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Autore: Lord_Ainz_Ooal_Gown    16/08/2014    2 recensioni
Chaos a tutti e benvenuti a questa one shot!
Questa fic è dedicata a StelladelLeone e PRINCE_OF_THUNDER per il loro compleanno e spero possa piacervi XD
La trama è molto semplice! Una certa maga d'ombra e un certo dragon slayer dei fulmini faranno ritorno da una dura missione, stanchi come non mai. Ci penseranno i loro compagni a trasformare quella giornata così noiosa in una giornata veramente movimentata!
ATTENZIONE: questa fic è una specie di spin off AU della fic "La nostra gilda"
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Chaos a tutti! Come vanno le vacanze? Spero tutto bene ^^ dunque, come avrete letto nella descrizione, questa è una fic dedicata a StelladelLeone e PRINCE_OF_THUNDER per il loro compleanno (in realtà, oggi è il compleanno di Stella e quello di PRINCE è stato ieri ma non avevo la forza di scrivere due os rapidamente... anche io ho dei limiti)!!!


A chi notasse delle similitudini con qualcos'altro, vi avviso già che questa fic è uno spin off AU della mia fic La nostra gilda (e leggendo capirete perché AU) perciò molti degli OC qui presenti, sono presenti anche in quella fic!


Ora vi lascio alla lettura e ci vediamo al fondo!




UNA GIORNATA MOVIMENTATA PER UNA TIGRE ED UN DRAGO!




Era un giorno come un altro nella città di Zafirus. I contadini vendevano tranquillamente la loro merce nei mercati e i bambini giocavano tranquilli lungo le strade ma nessuno di loro, in quel momento, era al corrente del casino che regnava nella sede di Last Hope, la gilda di Zafirus.


La distanza tra la sede della gilda e le mura della città era un grosso vantaggio in quanto permetteva ai maghi di non ricevere multe per disturbo alla quiete pubblica e simili.


In quel preciso istante, la porta della gilda si aprì di colpo e due ragazzi si precipitarono di corsa verso Zafirus.


“Mi raccomando! Prendete quelli giusti!” urlò una maga dai lunghi capelli viola sull'uscio della porta prima di richiuderla. Dopo un respiro profondo, alzò lo sguardo sulla gilda. Caos totale.


Maghi e maghe correvano a destra e a manca spostando panchine o portando scatoloni. Ovviamente c'era anche chi si divertiva un mondo, ad esempio una ragazza seduta ad un tavolo intenta a disegnare qualcosa.


La ragazza dai capelli viola le si avvicinò e chiese “Ehi Penny, hai per caso visto CJ e Hayato?”


“Stanno aiutando Hana a spostare dei tavoli.” disse Penny indicando i suddetti ragazzi “Devo andare a chiamarli, Aika?”


“No, non importa, chiederò a qualcun altro.” disse Aika, individuando poi una chioma albina vicino ad alcuni scatoloni “Ehi Ashuros, vieni qua!”


Il mago vestito completamente di nero si avvicinò alla master e, con sguardo annoiato, le chiese “Di cosa hai bisogno?”


“Dovresti andare a vedere in stazione se i nostri due VIP sono già arrivati.” spiegò la master, indicando la porta.


“Perchè dovrei andare io? Manda qualcun'altro come Edward o Dorein.” rispose seccato l'albino ma la master non ammetteva repliche “Sono già impegnati. Se per caso credi di non farcela da solo, porta Penny con te”.


“Davvero posso venire? Grazie mille!” disse allegramente la disegnatrice, alzandosi in piedi.


Ashuros sospirò pesantemente. Ci mancava solo quella. Prima che potesse ribattere, una piccola esplosione scosse l'intera struttura e i tre, voltandosi nella stessa direzione, videro una giovane dai capelli verde acqua uscire da una piccola nube di fumo.


“Ehi Tsuki, tutto bene?” le chiese una bionda lì vicino, porgendole un panno per pulirsi il viso.


“Sì Giada, sto bene ma quel dannato portale non vuole funzionare. Mi sa che la mia magia non è in grado di imitare quella dei maghi di corte.” spiegò Tsuki avvicinandosi alla master.


“Uhm... mi sa che dovrò andare a chiamare un mago di corte e chiedergli di collegare quella porta all'altra.” disse Aika prima di fermare una maga e chiederle “Scusa Yelle, potresti andare a corte e chiedere al re se uno dei suoi maghi più capaci può venire qua di corsa?”


L'albina sorrise raggiante e disse “Certamente! Andrò subito!” e uscì anch'essa dalla porta, lasciando però andare gli scatoloni che stava trasportando. Scatoloni che furono presi al volo da un tentacolo di sangue.


“E' fin troppo irruenta per i miei gusti.” disse una maga dai capelli neri controllando il tentacolo di sangue.


