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Autore: Kange    16/08/2014    1 recensioni
Special di "... ciò che non avevo neanche sognato ..." comprensibile pure senza conoscere la storia.
"“A noi due stupido pacco di farina!” la voce gli uscì come un ringhio minaccioso mentre aumentava la stretta intorno al pacco che si arrese con un puff capace di rendere la faccia di Inuyasha completamente bianca."
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Inuyasha, Nuovo personaggio, Sesshoumaru, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti, vi volevo solo dire che questa storia è ambientata

alla fine della storia "... ciò che non avevo neanche sognato ..."

vi si trova infatti Amaya, un personaggio di mia invenzione

protagonista della storia ma è capibile anche da chi la storia

non la consce.

Vi lascio alla lettura. Kange.

UN MEZZO DEMONE COME PASTICCERE

 

“Inuyasha, io capisco tutto, ma mi spieghi per quale motivo mi hai confiscato la cucina?” la voce dolce della ragazza che se ne stava appoggiata allo stipite della porta era leggermente ironica mentre guardava quello che considerava un nipotino mentre tentava di armeggiare con la farina. La sua adorata cucina era un disastro, dovunque si trovavano pentole e pentolini, frustini e cucchiai, il mezzo demone si voltò a guardarla sorridente “Voglio preparare un dolce” fu la sua semplice risposta mentre tentava di aprire il pacchetto della farina “Già, ma io devo preparare i crostini” aggiunse la castana sospirando “Dai Amaya, potrai farlo dopo”, la giovane sospirò scuotendo la testa “E va bene ma muoviti Inu-chan”, il ragazzo dovette trattenere un: “Tzè” poiché sapeva benissimo che la gracile giovane donna che gli stava davanti era capace di buttarlo fuori a calci o peggio.

Appena la castana lasciò la cucina il giovane si decise a lasciar perdere la farina e concentrarsi su di essa più tardi, afferrò le due uova che richiedeva la ricetta, davanti a lui il libro di cucina aperto con il suo nastro rosso come segnalibro “Sarà meglio per te che siano buoni o ti faccio a pezzettini” pensò mentre aggiungeva il cioccolato fondente che aveva precedentemente sciolto con il burro a bagnomaria. Aprì il frigo alla ricerca dello yogurt bianco ringraziando mentalmente l’amica appassionata di yogurt e cioccolata tuttavia la sorpresa che ebbe non appena aprì il frigo lo lasciò devastato.

“Niente yogurt bianco”.

Ci fu un attimo di silenzio dove nella cucina ricoperta di pentole e farina rimbombava il ticchettio dei secondi del grande orologio appeso al muro, le 17 di Ferragosto, nessun supermercato sarebbe stato aperto a quell’ora.

“Amaya!” l’urlo riecheggiò per tutta la grande casa facendo sussultare le uniche due altre persone in casa che si ritrovarono a guardarsi confuse “Che gli hai fatto?” le chiese il marito nascondendo un piccolo sorrisetto divertito prima di prendersi un sorso del suo caffè, la giovane si indicò sentendosi leggermente offesa “Ma chi io? Io non gli ho fatto proprio un bel nulla a quel testone, è lui che mi sta distruggendo la cucina!”. Non appena ebbe finito di pronunciare quella frase come un fulmine comparve Inuyasha con l’aria di chi vuole fare a fette qualcuno. “Inu-chan che succede?” le chiese la castana sorridendogli gentilmente, il ragazzo scosse la testa “Possibile che proprio oggi non hai nemmeno uno yogurt bianco?”, la ragazza sgranò i grandi occhi verdi “Io non mangio lo yogurt bianco” fu la sua semplice risposta.

“Come sarebbe a dire che non mangia lo yogurt bianco?” su il pensiero furibondo del mezzo demone.

