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Autore: deny_    16/08/2014    3 recensioni
La dolcezza di quel bacio sconvolse Mary. Era combattuta se cedere o meno. Amava Francis più di se stessa e adesso lo desiderava tantissimo.
“Cedi Mary, sei mia prigioniera”
Questa storia fa parte della serie "Passioni alla corte di Francia".
-Storia ambientata tra la 1x18 e la 1x19-
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Francis, Mary Stuart
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PRIGIONIERA DEL DESIDERIO

 
Questa storia fa parte della serie "Passioni alla corte di Francia".

La regina di Scozia permaneva da ormai due lunghe settimana in quella lugubre cella nella torre  più alta del castello. Per Mary quelle due settimane erano state lunghe e sofferte .
Francis, il suo Francis l’aveva tradita. Le aveva impedito di partire con suo fratello per tornare in Scozia e salvare sua madre. Di certo non l’avrebbe mai perdonato o se l’avesse fatto sarebbe passato molto, molto tempo.
Il tempo della sua prigionia l’aveva fatta riflettere sulla sua condizione di moglie e Regina.
Lei e Francis erano due sovrani , di due nazioni molto diverse , e entrambi avrebbero fatto il possibile per salvarli e per proteggerli; Avevano messo i lori regni sopra ogni cosa, perfino sopra il loro amore. Mary sapeva che la loro felicità matrimoniale e coniugale era fortemente in bilico.
Per un attimo la regina si perse nei ricordi della sua infanzia, ripensò alle dolci colline scozzesi e alla brulle brughiere. Quanto le mancava la Scozia!
Fu piangendo di nostalgia che la Regina si addormentò.
Si svegliò quando , qualche ora più tardi, sentì la porta della sua cella aprirsi .
Francis era venuto a liberarla?
Si mise seduta quando vide suo marito entrare.
“Devo parlarti” proferì
“Sicuro che io voglia parlare con te” rispose Mary
“Nostradamus ha avuto una visione” Mary fu leggermente delusa, Francis non era venuto affatto a liberarla.
“Perché sei qui Francis? Per riferirmela?! Mandare Nostradamus sarebbe stato più che sufficiente” rispose sdegnosa e offesa la ragazza.
Il marito la guardò  con uno sguardo truce e seccato.
“La visione ci riguarda, da molto vicino” fece un segno alla guardia . Poco dopo entrò la figura imponente di Nostradamus.
“Dille ciò che hai visto”  ordinò il Delfino.
Mary lo guardò attentamente, il veggente aveva la sua più completa attenzione.
“Ho avuto una visione del vostro futuro, mia regina. Del vostro e di quello del Delfino. ”
Mary guardò di sottecchi il marito.
“Continua” disse Mary nuovamente Nostradamus.
“Il giorno del, suppongo, prossimo equinozio di primavera avrete un bambino. Vi ho visto con i miei occhi partorire. Sarà un maschio e lo chiamerete James. Non c’è alcun margine di errore se non se si tratti di questo o di un equinozio futuro.”
“Bene. Vi ringrazio. Potete andare ” il veggente con un inchino si congedò insieme alle guardie.
Nella cella rimasero solo Francis, futuro re di Francia, e Mary, Regina di Scozia.
Il biondo delfino guardò in attesa la moglie. Quando si stancò del silenzio protratto, lo ruppe e  intavolò una conversazione.
“Allora, non dici niente?”
“Cosa dovrei dire? Che sono sollevata?” rispose piccata la ragazza.
Francis abbassò gli occhi.
“Nostradamus ha dettò che capiterà il prossimo equinozio di primavera, esattamente tra nove mesi.”
“Non vorrai usare la visione come pretesto per avvicinarti, spero. Sai Francis, per quello che hai fatto non ti perdonerò mai! ”
La rabbia si affacciò sulla faccia del Delfino, Francis per un solo momento perse il controllo e prese la moglie per spalle. Ma l’ira sparì e, invece, di essere scossa Mary fu baciata appassionatamente.
Mary cerco di divincolarsi ma il marito non si arrendeva, non aveva intenzione di arretrare nemmeno di un millimetro. Ma nemmeno Mary aveva intenzione di farlo e continuò ad agitarsi.
“Mary sta ferma” la rimproverò il marito.
“Non sei un bruto, io ti detesto.”
“Non lo pensi davvero” le alitò lui in un orecchio
“Si, invece. Mi hai chiuso qui, come se fossi un tuo oggetto messo da parte”.
“Ma tu SEI MIA. E non dimenticare che sei la persona più importante della mia vita. Per te sono andato contro mia madre, mio padre…perfino contro mio fratello e la Francia.”
“Se davvero fossi andato contro la Francia non saremmo qui” ribatté arrabbiata la moglie.
“Amore mio, lascia la rabbia fuori. Abbiamo la possibilità di essere felici. Hai sentito,no? Avremo il nostro erede, un bellissimo bambino.”
“Non bastano delle parole a farti perdonare”
“Pensi che mi sia piaciuto lasciarti qui? Amore mio, avevo intenzione di tornare e di liberarti dal momento che quella porta è stata chiusa. Ma ho dovuto, ho troppa paura di perderti. Mi dispiace che tu questo non lo capisca”.
Francis baciò nuovamente Mary.
La dolcezza di quel bacio sconvolse Mary. Era combattuta se cedere o meno. Amava Francis più di se stessa e adesso lo desiderava tantissimo.
“Cedi Mary, sei mia prigioniera”
“Se cederò, lo farò perché lo voglio e non perché sono alla tua mercè.”
Ma Mary Stuart quella notte cedette, lo fece per se stessa, per il marito, per la nuova vita che avrebbero concepito e perché era prigioniera del suo desiderio.
   
 
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