“Beh, meno male che ci sei tu, no Miwako?” commentò un altro albino afferrando anche quegli scatoloni e dirigendosi verso un tavolo.


“Non sono la sua balia, Zero.” rispose seccamente la mora prima di avviarsi dietro all'albino che annuì convinto, mantenendo comunque un sorrisetto sulle labbra.


“A che punto siamo con i preparativi?” chiese Aika, fissando i quattro maghi attorno a lei.


“E' quasi tutto pronto.” disse Giada controllando una lista scritta su un block-notes “Mancano solamente alcune cose ma arriveranno presto, mentre per l'altra cosa, Misaki mi ha detto che sono un po' indietro sulla tabella di marcia”.


“Non c'è da sorprendersi. Sono pur sempre solo in cinque.” commentò Tsuki “Finché il portale non funzionerà, non potremo andare ad aiutarli”.


“Vero ma presto il portale sarà operativo e allora andremo tutti a dar loro man forte.” disse Aika “Nel mentre... perchè non andate anche voi due con Ash e Penny? Potrebbero aver bisogno di una mano”.


Tsuki e Giada fissarono Penny poi portarono lo sguardo sull'albino che le fissò di rimando, soffermandosi su Giada. Lei gli sorrise e l'albino volse lo sguardo altrove, leggermente rosso in volto.


“D'accordo!” rispose energicamente Tsuki, prendendo Penny per un braccio e trascinandola verso la porta, seguita a ruota da Giada e Ashuros.


Non appena ebbe aperto la porta, si ritrovò davanti un ragazzo alto sui due metri con tre katana poste a ventaglio sul lato destro. Era stracarico di sacchetti di plastica e Aika, vedendolo, esultò “Amlach! Finalmente sei arrivato! Si può sapere quanto ci ha messo?”


“Non rompere ragazzina!” rispose seccamente il moro fulminandola con lo sguardo “Questa è l'ultima volta che accetto di andare a ritirare i tuoi acquisti in un negozio di abbigliamento!!!”


La master scoppiò in una grossa risata mentre, da dietro di lei, arrivarono un mago dai capelli neri e bianchi e una ragazza dai corti capelli castani. Notandoli, Aika disse “Angel, Erika, aiutate Amlach con i suoi sacchetti per favore”.


I due ubbidirono, lasciandosi sfuggire una risatina nel vedere Amlach ridotto in quello stato. Non appena furono rientrati, Amlach fece per seguirli ma Aika si parò di fronte a lui “Mi spiace ma ora dovrai andare con Ash e le altre in città. Ti aspetta un'importante missione!”


“C... cosa?!? Non se ne parla nemmeno!” protestò il moro ma Aika, sorridendogli, gli chiuse la porta in faccia. Un leggero venticello soffiò davanti alla sede della gilda.


Ashuros e le altre maghe lo osservarono in silenzio per qualche secondo fino a quando, giustamente, Amlach urlò al cielo la sua rabbia “MA SI PUO' SAPERE COSA CAZZO DEVE FARE UN UOMO PER AVERE UNA FOTTUTISSIMA BIRRA?!?”


Giada e Tsuki scoppiarono in una fragorosa risata mentre Penny prese nuovamente il suo blocco di fogli per i disegni.


“Che cosa disegni?” chiese Ashuros.


“Voglio immortalare questa scena! La chiamerò 'Disperazione nata da una birra mancata' e fa pure rima!” rispose Penny sorridendo e finendo di disegnare la 'disperazione' del povero Amlach.


Pochi minuti dopo, i cinque maghi stavano camminando per le vie di Zafirus, quando Amlach fece una domanda alquanto pertinente “Quale sarebbe quest'importante missione?”


Ashuros lo fissò con uno sguardo che sembrava dire 'Non ti piacerà saperlo...' ma poi decise di dargli la risposta che voleva “Dobbiamo andare alla stazione, individuare i due VIP e tenerli il più lontano possibile dalla gilda”.


Il sopracciglio di Amlach iniziò a tremare in maniera alquanto preoccupante. La sua pazienza stava venendo messa a dura prova.


“Volete scusarmi un secondo?” chiese il moro prima di infilarsi in un vicolo. I suoi compagni si guardarono confusi tra di loro per poi avvicinarsi al vicolo e sporgersi di poco per vedere che cosa aveva in mente Amlach.


Il mago, in quel momento, stava colpendo ritmicamente un muro, urlando diverse paroline indirizzate esclusivamente ad Aika. Lo sfogo durò una manciata di secondi ma fu sufficiente a farlo calmare. Più o meno.


La loro camminata procedette senza intoppi fino a quando non furono costretti ad attraversare una parte del mercato alimentare. Per la precisione la parte dedicata alla frutta e alla verdura. Era comunque una piccola fetta del mercato e gli ci sarebbero voluti solo una manciata di minuti per attraversarla... se non fossero stati insieme a Giada.


