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Autore: gatsu92    14/09/2008    1 recensioni
Una nuova storia di Bleach: un ex shinigami della tredicesima squadra ricorda in un flash back la morte dei suoi amici caduti e cerca vendetta per riportare la pace nel suo cuore straziato dal dolore.....................è la mia prima ff, anche se non è una delle solite storie d'amore, spero che vi piaccia, commentatela se vi interessa
Genere: Malinconico, Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Un pò tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Ricordi del passato

 

Il buio si stava ormai dileguando e il sole sorgeva all’orizzonte con un’innaturale lentezza; si incominciava già a sentire il canto degli uccellini che andava sostituendo il ronzio delle cicale; la rugiada rifletteva i primi raggi di luce della mattina e l’unica cosa che si sentiva  era il ronzio lontano delle rotaie del treno che collega Shibuya a Shinjuku. Tutto questo iniettava nell’aria una carica di tranquillità profonda; ma non tutti erano della stessa opinione, uno fra questi, in particolare,

era Ikurai Daisuke: shinigami ex membro della tredicesima squadra che aveva passato tutta la notte correndo in cerca di hollow  sterminando tutti quelli che gli erano capitati a tiro finché non si era accasciato su una roccia fradicio di sudore; neanche la calma apparente di quel nuovo giorno era riuscito a spegnere quel grido di vendetta che fremeva nella sua anima; non avrebbe avuto pace fino quando non avesse raggiunto l’obbiettivo prefissosi tre anni addietro:uccidere gli hollow che avevano divorato i suoi migliori amici.

Seduto su quella pietra ripensava sempre a quel giorno come per ricordarsi che non aveva ancora adempiuto alla sua missione, di doversi ancora portare quel gigantesco macigno che  trascinava sempre più a fondo la sua umanità e che pian piano lo stava trasformando in una bestia.

Rivolgendo i suoi occhi spenti verso il cielo rimestava nei suoi dolorosi ricordi di tre anni fa……….

 

 

Era nato e cresciuto nel Hokutan ,quartiere ovest del Rukongai ,ed era entrato in accademia subito dopo aver compiuto i quarnat’anni , era un uomo abbastanza alto,magro ma muscoloso, i suoi capelli sempre scompigliati, che a quel tempo gli arrivavano solo alle spalle, e i suoi occhi erano neri come l’ebano e il colore  della sua pelle ricordava vagamente quello del cioccolato al latte.

Durante gli anni passati in accademia era riuscito a distinguersi a causa della sua bravura con la spada e soprattutto con il kidō , ma a lui non importava molto la sua popolarità, era un ragazzo tranquillo e silenzioso che si dilettava con il disegno: gli piaceva ritrarre i suoi compagni in allenamento era una sorta di passatempo che amava, se avesse voluto si sarebbe potuto guadagnare da vivere solo con quello ma pure se gli si fosse presentata l’occasione avrebbe rifiutato perché era un amante dell’avventura e non si tirava mai indietro se uno dei suoi compagni si trovava in pericolo. Non legava molto con le persone: era un ragazzo prevalentemente chiuso nei suoi pensieri ma che aveva un grande senso del dovere verso gli altri quindi aiutava chiunque era in difficoltà.

Un giorno mentre passeggiava per il Seireitei vide un corteo di gente che era camminava dietro ad un  gruppo di uomini che trasportavano una specie di altarino con sopra due persone coperte da una candida tenda che mostrava solo l’ombra dei loro corpi. –“Probabilmente fanno parte di una delle quattro famiglie nobili”- pensò e dopo aver guardato per un attimo quella manifestazione subito tornò ai suoi pensieri…ma dovette aspettare perché un grido improvviso lo fece ricadere bruscamente alla realtà, si girò di scatto e subito si accorse che un aggressore aveva appena   trascinato a sé una delle due persone e che stava per sfuggire utilizzando lo shunpo, con uno scatto fulmineo raggiunse il luogo dell’aggressione e sfoderando la sua zanpakutō menò un fendente dritto verso la misteriosa figura coperta di nero,quello,preso alla sprovvista, riuscì ad evitare all’ultimo mento il colpo che gli tagliò parte del velo scuro che copriva il suo capo rivelando così parte del suo volto; con una voce molto dura e volgare gli urlò contro:

