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Autore: Crazymoonlight    14/08/2014    5 recensioni
Kirito è un ragazzo descritto come uno non bravo con le parole, spesso diretto e rude a causa della sua "asocialità" e che sembra quasi divertirsi nel mettere a disagio gli altri. Calmo e riservato, sembra proprio il contrario dello stereotipo del latin lover.
Eppure durante la storia non ha fatto altro che spezzare cuori a destra e manca. Non vi sembra un po' strano?
Ma si sa, i tipi misteriosi hanno un certo fascino...
Genere: Demenziale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Asuna Yuuki, Kazuto Kirigaya, Un po' tutti, Yui
Note: What if? | Avvertimenti: Incest, Incompiuta
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To Chrom or Daraen of Eyirinmert, if you can read this:
who is the "uke" now, mh? ;)
E a _Skye a cui, nonostante il caldo, avevo detto che avrei scritto questa storia.









 
L’imprevedibile Casanova.







 
Floria, 47° piano. Aincrad.



“Ahhh! Non ricordavo che il Giardino Fiorito fosse così bello!”
Asuna e Kirito passeggiavano sotto il sole cocente tra le strade a mattoni rossi che s’incrociavano fra le miriadi di fiori colorati del 47° piano.
“Già, senza dubbio gli sviluppatori devono essersi dati molto da fare per raccogliere tutti i profumi dei fiori, per non parlare del design, e trasformarli in dati virtuali”
“Kirito-kun, sei sempre così tecnico. Pensa a goderti solo il momento” sospirò Asuna.
Lo Spriggan nero arrossì e fece di tutto per non incrociare lo sguardo della sua ragazza. Le loro mani si sfiorarono, ma non le allontanarono: le loro dita si cercarono e si intrecciarono. I due ragazzi sorrisero.
“E’ proprio per questo che ti ho portata qui, oggi. E’ una giornata così serena e ho pensato che ci potessimo rilassare da soli…”
A quelle parole Asuna non ribatté, ma si godette in silenzio la vista delle immense praterie color arcobaleno e del cielo “non-ti-scordar-di-me” con una piacevole stretta allo stomaco. Notò altre coppiette che, come loro camminavano a braccetto parlottando; sembravano felici. Si chiese se anche loro apparissero così e strinse la mano di Kirito, avvicinandosi di più a lui e allargando il suo sorriso. Arrivarono all’entrata nord del primo villaggio del piano, ma non vi si incamminarono, preferendo seguire una piccola via che si allontanava verso il dungeon; prima di uscire dalla safe-zone, però, deviarono in un sentiero seminascosto tra il folto degli alberi, salirono su una collinetta e finirono in un piccolo spazio affacciato sulle strade sottostanti dove i giocatori provavano le proprie skills per aumentare di livello. Nessuno li avrebbe raggiunti lì ed era anche difficile vederli, quindi potevano ammirare i prati fioriti senza essere disturbati da mostri o avventurieri.
Asuna aprì l’inventario e fece apparire una coperta rossa a quadri che avrebbe funzionato anche da tovaglia quando avessero avuto fame. La sistemò a terra e vi ci si sedette sopra, aspettando che anche Kirito facesse lo stesso. Quando ciò accadde, appoggiò la testa sulla sua spalla senza sentire alcun imbarazzo e Kirito le passò un braccio attorno alla vita.
“Finalmente possiamo stare un po’ soli…”
“Già..”
Kirito si girò verso di lei e il suo volto si avvicinò lentamente a quello della sua ragazza, fino a che le loro labbra si incontrarono. Era uno dei soliti lunghi baci dolci che ormai Asuna conosceva a memoria, ma ogni volta che sentiva il respiro di Kirito sulla propria pelle e osservava i suoi occhi socchiudersi, l’attimo eterno prima del bacio, avvertiva le stesse emozioni come se fosse la prima. Cinse il collo di lui con le sue braccia e lo strinse con più forza: erano soli, non aveva bisogno di alcun pudore. Lui dovette pensarla allo stesso modo, perché la attirò a sé in modo che i loro corpi fossero a stretto contatto e cercò di farla stendere sotto di lui, approfondì il bacio…