La bionda si era infatti precipitata verso il banco della frutta più vicino e aveva iniziato a chiacchierare allegramente con la fruttivendola. La donna, a quanto pare, la conosceva molto bene e le aveva anche dato una pesca da mangiare mentre chiacchieravano.


“Va davvero matta per le pesche!” commentò Penny e Tsuki annuì sorridendo.


“Già... ogni mattina ne mangia una mezza dozzina prima di colazione.” commentò Ashuros con le braccia incrociate al petto. Evidentemente il caldo di agosto gli aveva giocato un brutto tiro e se ne accorse solo grazie agli sguardi sorpresi di Penny e Tsuki puntati su di lui.


“Ashuros... come fai a saperlo?” chiese Tsuki assumendo uno sguardo indagatore.


Il mago volse lo sguardo altrove senza degnare quella domanda di una risposta. Amlach notò un leggero rossore sulle sue guance ma decise di tacere senza però nascondere un ghigno. Penny fissò la schiena dell'albino per qualche secondo, quando le venne l'illuminazione.


“Un secondo! In questi giorni, molti dei maghi della gilda si sono trasferiti dai dormitori e sono andati a vivere in città. Sono abbastanza certa che Giada sia tra quei maghi!”


“Anche Ashuros se è per questo.” aggiunse Amlach ghignando e le due maghe sgranarono gli occhi.


“Ashuros... non dirmi che tu e Giada...” iniziò Penny ma fu Tsuki a concludere la frase rivelatrice “... vivete insieme?!?”


Il silenzio dell'albino non fece altro che rafforzare quell'ipotesi ma nessuna delle due potè indagare ulteriormente perché Amlach, il quale nascondeva un lato propenso al suicidio, chiese “Ma quella ragazzina non ha ancora finito con quegli stupidi frutti?”


Il tempo parve bloccarsi. Tutte le persone nel raggio di una decina di metri smisero di svolgere le loro mansioni e si voltarono verso Amlach che iniziò a guardarsi attorno con sguardo preoccupato. Si accorse subito dello sguardo scioccato di Ashuros, così come quello di Tsuki e Penny ma prima che potesse chiedere qualsiasi cosa, i suoi sensi sviluppati individuarono una minaccia molto vicina a lui.


Velocemente spostò lo sguardo sulla sua compagna di team. Quando si erano incontrati la prima volta, le era sembrata una ragazzina piagnucolosa ed infantile ma mai avrebbe immaginato di provare tanto terrore di fronte a lei.


Giada era volta da una grossa aura nera e i lunghi capelli biondi fluttuavano nell'aria come se fossero dotati di vita propria. Lentamente, la ragazza si voltò verso il suo compagno. Gli occhi completamente rossi e i denti affilati come rasoi.


“Che. Cosa. Hai. Detto?” sibilò la bionda girandosi interamente verso di lui.


“Ehi... Ashuros... dimmi che sai come gestire questa situazione...” sussurrò Tsuki visibilmente terrorizzata dall'amica.


L'albino si limitò a sollevare lei e Penny per poi scattare verso la stazione, urlando “Questa situazione non è gestibile! Possiamo solo correre!!!”


Amlach lo fissò allibito ma decise comunque di seguire il suo esempio e, in pochi secondi, i quattro maghi si ritrovarono a correre per le vie di Zafirus con una Giada indemoniata alle calcagna. Ovviamente le persone si facevano da parte per permettergli di scappare ma non avevano il coraggio di fermare la bionda. Nessuno ne avrebbe avuto il coraggio.


“Ashuros! Dev'esserci un modo per fermarla!!!” urlò Tsuki dimenando le braccia.


L'albino si morse violentemente il labbro inferiore ma alla fine decise di tentare una tattica subdola e che, sicuramente, lo avrebbe messo nei guai.


“Se non ti fermi ora non ti preparerò più le crostate alle pesche!!!”


Nell'udire quelle paroline magiche, Giada si fermò all'istante, scioccando Penny, Tsuki e Amlach che lo fissò a bocca aperta “Quindi vivi davvero con lei!”


“Non ho mai detto questo!” ribattè l'albino posando a terra le due ragazze. Giada gli si avvicinò di corsa e, dopo averlo afferrato per il bavero della giacca, gli chiese “Non dicevi sul serio, vero? VERO?!?”


“N... no. Certo che no.” rispose Ashuros leggermente preoccupato per la propria salute ma per fortuna Giada accettò quella semplice risposta e lo lasciò andare. Prima che Amlach o Penny potessero dire qualcosa, Tsuki attirò l'attenzione di tutti e quattro “Ehi ragazzi! Siamo arrivati alla stazione!”