-“Ma che diavolo….Ehi!Ragazzino ! Ma che cavolo ti sei messo in testa questa non è roba per te vattene prima che ti sbudelli!“

“ Lascia subito libero l’ostaggio se non vuoi fare una figuraccia” Gli disse parlando con voce calma e rilassata

“Ragazzo questo non è proprio il momento adatto per giocare a fare l’eroe muoviti ad andartene se non vuoi fare una brutta fine!”

“ Non permetterò ad un pallone gonfiato come te di far del male a quell’ostaggio”

“Pallone gonfiato!Come osi misero poppante con le labbra che ancora puzzano di latte, ti farò vedere io!Poi però non andare a piangere dalla mamma se hai un buco nel tuo pancino!” detto questo l’assalitore partì all’attacco; era tre volte più grosso di Daisuke ma come si ripeteva sempre prima di uno scontro:” Più grossi sono e più fanno rumore quando cadono”.

Il combattimento durò si e no cinque minuti a forza di colpi di spada, nessuno dei due prevaleva sull’altro o almeno così sembrava alla gente che osservava il combattimento, in realtà Daisuke si stava trattenendo, quell’avversario era un uomo qualunque che non aveva ricevuto nessun addestramento: menava i colpi con grande rabbia e non aveva nessuna tecnica;  dopo aver capito le reali capacità del suo avversario, decise di farla finita così dopo aver parato un affondo diretto al cuore con il palmo della mano premuto contro la faccia dell’aggressore fece terminare la battaglia

-“Hadou 4 Byakurai!- un fulmine iridescente colpì il nemico in pieno creando una gigantesca esplosione che distrusse parte di un edificio che stava lì accanto;-Forse ho esagerato un po’!Ahahaahahah!-disse ridendo davanti alla folla; il corpo del suo avversario era letteralmente carbonizzato, ma non l’aveva ucciso, gli aveva lasciato solo qualche ustione superficiale;

non curandosi  dei danni che aveva fatto si avvicinò alla vittima dell’ attacco e la aiutò ad alzarsi dopo un po’ si accorse che era una ragazza più o meno della sua età, aveva corti capelli castani e gli occhi di un azzurro quasi  etereo, era sicuro che se l’avesse guardata un minuto di più si sarebbe perso nell’abisso dei suoi occhi; all’inizio non si era accorto della sua bellezza perché anche il suo viso era velato, ma poi ,quando era stata scaraventata via dal suo rapitore durante il combattimento,il velo era caduto ed aveva rivelato il suo vero aspetto.

-“State bene?”- disse con un volto che nascondeva la sua preoccupazione,-“Si,comunque era tutto sotto controllo non c’era bisogno che intervenisse un pivellino dell’accademia per risolvere la situazione”

-“Ma perchè! Io sono intervenuto apposta per proteggerti e questo è il ringraziamento??!!!”- urlò stizzito

-“ Sono un agente in missione di copertura;mi presento: sono Kuregai Fui: shinigami della seconda squadra del Gotei tredici; sapevamo che quell’aggressore voleva attentare alla vita di uno dei membri della famiglia Kasumi-Ooji, infatti se noti bene ci sono una decina di shinigami che erano pronti a catturarlo e poi arrivi tu che ci scombini i piani!”-

-“E il grido e tutto il resto?”-

-“Era solo scena per far abboccare l’aggressore”-

 -Comunque di che ti lamenti ti ho pure risparmiato il lavoro!”-

-“ Dovevamo interrogarlo quel tipo per scoprire chi tramava alle spalle dei Kasumi-Ooji! In quelle  condizioni non riusciremo a farlo parlare neanche se lo gettassimo nell’Hueco Mundo!”

Con voce rassegnata Daisuke si arrese ai fatti e con voce sommessa disse:

-“Scusi , mi dispiace, non capiterà più”- e con la coda tra le gambe incominciò ad incamminarsi verso l’accademia.

