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Autore: DarkAngel99    13/08/2014    0 recensioni
"Chi conosce al meglio il proprio cuore è fortunato. È difficile da capire e seguire come quello strano sentimento che noi chiamiamo amore...
Riuscirò dimostrare alla persona a cui voglio bene tutto questo?"
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Il sole splende alto nel cielo. Gli uccelli volano e cantano da un'albero all'altro. Il vento soffia leggero spostando le piccole pieghe del prato bagnate di fresca rugiada, mentre crea giochi di profumi nell'aria. Una normalissima giornata come tutte le altre, solo con un'atmosfera diversa. Perché sono scappata? Ho sempre saputo di essere una fifona e incapace di esprimere i propri sentimenti, ma ho davvero esagerato. Avevo la possibilità di dirgli tutto, ma il cuore si era bloccato davanti a quegli stupendi occhi marroni, profondi, sicuri e sereni. Mi fissavano dritto come se avesse già capito cosa dovevo rivelargli, ma ho semplicemente testato i suoi sentimenti incurandomi  dei miei. Egoista,fifona,doppiogiochista e ignorante.  Sono un disastro come ragazza.  E pensare che avrei avuto l'occasione di avere un ragazzo a cui voglio davvero bene e di cui mi sono innamorata davvero. Sono una stupida. Quello che era accaduto il giorno prima mi aveva lasciato senza parole. Una giornata splendida,io insieme al ragazzo che mi piaceva. Da soli in un bosco. Avevo tutte le carte in regola per potergli dire "tu mi piaci",  ma è più difficile a dirsi che a farsi. Avevo il cuore in gola, tremavo e sudavo freddo; avevo paura di quello che poteva dire e pensare, di quello che avrebbe detto e fatto. È un ragazzo imprevedibile e mi aspettavo di tutto, ma mai di piacergli. Anche se un mese prima mi si era dichiarato. Forse in fondo, dentro di me ero sicura di piacergli ancora e questo pensiero mi rassicurava. Ho il viso affogato nel cuscino, al buio nella mia camera con la mia musica a consolarmi e a disprezzarmi. Oggi l'avrei rivisto, ma sarei riuscita a diglielo? Dopo aver spento l'mp3 iniziai a parlare da sola come una pazza. "Sai devo..." No.. così no. "Sono innam.." in quell'istante iniziai a diventare rossa e a sentirmi le orecchie bollenti...  Assolutamente No e poi No!  Come posso dirglielo così! Non ne sono capace e non ne sarò mai capace!  Le ore,minuti e secondi passavano rendendomi ancora più insicura e l'ansia cresceva a dismisura.  Oramai erano le 15... Tra mezz'ora sarei uscita. Terrore. Ero già pronta da un'ora, ma al sol pensiero che l'avrei rivisto mi diede una carica di adrenalina. Controllavo di continuo la borsa facendo passare e giocando con gli oggetti in essa contenuti: elastici,set da cucito,specchietto,burrocacao, Mp3,penna e fazzoletti.È ora. Salutai e uscii. Presi la mia bici e uscendo iniziai a  camminare a testa bassa. Si avevo paura, ma dovevo pur diglielo, doveva saperlo! E se fossi stata fortunata avrò avuto al mio fianco la persona a cui voglio davvero bene. Bene strinsi un pugno e con aria sicura salii in bici e andai nel luogo prefissato. Era lì con il suo solito sguardo pensieroso e appena mi vide sorrise. Iniziai a essere ancora più agitata le guance si scaldarono e divenni rossa. Mi avvicinai e con un sorriso tirato lo salutai meglio che potevo. Ci sedemmo sulla nostra panchina e iniziò a parlarmi e a raccontarmi del più e del meno a interagire con me come se non ci vedessimo da un sacco di tempo. Mi rassicuró e mi fece tranquillizzare, ma quando ci ritrovammo vicino un silenzio si placó su di noi i nostri visi erano vicino e sentivo il suo respiro caldo sulla pelle. Aveva un buonissimo profumo e ogni volta che lo sentivo me ne invaghivo sempre di più. Non so il perché, ma mi prese e mi fece sedere su di lui a cavalcioni eravamo vicinissimi. Mi piaceva il suo sguardo era perso nel vuoto come ipnotizatto mi guardava dritto negli occhi e certe volte abbassava lo sguardo all'inizio non capivo niente, ma quando ritornai in me lui era lì con me e voleva baciarmi. Eravamo l'uno con la fronte dell'altro appoggiati e ci guardavamo io lo stavo aspettando ma alla fine ci siamo mossi entrambi. Le nostre labbra si appoggiarono delicate l'une sulle altre, un bacio lungo ma pieni di emozioni. Quanto lo avevo desiderato!  Ero felicissima e anche lui mi sorrise come non aveva mai fatto mi fece arrossire e con un gesto delicato mi accarezzó la guancia e mi ribació. Il nostro primo bacio. Prima di ripartire tristi ma felicissimo mi venne vicino e con un dolce sospiro disse "ti amo" mi sciolsi e quella sera mi addormentai felice
   
 
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