Il rotolare delle pietre scandisce il lento scorrere del tempo.

Secondo i miei calcoli sono trascorsi tre giorni.

L'odore di morto sta diventando quasi insopportabile.

Il cadavere nella gabbia sospesa accanto alla mia sta putrefacendo velocemente.

Ma anche quelli finiti sul fondo non sono da meno.

Anche io di certo farò la stessa fine.

Che stolto che sono stato!

Tutto per la mia sete di conoscenza.

Tutto per raggiungere quel pozzo di sapere che sono gli Archivi del Duca.

Tutto per diventare lo stregone più forte.

Penso sia il giusto destino per chi affronta la Fortezza mortale di Sen.

Non posso fare a meno di lasciarmi sfuggire una risata di rammarico.

Non sarei dovuto essere qui.

Presto diventerò un essere vuoto e gli Archivi resteranno per sempre un sogno.

Un'altra pietra viene scagliata dal gigante che mi ha sconfitto.

Lo stridere del marchingegno che direziona i massi attira la mia attenzione.

“Qualcuno starà tentando di nuovo la Fortezza...” dico a voce alta. Dopotutto non mi interessa più.

Sicuramente quel poveretto perderà il senno e diventerà vuoto.

È il destino di chi affronta la Fortezza.

Un'altra pietra scende rumorosamente. Questa volta la sento più vicina.

Afferro il mio vecchio catalizzatore e cerco di mettermi in piedi in quest'angusta cella.

Un nuovo masso viene lanciato a tutta velocità.

Sfonda la parete dell'uomo-serpente e sento quell'odore di cadavere, che mi ricorda continuamente il mio triste destino, farsi più debole.

L'aria fresca invade i miei polmoni, ma subito l'odore del sangue del mio guardiano mi provoca un conato di vomito.

Un cavaliere con un elmo di cinghiale mi si para davanti.

Ha vari pezzi di armatura che provengono da diverse parti di Lordran. Avrà sicuramente viaggiato molto, ma anche lui finirà come me... Un essere vuoto.

“Mi tireresti fuori da qui?” chiedo senza aspettarmi nulla.

Risponde di sì. È una donna. Beh, non importa, presto diventerà vuota.

La vedo allungare la mano verso la mia cella. La porta si apre con un cigolio.

Libero... Il mio sogno può ancora realizzarsi. Sono felice.

La guardo grato.

Per sdebitarmi, le insegnerò quel che so.

Non voglio che diventi vuota. Voglio che sopravviva.

[358 parole]

Osservo la fiamma del falò muoversi lenta e sinuosa nell'aria. Il potere della Guardiana è davvero stupefacente, peccato solo che questo Santuario sia popolato da bruti.

Qui, come tutti, mi sono fermato per riposare.

Molti vi tornano, altri muoiono nel tentativo, mentre altri ancora non hanno intenzione di abbandonare quel luogo sicuro.

Presto anche io partirò di nuovo alla volta degli Archivi.

Ho imparato dai miei errori. Ormai ne ho abbastanza di quella puzza di cadavere.

Inoltre posso seguire il percorso aperto da lei...

Chissà se ha superato la Fortezza?

Beh, anche se fosse, sarà stata sconfitta dal Golem di Ferro. Non può essere di certo così forte.

Mi dispiace un po' che si sia svuotata del suo essere umana, ma è così che gira il mondo.

Però mi dispiace di non averle insegnato nulla... Era una donna ancora molto giovane...

Una corrente di aria fredda si alza dal burrone vicino e mi costringe a ripararmi sotto al mio cappello.

Dei passi metallici sull'erba soffice attirano la mia attenzione.

Non ci faccio caso, sarà un altro bruto tutto muscoli e niente cervello.

Spero se ne vada presto.

Mi scuote piano. Che cosa vorrà?

Alzo gli occhi e vedo quell'inconfondibile elmo, mentre le zanne mi sollevano la visiera.

“Oh, ci si rivede!” esclamo sorpreso.

Fatico a credere che sia riuscita a tornare viva.

Lei annuisce, mostrandomi il Nucleo del Golem. Sono ancora più sorpreso.

La squadro dalla testa ai piedi. La sua armatura è macchiata di sangue, così come il suo scudo di ferro nero. Invece, la sua possente Zweihander brilla di una misteriosa luce azzurra.

“È un incantesimo di Vinheim quello che hai lanciato sulla spada?” chiedo ormai sopraffatto dallo stupore.