-“Comunque devo dire che sei bravo, non capisco perché non ti hanno ancora promosso; se per caso passi vicino agli alloggi della seconda squadra vieni da me che ti insegnerò un po’ di cosucce in più sul mestiere”- e dopo avergli rivolto un sorriso se ne andò svanendo in una nube di polvere con i suoi compagni.

A Daisuke tornò subito il buonumore: quel sorriso era stata come una scossa di energia per lui; adesso sapeva di poter contare su una nuova persona.

 

Mentre ritornava all’accademia Daisuke incontrò due shinigami che riconobbe subito:erano Shigijoji  Anzai e Ichisake Josuke: due suoi compagni di corso e amici. Uno era un biondino- occhi chiari e l’altro come capelli e corporatura ma non come carnagione assomigliava a Daisuke.

I suoi amici, accortosi della sua strana allegria, incominciarono a discorrere con lui per scoprire qualcosa:

-“Ehi Daisuke!Come mai tanta allegria oggi?Sei riuscito a raggiungere lo shikai?Ahahahah”-

-“Come se ci riuscisse!Pure se è molto bravo non ce la farà mai a raggiungerlo dentro l’accademia, sono tutte schiappe là dentro!”-

-“Di sicuro ce la farò prima di voi due!Non siete minimamente al mio livello ahahahahahah”-

-“Non darti tante arie tanto prima o poi ti raggiungiamo”-

-“Tornando a prima: come mai sei tanto felice oggi? Che ti è successo?-

-“Beh…sapete ho incontrato una ragazza e…”-

-“ E no e!!!!!Non è possibile che uno come te sia riuscito a trovarla prima di noi, noi che ci stiamo mettendo anni per trovare una bonazza e tu che fai!In un giorno la becchi!!!!Non c’è più giustizia neanche nella Soul society!”-

-“Calmati Anzai!Si la ragazza l’ho trovata ma non nelle circostanze migliori”-

-“Che intendi scusa?”-

Così Daisuke incominciò a raccontare dei fatti che erano successi qualche minuto fa: di come aveva sconfitto l’aggressore e di come aveva compromesso i piani alla seconda squadra…

-“Io avrei fatto lo stesso, però avresti potuto trattenerti, non potevi usare un altro kidō meno distruttivo!!??Potevi fare del male a qualcuno!”-

-“E dai!Non farmi la predica Josuke volevo divertirmi un po’”-

-“Comunque hai fatto proprio una bella figura con la seconda squadra, sei stato fortunato che non sei stato denunciato per aver disturbato una loro operazione”-

-“Beh almeno ci ho guadagnato… ho conosciuto lei..sigh!”-

-“Ohoh!E’ una cosa seria a quanto vedo, puoi dire tutto ai tuoi amici su dicci: dopo che ti sarai diplomato andrai subito a farle visita??Sta attento, che non è certo il tipo che te la dà dopo un giorno ahahahaha!”-

-“Ma smettila Anzai! Sei sempre il solito pervertito non cambierai mai!”-

-“Quanto te la prendi per una battutina innocente…vabbè sarà meglio andare se non vogliamo ricevere una bella strigliata dal professore; su sbrighiamoci!”-

 

Passò poco tempo prima che Daisuke si fosse diplomato: aveva finito l’anno a pieni voti e di sicuro l’avrebbero preso in una buona squadra -“Tutte tranne la quarta”- pensava mentre era alla cerimonia di accettazione mancavano solo due persone prima di lui: Anzai e Josuke erano andati tutti e due nella sesta squadra –“Beati loro!Avranno l’onore di essere al servizio del grande capitano Byakuya”-questi ed altri pensieri del genere vagavano nella sua testa in attesa di essere chiamato.

Quando lo “smistatore” lo chiamò tremava come una foglia e il suo stomaco sobbalzava come un fiume in piena, non vedeva l’ora che quel momento finisse e aspettò che l’uomo dicesse quale squadra sarebbe stata d’ora in poi la sua casa ed il suo posto di lavoro:

“Ikurai Daisuke !Tredicesima squadra!”