“Bene, quindi non ci resta che individuare quei due.” sentenziò Ashuros entrando dentro la stazione, seguito dai suoi compagni. Essendo agosto, la stazione era più vuota del normale ma comunque rumorosa come sempre.


“Come facciamo a trovarli?” chiese Tsuki guardandosi attorno.


“Uhm... basterà seguire i lamenti.” disse Ashuros.


“I lamenti?” ripetè Amlach e, come ad aver organizzato il tutto, si udì un lamento “Maledizione! Sono inciampata di nuovo!”


I cinque maghi si voltarono nella medesima direzione ed individuarono una giovane ragazza dai lunghi capelli biondo ramati intenta a rialzarsi. Di fianco a lei, un giovane dai capelli neri la guardava divertito.


-Trovati!- pensò Giada prima di fiondarsi verso di loro.


“Miel!!! Sei tornata!!!” urlò la drago slayer lanciandosi addosso all'amica e stringendola in un caloroso abbraccio che fu subito ricambiato.


“Gigi!!! Mi sei mancata!!!” disse Miel sorridendo prima di essere buttata a terra da Penny e Tsuki che la salutarono a loro volta.


Il ragazzo che era di fianco a Miel, si girò verso Amlach e Ashuros e chiese “Quindi? Niente abbraccio stritola ossa per me?”


I due si limitarono ad alzare un sopracciglio e l'albino disse “Vedo che stare vicino a quella nanetta non ti ha affatto cambiato, Yukiteru”.


Il moro rise di gusto e diede il cinque ai due compagni “Ovviamente! In compenso è stata estenuante come missione... che sia maledetta Aika per avermi costretto ad accettarla”.


Amlach gli posò una mano sulla spalla. Capiva perfettamente cosa intendeva.


“Bene ragazzi! Ora state fermi che voglio fare un bel disegno!” disse Penny estraendo i suoi fogli ma Miel fu rapida ad alzare le amni “Scusami Penny ma sono troppo stanca. Magari un'altra volta, ok?”


Yukiteru annuì “Otto ore di treno sono troppe anche per le mie povere gambe. Ora voglio solo andare alla gilda. Caso mai una bella rissa mi risolleverà il morale!” e si diresse verso l'uscita della stazione insieme a Miel.


Penny cercò di convincerli nuovamente a posare per un suo disegno ma erano irremovibili. Sospirando, la ragazza scrisse qualcosa su un foglio di carta e lo mostrò agli altri quattro: IO C'HO PROVATO...


“Che si fa?” chiese Tsuki e Amlach “Semplice, li convinciamo a posare per quel disegno!”


Prima che Tsuki o Giada potessero dire qualcosa, Ashuros e Amlach si andarono a piazzare di fronte a Miel.


“Oh ragazzi! Come ve la pas...?” le parole le morirono in gola non appena vide l'enorme aura nera che circondava i suoi due compagni. I due, per essere sicuri, avevano portato le mani sulle loro spade e, fissandola dall'alto in basso, dissero “Ti rinnoviamo l'invito di Penny...”


“R... ragazzi? Mi state spaventando...” iniziò la bionda indietreggiando lentamente. Giada e Tsuki fissarono la scena senza parole.


-Tsk... ragazzi...- pensarono le due prima di accorgersi che Yukiteru, abbandonando Miel, si stava dirigendo comunque verso la gilda. Senza esitare, scattarono verso di lui e gli bloccarono la strada.


“Yukiteru, dovresti veramente posare per quel disegno!” disse Tsuki e Giada aggiunse “Concordo! Siete stanchi no? Accomodatevi su quella panchina e lasciate che Penny faccia il suo lavoro!”


“No tranquille, andrò a rilassarmi alla gilda.” disse Yukiteru sorridendo ma, prima che potesse muoversi, delle grosse radici gli bloccarono le gambe mentre delle spesse manette gli incatenarono i polsi. Con sguardo confuso, il moro volse lo sguardo verso le due ragazze e vide dei sorrisi sadici sulle loro labbra.


“Non era una richiesta, Yukiteru.” disse Tsuki.


“Era un ordine.” concluse Giada rafforzando la presa delle radici.


“A... aye...” disse Yukiteru prima di essere liberato e condotto verso una panchina. Ashuros e Amlach, che stava trasportando Miel di peso, alzarono un sopracciglio -Tsk... ragazze...-


“Bene, ora restate fermi e sorridete!” esclamò Penny iniziando poi a disegnare. I due modelli furono quindi costretti a restare immobili per la bellezza di quaranta minuti. Ormai anche il loro sangue aveva smesso di scorrere ma nessuno dei due ebbe il coraggio di protestare, visti gli sguardi di Ashuros, Tsuki, Amlach e Giada.


Finalmente, i due si poterono muovere e, senza dir nulla agli altri, si incamminarono per la gilda che, in quel momento, sembrava un'oasi di salvezza ai loro occhi.


