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Autore: Katniss82    14/08/2014    1 recensioni
E se fosse stata Alina, la compagna di Rocco, nella sesta puntata, a risvegliarlo? Leggete e vedrete =)
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Rocco, Toni
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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braccialetti rossi

Un angelico risveglio


Alina, la nuova compagna di stanza di Rocco, è stata ricoverata all'ospedale a causa di una ustione alle mani e avrebbe quindi dovuto trascorrere lì la nottata. Era una coetanea di Rocco, buona d'animo e molto dolce e graziosa con dei lineamenti così eterei che sembrava un angelo caduto dal cielo. Tant'è che Toni, dei Braccialetti Rossi, al quale è stato apostrofato dal leader di costoro come “il furbo”, più di una volta, gli parve di vedere un paio d'ali abbarbicati alla schiena di Alina. Ma lei, sorridendo, affermò di non essere un angelo e di non avere le ali, ma di essere una comune paziente come tutti gli altri ricoverati. Tuttavia, ogni volta passava Alina nei corridoi i pazienti che si trovavano nelle vicinanze si sentivano improvvisamente meglio, come se il suo passo, i suoi gesti, la sua voce fossero come un antidolorifico per tutti i ricoverati lì.
Dopo che finì di passeggiare per i corridoi, incontrando, oltre che “il furbo” anche alcuni altri componenti dei Braccialetti Rossi, tornò nella sua stanza dell'ospedale, e sedendosi sul proprio lettino si soffermò sul viso di Rocco. Quest'ultimo era in coma da otto mesi e fin'ora la situazione era rimasta indenne senza progressione né regressioni da parte “ dell'imprescindibile”. La ragazzina, che aveva lo sguardo concentrato su Rocco da oltre un minuto, pensò “Peccato che sia in questo stato, mi piacerebbe parlare con lui, chissà come deve essere la sua voce...e poi è anche così carino...”. Da bambina sua madre le leggeva spesso la fiaba de “La Bella Addormentata nel Bosco” e aveva visto e rivisto il film d'animazione del medesimo centinaia di volte, e un assurdo pensiero le balenò in testa: “Se lo baciassi potrebbe ridestarsi?”. Ma poi pensò che era un'idea ridicola, che solo nelle favole succedono queste cose. Eppure lei sentiva un impulso crescente di baciarlo, di fare per lui qualcosa di benevolo, per fargli percepire tutta la tenerezza che le trasmetteva. Così, si alzò dal lettino e le sue gambe sottili – in quel momento andavano da sole senza essere comandate dal cervello – la condussero sempre più vicino a Rocco che giaceva in quel lettino da parecchie settimane ormai. Sì fermò alla destra “dell'imprescindibile”, contemplò ancora una volta, per pochi secondi, il suo viso pallido, e, avvicinandosi lentamente, lo baciò.
Dopo pochi istanti che parvero durare una vita, si staccò da lui e, mentre stava per ritornare a sedersi sul lettino, notò, con sua immensa sorpresa che la mano destra di Rocco stava giocherellando con una pallina di plastica che gliel'aveva data Piera – madre di Rocco – infilzandogliela nella mano. Quasi come per magia, i suoi occhi cominciarono a riaprirsi e Alina, piena di gioia, si precipitò a chiamare i medici, le infermiere, Piera e i Braccialetti Rossi per assistere al miracolo appena avvenuto. Quando tutti si attorniarono a Rocco, lui li salutò tutti quanti con gran sorriso, e rivolto ad Alina disse - “Grazie”-. Il volto di Toni si spostò da Rocco ad Alina che le disse - “Ma allora tu sei veramente un angelo! Hai appena compiuto un miracolo!”-. Alina si illuminò all'udire quella frase e riposò nuovamente gli occhi su Rocco, il quale le disse - “ Tu sei il mio angelo custode”-, si presero per mano si guardarono negli occhi e in quel momento volarono. Volarono fino insieme fino a raggiungere gli altri angeli in cielo.


   
 
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