“Ma se ti vedo sempre a mangiare uno yogurt dal colore bianco?” la ragazza scosse la testa leggermente divertita “È yogurt al cocco, quello bianco non mi piace”. La faccia del mezzo demone divenne completamente rossa “Ed ora me lo dici?” gli chiese furibondo facendo nascere una risata dalle labbra rosse della giovane “Ed ora me lo chiedi?” fu la sua sarcastica risposta che ebbe solo l’effetto di farlo arrabbiare ancora di più.

“Inuyasha ora basta, vedi di calmarti” Amaya si voltò verso il marito osservando i lunghi capelli argentati così simili a quelli del fratello e gli occhi ambrati decisamente più freddi di quelli del mezzo demone.

“Accidenti ed ora come faccio!” urlò esasperato il ragazzo passandosi furiosamente le mani fra i capelli, la castana sospirò dolcemente “Prova ad utilizzare lo yogurt al cocco, se ci devi mettere la cioccolata insieme non ci sta male” azzardò sorridente “Ma la ricetta dice yogurt bianco” Amaya scosse la testa “Le ricette non sono legge, sono modificabilissime”, quelle parole gli bastarono per farlo tornare in cucina deciso a modificare la ricetta.

“Non so come fai a sopportarlo”, la giovane rise tornando a sedersi comodamente sulla poltrona con lo sguardo diretto verso il marito che poggiava la tazza di caffè ormai vuota sul tavolo “Sei troppo duro con il tuo fratellino, infondo vuole solo farci una sorpresa” disse dolcemente “Non ricordarmi che siamo imparentati te ne prego”, con questa frase il demone si meritò un’occhiata di fuoco, sapeva bene che la moglie non accettava quel tipo di comportamento tra di loro.

Nel frattempo in cucina il mezzo demone stava versando con aria sconsolata lo yogurt al cocco nella bacinella “Accidenti però …” disse sospirando, afferrò una seconda bacinella versandovi tre cucchiai di cacao amaro e 150 g di zucchero ed afferrò il pacco della farina che prima non era riuscito ad aprire.

“A noi due stupido pacco di farina!” la voce gli uscì come un ringhio minaccioso mentre aumentava la stretta intorno al pacco che si arrese con un puff capace di rendere la faccia di Inuyasha completamente bianca.

“Dannata farina!” urlò mentre versava il rimanente del pacco nella ciotola.

“Che sarà successo adesso?” chiese a mezza voce Amaya voltandosi verso il corridoio che dava sulla cucina “Preoccupata per la tua cucina?” le chiese il marito con tono ironico mentre leggeva un libro dalla copertina completamente nera. La castana annuì “Ho paura di quello che dovrò fare poi per rimetterla in sesto” ammise in un sospiro facendo nascere sul volto dell’uomo un piccolo sorriso.

Nel frattempo in un’altra casa Kagome se ne stava rinchiusa nella sua camera “Avanti Kagome-chan esci da quella stanza!” Sango se ne stava appoggiata al muro con le braccia incrociate “Sono ridicola” fu la semplice risposta della donna che sembrava non avere nessuna voglia di uscire dalla sua stanza.

“È ancora lì dentro?” la bambina dai lunghi capelli neri aveva preso il brutto vizio di comparire dal nulla e per questo la sterminatrice aveva fatto un piccolo salto sentendosi porre quella domanda.  “Rin! Capperetti blu, mi hai spaventata!” la bambina fece una piccola risata “Scusa Sango” disse con la sua dolce vocina, la donna dai capelli castani le accarezzò la testa “Tranquilla piccola, comunque si, non vuole uscire”.

La bambina si avvicinò alla porta bussandovi delicatamente “Avanti Kagome esci” le disse e dopo pochi secondi la porta si aprì facendo vedere la figura della sacerdotessa avvolta in un abito lungo sino a sopra le ginocchia turchese con in vita un nastro blu scuro e delle scarpe del medesimo colore col tacco a spillo.

“Stai benissimo!” disse in un sussurro la sterminatrice sorridendole “Mi sento ridicola” fu la timida risposta della bruna mentre le guance le si tingevano di rosso “Kagome, stai benissimo davvero”, davanti alla frase detta con gli occhioni dolci della piccola Rin perfino la sacerdotessa ritrovò la sicurezza.