“Dite che gli altri sono pronti?” chiese Tsuki.


“Non saprei...” ammise Giada facendo spallucce “... forse dovremmo trattenerli ancora un po'?”


Gli altri annuirono e si avvicinarono di corsa ai due fuggiaschi. Non appena furono abbastanza vicini, Miel si girò, imitata da Yukiteru, e disse “Ragazzi... non so cosa vi sia preso, ma potreste, per favore, lasciarci andare alla gilda? Con questo caldo ho bisogno di un ghiacciolo!”


Nessuno dei cinque parlò in quanto erano preoccupati per quello che stava accadendo alle spalle di Miel e Yukiteru. Dal negozio dietro di loro, infatti, erano appena usciti Nikora, Kira e Lyra che si voltarono nella loro direzione, trattenendo il fiato. Tenevano dei piccoli pacchetti incartati nelle mani ed erano fin troppo in mostra. Nessuno fiatò.


“Ehm... ragazzi? Che vi prende?” chiese Miel fissando i loro sguardi leggermente irrequieti. La bionda si voltò per controllare cosa ci fosse ma rimase leggermente perplessa nel trovarsi di fronte ad una grossa siepe. Da dove diavolo era sbucata?


“Uh? Ma questo odore... non è quello di...?” iniziò Yukiteru voltandosi per poi ritrovarsi una grossa tazza fumante piena di un denso liquido marrone.


“Cioccolata calda! Esatto!” esclamò Tsuki sorridendo.


“Tsuki... perché hai della cioccolata calda...?” chiese il ragazzo leggermente confuso... ed intimorito.


“Beh, sei assetato no?” chiese la ragazza mantenendo il sorriso.


“Ehm... sì...” ammise il ragazzo e Tsuki, spingendo la tazza ancora più vicina alla bocca del dragon slayer, disse “Allora bevi!”


“Stai scherzando spero!!! Siamo ad agosto!!!” protestò Yukiteru ma da dietro di lui arrivarono Giada e Amlach. La prima gli pestò con forza il piede, facendolo urlare per il dolore, mentre il secondo, dopo aver tolto la tazza dalle mani di Tsuki, ne verso il contento dentro la bocca di Yukiteru, chiudendogliela subito dopo per evitare che la sputasse.


Il giovane iniziò a dimenarsi come un ossesso ma alla fine ingoio il dolce liquido. Non appena Amlach ebbe lasciato la presa, urlò “PORCA MISERIA E' BOLLENTE!!!”


“Non lamentarti e sopporta il dolore!” lo ammonì Amlach non riuscendo però a trattenere una risatina nel vedere la lingua di Yukiteru rossa come un pomodoro. Nel mentre, Ashuros e Penny si erano sporti oltre la siepe creata da Giada.


I tre compagni con i pacchetti erano ancora lì e Penny, agitando le braccia, gli fece capire che dovevano andarsene ma il più convincente fu Ashuros che, semplicemente, fece il gesto del taglia-gole. I tre annuirono leggermente intimoriti e se ne andarono di corsa, diretti verso la gilda.


“Fiuuu... per poco li scoprivano.” commentò Penny fissando uno Yukiteru che cercava in tutti i modi di raffreddare la sua povera lingua.


“L'importante è guadagnare tempo.” disse Ashuros.


“Basta, ho capito! Siete posseduti dai demoni!” urlò Yukiteru prima di correre in un vicolo, seguito a ruota da Miel.


“Uhm... questo non era previsto.” disse Amlach.


“Presto inseguiamoli!” urlò Giada lanciandosi all'inseguimento.


I due fuggiaschi continuarono a cambiare direzione in mezzo a quei vicoli, sbucando poi in una delle vie più grosse che portava fino al palazzo. SI guardarono attorno e si rilassarono nel vedere che nessuno li aveva seguiti.


“Miel? Yukiteru? Siete tornati!” trillò una voce femminile alle loro spalle e i due, girandosi, si calmarono un minimo nel vedere Yelle.


“Yelle! Che bello rivederti!” esclamò Miel abbracciandola “Che ci fai da queste parti?”


“Beh sono dovuta andare a chiamare un mago a corte per Aika!” spiegò Yelle sorridendo “Serve il suo aiuto per completare un portale”.


“Un portale? Un portale per che cosa?” chiese Yukiteru curioso.


“Oh beh, per la vostra fe...!!!”


“NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!” urlarono Penny, Giada e Tsuki prima di schiacciare Yelle a terra con i loro corpi, lasciando Miel e Yukiteru a bocca aperta.


Giada, notando che Yelle era svenuta per la botta, la prese per una gamba e, insieme a Tsuki, la trascinarono nel vicolo dalla quale erano arrivate. Penny, d'altro canto, si girò verso Miel e le disse “Ehm... Yelle voleva dire che hanno creato un portale per una fenomenale arena!”


