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Autore: FreeSpirit_    16/08/2014    7 recensioni
«E se ti dicessi che sono orgogliosa di te?» domandò improvvisamente lei. «Credo che me lo aspetterei!» disse il riccio. «Davvero?» chiese sorridendo. «Sì, piccola. Perché io sono fiero del tuo di lavoro, insomma, non capita tutti i giorni di avere una ragazza che fa l'artista» lei sorrise. «Credo che questo significhi che siamo fieri l'un dell'altro no?» Ashton annuì. «Credo di sì.»
Genere: Fluff, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"I have died everyday waiting for you 
Darling don't be afraid I have loved you 
For a thousand years"
Christina Perri; A Thousand Years.

«Buona fortuna per il concerto, Ash!» disse la ragazza poggiando le labbra sulle sue. «Grazie piccola, ti amo.» Lei sorrise, si mordicchiò il labbro e lo guardò. «Ti amo anch'io Ash.» Sorrise. «Okay, mia cara Katy, dobbiamo portarti via il tuo amato» sghignazzò Luke. La ragazza rise e Ashton venne portato via da lei, mostrando un grosso sorriso.
«5SOS! 5SOS!» La ragazza sentì le grida delle fans del suo amato e dei suoi amici, si sporse un po' per vedere la quantità di ragazze e quasi le venne da piangere, era pieno, senza nemmeno un buco vuoto, tutte gridavano il nome del gruppo, sperando che uscissero il più presto possibile. Una ragazza vide Katy e gridò: «Katy dove sono i ragazzi?» Lei era imbarazzata, non l'avevano mai calcolata perché maggior parte delle ragazze detestavano vederla con Ashton nonostante loro stessero insieme ancora prima che lui facesse parte della band. Lei sorrise e: «Stanno arrivando!» rispose. La ragazza la ringraziò e lei rientrò nelle quinte, si diresse verso il camerino e si sdraiò sul divano. Sentì il suo cellulare squillare e vide un messaggio da parte di Ashton.

-Sto per cominciare, tra poco salgo sul palco.
Ti amo.
;Ashton x-


La ragazza sorrise. Ogni volta che leggeva “ti amo” le labbra le si incurvavano in un sorriso genuino. Amava Ashton più di se stessa. Avevano litigato parecchie volte per la sua celebrità, e una volta si erano persino lasciati.

«Ashton io non ce la faccio più, io sono stanca! Ogni giorno ricevo insulti su insulti dalle tue fans, e a me fa male, non riesco più a sopportarlo, capisci?» disse la ragazza in lacrime. «Tu mi stai lasciando per le mie fans?» domandò lui, incredulo della cosa. «Io non ce la faccio più! M-mi dispiace!» E detto questo la ragazza se ne andò via da lui, dal suo amore, da i suoi ricordi e da tutto. «Non lasciarmi!" gridò lui in lacrime. Lei non si voltò e continuò per la sua strada. Per un mese non si sentirono, anche se lui le scriveva, e lei piangeva e non mangiava, fumava e beveva il più possibile. Finché Ashton non decise alla fine di andare da lei, e di farsi perdonare, ma lei aveva spiegato esplicitamente che la colpa non era sua, solo che non riusciva più a reggere la storia, eppure Ashton era il suo tutto e non poteva vivere senza di lui.

Erano perfetti insieme.
Ashton l'aveva resa una guerriera: Quando era piccola veniva sempre presa in giro e aveva problemi di autostima e di autolesionismo e lui l’aiutò molto, la rese la ragazza che è oggi e che sarebbe sempre stata con lui. Ashton era stato il suo primo amore, il suo primo bacio e la sua prima volta. Lui era stato il primo in tutto, e non poteva trovare persona migliore. Ashton era quel ragazzo che poteva farti provare mille emozioni solo con un sorriso e con uno sguardo, per non parlare dei suoi occhi verdi, che ricordavano la foresta, ogni volta che Ashton la baciava lei sentiva mille brividi percorrerle la schiena, e rabbrividiva, oppure ogni volta che sentiva il corpo di Ashton contro il suo che si strofinava su di lei il cuore le batteva a mille, quando gridava il suo nome mentre avevano le gambe legate insieme nella notte, quando lei gli graffiava tutta la schiena, facendolo impazzire.
Era una cosa che amava, farlo impazzire.