Lei annuisce nuovamente.

Questa volta, intravedo un sorriso sotto a quel pesante elmo che simboleggia la sua forza.

Pare dolce. Pare desiderosa di apprendere. La mia fama mi supera.

Sarò felice di condividere con lei il mio sapere, possiede un talento che non mi sarei mai aspettato, vista la forza per brandire armi così pesanti.

Parlare con lei è piacevole. Ascolta con attenzione e impara in fretta.

Ha detto di voler apprendere la magia per diventare più forte.

È ammirevole.

Voglio aiutarla affinché rimanga umana.

Un simile talento non andrebbe sprecato.

[374 parole]

Maledizione! Ho abbassato la guardia... Sono così vicino, eppure così lontano!

Mi sono fatto nuovamente sopraffare dalla mia insaziabile sete di conoscenza.

Gli Archivi del Duca! Che luogo meraviglioso!

Il profumo dei libri mi ha inebriato sin dal primo istante in cui vi ho messo piede.

Ma non mi aspettavo che brulicassero di nemici e servitori del Drago.

E ora sono di nuovo in cella, rinchiuso nella grande torre-prigione.

A differenza della cella precedente, questa è enorme e la condivido con un cadavere solo.

Era una Guardiana del Fuoco. Mi chiedo cosa abbia fatto per meritare questa prigionia eterna.

Le urla dei prigionieri dei piani alti mi torturano le orecchie. È terribile.

Sono tutti impazziti ormai. Esseri vuoti cristallizzati dal potere del Duca.

Non voglio fare quella fine! Non quando ci sono così vicino!

Non posso nemmeno tentare la fuga.

La cella è sorvegliata da numerosi mostri dai tentacoli azzurri e ho perso il catalizzatore durante la cattura.

Non voglio marcire qui...

Improvvisamente, il suono del grammofono risuona nella torre, mettendo in agitazione quelle bestie immonde.

Sono confuso, ma posso approfittare della situazione per forzare la porta.

Non posso fallire adesso.

Non ora che quel sapere è così vicino!

Sento le urla di quegli esseri azzurri e pesanti colpi di spada.

Qualcuno sta arrivando. Devo uscire!

Dei lampi azzurri viaggiano contro i nemici rimasti a guardia della mia prigione.

Riconosco immediatamente l'incantesimo.

È uno dei miei. È la Freccia dell'Anima Suprema.

Vedo poi di sfuggita una Zweihander potenziata dalla magia.

Che sia lei? Ne sono sicuro ormai.

Vedo la lama allontanarsi, poi delle sfere oscure.

Il cuore mi si ferma in gola.

Perla oscura? Uno degli incantesimi perduti di Oolacile? Come?

Il grammofono si arresta. Il silenzio cala. Poi nulla, solo il suono del mio respiro.

Dopo una lunga attesa fatta di domande, lei torna.

Si avvicina, intravedo lo stesso dolce sorriso visto al Santuario del Legame del Fuoco.

Come la prima volta, allunga la mano e la porta si apre con un cigolio.

Sono di nuovo libero. Lei mi chiede se sto bene. Annuisco ostentando sicurezza.

Le dico che può andare avanti, che le insegnerò quello che imparerò qui.

Ma un dubbio mi assale. Perché conosce gli incantesimi di Oolacile, quando io li conosco solo dai libri?

Non voglio essere superato da uno sporco cavaliere.

[386 parole]

Che luogo misterioso e pieno di segreti!

Questi tomi sono meravigliosi.

Il Senzascaglie è di certo una creatura eccezionale.

Il Drago che si è creato l'immortalità che gli mancava con le proprie mani. Il Drago che ha tradito la propria stirpe per unirsi al Grande Lord.

Davvero eccezionale! Così come i suoi incantesimi.

La cristallizzazione e la maledizione. Sto sviluppando il potenziamento delle mie magie basandomi su questi due aspetti, solo che la maledizione va contro i precetti di Vinheim.

Anzi, non importa più, non posso sprecare un tale sapere.

Presto, quando avrò recuperato le forze, salirò verso la cima e incontrerò Seath il Senzascaglie. Voglio poter attingere ancora a quel sapere.

Sento qualcuno avvicinarsi. Alzo gli occhi dal mio libro.

È di nuovo lei, pare esausta.

La informo dei miei nuovi incantesimi. Sono davvero entusiasta. Già, non mi interessa più del perché conosca Oolacile, perché presto chiederò al Drago di prendermi sotto la sua ala.

