Personaggi: Marie, 36 anni, madre di Isabel;
                        Isabel, 9 anni, figlia di Marie.
                                                                                                           17 ottobre 1948
[Non mi lasciare, tra queste anime..]

Quella notte, quella notte te ne sei andato.
E io? io dov'ero?..ero lì presente, indubbiamente.
Eppure tu non hai mosso un dito.
Te ne sei andato, lasciandomi qui.
In questa gabbia.
Chiusa, imprigionata.
...

Le mie lacrime ora scivolano via, da sole, senza te.
Ma tu comunque resterai, nei miei occhi, nel mio cuore.
Tu sarai presente, in realtà o in qualche mondo surreale.
..Sempre, costantemente lì, a imprigionarmi.
Mentre io, come una farfalla cerco via d'uscita, impotente.

'Cos'è accaduto?' ' Una metamorfosi, da bozzolo a farfalla.Una farfalla un pò triste, che inizia ad assaporare il sapore della vita.'
...
             Capitolo 1. ''L'innocenza''

Iniziò tutto alla data 15 novembre 1944 quando il marito di Marie andò in guerra.
Ma non fece più ritorno.
Loro dovevano starsene in quella casa, da sole, isolate dal mondo, e non potevano più scappare.
La verità è cruda.
Il racconto?..semplicemente mostruoso.
La verità è che, James, il marito di Marie, era un malato.
Picchiava senza pietà e crudeltà la povera moglie, che asfissiata dal dolore, si drogava.
Ma da quando James partì Marie crebbe che finalmente il pericolo era terminato.
Invece, si sbagliava.

-Ma tutti questi scatoloni sono vuoti..dov'è finito tutto, Isabel?..-
-Non sò, mamma..-
-Ultimamente stanno succedendo cose strane, è tardi..ora andiamo a dormire.-
Un lieve soffio d'aria sollevò lievemente le tende dell'entrata principale.
-Mamma..fa freddo qui, posso venire nel tuo letto?..-
In realtà, la bimba ebbe paura della camera angosciante e buia, dove era costretta a stare.
-Sì, vieni pure, Isabel. Ma mettiti a dormire subito, capito?.-
-Ok, mamma.-
Nemmeno la stanza della Signora Marie era accogliente, vi erano macchie sul soffitto che indicavano l'umidità, e la muffa sui muri ne segnalava la sporcizia.
D'altra parte, pulire quella casa maledetta non portava a nulla.
Era un notte piuttosto ventosa, quella.Anche se Isabel non esitò ad addormentarsi stringendo forte la mano della madre.
Mentre Marie pensava, pensava al viaggio che aveva compiuto prima di arrivare in questa casa.
La notte risultò molto lunga, più del solito, e Marie non riuscì a prendere sonno facilmente.
L'indomani mattina pioveva, e il vento era della forza precedente a quello del giorno prima.
Marie si svegliò intorno alle  sei e venticinque, ma facendo molta attenzione si spostò dal letto, per non svegliare Isabel, la quale dormiva in un sonno profondo.Andò subito in bagno, a cambiarsi il pigiama e a rinfrescarsi, e proseguì nella sala cucina, a preparare la colazione.
Terminata la colazione, Marie notò il mobile della sala grande spostarsi, da solo.
Andò a osservare stupita, e dopo un pò che il mobile era fermo, lo cercò di spostare nell'ordine in cui esso era stato posizionato prima.
..Inutile.
Il mobile non si spostò.
Marie crebbe di avere allucinzioni, causate dalla droga che usava.
Ma non fù l'ultima volta che succedde qualcosa di strano; infatti Marie andò nella camera da letto, e trovò il letto matrimoniale rigirato al contrario, con sopra la figlia.
Incredula svegliò la figlia Isabel, la quale, presa da sonno, subito non notò alcun spostamento.
Marie andò succesivamente in bagno, dove osservò lo specchio rotto.Cercò di prendere i pezzi che erano immobili nel pavimento, ma niente.I pezzi di vetro non risultavano muoversi, stettero incollati al pavimento, e come per magia, sparirono.
..
Alla casa stava accandendo qualcosa di sinistro, e lei voleva capire tutto ciò.
-Presto, Isabel..scappiamo da qui.-
-------------------------------
Un grazie a tutti i lettori! commentate e metto il capitolo successivo!! graziee