-Tra poco esco dal camerino, e vengo a vederti.
Buona fortuna, tesoro. Ti amo.
;Katy x-


Ripensò alla prima volta che sentì le labbra di Ashton poggiarsi sulle sue. Non poteva crederci, non si aspettava che Ashton lo facesse, insomma lei non pensava che un ragazzo bello come lui avrebbe scelto una ragazza così, eppure l'aveva fatto.

«Dì un po', sbaglio o ti piacerebbe far parte di una band?» domandò lei. «Sarebbe fantastico, oppure diventare un cantante. Tu che vorresti fare da grande?» le chiese sorridendo. «L'artista.» Arrossì. «L'artista, che figata unica!» disse sorridendo. «Già, sono una grandissima amante dell'arte» disse guardando il laghetto. «Davvero?» domandò sorpreso. «Certo, sennò non vorrei fare l'artista, non credi?» rise lei. «Giusto, sono un'idiota!» Scoppiarono in una risata. «Non sei un'idiota, hai fatto solo una domanda stupida, non credi?» sghignazzò lei. «Sì» Il riccio la guardò e l'attirò a se d'improvviso. «Te l'hanno mai detto che sei bellissima?» domandò lui, la mora arrossì istintivamente e lo guardò dritto negli occhi, amava i suoi occhi. «Sei il primo a dirmelo» rispose imbarazzata. «È meglio così» e detto quello il ragazzo poggiò le labbra sulle sue. Katy sgranò gli occhi e si rese conto che Ashton Irwin, l'amore della sua vita, la stava baciando sul serio. Cinse le braccia attorno al suo collo e cominciò a far danzare le labbra con le sue. Ashton strinse a se la ragazza, facendole venire la pelle d'oca. La prima volta che Ashton la vide pensò fosse un dono del cielo, un dono della natura, un dono del mondo.

Sorrise a quel ricordo e non riuscì a non smettere di pensarci: Era il ricordo più bello della sua vita, il giorno più bello della sua vita. E quando Ashton litigò con lei un giorno, lei gridò una delle cose più stupide, che lo fece innervosire ancora di più, ma alla fine finirono sotto le coperte a fare l'amore. Quattro anni di relazione non erano per niente pochi, e nonostante tutta la pressione che le fans mettevano a Katy lei era ancora lì. Sentì le grida e la musica partire, si alzò dal divano e si guardò allo specchio, poi mostrò uno di quei sorrisi al suo riflesso ed uscì dal camerino andando a vedere il suo ragazzo e i suoi amici.
«Buonasera Londra!» gridò Luke. La ragazza sorrise e posò lo sguardo sul suo ragazzo che guardava incantato il pubblico per poi rivolgere lo sguardo verso le quinte. Ashton non riuscì a reprimere un sorriso, quando la vide. Lei lo salutò con la mano e lui fece lo stesso, i ragazzi cominciarono a suonare Eighteen e poi cantarono.
Vide i ragazzi scatenarsi e le fans che cantavano a squarciagola e che piangevano allo stesso tempo, la ragazza sorrise.

«She told me to meet her there,
I can't afford the bus fare, I'm not old enough for her, I'm just waiting till I'm eighteen You got me waiting in a queue,
For a bar I can't get in to, I'm not old enough for you, I'm just waiting 'till I'm eighteen I'm so sick of waiting till I'm eighteen.»