“Mamma! Papà!”
A quel richiamo Kirito e Asuna sobbalzarono e si staccarono come se si fossero scottati, allarmati e imbarazzati per essere stati colti in flagrante. Da una delle tasche del cappotto di Kirito, spuntò Yui, ancora assonnata, che si massaggiava un occhio nel tentativo di svegliarsi completamente e che sembrava non essersi accorta di niente; svolazzò fuori e abbandonò la forma di Pixie per tornare a quella di una bambina qualunque nel suo semplice abito bianco e si sedette affianco ai suoi “genitori”, che nel frattempo si erano sistemati.
“Yui-chan! Ben svegliata”
Asuna abbracciò sua figlia, contenta di vederla nonostante li avesse interrotti, mandando sguardi d’intesa a Kirito che si avvicinò e salutò a sua volta la bambina.
“Hai fame, Yui-chan?”
Asuna fece comparire vari cestini da pic-nic e li aprì per rivelare al loro interno un vero e proprio banchetto di cibo squisitissimo anche solo dall’aspetto. Kirito ingoiò il nulla con l’acquolina in bocca, già pregustando quei manicaretti.  Yui annuì entusiasta ed afferrò un tramezzino, addentandolo.
“Uno piccante, come piace a papà!” esclamò.
Kirito sorrise, mentre Asuna la guardava preoccupata, paurosa che il sapore fosse troppo forte per lei.
“E’ la prima volta che vieni qui, Yui?”
La piccola annuì ancora una volta.
“Sì, papà. Lo conoscevo grazie alla mia funzione di programma del Cardinal, ma mi sono mossa per Aincrad solo per cercare voi due, quando sono venuta nel bosco del 22° piano. Questo però era uno dei pochi posti in cui le persone sembravano minimamente felici…”
“Già. Sembra che sia frequentato maggiormente da coppiette. Magari anche loro erano innamorate, Yui-chan” cercò di consolarla Asuna.
Yui abbandonò il momentaneo momento di sconforto e disse: “Proprio come mamma e papà!”
“Beh… non ci vengono solo coppiette qui…” obiettò Kirito.
“Eh…?”
Kirito sentì un brivido salirgli lungo la colonna vertebrale. In qualche modo adesso aveva paura di parlare.
“Ecco… ai suoi tempi vi venivano tutti i giocatori del fronte per sbloccare gli altri piani… Poi ci venni con Silica per aiutarla a far resuscitare Pina…”
“C-Cosa!?” Asuna tossì, rischiando di affogare con dell’acqua che stava bevendo. Kirito spalancò gli occhi, conscio di aver detto qualcosa di sbagliato.
“Ehm, sì… andammo sulla Collina dei Ricordi…”
“Papà è sempre stato carino con le ragazze, non è vero?” si intromise Yui, ingenuamente.
Asuna gonfiò le guance arrabbiata e i suoi occhi blu sembravano ardere e mandare scintille. Kirito arretrò impercettibilmente.
“Kirito-kuuun” cantilenò la ragazza “Questa me la devi spiegare”
Kirito iniziò a sudare freddo, ma cercò di calmarsi. Non aveva nulla da nascondere, lui.
“Non è come credi! Le uniche ragazze con cui ho dei contatti siete tu, Yui, Leafa, Silica, Lisbeth e Sinon e le conosci tutte! Sai che non farei mai nulla di male…”
“…solo, Kirito-kun? Vorresti dire che non ti darebbe fastidio se avessi altre amicizie maschili?”
Kirito arrossì e non rispose per non darle soddisfazione. Per peggiorare la situazione, Yui si mise nuovamente in mezzo: “Ma Sakuya-san e Alicia-san non le conoscevi papà. Non capisco. Quando ti si spiaccicarono addosso avvertii le tue emozioni e tu mi rispondesti che dopotutto eri un ragazzo o qualcosa del genere”
“Ah, è così?” Asuna tremava di rabbia. Kirito cadde di nuovo nella paranoia.
“Ma no, no, no! Non intendevo nulla di questo! Ero solo concentrato a cercare Asuna-san! Nient’altro, lo giuro!”

