Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel
Segui la storia  |       
Autore: Cassyfireflies    15/08/2014    0 recensioni
Cassy si troverà a fare i conti il suo passato. Quest' ultimo cambierà diverse cose.
dovrà nascondere delle cose a Tom e ai loro figli, ma Tom verrà a sapere tutto.
un personaggio in particolare inciderà nella storia rischiando di sfasciare la famiglia.
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Georg Listing, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta, Tematiche delicate
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

~~Due mesi dopo:
-Tom, vado da Roxie, okey?
Disse aprendo la porta.
-va bene e quando torni?
-non so. Quando sono sulla via del ritorno ti mando un messaggio. Ricordati di portare Destiny da Giovanni fra 5 minuti.
-va bene.
-ora vado.

Non stava andando da Roxie, ma stava andando dal suo psicologo.
Arrivò.
Si diresse nella solita sala d’ attesa.
Circa 10 minuti dopo venne chiamata, così si alzò e entrò nello studio.
Appoggiò la borsa sul tavolo e si sedette.
Si tolse gli occhiali da sole che lasciarono vedere degli occhi marrone cioccolato truccati con una riga di eyeliner oro e delle ciglia rese lunghe dal mascara.
Come era solito fare dallo psicologo prese un blocchetto, lo aprì e prese una penna.
Dopo di che aspettò che Cassy parlasse.
Lei si legò i capelli in una coda a lato morbida e poi iniziò a narrare.
-sono preoccupata, dottor Coleman, la mia quiete mi sta sfuggendo di mano.
-cosa ti dà questa sensazione?
-intanto non è una sensazione, ma è la verità, sta succedendo
Fece una breve pausa in cui sospirò.
-gli incubi. sono gli incubi che mi fanno sfuggire tutto.
-cosa succede negli incubi?
Gli narrò l’ incubo senza tralasciare alcun dettaglio.
Voleva capire cosa stava succedendo e magari lui aveva la risposta.
lo psicologo lesse tutti i suoi appunti più volte.
-considerando che è un sogno ricorrente e che lo fai da mesi dovresti prendere una medicina per tenerli lontani.
Altre medicine? Ne prendeva lo Lextotan, un calmante.
-mi dica il nome.
Le scrisse il nome si un figlio che poi firmò.
-questa medicina prendila con il calmante… Lextotan che ti ho già prescritto.
-e lei mi assicura che non farò mai più incubi?
-se le prenderai ogni sera accompagnandole con l’ acqua, si.
-okey.
Disse alzandosi.prese velocemente la borsa, gli occhiali e si slegò i capelli.
Uscendo si mise gli occhiali da sole e poi si precipitò a prendere la medicina.

Tornò a casa:
Luke era al piano al superiore probabilmente a giocare con l’ Ipad, invece Tom era in cucina al telefono.
Sentendo la porta aprirsi salutò Cassy alzando leggermente il capo.
Lei appoggiò la borsa e andò verso la dispensa e prese delle patatine.
Due minuti dopo Tom distanziò il cellulare dall’ orecchio e chiuse la chiamata.
-con chi eri al telefono?
Domandò mentre prendeva un piatto in cui versare le patatine.
-con Bill.
Disse grattandosi il la nuca.
-perché ho l’ impressione che mi stai raccontando una storia gonfiata?
-perché dovrei mentirti? In amore non ci si nasconde niente.
Non poteva risparmiarsi quelle parole?
Si che si mente se non vuoi sembrare una psicopatica a cui lo psicologo assegna medicine.
-mi fido allora.
-allora com’ è andata da Roxie?
-bene, bene.
Mentì lei.
-continuiamo a fare incubi.
Disse prendendo un po’ di patatine dal pacchetto.
-già.
Lui sospirò.
-pensi di fare qualcosa?
Domandò lei fissando Tom che teneva lo sguardo basso sul cellulare.
-per ora anche no.
-perché non vuoi fare niente? Io sono stanca di fare quell’ incubo. Mi spaventa a morte ogni volta.
-non voglio fare niente.
Disse lui.
.perché? perché non farai niente?
-perché di no, Cassy.
Disse alterandosi.
Lei si alzò e andò a passo spedito in camera.
-che hai adesso?!
Urlò Tom.
Anche lui adesso le urlava?
Nonostante lo nascondesse le dava fastidio quando le urlavano dietro, si sentiva piccola, non all’ altezza, detto in un modo diverso: odiava quando sentiva che le mettevano i piedi in testa e lei non poteva fare nulla.
Entrò Tom.
-scusa è che questi incubi mi fanno uscire di testa.
Disse sedendosi sul bordo del letto.
-fa niente.
-secondo te dovremmo parlarne con qualcuno.
-cosa intendi con “qualcuno”?
-quelle persone che ti leggono la mente… gli… psi.. ps… non mi viene la parola.
-psicologi? -esatto.
Disse schioccando le dita.
Lei lo faceva già.
-non saprei… forse si, ma anche no. Non lo so.
Disse passandosi una mando tra i capelli.
-ne parlerò con Georg. Lui sicuramente saprà cosa fare. Non che tu non sappia cosa fare.
Disse appoggiando il gomito sulla spalla della ragazza.
-non me la prendo. Non sono così permalosa mio caro. Quando pensi di andare da Georg?
Ci sarebbe andato l’ indomani.

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel / Vai alla pagina dell'autore: Cassyfireflies