“Fiuuuuu!Per fortuna”sussurrò; era contento di non essere finito nella quarta o nell’undicesima squadra: la prima perché era la squadra più noiosa di tutte e la seconda perché il capitano Zaraki era il suo peggior incubo;quasi a tutti incuteva una paura folle ma a lui più di tutti: lo considerava un avversario temibile e invincibile che ti poteva uccidere neanche usando un briciolo della sua enorme reiatsu; la tredicesima squadra invece era quella che più prediligeva infatti  stimava molto il capitano Ukitake perché aveva un carattere che gli ricordava molto il suo, certo molti shinigami lo credevano un vigliacco che usasse la sua malattia solo per scappare dalla battaglia ma lui naturalmente non la pensava così; ad un certo punto aveva sperato di essere inviato alla seconda squadra ma non ci aveva contato molto, comunque adesso poteva andare a trovare Fui e questo lo rendeva assai felice.

Dopo la cerimonia di smistamento nelle squadre Daisuke dovette affrontare un’altra impresa più emozionante di uno scontro e più rilevante di ogni ordine: l’incontro con il suo capitano.

Purtroppo il capitano Ukitake era stato costretto a rimanere a letto a causa della sua malattia  e quindi dovette aspettare per almeno una settimana prima che il giorno fatidico arrivasse. Poi arrivò e appena vide il capitano che si accingeva a fare il suo discorso di benvenuto davanti a tutte le reclute, gli venne il batticuore:

-“Buongiorno a tutti ragazzi!Io sono Ukitake Jūshirō e da oggi sarò il vostro capitano!Purtroppo non potrò esserci sempre a sostenervi a causa della mia maledetta malattia però ogni volta che sarete in pericolo io ci sarò sempre a difendervi: non vi permetterò di correre rischi inutili e vi farò inviare in imprese più grandi di voi solo se sarà strettamente necessario.

In questa squarda io non permetterò nessuna ingiustizia e chiunque ne commetterà dovrà vedersela con me in persona;ognuno qui è uguale e degno di rispetto quindi non esitate a darmi del tu.

Adesso purtroppo devo ritornare a riposarmi; incominciate a sistemare le vostre cose negli alloggi che vi sono stati assegnati.

Fate del vostro meglio per far prevalere la giustizia e l’onestà in tutte le cose che fate.

Arrivederci e buon lavoro….ah!Dimenticavo quando io non ci sarò voi dovrete rispondere agli ordini dei terzi seggi Kotetsu e Kotsubaki quindi portategli il giusto rispetto anche se non sono luogotenenti”-

La prima parte del discorso del capitano quasi commosse Daisuke che si  sentiva oramai carico e pronto per affrontare qualunque cosa e qualunque incarico che gli si fosse stato assegnato…ma prima sarebbe andato da Fui per darle la grandiosa notizia.

Quando la trovò era intenta a compilare un rapporto e, non facendo caso al lavoro che doveva finire la salutò calorosamente:

“Buongiorno Kuregai-san sono venuto a salutarla e a farle i miei omaggi”disse facendo un finto inchino

“Ma tu chi sei?...Aaaa adesso ricordo sei il pivellino dell’accademia che mi ha rovinato la missione!”

“Grazie per avermi ricordato così Kurogai-san; è sempre molto gentile!”

“ Dai non te la prendere! E poi perché usi quel linguaggio così formale!Siamo colleghi ormai!In quale squadra ti hanno assegnato?”

“Nella tredicesima”

“ Sei stato fortunato: il capitano Ukitake è una brava persona e riuscirà a mettere in riga anche uno impulsivo come te”

“Guarda io sono tutto ma non impulsivo quindi credo che hai sbagliato persona!”

“Ah si !Vediamo se quello che dici è vero: dopo che avrò finito questo rapporto vediamoci al confine con il Junrinan(quartiere est del Rukongai) e facciamo un combattimento amichevole, se riesci a battermi cambierò opinione su di te sennò tu… diciamo che…..compilerai per un mese le scartoffie che mi inondano l’ufficio ogni giorno ok??!!