E non solo era orgogliosa di Ashton ma lo era anche di Luke, Michael e Calum. Siccome era posizionata dalla parte di Calum quando la vide le fece la linguaccia e rise. Sentì tutte le canzoni e quando sentì Amnesia si commosse, non del tutto ma un poco si commosse. Adorava un sacco quella canzone, era la sua preferita assieme a Lost Boy.

«I remember the day you told me you were leaving I remember the make-up running down your face
And the dreams you left behind you didn’t need them
Like every single wish we ever made I wish that I could wake up with amnesia
And forget about the stupid little things Like the way it felt to fall asleep next to you And the memories I never can escape
‘Cause I’m not fine at all No,
I’m really not fine at all
Tell me this is just a dream
‘Cause I’m really not fine at all
»

Ashton guardò la sua ragazza, che lo fissava e vedeva le lacrime scrorrerle gli occhi, avrebbe voluto lanciare le bacchette della batteria e correre da lei, per chiedergli per quale motivo stesse piangendo, ma non poteva, ne avrebbe pagato le conseguenze. «Credo che Ashton abbia una cosa da dire» disse Michael, Ashton si voltò e lo guardò. Lei sapeva che canzone c'era adesso e anche Ashton. «Ah sì, stasera dedico Beside You alla mia ragazza, alla mia principessa, alla mia Katy Holiday» La ragazza fece un singhiozzo soffocato e sorrise.

«She sleeps alone My heart wants to come home I wish I was, I wish I was
Beside you
She lies awake
Trying to find the words to say I wish I was, I wish I was
Beside you
She lies awake Beside you I wish I was, I wish I was
She sleeps alone My heart wants to come home I wish I was, I wish I was»