Ma torniamo nella cucina che oramai conoscete bene, la situazione non era affatto migliorata, ora insieme a pentole e pentolini che il mezzo demone aveva tirato fuori per cercare ciò che gli serviva e che non aveva mai rimesso al loro posto si trovavano anche macchie di crema di cioccolato e gusci di uova mezzi distrutti, però i muffin al cioccolato erano pronti, questo pensiero era l’unico che rimbombava nella testa del ragazzo mentre osservava ammirato il forno che cuoceva le sue “creature”, ma il sorriso gli sarebbe durato ancora per poco.

“Inuyasha!” infatti Ayame comparve alla porta della cucina con dietro suo marito, intorno a lei sembrava esserci un’aurea di fuoco “Cosa hai fatto alla mia cucina!” il mezzo demone si immobilizzò “Tu. Sei. Morto Inuyasha!” urlò prima di stendere il braccio davanti a sé e far ruotare il polso velocemente, intorno al ragazzo si creò un cilindro d’acqua che lo circondò completamente creandogli anche una specie di soffitto, chiuse e riaprì la mano e l’acqua gli ricadde tutta addosso.

Sesshomaru osservava la scena con il suo tipico ciglio alzato “Questo è il tuo concetto di morto?” le chiese mentre la ragazza si girava e si allontanava a grandi passi “Non posso ucciderlo gli voglio troppo bene” fu la sua risposta che però detta con quel tono rabbioso non era molto credibile.

“Amaya-chan” disse il mezzo demone mettendo il broncio.

“Quando torno voglio ritrovare tutto apposto!” urlò fermandosi nel mezzo del corridoio, Sesshomaru ghignò posando una mano sulla spalla del fratello “In bocca al lupo allora!” disse ironicamente “O ma tu l’aiuterai Maru-kun”.

L’uomo si bloccò voltandosi verso la moglie “Che cosa?” chiese urlando ma davanti allo sguardo di fuoco della moglie si affrettò a annuire.

“Molto bene, sarò qui tra dieci minuti per preparare l’antipasto”, la schiena dei due fratelli fu attraversata da un brivido gelido.

“Dieci minuti per rimettere apposto questa cucina? Ma stiamo scherzando?” fu il loro pensiero comune.

Amaya tornò i famigerati dieci minuti dopo con i capelli riccioluti bagnati a causa della doccia con indosso i pantaloni larghi grigi da casa ed una maglietta gialla lunga,  i due fratelli stavano ancora finendo di lavare l’ultimo piatto e rimettere a posto le tre pentole rimaste, si voltarono a guardarla terrorizzati.

“Bravissimi, ora Sesshomaru, perché non tagli la baguette mentre io finisco di pulire questo piatto e tu Inu-chan rimetti a posto le due pentole”.

Sul suo volto c’era un sorriso radioso che tranquillizzò i due demoni che iniziarono subito ad eseguire il secondo ordine della semplice ragazza umana che riusciva tuttavia a comandarli a bacchetta.

Amaya fece in tempo ad iniziare a mettere i vari condimenti sul pane quando sentì suonare il campanello, ad andare ad aprire fu il demone mentre il fratello andava a cambiarsi, nella casa entrarono le tre ragazze accompagnate da Miroku.

“Buon giorno Sesshomaru, Amaya dov’è?” Kagome ancora non riusciva a credere di poter porre certe domande proprio a quel demone ed ancora le riusciva difficile di dargli facilmente confidenza.

“È in cucina” fu la semplice risposta di lui mentre lasciava passare gli ospiti.

“A-chan!” urlò la bambina abbracciando la donna, lei sgranò gli occhi “Rin, non dirmi che sono già le sette!” la bambina annuì “Le sette e un quarto” disse dolcemente la corvina “Ma fatti un po’ vedere tesorino” disse prendendole la manina e facendole fare una piccola giravolta “Non c’è che dire, Ka-chan e Sango ci sanno proprio fare, sei stupenda tesoro” le disse sorridendole.