“Davvero?!?” esclamò Yukiteru come un bambino che scopriva un nuovo giocattolo “Un motivo in più per andare alla gilda!!!” e si girò, iniziando a correre a rotta di collo verso la gilda. Penny si mise le mani nei capelli e, prima che potesse far qualcosa, si accorse del fatto che Miel era sparita.


“Ragazze abbiamo un problema!” urlò Penny al che Giada e Tsuki la raggiunsero subito. Subito dopo arrivarono anche Amlach e Ashuros che individuarono Miel intenta a correre sui tetti.


“Penny, Amlach e Giada! Voi inseguite Yukiteru! Io e Tsuki seguiremo Miel!” urlò Ashuros prima di lanciarsi all'inseguimento insieme alla compagna.


Amlach prese con sé le altre due e, dopo essersi trasformato in un grosso licantropo, scattò verso Yukiteru che, sentendolo arrivare, ebbe un brivido di paura il quale lo spronò a correre più veloce.


Penny evocò la piccola fatina della terra e, senza esitare, creò dei piccoli spuntoni di roccia davanti a Yukiteru che lo fecero inciampare senza mezzi termini. Per fortuna, prima che il suo volto potesse spappolarsi sul terreno, Giada creò dei grossi cespugli che gli attutirono la caduta.


Con la delicatezza di un elefante, Amlach lasciò cadere a terra le due ragazze e caricò a testa bassa il moro.


“Amlach! Cerca di fermarlo...!”


Il grosso licantropo placcò il dragon slayer come un vero giocatore di football americano, riuscendo anche a distruggere il muro di un negozio.


“...delicatamente... ottimo lavoro Amlach...” commentò Giada massaggiandosi le tempie. Dovevano tenerli alla larga dalla gilda, non ucciderli in maniera brutale!


“Spero che Miel se la cavi meglio...” commentò Penny avviandosi verso il negozio semi distrutto.


Proprio la Ladra Nera, poco lontano da lì, evitò al pelo l'ennesima flash bang che Tsuki le aveva tirato contro.


“Uffa! Non riesco a prenderla!” urlò frustrata la maga, continuando ad inseguirla a pochi metri di distanza.


“Voi due siete pazzi!!!” le urlò di rimando la maga delle ombre evitando uno shuriken di sangue di sangue lanciato da Ashuros.


“Ashuros non dobbiamo ucciderla!” lo rimproverò Tsuki e l'albino “Infatti non sto cercando di ucciderla ma se riuscissi a colpirle le gambe non potrebbe più scappare!”


All'ultimo, i due inseguitori si accorsero del fatto che i tetti stavano per finire e che Miel, grazie al suo lato animale, sarebbe atterrata senza problemi e poi li avrebbe seminati.


Come previsto, Miel si lanciò di sotto e Ashuros urlò “Tsuki, bloccala!!!”


La compagna si concentrò intensamente e materializzò qualcosa fuori dal loro campo visivo. Il rumore che sentirono dalla piazza fu simile a quello di una torta in faccia e la cosa confuse non poco l'albino. I due raggiunsero il bordo dell'ultimo tetto e videro una sagoma umanoide nel bel mezzo di una grossa torta alla panna.


“Una torta alla panna?” commentò Ashuros fissando Tsuki che, sbuffando, ribattè “Beh? Sono affamata ok? E' tutto il giorno che corro come una pazza per la città!”


I due si calarono di sotto, raggiungendo il grosso dolce e Tsuki si preoccupò leggermente nel non sentire alcun suono dall'interno.


“Dici che è morta?”


“Beh, potrebbe essersi soffocata con la panna.” ipotizzò Ashuros “Molta gente vorrebbe una morte così dolce”.


“Tralasciando la tua battutaccia... aiutami a tirarla fuori!!!” sbottò Tsuki iniziando a fare a pezzi la torta con un grosso spadone da lei creato. Dopo pochi secondi trovarono la maga dell'ombra a faccia in giù, con il volto immerso nella panna. Tsuki la girò subito e disse “Oddio non respira!!!”

“Tranquilla, ho la soluzione.” disse Ashuros, inginocchiandosi di fianco a lei “Basterà farle una respirazione bocca a bocca”.


Tsuki notò subito come l'albino avesse marcato bene quelle ultime tre parole che, a quanto pare, furono più che sufficienti a risvegliare Miel.


“STA LONTANO DA ME MANIACO!!!” urlò la maga, creando due daghe d'ombra e mettendosi in posizione di combattimento. Rimase comunque confusa nel vedere le lacrime agli occhi di Tsuki e Ashuros i quali scoppiarono in una fragorosa risata.


