Labirinti, lati oscuri
ed infiniti mulinelli
di incespicabili,
introvabili risposte
si intersecano
nell'infinita infinitą
di domande,
alle quali non cerco
un'immediata soluzione,
anzi, quasi quasi gusto
questo assurdo labirinto,
nonostante non sappia
dove esso mi porterą.
A lottare con inimmaginabili
mostri d'ogni tipo
o scheletri dei miei armadi.
Ombre, tenebre,
pareti fredde e logobre,
luci assenti o fiache,
o riflessi di luna accecanti
che neanche vorrei,
per non vedere
le ragnatele
o gli strusci attoniti
di sudici insetti.
Battiti, respiri, scricchiolii
e sospiri del vento,
o silenzio,
oscuro silenzio
che fa vivere ogni terrore
nella nostra psiche.
Assolvo dunque
i miei malati
e pessimistici pensieri,
ed anche se in quel buio
vivono le creature peggiori
e pił rivoltanti
mi quieto,
e scelgo:
entro a far parte anch'io
di quell'assurdo posto.