“Accetto la sfida e vediamo chi riderà per ultimo!” e mentre se ne stava andando ancora rivolto verso di Fui con aria di sfida, il suo corpo andò a sbattere contro una colonna di libri ,che prima non aveva visto, cadendo insieme a loro…

“Ahahahaaahahhaha!Incominciamo bene pivellino!Ahahaah”disse ridendo

-“Che brutta figura”- pensò ed ancora una volta se ne andò con la coda fra le gambe intristito per la figuraccia appena commessa.

Dopo qualche minuto ripensò a quello che aveva appena fatto-“Cavolo!E adesso che faccio!Che mi sono messo in testa!Non ce la farò mai a battere uno shinigami esperto come lei!Speriamo di non fare un’altra brutta figura!”-pensieri come questi vagarono nella sua testa per ore mentre si dirigeva nel luogo stabilito dell’incontro.

Dopo averla aspettata per qualche ora la vide: era arrivata come un fulmine a ciel sereno, era stata così improvvisa ad arrivare che a Daisuke venne un colpo quando la notò.

-“Allora?!Sei pronto pivellino?”-

-“Quando vuoi!”- disse con una faccia che lasciava trasparire un velo di tensione non piccolo.

Fui partì all’attacco: si esibiva in una serie di stoccate e affondi tanto fulminei che Daisuke era costretto a mantenere la massima concentrazione e talvolta ad usare anche lo shunpo per parare e schivare i suoi colpi.

Dopo qualche minuto di combattimento che faceva vedere chiaramente chi fosse il vincitore Fui gli urlò:

“E’ tutto qui quello che sai fare pivello??!!Forza fammi vedere la forza di colui che ha steso quell’aggressore con tanta facilità!”Dopo avergli intimato ciò partì di nuovo all’attacco con forza maggiore e le loro lame cozzarono sotto il sole cocente che durante il combattimento incominciava ad abbassarsi, lasciandoli nelle tenebre.

Daisuke era stanco: il braccio destro gli faceva male a causa dei colpi che aveva parato e i suoi riflessi non rispondevano più come voleva; non avrebbe voluto ricorrere al kidō in un combattimento amichevole e soprattutto con una donna ma per far mantenere il suo orgoglio intatto decise di usare un attacco combinato di hadou diversi per sconfiggerla e così fece:

“Hadou 33 Sokatsui!” e una sfera di azzurra energia si generò nella sua mano e con velocità impressionante andò dritta verso il bersaglio fatto ciò si teletrasportò con lo shunpo in un’altra angolazione e usò di nuovo un altro kidō:

“Hadou 54 Haien!” e stavolta una sfera di fuoco colpì Fui o… almeno così credette infatti mentre stava per usare un nuovo kidō si sentì sul collo la lama fredda della zanpakutō di Fui; una voce fredda e roca provenì da dietro di lui e non era la solita voce dello shinigami della seconda squadra che conosceva:era quella di una macchina da combattimento  pronta ad uccidere senza esitazione:

“E’ questo il tuo onore di shinigami?!Pure durante un combattimento amichevole usi il kidō?Devi essere responsabile quando usi le tue abilità!Devi usarle solo per difendere gli altri e non per difendere il tuo orgoglio!”

Dopo aver detto ciò se ne andò come era venuta e lasciò Daisuke da solo a meditare sulle sue azioni.

 

 

 

 

nota: Questa è la mia prima ff che faccio e come avrete già capito dal titolo è su Beach. Non è una di quelle solite storie d’amore e andando avanti con la storia capirete il perché.

Vi prego di non essere troppo duri con i commenti visto che è la mia prima storia.

Ogni volta che posterò tre capitoli metterò un disegno fatto da me che rappresenterà il personaggi principali della storia nella loro forma normale,shikai e bankai.

Grazie mille per aver letto il primo capitolo della mia storia!

 

  
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