La bambina indossava un abito bianco lungo con la fantasia a ciliegie e delle ballerine ai piedi, i capelli neri lisci legati in due treccine.

“Amaya! Ma che ci fai vestita ancora così?” Sango e Kagome la guardavano scioccata “Fila a cambiarti ragazzina!” urlarono entrambe “Ma i crostini?” chiese balbettando “Ce ne occupiamo noi!” disse Sango sorridente fasciatanel suo abito nero “Ma vi sporcherete l’abito!” le ragazze scossero la testa “Fila via!” disse con finta voce autoritaria Kagome.

Amaya corse nella sua stanza.

“I crostini sono pronti!” disse la sterminatrice posando il vassoio sul grande tavolo apparecchiato “Ma Amaya?” chiese Sesshomaru che si era perso la scena in cucina.

“Sono qui” tutti si voltarono a guardarla, indossava un abito rosso lungo sino ai piedi con un grosso spacco sulla gamba destra, il trucco nero sugli occhi, il demone rimase a fissarla sbalordito creando uno stato di rossore generale sul volto della ragazza che si affrettò a prendere posto accanto al marito.

La cena di Ferragosto poteva ufficialmente iniziare.

Le risate sembravano non voler mai finire e tra il ricordo di un demone combattuto ed il ricordo del loro primo arrivo nell’epoca di Kagome e Amaya si arrivò in fretta al dolce.

“Cavolo Amaya, sei una cuoca eccellente” si lasciò scappare Miroku sorridente “Bè, oggi ho avuto un aiutante, Inuyasha, perché non porti il dolce che hai preparato?”, a quella frase il mezzo demone sbiancò “I muffin!” urlò correndo verso la cucina, sia Amaya che Sesshomaru si lasciarono scappare una manata sulla fronte “Se li è dimenticati nel forno”.

Il ragazzo tornò nel salotto con il vassoio dei muffin al cioccolato completamente bruciati “O capperi blu” si lasciò sfuggire Kagome mentre iniziava a ridere, alla sua risata si aggiunsero tutti ed infine anche il mezzo demone iniziò a ridere mentre le sue povere “creature” bruciacchiate cadevano a terra.

Non c’è che dire, è stato un Ferragosto decisamente interessante e divertente per la famiglia No Taisho.

 

 

N.D.A. (Nota D'autrice):

 

Me: Salve a tutti!! Per chi non mi conosce io sono Kange, a chi mi conosce invece dico solo: CIAAAAAO!!!

Sessho: O mamma -.-''

Me: Che c'è?

Sessho: Io non vorrei mai averti conosciuto

Me: Il solito sgarbato T.T sei sempre cattivo con me!!!!! *inizia a piangere*

Sessho: Ma se fino a poco fa mi picchiavi con le padelle di Rapunzel

Me: Dettagli ^^

Sessho: Ma che dettagli e dettagli, per poco non mi ammazzavi!

Me: Ora non esagerare  *Sguardo di fuoco*

Sessho: Chi ti capisce è bravo *si siede a terra come un bravo cucciolo*

Me: Bravo, stasera ti dò l'osso

Sessho:  *Il cagnolino in lui inizia a scodinzolare*

Me: Non c'è molto da dire, questa storia mi era venuta in mente per il concorso Master chef, ma dato che non accettava personaggi nuovi quindi l'ho un po' rimodificata ed è uscita questa schizza questo capolavoro

Sessho: La parte cancellata è la verità

Me: Str***o

Sessho: O.o è la prima volta che ti sento dire una parolaccia

Me: Quando mi stuzzichi mi stuzzichi! ... ... ... comunque andiamo avanti, questa storia è uno special della mia storia:"... ciò che non avevo neanche sognato ..." (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2446931) e qui la domanda:"Perché non l'hai pubblicato lì?" bè, perché-

Sessho: Voleva rompervi le scatole

Me: Noooo!! E' perché è uno special ambientato dopo la fine della storia

Sessho: Hai finito di rompere?

Me: Si U.U Un bacione Kange ;D

  
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