La ragazza versò troppe lacrime quella sera e quando i ragazzi salutarono le fans essendo ancora sul palco, Ashton si alzò dallo sgabello della batteria e lei corse ad abbracciarlo. Lui la strinse a se e la baciò, i ragazzi e le fans gridarono un: «Aww.» Era troppo orgogliosa del suo ragazzo, di chiamarlo anche ragazzo, di chiamarlo tesoro. Era orgogliosa del traguardo che avevano raggiunto, aveva sempre sognato questo ed ora eccolo lì sul palco con i suoi tre migliori amici. «Ti amo» sussurrò lui al suo orecchio. «Anch'io ti amo» disse lei. Quando tornarono all'hotel videro delle ragazze, e loro scesero dall'auto. Ashton aveva obbligato a far scendere anche Katy dato che lei insisteva che doveva andarsene in camera, ma lui non voleva. Quindi aveva optato per prenderla dal bacino e farla stare con lui accanto, baciandola.
«Katy ... hai intenzione di farlo soffrire? Perché se è così, ti giuro che ti ucciderò.» Ashton si voltò e guardò la ragazza. «No, mia cara! Sapete cosa lo fa soffrire? Voi che mi insultate, abbiamo già litigato per questa storia e ci siamo lasciati, amo Ashton da quattro anni e lo amerò sempre, voi mi giudicate male perché non mi conoscete è sarò anche stronza, ma non ti vergogni a dire queste cose alla ragazza del tuo idolo, soprattutto quando lui è qui? Non per essere scortese, sai ...» Katy era sul punto di piangere, era brutto sentirsi dire quelle cose, ma ora doveva attaccare e rispondere.
«Sai ... per quanto ami le mie fans, lei ha ragione.» Katy si voltò e vide Calum. Ashton si avvicinò a  lei e la strinse a sé dal fianco, le ragazze cominciarono a insultare la mora che l'aveva minacciata. «Niente insulti, grazie» ribatté Katy. «Lei è la ragazza del tuo idolo, lei lo rende felice, non ti basta?» domandò Michael che era appena arrivato. «Sì, però ho solo paura ...» disse lei. «E non devi averne, Ashton l'ama!» disse Luke, avvicinandosi anche lui. «E' proprio questo il problema, e se lei non l'ho amasse?» domandò. «Magari ti ha sempre usato!» disse innervosita. «Quattro anni? E avrei dovuto usarlo. Ah se lo dici tu!» e detto questo Katy optò per andarsene, e scoppiò in lacrime proprio appena lasciò Ashton. «Sai quanto male fanno le tue parole? Questo significa che non hai fiducia nella mia felicità e questo ti rende patetica!» Ashton era nervoso, avevano fatto piangere la sua ragazza e ora capiva perché non voleva scendere dall'auto; l'aveva già capito che sarebbe successo questo casino, la ragazza si rese conto del disastro che aveva combinato ed era appena stata rimproverata dai suoi idoli. Ashton e gli altri finirono le foto e prima che se ne andassero la ragazza fermò Ash. «Scusa!» disse. «Non devi chiedere scusa a me. Ma alla mia ragazza» sbottò lui. «Dille che mi dispiace.» Ashton annuì. «Prova a capire come è straziante che ogni giorno qualcuno ti insulti perché sei impegnata con il ragazzo che tutti amano, pensaci. Buona serata!» Ashton mostrò un sorrisetto e salì su dalla sua ragazza. «Ehi piccola, tutto bene?» domandò.
Quando lei si voltò sorrise, ma Ashton notò i suoi occhi rossi, e si avvicinò abbracciandola. «Non ci pensare, piccola. Ha detto che ti chiede scusa» disse lui. «Le sue parole mi hanno trafitto» rispose lei. «Però la perdono, ma davvero quelle parole uccidono, Ash.» Lui la guardò con uno sguardo rattristato. «Lo so amore, lo so.» La mattina seguente Ashton e Katy si risvegliarono nelle coperte stretti in un abbraccio, come sempre.
Ashton amava la sensazione del suo corpo nudo su quello di Katy, oppure mentre si stringevano nella notte dopo aver fatto per ore l'amore, la vide con i vestiti della notte precedente, a quanto pare si erano addormentati e Ashton nemmeno si era lavato. Si alzò dal letto sperando di non svegliare la sua piccola creatura e andò a farsi una doccia fresca.