Checché dicesse, nonostante avesse usato per una volta l’onorifico- nelle seguenti ore Kirito fu costretto a raccontare tutti gli incontri che aveva avuto con qualsiasi essere di sesso femminile, con un’Asuna sempre più furente e una Yui che mangiava gran parte del cibo.
Raccontò, con voce che diventava più instabile di parola in parola, di come aveva aiutato Silica con Pina, di quando aveva dormito con Sachi, di aver tenuto la mano a Lisbeth trasmettendole il suo calore, di Sinon che si era spogliata davanti a lui credendo fosse una ragazza e persino dell’infermiera Aki, che gli aveva palpato il sedere, perché “tanto ormai conosceva già il suo corpo”. L’unica cosa che non rivelò, fu il sentimento che sua sorella Suguha aveva provato per lui e che aveva riversato sullo Spriggan Kirito come Leafa, per rispetto nei suoi confronti.
Parlò velocissimamente, quasi senza respirare, in modo da non mentirlo e allo stesso tempo evitare che tutte quelle informazioni prendessero davvero forma nella testa della ragazza. Non aveva mai pensato di poterla offendere -lui non si era mai voluto cacciare in quelle situazioni ed era rimasto rispettoso!- però, ora, raccontando tutto, si sentì stranamente in colpa.
“Chiedo scusa! Non avrei dovuto tenere nascoste queste cose ad Asuna-san, giuro che non accadrà più!” urlò, si prostrò davanti a lei e rimase in quella posizione scomoda senza fiatare aspettando una sua qualsiasi reazione.
Quando ebbe il coraggio di alzare lo sguardo, Asuna, che fino a quel momento l’aveva fissato insistentemente, abbassò il capo per nascondere la sua espressione e avvicinò la mano all’elsa del suo stocco. Kirito trattenne rumorosamente il fiato: anche se aveva scelto come razza le Undine, esperte nelle magie di cura, Asuna possedeva ancora quell’austera aura di forza che avrebbe spaventato qualsiasi suo nemico. Non era un caso che la chiamassero Berserk Healer.
“I-Idio… Idiota…” imprecò Asuna, la mano che ancora esitava sulla lama.
Aspettandosi una crisi come al loro primo ambiguo malinteso, Kirito strizzò gli occhi intimorito, pronto ad accogliere l’attacco senza difendersi, se fosse servito a farsi perdonare.
I secondi passarono in un silenzio di tomba, ma nulla accadde.
Kirito aprì le palpebre solo quando sentì il fruscio delle eleganti vesti di Asuna muoversi sull’erba. La ragazza si era alzata e se ne stava andando senza dire una parola.
“Asuna!” provò a chiamarla lui, ma non ebbe risposta.

Kirito sospirò e si rimise seduto. L’avrebbe lasciata in pace finché non si fosse calmata, dopodiché l’avrebbe cercata e si sarebbe fatto perdonare.
Imitò Yui, che fino a quel momento era rimasta a mangiare con calma, e prese uno dei saporiti sandwich. Almeno poteva consolarsi col cibo…
Ma proprio quando stava per dare il primo morso, una folata di vento lo travolse e, prima che se ne rendesse conto, Asuna gli sottrasse panino e cestini e se ne andò ancora più impettita di prima.
“Credo tu l’abbia fatta grossa, papà; ma resterai sempre e solo mio e della mamma non è vero?”
Kirito cadde nello sconforto e crollò sulla coperta, esasperato. Ora, capì, era davvero nei guai.












 




NdA: ok ok, ho tante cose da dire, ma non so se riuscirò a dirle tutte e, soprattutto, a dirle in maniera giusta.
Allora, per prima cosa... sono tornata! Questa nuova stagione di SAO si sta rivelando davvero molto interessante, specialmente perchè mi pare si stia concentrando minuziosamente sui singoli capitoli, però, al solito, ho notato una cosa: la ripetitiva presenza di un personaggio femminile che si invaghisce di Kirito. Mmm.
Nella mia testa risuona sempre più forte l'espressione: "Fan Service. Fan Service". Sì, lo so, Sinon è così anche nella light novel e sì, non è detto si innamori di Kirito -tsk- ma vogliamo parlare di alcune scene messe lì solo per aggiungere del piccante alla storia e attirare pubblico? Ditemi che non sono l'unica ad averlo pensato. Specialmente perchè poi arrivano persone e iniziano a fare paragoni dicendo cose tipo "Sinon>Asuna" ed ecco, questo mi dà terribilmente fastidio. Sia come sostenitrice della coppia canon sia perchè non sopporto l'incapacità di mantenere stabile un rapporto, seppur in un anime, e il volere sempre più figa (scusate, l'ho detto) da parte di certe persone! 
Perchè ok, può anche piacere di più Sinon, va benissimo, ma dire che deve stare insieme a Kirito solo perchè usa le pistole è davvero esagerato, eh.
E dannato Reki Kawahara per aver contribuito a questo! e.e
Ogni personaggio femminile finiva con l'invaghirsi di Kirito e mostrare una personalità un po' superficiale e dipendente che mi ha un po' delusa...
Poi sono chiaramente opinioni. Ed è proprio per questo che ho scritto questa... cosa.
Infatti, più che di una storia, si tratta di un modo per sapere come la pensate. Perchè immaginate un po' come avrebbe reagito Asuna se avesse saputo di tutte le ragazze che gironzolavano intorno al suo fidanzato? Sicuramente si sarebbe infuritata come una belva e non sarebbe stata "mansueta" come la Asuna che pare restare in disparte in questa nuova serie. Ma quest'altro argomento lasciamolo stare che è meglio. Comunque, questo è ciò che è uscito dalla mia mente furiosa nel vedere tutto ciò. Spero di non essere sembrata troppo aggressiva -è solo lo sfogo del momento- e che comunque piaccia. 
Grazie per aver letto fino a qui, mi piacerebbe veramente sapere se la pensate come me oppure no :)
Alla prossima :)


-Crazymoonlight
  
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