Lei pare distante, non è attenta come al solito. Mi chiede del Senzascaglie.

Le rispondo estasiato che quella meravigliosa bestia si è resa immortale tramite il Cristallo Primordiale.

Non dice nulla, ringrazia e saluta.

Spero solo non si faccia male. Anzi, non mi interessa più.

Non voglio essere superato da uno sporco cavaliere.

Torno a leggere, sempre più felice. Ho trovato il mio paradiso!

Sento di poter andare, è il momento di incontrare il Duca.

Nessuno può fermarmi ormai, questi incantesimi sono formidabili.

Il mio potere è formidabile! Non dovrò più dipendere da quella donna!

Il mio sogno si è realizzato!

Un ruggito fa tremare la terra, dentro di me sento che qualcosa si è spezzato.

Mi affretto verso la sala del Duca, attraverso il corridoio di cristallo, senza preoccuparmi di ferirmi.

Tutto è vuoto, la presenza del Drago è sparita. È morto.

Lancio un urlo che riecheggia dolorosamente nelle mie orecchie.

Il mio sogno si infrange, questa volta per sempre.

So che è stata lei, lo so! Voglio che tutto sparisca! Che nessuno viva!

Non mi importa più di rimanere umano, voglio solo uccidere...

[341 parole]

Sono riuscita a sconfiggere il Drago e ottenere il frammento tramandato dal Grande Lord.

Sono sempre più vicina al mio obiettivo finale, non posso demordere.

Ma adesso sono preoccupata per il Maestro Logan. Quel Drago lo aveva ossessionato parecchio.

So che ha sentito della scomparsa, un'anima simile non passa inosservata. Ho paura che possa odiarmi per questo.

Torno da lui, sta ancora leggendo. Tiro un sospiro di sollievo. Sta bene.

Mi avvicino, voglio imparare ancora. Mi piace ascoltare il mio vecchio maestro.

Chissà cosa avrà sviluppato? Sono curiosa. Dopotutto è grazie alle sue magie che ho sconfitto Seath.

Faccio per parlargli, ma mi tira il libro contro. Alzo prontamente il braccio per pararmi, i guanti di Havel sono davvero resistenti.

“Chi sei? Che cosa vuoi? Non disturbarmi!” mi urla rabbioso.

Indietreggio. Temo mi voglia attaccare.

Alza lo sguardo e intravedo i suoi occhi sotto al grosso cappello.

Mi vuole morta. Ha perso il senno e sta diventando vuoto.

Si alza e se ne va via. Lo seguo, perché non voglio che faccia quella fine.

Preferisco che muoia con onore.

Corre fino alla sala dove il Senzascaglie mi ha sconfitta la prima volta. Non capisco.

È al centro della sala cristallizzata e si è privato dell'armatura.

Ha mantenuto solo il suo Grancappello, che lo ha reso famoso in tutta Lordran.

Inizia a scagliarmi contro numerosi incantesimi. Ora sono certa che mi voglia morta.

So di non poter competere contro la sua magia, perciò potenzio solo la Zweihander e attacco.

Voglio che muoia con onore. Che non diventi vuoto.

Trattengo le lacrime. Un vero cavaliere non piange mai.

Stringo i denti, impedendogli di scagliare l'incantesimo finale, poi il colpo di grazia.

Il suo corpo scompare, sotto al peso della mia spada. La sua anima è in pace.

Lui non voleva diventassi vuota. Io non volevo che lui finisse allo stesso modo...

Nel punto in cui è svanito, appare una pergamena. Soffio del Drago Bianco. 

È l'ultimo incantesimo sviluppato da Logan Grancappello, che ha ricreato il soffio mortale di Seath il Senzascaglie.

[340 parole]


Angolo Autrice
Eccomi approdare su fandom di Dark Souls con questa raccolta di flashfic basate sulla mia esperienza di gioco ^_^
Allora, che dire? Il cavaliere è il mio pg (maddai, Capitan Ovvio) e la stora è basata sulla mia seconda run, quindi ecco perché parlo dell'incantesimo di Oolacile (nonostante si possa fare il dlc, anche prima degli Archivi, ma non sono così forte lol)
Poi? Direi niente, spero vi sia piaciuta e che abbiate voglia di farmi sapere cosa ne pensate.
Mi scuso per eventuali errori, l'ho scritta di getto tra ieri e oggi :P
Un bacione e alla prossima ^_^