Katy si svegliò con la luce del sole e quando si guardò accanto Ashton non c'era, lei si alzò e sentì il getto dell'acqua, Ashton si stava lavando, andò verso la sua valigia e cercò degli abiti puliti, sentì l'acqua fermarsi e lei si voltò vedendo il suo ragazzo con un asciugamano attorno alla vita, i capelli ricci bagnati, e le gocce d'acqua che scendevano sul suo petto né troppo muscoloso né troppo magro. «Buongiorno raggio di sole!» sorrise lui. «Giorno, tesoro!» Lei si voltò e Ashton si diresse verso di lei e la strinse a sé dai fianchi. Il bacino della ragazza si spinse automaticamente contro il suo stomaco. «Tutto bene?» domandò lui, riferendosi alla sera precedente. «Tutto bene, tesoro. Tu?» ricambiò la domanda. Katy stava davvero bene, non ci aveva nemmeno più pensato, le parole rimanevano sempre nella testa, ma non ci pensava e quindi stava bene. «Bene, piccola» disse lui baciandole il collo. Ashton l'avrebbe fatta impazzire, lui tirava la sua pelle con i denti e lei gemeva leggermente. "A-Ash che diamine stai facendo?" deglutì lei, poi Ashton cominciò a tirare e a succhiare, facendo gemere la sua ragazza, dopo cinque minuti lui sorrise. «Perfetto.» La ragazza si guardò allo specchio e arrossì. Il viola e il blu spiccavano come non mai sul suo bellissimo e magro collo. «Dannazione, Irwin!» disse lei. «Sì, piccola ti amo anch'io.» Lei rise, tirandogli un pugno sulla spalla e lui la prese buttandola sul letto, cominciò a farle il solletico a volontà. «No, Ash ti prego» gridò lei, ridendo. «No, ti prego. Smettila» Katy si dimenava tra le sue braccia gridando e ridendo come una squinternata. «Dimmi che sono il ragazzo più bravo del mondo e che mi ami!» gridò lui alzando la voce continuando a fare solletico alla sua bellissima ragazza. «Mai!» gridò lei. «Dai, dai ammettilo! O continuo a farti il solletico» rise lui. Katy non c'è la faceva più, così si arrese. «Okay, va bene, va bene» gridò. «Ti amo e sei il ragazzo migliore del mondo!» Lui poggiò la fronte sulla sua e la baciò come aveva sempre fatto, le loro labbra cominciarono a danzare, Katy schiuse la labbra e le loro lingue cominciarono a inseguirsi. Ad Ashton vennero i brividi come la prima volta che toccò le sue labbra, come la prima volta che la strinse a sé, e lei lo baciava con foga, dannazione il suo primo bacio era stato magnifico. Ora sapeva cosa doveva fare. «E se ti dicessi che sono orgogliosa di te?» domandò improvvisamente lei. «Credo che me lo aspetterei!» disse il riccio. «Davvero?» chiese sorridendo. «Sì, piccola. Perché io sono fiero del tuo di lavoro, insomma, non capita tutti i giorni di avere una ragazza che fa l'artista» lei sorrise. «Credo che questo significhi che siamo fieri l'un dell'altro no?» Ashton annuì. «Credo di sì.» Katy aveva raggiunto il suo obbiettivo, ora era una artista, ogni giorno faceva un nuovo dipinto e appena finiva la collezione andava a fare le presentazioni dei suoi capolavori. Ashton era fiero di lei, come lei era fiera di lui. Il ragazzo si alzò dal letto e la guardò, Katy sorrise e si sedette sul letto. Ashton prese la sua mano e la baciò delicatamente. Lei giocherellò con i suoi ricci perfetti, e si mise a fissare i suoi occhi verdi che le ricordavano la foresta. «Ti amo.» Ashton non avrebbe mai smesso di dirlo, mai. «Ed è per questo che voglio chiederti di diventare mia moglie.» A Katy si fermò il cuore e le lacrime cominciarono a rigarle il viso, non credeva possibile che l'amore della sua vita ora le stesse chiedendo di sposarlo, non ci credeva per nulla. Sembrava tutto un sogno. «Kathlyn Ginger Holiday, vuoi sposarmi?» E fu in quel momento che Katy realizzò tutto, Ashton le stava davvero chiedendo di sposarlo. «Ashton ... non credi sia presto?» domandò lei. «Non ci sposeremo adesso, tra un paio di anni se lo vorrai, ma ti chiedo solo se vuoi farlo. Con me» continuò lui. Katy singhiozzò e gli saltò addosso baciandolo. «Diamine, sì!» urlò la ragazza, tutto quello che sperava nella sua vita era di stare con Ashton, sposarlo ed avere una famiglia. Il primo passo era stato compiuto, Ashton era il suo ragazzo. Il secondo passo anche, Ashton le aveva chiesto di sposarlo. E il terzo passo sarebbe arrivato in meno di poco tempo del loro matrimonio. Ashton la baciò e la guardò per troppo tempo, poi disse: «Kathlyn Irwin.» «Suona bene come nome» rise lei, asciugandosi le lacrime. «Lo credo anch'io piccola, ti amo.» Katy fece eco delle sue parole, e ora aveva capito che quell’amore, non sarebbe stato distrutto facilmente.


 
#NOTAUTRICE:
Ciaao! 
Allora non ho molto da dire su questa fanfiction, solo che ci tengo davvero tantissimo.
E che boh. ... spero vi sia piaciuta, tutti quello che avete letto sono i miei sentimenti e forse sono anche più forti.
Spero davvero che vi sia piaciuta, se vi va lasciate una recensione :)
E se volete passare dalle altre storie, basta cliccare sul mio nome, gnaw.
Okay, grazie infinite. 
Un bacio,

FreeSpirit_ xx
   
 
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