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Autore: aly00    14/08/2014    1 recensioni
Salve,questa è la mia prima ff su il Signore degli Anelli e è incentrata sul mio personaggio preferito: Thranduil. Lascio a voi il giudizio,votate e recensite. Grazie.
Dal primo capitolo:
Posso sentire l'odore acre del fumo che divampa nelle stanze e i bagliori rossastri che illuminano il buio della notte,alle mie orecchie giungono le urla del mio popolo,il popolo che sta venendo sterminato e io sono qui senza poter fare nulla. Troppi elfi sono caduti per coprire la mia fuga e si aspettavano che tornassi per liberarli da questo inferno,se tornassi dentro ora il loro sacrificio sarebbe stato vano,ma prometto su ciò che ho di più caro che tornerò presto per salvarli.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Legolas, Nuovo personaggio, Orchi, Thranduil
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 “Prendetelo! Non ci deve scappare! E' l'unico ostaggio che ci serve,mollate gli altri o uccideteli,ma portatemi quel maledetto Sindar!”la sua voce che assomiglia più al verso di un animale è talmente vicina che è come se mi stesse parlando accanto,ma in fondo è proprio così solo che queste immonde creature sono troppo sciocche per pensare di guardare qualcosa oltre che davanti a sé. Potrei scoccare una freccia adesso,il rumore dei loro passi me li farebbero colpire in ogni caso ma non posso rischiare,per uno che ne uccido potrebbero arrivarne altri 10 e a quel punto non reggerei lo scontro,ma non posso neanche restare nascosto qui per sempre e soprattutto non così vicino al palazzo. Posso sentire l'odore acre del fumo che divampa nelle stanze e i bagliori rossastri che illuminano il buio della notte,ai miei orecchi giungono anche le urla del mio popolo,il popolo che sta venendo sterminato e io sono qui senza poter fare nulla. Troppi elfi sono caduti per coprire la mia fuga e si aspettavano che tornassi per liberarli da questo inferno,se ora rientrassi dentro il loro sacrificio sarebbe stato vano,ma prometto su ciò che ho di più caro che tornerò per salvarli.

“Come è possibile che non riusciate a trovarlo?! Maledetti incompetenti!”il rumore di una testa che si stacca ferma la conversazione e sporgendomi riesco a intravedere tra il fogliame il corpo decapitato dell'orco mentre il resto di quelle bestie indietreggia intimorito,sembrano tanto forti ma poi tremano di fronte a un loro compagno ucciso,sono riusciti a conquistare il palazzo solo perchè le mure non erano difese e se ci ripenso mi prudono le mani che stringono l'arco e la freccia incoccata.

“Ascoltatemi bene,mandria di bestie! Se non mi trovate immediatamente quel dannato elfo farete tutta la stessa fine! E' ferito e non può andare tanto lontano quindi sarà ancora nei dintorni del palazzo e poi non abbandonerà così il suo popolo,quel cane bastardo. E' un elfo,cercatelo sugli alberi,sotto i cespugli,dietro alle macerie anche tra le fiamme,ma portatemelo vivo!!” A questo seguono un boato di grida sovrumane e i loro passi pesanti si allontanano nei meandri della foresta buia,per una volta spero che i ragni facciano il loro dovere e che li prendano e li sterminino uno per uno. Il capitano è rimasto qui e si è seduto ai piedi di un albero vicino con il suo comandante in seconda,o almeno credo,è difficile comprendere la suddivisione dell'esercito degli orchi forse perchè non ce ne è una.

“Quel Sindar!! Non potrà essere lontano,l'hai colpito con una freccia alla gamba destra e con quella ferita non potrà saltellare allegramente tra gli alberi come fanno di solito questi orecchi-a-punta”il suono cavernoso deve appartenere all'altro orchetto e una rabbia immane comincia a montarmi dentro.

“Già,prima o poi dovrà fare effetto anche il veleno e allora potremmo trovarlo anche in un burrone se comincia a paralizzarlo mentre salta,ma il capo ha parlato chiaro: lo vuole vivo per ricattare gli altri elfi,ma sinceramente spero che cambi idea,così potrò staccargli quelle orecchie dal bel faccino e magari cavargli anche quegli occhi blu,che ne diresti?”
“Direi che piacerebbe anche a me,ma sai che non lo farà,magari quando avranno accettato gli accordi potremo farlo”I due cominciano a ridere sguaiatamente ma non proseguono oltre la conversazione perchè due frecce argentate e riccamente lavorate gli troncano il respiro con un colpo all'attaccatura del collo.