“P... perché state ridendo?!?” chiese Un'esasperata Miel e Tsuki, con le lacrime agli occhi, creò un piccolo specchio. Ora capiva perché ridevano... aveva la faccia, così come il corpo, ricoperti di panna e difficilmente sarebbe risultata minacciosa.


Dopo essersi ripresa dalle risate, Tsuki l'aiutò a ripulirsi mentre vennero raggiunti da Amlach e gli altri.


Ashuros si avvicinò a Giada e Penny e disse “Meglio se andate alla gilda, potrebbero aver bisogno di una mano. Io e gli altri due basteremo”.


Le due annuirono e si allontanarono di corsa, dirigendosi verso Last Hope.


“Tsuki...” iniziò Miel quasi sull'orlo della disperazione “... ti prego, dimmi cosa vi è successo? Siete davvero posseduti?”


“Ma no, cosa te lo fa pensare!” disse Tsuki sorridendo.


“Ci avete costretto a posare quaranta minuti per un disegno minacciandoci di morte, avete fatto bere della cioccolata calda a Yukiteru, avete praticamente demolito Yelle e mi avete fatto quasi morire affogata nella panna!” urlò Miel.


“Beata te!” commentò Yukiteru “Amlach ha deciso di usarmi come ariete per sfondare un muro!”


“Mammoletta.” commentò Amlach ghignando.


“Beh... è una cosa un po' complicata da spiegare...” ammise Tsuki grattandosi una guancia.


“Beh, se non volete dircelo va bene... me ne vado a casa...” disse Miel.


“Cosa? Non vuoi più andare alla gilda?” chiese Tsuki preoccupata.


“Già, tanto ho capito che oggi non possiamo andarci e non so perché...” rispose Miel prima di allontanarsi ma, dopo pochi passi, sentì il terreno mancarle sotto i piedi “Ehi Ashuros che stai facendo?!? Mettimi giù!!!”


“Ehi Tsuki, puoi creare un trasporto?” chiese l'albino sistemandosi meglio la compagna sulla spalla come un sacco di patate. Tsuki annuì sorridendo per poi creare una carrozza con tanto di quattro grossi cavalli.


Senza neanche chiedere, Ashuros e Amlach aprirono la porta della carrozza e buttarono dentro ad essa Yukiteru e Miel. La carrozza partì al galoppo e i tre maghi, seduti davanti si scambiarono uno sguardo di intesa. Il momento era giunto.


Ci volle una mezz'oretta abbondante per raggiungere la gilda ma alla fine ce la fecero. I due VIP vennero fatti scendere con le cattive: un tentacolo di sangue e uno di ombra li avevano trascinati giù a forza.


“Ora potete entrare.” disse Ashuros indicando la gilda. Yukiteru e Miel si guardarono un attimo tra di loro ma alla fine decisero di entrare. La gilda era completamente vuota e nessuno dei due riuscì a nascondere la delusione.


“Ma dove sono tutti?” chiese Yukiteru.


“Beh... ieri era ferragosto... è probabile che abbiano mangiato alla stragrande e che poi siano rimasti... non so... al mare o al lago.” ipotizzò Miel.


“Ieri era pure il mio compleanno...” commentò Yukiteru.


“Davvero? Beh oggi è il mio...” aggiunse Miel.


“Auguri. Scusa se non ho un regalo pronto.” disse Yukiteru e Miel mosse una mano come a voler scacciare qualcosa “Non preoccuparti, neanche io ne ho uno per te”.


“Beh? Cosa fate lì imbambolati? Su venite!” disse Tsuki allegramente prima di dirigersi verso una porta che, ne erano certi, prima non c'era.


“Tsuki... non so se l'arena possa andare bene ora come ora.” commentò Miel al che Tsuki sbuffò “Ashuros, Amlach... potreste?”


Il mago del sangue e il licantropo sollevarono di peso gli altri due, tenendoli per il colletto dei vestiti e per le cinture, dopodichè iniziarono a farli ondeggiare avanti e indietro.


“MI raccomando, prendete bene la mira!” raccomandò Tsuki posando una mano sulla maniglia della porta.


“Aspetta aspetta aspetta!!! Che volete fare?!?” urlò Miel ma nessuno le diede corda e Tsuki urlò a sua volta “Tre... due... uno... lanciate!!!” ed aprì la porta all'ultimo. I due VIP vennero scaraventati dentro il portale e si ritrovarono con la faccia nella sabbia.


Tossendo per liberarsi le vie respiratorie, i due alzarono lo sguardo e per poco non gli venne un infarto.


“SORPRESA!!!!” urlarono tutti i loro compagni di gilda, con indosso un costume da bagno.


“EH? Ma cosa...?” iniziò Yukiteru prima di accorgersi che anche lui e Miel indossavano dei costumi da bagno.


“E' una festa di compleanno per voi!” spiegò Aika “Vi chiedo scusa per avervi mandato in missione ma dovevate essere lontani dalla gilda per permetterci di organizzare il tutto!”


