Sono in ritardo. Di nuovo. Giuro su peppa pig che se anche solo una volta quest’anno riuscirò ad arrivare in anticipo a scuola mangerò un carciofo. Odio i carciofi. Sono maledettamente senza sapore. Non capisco nemmeno perché esistano,sono inutili,come le cimici,ew. Dovrei fondare una campagna anti-cimirciofo.

Immersa nei miei pensieri delle 7.30 del mattino arrivo a scuola e come sempre trovo Jade appoggiata al nostro muretto in cui ci troviamo ogni mattina con i nostri amici. Noto che nessuno è lì con lei ed è strano perché di solito mi devo sopportare quei cretini ogni santa mattina. Meglio così.

Io e Jade ci incamminiamo verso le nostre classi che,purtroppo,non sono le stesse,ma ci saremo riviste comunque alla terza ora per storia. Oggi mi aspettavano ben due ore di matematica. Ew,iniziamo bene la giornata.
Entro in classe e vedo finalmente Niall,dopo che per 3 settimane è stato in Irlanda dai suoi parenti. Mi è mancato tantissimo.
E’ ancora girato di spalle e non mi ha notato così mi avvicino e mi avvinghio a lui.
“Helen”sospira quasi,girandosi verso di me,con uno dei sorrisi più beli di questo mondo. Mi stringe a lui come non aveva mai fatto.
“Mi sei mancata così tanto”dice quando si stacca dall’abbraccio e vedo i suoi occhi quasi..brillare.

Niall è il mio migliore amico ormai da poco più di due anni e siamo stati assieme per un anno e mezzo ma ci siamo accorti che semplicemente non stavamo bene assieme come all’inizio,litigavamo sempre,non andavamo mai d’accordo. Fortunatamente siamo rimasti comunque molto legati,gli voglio troppo bene per perderlo.
Le prime due ore scorrono molto lentamente ma la campanella mi risveglia dal coma in cui sono caduta durante matematica. Esco dalla classe e mi dirigo al mio armadietto e come ogni giorno vedo Jade e Liam intenti a parlare.

“Ehi Helen,tutto bene?”annuisco semplicemente cercando di seguire la vivace conversazione tra i due senza risultati, ma improvvisamente mi sento sollevare da due braccia che conosco troppo bene.
“Ash mettimi subito giù”mi dimeno mentre lui ride con quella risata che tanto mi è mancata.

Finalmente mi posa a terra e io gli sorrido abbracciandolo.
“Perché mi hai portato fino a qui?”chiedo guardando gli studenti che corrono e chiacchierano nel giardino.
“Avevo bisogno di prendere aria e volevo stare un po’ con te,è da tanto che non passiamo del tempo assieme,mi manchi”dice mentre si sdraia sull’erba,io mi stendo con la testa sulle sue ginocchia.

Quasi mi perdo nel cielo che oggi,stranamente,non portava con sé nessuna nuvola,che la campanella suona e siamo obbligati a rientrare.
Mi alzo aiutando Ash e ci avviamo assieme fino alla classe di storia.
Stiamo per arrivare alla classe quando un ragazzo che purtroppo conoscevo troppo bene, ci ferma.