Scendo silenziosamente dall'albero sul quale ero nascosto e recupero le mie frecce dai loro corpi esanimi e le rinfilo nella faretra anche se sono sporche del loro sangue nero e sporco. Devo andarmene da qui o potrei pagare caro questa mia avventatezza,posso sentire già i passi del resto della truppa tornare in questa direzione,ma è un rumore lontano e percettibile solo dalle orecchie di un elfo,sono ancora in tempo a scappare e a far perdere le mie tracce nella foresta. Quando però provo a lanciarmi in una corsa una fitta lancinante alla gamba destra mi paralizza e stringo i denti,la mia veste ormai strappata è macchiata di sangue rosso che mi sgorga dalla coscia e mi blocca nei movimenti. Non c'è tempo,devo scappare da qui e tornare quando avrò ottenuto dei rinforzi ma questa maledetta ferita non mi fa muovere. Afferro la spada di uno dei 2 orchi,è veramente pesante e lavorata male ma taglia e questo basta,con un colpo netto strappo la veste fino alle cosce per riuscire a correre meglio. Posso farcela,devo solo ignorare il dolore e riuscirò ad essere fuori da qui. Però non ho la mia solita velocità e saltare tra i rami è molto faticoso,agli orecchi mi giungono le urla della truppa che a quest'ora avrà ormai trovato i cadaveri dei loro comandanti,poi una voce più alta delle altre mi fa sobbalzare:
“Guardate,guardate qui,ci sono tracce di sangue elfico che continuano nella foresta e un pezzo di veste,è andato da questa parte,andiamo!!”I loro passi sono sempre più vicini e io non faccio che rallentare,la gamba destra non la sento più e la sinistra è percorsa da un fastidioso formicolio. Sono costretto a scendere anche se significa essere visto più facilmente,ma a questo punto anche restando fermo sentirebbero l'odore del mio sangue e non avrei via d'uscita. Riconosco questa parte di foresta,sto procedendo verso est e fortunatamente sono abbastanza vicino al Fiume Selva,se riesco a raggiungerlo c'è la speranza che riesca a raggiungere Lagolungo ma se non mi muovo rischio di non riuscire a raggiungere neanche una sponda. Un ultimo sforzo.

“Eccolo! L'abbiamo trovato! Sta andando verso...”non ti permetterò di aggravare ancora la situazione quindi beccati una freccia in fronte e vai a incontrare i tuoi amici di prima,bestia! Ormai è tardi,è riuscito a rivelare la mia posizione agli altri e la vista mi si sta appannando,il che è un problema perchè anche l'udito sta diminuendo in fretta. Faccio uno scatto veloce,per quanto mi è possibile,cercando di evitare sassi e radici,li sento vicini e sto cercando di seminarli nella foresta che io invece conosco da millenni,però stanno guadagnando terreno e non mi perdono di vista.

