il padre di Miriam? Ecco spiegato perché ho messo science-fiction tra le note e non vi arrabbiate, in un futuro non troppo lontano (spero entro la fine del mese prossimo) spiegherò da qualche parte come può essere possibile!
Spero vi siam piaciuto!
  
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