“Q... quindi lo sapevate?” chiese Miel rialzandosi e Penny fu subito da lei per abbracciarla “Ma certo che lo sapevamo! Il nostro compito era di tenervi lontano in modo che potessero ultimare le ultime cose!”


“G... grazie mille ragazzi... io...” iniziò Miel ma Aika la fermò subito “Non c'è tempo per le lacrime! E' ora di festeggiare!!!” e un coro di “Sì!!!” accolse quelle parole.


Miel e Yukiteru rimasero piacevolmente sorpresi dalla location: una spiaggia privata con tanto di bar, barbecue, falò gigante e un sacco di cose utili per una festa in spiaggia. Ovviamente, pian piano, iniziarono ad arrivare i regali e Yukiteru ricevette un libro firmato da un certo Jiraiya da Nikora.


“E questo?” chiese il moro sorridendo.


“Non farmi parlare! Mi sono vergognata troppo a comprarlo!” rispose Nikora visibilmente rossa in volto. Le risate di Yukiteru non fecero che farla arrossire ancora di più e, casualmente, il tutto diede vita ad una delle classiche risse di Last Hope.


Miel rise di gusto insieme alle sue amiche ma, ad un certo punto, Penny la prese da parte e la spinse contro un certo mago del ghiaccio che, con indosso solo un costume da bagno, fece arrossire non poco la maga d'ombra.


“C... ciao Ryu.” lo salutò Miel e lui, rosso come lei, disse “C... ciao Miel. Tanti auguri!”


“Ti ringrazio! E' stata una giornata un po' movimentata ma sono felice di essere qui a festeggiare con voi!” commentò Miel sorridendo.


Ryu arrossì ulteriormente ma alla fine le porse un piccolo pacchetto incartato. La ragazza lo prese timidamente e, dopo averlo scartato, lo aprì, restando sorpresa da un piccolo braccialetto ove vi era incastonata una gemma simile a ghiaccio.


“Che cos'è?” chiese Miel osservando la gemma.


“Oh Ryu ma che sorpresa! Le hai preso una gemma di Puro Ghiaccio!” esclamò Aika arrivando alle spalle di Miel che le chiese che cosa fosse il Puro Ghiaccio “E' una gemma molto rara che si trova solo in cima alle montagne. E' simile al ghiaccio ma dura come un diamante e ha una proprietà molto interessante: quando qualcuno la raccoglie, solo la persona da essa amata potrà toccare la stessa gemma senza provare freddo! Dimmi Miel... com'è la gemma?”


Miel, nel mentre, era arrossita all'inverosimile come Ryu ma decise di toccare la gemma. Lentamente, posò i polpastrelli su di essa. Non era per nulla fredda anzi, emanava un calore rassicurante e gradevole.


“E'... calda...” biascicò Miel e Aika “Perfetto! Significa che un certo mago del ghiaccio è innamorato di te!” e se ne andò facendo l'occhiolino a Ryu.


-Maledetta master ficcanaso!!!- pensò Ryu prima di dire “Ehm... t... tutto quello che volevo dire lo ha già detto lei... perciò...” ma le sue ultime parole vennero bloccate dalle labbra di Miel. Lo stava baciando.


Il mago del ghiaccio rimase completamente spiazzato da quel gesto ma alla fine lo ricambiò più che volentieri. Dopo qualche secondo, i due si allontanarono di qualche centimetro.


“E' il miglior regalo che abbia mai ricevuto.” disse Miel abbracciandolo.


Quella era stata senza alcun dubbio una delle giornate più movimentate per lei ma essere lì a festeggiare con tutti i suoi amici e con l'uomo della sua vita, era una cosa che le faceva dimenticare tutte le torture e le fatiche subite.


A qualche metro di distanza, Penny osservò la scena ghignante per poi posare lo sguardo sul disegno da lei appena compiuto. Aveva immortalato il bacio in tutta la sua semplicità e lo avrebbe fatto ingrandire da Tsuki per poi appenderlo nella gilda.


Un brivido di gelo percorse la schiena di Miel ma non gli diede credito pensando che si trattasse di Ryu.


Non sapeva quanto si stesse sbagliando...




















Angolo dell'autore:


Chaos a tutti!!! Spero che questa specie di fic vi sia piaciuta anche perché io non sono molto convinto XD ma diciamo le cose come stanno realmente!


Questa fic è, per l'appunto, dedicata a Stella e PRINCE ma non solo da me, bensì anche da TheWerewolf e FairyLucy94 che, purtroppo, non hanno avuto i mezzi o il tempo, per prepararne una loro perciò abbiamo unito le nostre idee ed è venuta fuori questa cosa XD


Speriamo che vi sia piacuta e ancora tanti auguri ai due festeggiati!!!

  
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