“E' lento,possiamo prenderlo,scoccate le frecce! Le frecce presto!”sento il suono di archi che mollano la presa e le frecce si conficcano dietro e intorno a me senza colpirmi,mi giro per cercare di fermarli in qualche modo e incocco anch'io 2 frecce e ne abbatto 2 ma in questo modo mi rendo conto dell'immensa maggioranza numerica che hanno su di me quindi preferisco pensare solo alla fuga. L'iniziale stupore alla vista dei 2 compagni morti li blocca per un po' ma non abbastanza da permettermi di dileguarmi e infatti ripartono subito più feroci di prima,le frecce scoccate aumentano e diventa sempre più difficile scansarle. Ancora non riesco a vedere le rive del fiume ma anzi mi accorgo che stanno cominciando a circondarmi e presto mi ritroverò senza via d'uscita,gli alberi si fanno sempre più radi segno che ci stiamo avvicinando alla riva ma mi è sempre più difficile nascondermi. Ormai ho gli occhi annebbiati e vedo tutto a chiazze,anche i suoni mi arrivano attutiti e le gambe sono insensibili ormai da tempo,il problema è che anche il braccio mi si sta bloccando e rischio di non riuscire più a tirare con l'arco. La mia corsa è fermata da una freccia che riesce a colpirmi nel braccio sano e distraendomi inciampo in una radice nascosta,sento il sangue gocciolarmi nella mano con cui mi tengo ma ignoro le fitte lancinanti e riprendo a scappare. Ormai penso di non farcela ma un bagliore d'argento mi infonde una nuova speranza e dopo un po' scorgo l e acque tumultuose del Fiume Selva scorrere parallelamente a me,ma allo stesso tempo mi sembra di intravedere altri orchi correre sull'altra sponda e infatti una freccia che non ho visto partire mi fischia davanti andando a conficcarsi in un albero. Intanto anche su quest'altra riva la situazione sta peggiorando e mi sembra che il loro numero sia aumentato,adesso anche il fiume non sembra una via di fuga e so che non resisterò a lungo,incocco una freccia puntandola verso l'orco più vicino a me ma vedo sfocato e infatti riesco solo a colpirlo al braccio,in compenso il mio ha preso a pulsare dolorosamente e il sangue non accenna a fermarsi. Forse è davvero la fine,mi prederanno e avrò deluso di nuovo il mio popolo ma non gli sarò di alcuna utilità rinchiuso con loro nelle segrete e non intendo causare problemi agli altri popoli della Terra di Mezzo facendomi catturare. Solo questa idea mi spinge a continuare a sfidare l'impossibile e raggiungo la sponda,ora gli corro accanto e le sue acque scorrono infuriate scontrandosi con le rocce lungo la riva,se salto rischio di rimanerci secco ma se non lo faccio rischio di più. Però a un certo punto sento il familiare dolore e non riesco a trattenere un urlo al contatto dell'ennesima freccia contro la mia schiena,vicino alla spalla,le loro urla aumentano e sono ormai sicuri di avermi in pugno ma prima che mi arrenda possono aspettare il ritorno dei Valar. Mi butto in acqua con un tuffo e i loro passi si fermano subito o almeno così mi sembra,le stelle sembrano scomparse quindi non c'è nessuna luce nella notte che riveli la mia presenza,non sento più nulla ma sono sicuro che non se ne sono andati.

“Probabilmente sarà annegato,con quelle ferite non reggerà a lungo e potrebbe essersi schiantato sulle rocce o travolto dalla corrente”

“Sì è vero,sarà morto ormai,non possiamo fare più niente,ma chi lo sente ora il capo quando gli diremo di aver perso il re?!”

“Non possiamo scappare per sempre,torniamo alla reggia e vediamo di trovare qualche scusa decente per spiegare la morte del grande sovrano Thranduil”

Le parole sono arrivate attutite sott'acqua ma dopo un po' il silenzio ritorna a calare lungo il fiume,allora esco per riprendere fiato e noto delle luci rossastre allontanarsi fino a scomparire tra le alte querce. Meno male che non hanno avuto l'idea di scagliare qualcosa nell'acqua o altrimenti mi avrebbero preso veramente,a quanto pare i Valar non si aspettano che li raggiunga ancora. Ma ho parlato troppo presto e le ferite sembrano risvegliarsi tutte insieme,irradiandomi fino alla punta dei capelli e mi lascio sfuggire un gemito sommesso,è sempre più faticoso restare a galla ma cerco di resistere e comincio a nuotare arrancando tra i flutti e evitando che la corrente mi faccia schiantare contro le pietre. Le forze mi stanno abbandonando,le sento scivolare via da me e non riesco più a muovere un muscolo,tutto quello che vedo sono ombre sfocate e l'unico rumore è il suono attutito dell'acqua intorno a me,smetto di sforzarmi di combattere e mi lascio trasportare dalla corrente. Le onde mi sommergono a momenti e faccio fatica restare a galla,anche l'ultimo briciolo di volontà viene spazzato via e sono solo un corpo in balia del fiume,a un certo punto sento un colpo alla nuca e prima che il buio mi avvolga noto che ho sbattuto la testa contro una roccia e mi sembra di sentire in lontananza il suono di voci che parlano la lingua degli Uomini poi il nulla.

 

   
 
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