My Greater Sister – La mia sorella maggiore.
Prologo
– Quella è Mary, Lei è Jen.
Ci
sono quelle giornate dove tutto sembra andare nel verso giusto. Ti svegli, ti
guardi allo specchio e sei più carina del solito. Il tuo viso sembra più
luminoso, gli occhi non sono segnati delle occhiaie,ed
improvvisamente il brufolo che avevi nel naso il giorno prima è scomparso. I
capelli sono più lisci,e non annodati. La pancia è
piatta, e le cosce sembrano essere più muscolose e toniche. Poi ti vesti, e
qualsiasi capo indossi ti sta a pennello. Esci di casa, e tutti i ragazzi si girano per guardarti, magari
facendo anche dei complimenti più o meno graditi. La giornata passa
incredibilmente bene, e la serata diventa più interessante
quando ricevi una telefonata dal ragazzo che ti piace, che ti chiede di
andare a magiare un gelato insieme. Ci sono delle giornate dove tutto sembra
andare nel verso giusto. Peccato che, queste giornate, sembrano
non capitare mai a Marianne Stuart, detta anche Mary, tipica sedicenne
americana di origine inglesi, costretta a vivere in una delle città più belle e
crudeli del mondo, New York.
Mary
era una ragazza normale, che conduceva una vita normale
in una casa normale. La sua era una famiglia
abbastanza numerosa, considerato il fatto che era la più piccola di cinque
figli. Ovviamente, non tutti abitavano con lei, in quanto sua sorella più
grande, Rosie, e il suo fratello più grande, Andrew,
erano spostai ed avevano una vita felice per conto loro.
Mary
era una ragazza come le altre, era carina, ma non di certo bellissima, non era
alta e slanciata, come avrebbe voluto essere, ma piuttosto sul metro e sessanta
di altezza.
E,
cosa più importante, non era di certo una di quelle ragazze che vengono definite “popolari”.
Oh
beh, certo, nel suo liceo tutti sapevano chi era.
“Lei
è la sorella di Jen”
Ecco.
Esattamente.
Chi
è Jen, vi state chiedendo?
Beh,
Jen, Jennifer in realtà, non era altro che la sorella maggiore di Mary- diciotto
anni-,bionda naturale, occhi azzurri come il mare,
fisico da modella e sorriso da attrice. Ecco, in poche parole,
chi era Jen. Chiunque volesse contare qualcosa nella New York High
School, doveva essere nella sua cerchia di amici.
Tutti i ragazzi più carini erano usciti almeno una volta con lei, compreso lui. Oh,oh,
avete capito bene, proprio lui.
Il
ragazzo più bello della scuola.
Quel ragazzo che ti fa
perdere la testa con quei suoi occhi verdi e quel suo
sorriso così dolce.
Quel ragazzo che tutte, nessuna esclusa, hanno almeno sognato una volta nei propri 4
anni* di scuola, come perfetto
cavaliere al ballo di fine anno.
Comunque, quel ragazzo si chiamava Jack, ed era stato il
“Boyfriend” ufficiale di Jen per un anno intero. Poi la storia era finita, ma i
due erano rimasti in buoni rapporti.
Ad ogni modo, Jen non era solo una bella ragazza. Oh no, magari fosse stato
così facile.
Jen
era anche la seconda del suo corso, intelligente ed in gamba, sveglia ed
ironica, simpatica e mai acida o perfida come la si
può immaginare.
Jen
era la perfezione in persona.
E
non c’era anima in quel liceo o nei dintorni che non volesse
essere sua amica.
Ah,
già, apparte Mary, ovviamente.
Lei,
la detestava.
Cioè, le voleva bene, era pur sempre sua sorella.
Però la detestava.
Perché?
Provate
voi ad essere la sorella minore della versione femminile di Gesù.
Fareste
una vita facile?
Oh,
Mary aveva provato a convincere i suoi a non mandarla al suo stesso liceo, due
anni prima. Ci aveva provato sul serio.
“
Niente storie Mary. La New York High School è una
delle scuole più rinnovate del paese. Non incominciare a fare la
melodrammatica”:
Ma lei non era melodrammatica. Era semplicemente realista.
Sapeva
a cosa sarebbe andata incontro, le era già successo alle elementari, e poi alle
medie.
Era
sempre, sempre, stata vista da tutti come la sorella minore di Jen.
Odiava
quell’etichetta.
Odiava
essere avvicinata dai ragazzi della scuola solo per dover rivelare qualche
informazione sulla sorella.
Odiava
essere paragonata a lei.
Odiava
essere la sorella minore della bellissima e perfetta Jennifer Stuart..
No,
okay, quest’ultima frase era un po’ cattiva.
Diciamo
piuttosto che odiava essere la sorella minore della bellissima e perfetta
Jennifer Stuart, dal momento che tutti l’adulavano
quasi fosse una specie di Dea greca.
Va
meglio?
##
*allora,
da quanto so, il liceo in America dura quattro anni, e non cinque come qui in
Italia. Infatti, di solito, i ragazzi lì si diplomano appena
maggiorenni.
Nota dell’autrice: Ehilà!!
Eccomi qui, dopo molto tempo, con una long. Questa idea
mi è venuta nel Luglio 2006, ma poi, le prime righe scritte, non le ho più
continuate. Ora, rileggendola, ho pensato di svilupparla creando una long (che poi troppo long non sarà, non più di sei
capitoli). Spero che come prologo vi abbia incuriosito,
ho l’idee chiare per come sarà il prossimo capitolo, per ciò a presto! I
commenti, ovviamente, sono graditissimi!